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Autore: chichi_ago    07/10/2015    2 recensioni
Ci troviamo nella sesta stagione, Camilla e gaetano hanno cominciato da alcuni mesi la loro relazione ma manca qualcosa....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai un pomeriggio tardi di venerdì in commissariato. Fuori  l'inverno non era ancora finito e su Torino era caduto un sottile manto di neve. Quel velo bianco avvolgeva la città rendendola silenziosa e ovattata.  
Dalla finestra del suo studio il commissario guardava fuori, il cielo di stava rabbuiando e una tiepida luna piena cominciava a illuminare la città e il leggero profilo delle montagne innevate. 
Gaetano vagava con la mente. Ripensava alla settimana appena passata. Una settimana in cui i momenti condividisi con Camilla erano stati rari a causa dei loro rispettivi lavori. 
Lei gli era sembrata molto lontana. Usciva ed entrava dal suo letto senza poter rimanere la notte a dormire tra le sue braccia. 
Sapeva che loro erano qualcosa di più che una coppia che basava tutto sul rapporto fisico, non aveva mai immaginato la loro come una storia di sesso. Ma guardando le cose dall'esterno così poteva sembrare. 
Camilla lo andava a trovare la sera, chiacchieravano e poi si ritrovavano sempre nudi sul suo letto, incapaci di trattenere ogni voglia. 
Gaetano si sentiva per la prima volta in vita sua usato, lui che aveva portato a letto decine di donne con uno schiocco di dita si sentiva usato come distributore di piacere da quella donna che gli aveva rubato il cuore da ormai 10 anni. 
Sapeva che non era così, che lei provava molto di più. Ma nessuna parola era ancora uscita dalla bocca di Camilla, nessuna parola che potesse provare il contrario. Nessuna parola che potesse fargli credere senza ogni ombra di dubbio che lei lo amava. 
Aveva bisogno di conferme. Aveva bisogno di una situazione in cui lei non potesse scappare. 
Le cime delle montagne all'orizzonte gli fecero tornare in mente una vecchia conversazione con Camilla, anni prima. "La montagna non è pericolosa". 
Se davvero non era pericolosa allora quella era la risposta. 
Prese la macchina, fece un paio di telefonate durante il viaggio, passò a fare un po' di spesa ed entrò in casa che il cuore gli batteva all'impazzata. Preparò un borsone, con maglioni, scarpe pesanti, e un paio di cambi. Tutto il necessario per un weekend. 
Suonò a Camilla e poco dopo Livietta aprì la porta. Lo guardò con una faccia interrogativa. 
"Dove te ne vai Gaetano?" 
"C'è tua mamma?"
"Si è in camera"
Gaetano entrando le diede un bacio in fronte, e le accarezzò il pancione. Sentì George in cucina che trafficava con i fornelli e gli mandò un rapido saluto. 
Quei due sapevano cosa stava succedendo tra la prof e il commissario ma erano stati sempre prudenti e riservati. Livietta ne aveva parlato con il suo futuro marito. 
Voleva solo il meglio per sua mamma e in quel momento nulla poteva battere il sorriso di Camilla ogni volta che tornava a casa dopo la sessione "curativa" dal vicino. 
Gaetano bussò alla porta della camera da letto. 
"Camilla... Posso?"
Camilla aprì la porta stupita.... Labbra dischiuse e occhi puntati verso gaetano. 
"Cosa ci fai qui?"
"Partiamo"
Camilla con voce indispettita: "scusa, ma chi è che parte con te?"
Gaetano scosse la testa, possibile che non capisse... Era così sveglia nelle indagini quanto ingenua nella vita di coppia. 
"Io e te stupidina, voglio portarti in un posto per il weekend..."
"Ma Gaetano!!!" Ecco la voce indispettita, e con una debole inclinazione alla paura che la attanagliava quando Gaetano la voleva mettere di fronte alla loro storia; "gaetano, livietta non sa ancora nulla di noi" cercò di giustificare a bassa voce. 
Ma un'altra voce di unì alla loro. 
Livietta era al fondo del corridoio con una mano sul pancione e con un grande sorriso. "Mamma vai, io e george possiamo arrangiarci per un paio di giorni, non crolla il mondo. E poi hai bisogno di prenderti del tempo per te stessa e per voi... Giusto?"
Non credeva alle proprie orecchie, sua figlia non era un'ingenua anzi, non solo aveva capito tutto ma l'aveva anche accettato e non solo, sosteneva anche il loro rapporto. 
"Amore sei sicura?? Davvero non ci sono problemi?"
"Mamma io voglio solo vederti felice". 
Un abbraccio forte unì madre e figlia per parecchi istanti mentre intorno a loro gli occhi dei loro amati le osservavano con uno sguardo colmo di tenerezza. 
"Bene, allora... Gaetano, cosa devo prendermi?"


Gaetano stava guidando con un grande sorriso dipinto in faccia. Camilla guardava un po' fuori e un po' il profilo debolmente imperfetto di quell'uomo seduto al suo fianco. Aveva uno sguardo sicuro, uno sguardo che l'aveva sempre rassicurata da ogni suo paura. Lui aveva sempre saputo ciò era meglio per lei, sapeva sempre dove andare e come renderla felice. Le rendeva ogni giorno meno difficile da vivere e ogni dolore meno pensante da sopportare. 
Gli faceva domande sulla destinazione ma lui non volle rivelare nulla.
La radio passava canzoni una di fila all'altra, ognuna parlava di storie diverse, ma tutte parlavano d'amore. 
L'Autostrada cedette il posto alla statale, la statale a piccole strade di montagna. Era tutto bianco intorno a loro. Aveva nevicato pochi giorni prima, le strade erano state pulite ma a lato strada i muri di neve non si erano ancora sciolti. Arrivarono in un paese molto piccolo, c'era solo un bar ancora aperto e nessuno in giro. 
Gaetano si fermò fuori dal bar e chiese a Camilla si rimanere in macchina. Gaetano scese, entrò nel bar, recuperò un mazzo di chiavi e risalì in macchina. Il viaggio duró ancora una ventina di minuti. La strada era diventata sterrata e la macchina abituata alla città non riusciva a rispondere in modo adeguato alla guida del commissario. 
Alla fine della strada comparve una baita, avvolta dalla neve. 
Entrarono nella baita carichi dei loro borsoni e delle loro valigie e davanti a loro apparve un camino acceso e un grande salotto tutto arredato in pietra e legno chiaro. 
"Ma come fai fatto a trovare questo posto?"
"Non sottovalutare mai i poteri di un commissario amore mio."
Sistemarono le loro cose nella stanza da letto soppalcata e con il sorriso sulle labbra cucinarono una semplice cena. 
Mangiarono sul divano avvolti in una coperta e riscaldati del calore del fuoco. 
Parlarono del più e del meno, del caso che Gaetano aveva risolto senza l'aiuto della prof. Dei problemi degli studenti a scuola. 
Sembravano la coppia perfetta. Ma non esiste la coppia perfetta. 
Sapevano parlare di tutto, tranne che del loro rapporto. E questo gaetano non lo poteva più sopportare. 
Dopo cena si misero maglioni e giacche e uscirono a fare una passeggiata intorno alla baita. Era tutto buio intorno a loro e lassù nel cielo le stelle brillavano come mai, Camilla non aveva mai visto un cielo del genere. 
Non era abituata ad andare in montagna essendo cresciuta a Roma, e a essere onesta non le era mai piaciuta un granché ma quel cielo osservato tra le braccia del commissario era qualcosa che non avrebbe mai dimenticato. 
Si abbracciarono a lungo nella neve. Faceva freddo ma nulla poteva disturbare quello scambio di affetto che sembrava concentrare tutto il bene nel mondo in soli due cuori. Rientrarono nella baita rincorrendosi come due ragazzi innamorati e si ritrovarono presto a rotolare sul tappeto davanti al camino. 
Fecero l'amore sul pavimento, sul divano, sul letto addormentandosi abbracciarti. 
Camilla si svegliò sentendo profumo di caffè. Scese in salotto e trovò gaetano intento a preparare la colazione. 
Passarono la giornata a passeggiare, ridere e parlare, fecero un salto al paese per visitarne la parte vecchia e tornarono di tardo pomeriggio alla baita. 
Il fuoco si era spento e la temperatura era calata, così gaetano sistemò nuovi ceppi nel camino e riaccese il fuoco. Si sedettero avvolti nelle coperte davanti alle fiamme scoppiettanti. Si scambiarono baci... Finché gaetano con voce strozzata disse: "Amore..."
Camilla non si accorse subito del suo tono di voce e gli rispose con un sorriso. 
"Amore, dobbiamo parlare una volta per tutte"
"Ho fatto qualcosa di sbagliato gaetano?"
Camilla si era staccata dal suo abbraccio e lo guardava fisso negli occhi. 
"Non hai fatto nulla di sbagliato Camilla, ma è proprio il fatto che non hai fatto nulla che è sbagliato. Ho sempre aspettato, io ti aspetterei tutta la vita se necessario però non sono perfetto. Ti ho portata qui per passare del tempo insieme, fuori dal mondo, fuori da ogni cosa che potrebbe influenzarci." 
Camilla lo guardava capendo benissimo ciò a cui voleva arrivare ma quasi negava ancora a se stessa che quel momento sarebbe mai arrivato. 
Gaetano continuò: " ho sopportato tutto in questi anni, ma ora non posso più sopportare di non averti vicina, di non sentire che posso dividere la mia vita completamente con te." 
Camilla lo guardava con gli occhi di una persona che ha capito tutto di te ed è proprio per questo motivo che non resisterebbe due secondi dal sprofondarti dentro il cuore e dal farti capire quanto tu sei importante per lei. Ma tra il provare emozioni e riuscire a pronunciarle la distanza per alcune persone è abissale. E Camilla era una di queste.
Gaetano continuava a parlare, lei sapeva già cosa le avrebbe detto, lui la amava dal giorno in cui l'aveva incontrata, lui era geloso anche se non voleva esserlo, lui non l'avrebbe mai fatta soffrire, lui non era perfetto ma era LUI. 
Camilla gli posò un dito nulla bocca per fermare lo sproloquio di parole. 
"Sei felice gaetano? " 
"Si, certo, sono qui con te!"
"Vuoi essere ancora più felice?" 
Gaetano la guardò con sguardo interrogativo. 
Camilla sorrise, gli prese il volto tra le mani. 
"Gaetano io ti amo"
Lui la guardò negli occhi, gli occhi azzurro mare brillavano come se fossero illuminati dal sole. 
Ecco gli brillavano gli occhi nello stesso modo in cui brillavano a lei quando era contenta.
 Camilla scoppiò in una risata. 
Gaetano si riprese a fatica: "dammi un pizzicotto per favore... È un sogno? Mi stai prendendo in giro?" 
Camilla scosse la testa, e gli stampò un bacio. 
"Ti amo gaetano, ti amo, ti amo. Ti amo come non ho mai amato nessuno in vita mia. Non avrei mai immaginato di poter provare per una persona tutto questo ma non posso più tenerlo dentro! Ho negato a me stessa troppe volte ciò che ero realmente, ciò che realmente provato. Non l'ho detto perché siamo in una situazione molto romantica ma perché è davvero così."
Gaetano la avvolse in uno stretto abbraccio. Rimasero così per alcuni minuti, ad ascoltare il respiro dell'altro e il suo cuore che pompava amore in tutto il corpo. 
Fecero l'amore quella notte come mai lo avevano fatto, erano diventati veramente una cosa sola.
Dolcezza, tenerezza, movimenti lenti, occhi negli occhi, baci caldi. 
Arrivarono all'estasi insieme e si addormentarono abbracciati e nudi, sotto delle morbide e calde coperte. 
   
 
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