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Autore: Niaile    07/10/2015    3 recensioni
Dopo che Voldemort muore e Tom Riddle ritorna prepotentemente, solo un corpo umano giace sul suolo di guerra. Ma a chi avrà rivolto i suoi ultimi pensieri prima di morire? E' veramente il mago oscuro che tutti dicono sia? E proprio quando si accorge di non essere altro che un uomo, Voldemort pensa alla madre? Cosa le potrebbe dire?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Buona lettura:


Sono morto anch'io, madre. Ho lasciato che la vita mi vincesse, proprio come te. E quanto ti ho odiato, madre, perchè avevi scelto la morte a me. Sono stato uno stupido. Oppresso dalla solitudine, ho dato ogni colpa a te e a quel SangueSporco di uomo che hai amato. Eppure senza di lui io non sarei mai esistito. Madre, la morte avviene così velocemente che nell'attimo eterno tra un sospiro e un addio mi ritrovo qui a parlarti di me. Avevi quest'idea di vita per noi? Sapevi che sarebbe finita così, madre? Uno strano sentimento mi avvolge e sento il bisogno di chiedere perdono. E questo è tremendamente assurdo. Inizio a delirare.

Madre. Non era questo mostro che volevi amare vero? Madre. L'amore è impuro! Madre. Io e te persi nell'oblio. Ma sempre qui, nel luogo vago dei miei ultimi momenti, voglio aprirmi con te. Ammettere la mia umanità fa più male dell'Avada Kedavra ricevuto. Ma te lo devo, madre, perchè ho reso nullo il tuo dolore. E ora soffro anch'io.

Non c'era spazio per il male nel mondo, eppure tutti lo covavano dentro. Male non è solo un sentimento nocivo. Male è la parte intrinseca di ognuno di noi. Non una parte, ma LA parte. E nonostante tutti cercavano di convincersi di essere persone normali, buone e gentili, omettevano sempre gran parte dei loro pensieri. Perchè quei pensieri erano il male. L'ipocrisia delle persone mi ha sempre fatto sorridere e rabbrividire allo stesso tempo, come si può non capire che non potrebbe mai esistere quel bene che tanto decantano se non ci fosse il male? Cosa potrà mai risolvere l'amore se nessuno si spinge tanto oltre da far soffrire? E per loro io sono uno psicopatico mago oscuro! Tutti questi uomini buoni si sono mai interessati alla vita degli altri? A scavare dentro un tunnel sotterraneo di emozioni, sensazioni, ricordi e vita? Ho sempre cercato di essere il meno falso possibile. Per arrivare ai miei obiettivi, però, ho illuso molta gente e soggiogato altrettanta. Ammaliato i più deboli e stregato i più forti. Ma nessuno mai ha avuto il coraggio di fermarmi per chiedermi “perchè?”. Tutti hanno sempre creduto alla storia, assurda quanto tragica, del “bimbo nato da un sortilegio d'amore che non potrà mai amare!”. Quanta falsità, quanto egoismo, quanto male in una sola frase. Madre, non sarai stata una donna perfetta, ma hai amato. Sono il frutto di un amore, malato, fissato, stupido, meschino, sbagliato, ma l'amore c'è stato. Amavi quell'uomo. Che io poi ho deciso di vivere senza amore, beh, quella è tutta un'altra storia. Non ho avuto molti esempi d'amore nella mia vita. Ti ho odiato con tutto il cuore, madre, perchè non hai resistito alla morte, perchè eri solo una vinta dalla vita, dalla paura, dalla tristezza, dal male. Allora, avrei dovuto odiare il male, avrei dovuto odiare quelle sensazioni degradanti per l'uomo. Ma no. Io volevo solo vincere. Vincere ed andare oltre. Vincere e vivere in un connubio perfetto di cui non mi stancavo mai. Non è che io non ho potuto amare, io non volevo amare. Amare cosa poi? O chi? Invece di giudicarmi inferiore a loro, di giudicarmi pessimo, cattivo, malvagio, invece di essere spaventati da me, di farmi gioire per tutto il disgusto che provano nei miei confronti, che sarà sempre meno di quello che provo io nei loro, si devono fermare a riflettere. Sono veramente così immuni dal fascino del male? O semplicemente vogliono continuare a vivere? Hanno paura di me o della morte? Perchè in quel caso non sono diversi da me!

Morire per gli altri gli fa onore, certo, ma nessuno morirebbe per qualcuno che non conosce, nessuno alzerebbe il proprio culo dalla sedia per far sedere uno sconosciuto. E, madre, questo è male.

Ma ora sono così ridotto al nulla che tutto ciò che ho fatto prima mi sembra semplicemente un errore. Potevo giocarmele meglio queste carte. Potevo vivermela meglio questa vita. Potevo gestirmelo meglio questo destino.

Vuoi sapere, madre, chi è veramente Voldemort? Voldemort è ciò che restava di Tom Orvoloson Riddle nel momento in cui mi hai partorito. Tom Orvoloson Riddle non è mai esistito. Io non mi ci sono mai sentito. Sai cosa ho sempre pensato di essere? Voldemort ti sconvolgerà.

Mi sentivo un po' come un cane randagio alla costante quanto spasmodica ricerca d'amore. Attratto da un dolce sorriso ma restio a lasciarmi sfiorare. Rimaneva difficile lasciarmi andare dopo anni di assoluta solitudine, incerto sul sapore della felicità ma curioso della consistenza. E dopo essere stato abbandonato risultava più difficile fidarsi. E dopo essere stato rifiutato risultava più difficile accettarsi. Come un cane randagio percorrevo di fretta e spaventato i temporali della vita. Sempre solo e forte della mia solitudine, continuavo imperterrito la mia ricerca. Forse un giorno avrei trovato una mano delicata che avesse avuto la voglia e il coraggio di addomesticarmi. Ho sempre sperato in questo. Continuavo a sognare l'amore di notte e a sputargli di giorno, disilluso da un qualcosa che non sarebbe mai arrivato. Ho dovuto lottare contro il mio istinto di sopravvivenza per capire che l'amore non sempre arriva, che si può vivere da soli, che la corazza esterna è tanto forte da farmi vivere la notte buia sempre da solo. E sì che cedevo anch'io. E sì che speravo anch'io. E sì che amavo anch'io. E sì che volevo essere amato anch'io.

Voldemort amava! Voldemort odiava! E la linea che separa l'amore e l'odio, dentro di me, non è mai esistita.

Mi ritrovo a vagare in un nulla stratosferico ricco di immagini veloci di momenti vissuti. Il mio sguardo è sempre lo stesso: il ragazzo perfetto che pensava solo a studiare. Avrebbero voluto un semplice e bigotto Tom Orvoloson Riddle? Solo perchè non ammettono qualcosa che non sia semplice e bigotto come loro.

Non mi sto pentendo di nulla e non avrei motivo di farlo. Nessun sguardo ha mai calamitato la mia attenzione al punto da farmi desistere dai miei progetti. Nessuna abbraccio mi ha mai stretto il cuore al punto da non farmi agire. Nessun bacio mi ha mai irretito i sensi al punto da farmi dimenticare i miei obiettivi. Sarebbe potuto andare diversamente. Sarebbe stato facile per chiunque. Nessuno si sarebbe preoccupato di me. Ma in fondo nessuno si è mai preoccupato di me. Mi hanno accusato di egocentrismo. Mi hanno accusato di odio. Mi hanno accusato di oscurità e io ho sempre accettato a braccia aperta queste attenzione. Era l'odio di cui mi abbeveravo, perchè l'amore era troppo per me. Chi avrebbe mai amato un ragazzo solo e antipatico?

Ho diviso la mia anima in pezzi pronti a salvarmi dall'oblio e ora eccomi qui a navigare nell'esistenza stessa di una vita che non ho più, ucciso dal contenitore della mia anima. Ucciso dal mio incanto. Io ho che ho violato l'essenza della vita, ucciso proprio da essa. Eppure “ucciso” è solo un eufemismo. Ho messo fine alla mia vita uccidendo parte della mia anima. Io che dovevo vivere per sempre. Io che avevo abbandonato quel pezzo proprio per vivere in eterno.

Hai presente quel momento di quiete disturbato da una semplice nuvola? In questo istante la quiete della mio ultimo sospiro è disturbata da questo costante ricordo. Hai presente quando all'orizzonte brilla un tramonto roseo, ultimo testimone di una calda e monotona giornata, offuscato dalla nebbia, perfida, che cancella la linea immaginaria che divide sogno e realtà, l'immensità del mare il blu del cielo..? Ecco, madre, cosa l'amore che non mi hai donato ha causato dentro di me. Quella nuvola nasconde la luna, ma le stelle, madre, oh.. le stelle continuano a splendere lo stesso, timide, forse, ma presenti. E la morte ha eliminato te dalla mia vita ma io ho continuato ad esistere lo stesso, madre. Non per te. Ma per me, osservatore spaventato dallo scorrere del tempo. Mille albe e mille tramonti hanno tormentato il mio animo, unico segno del tuo passaggio.

Voldemort, il mago oscuro più potente di tutti i tempi, il male in persona, gli occhi rossi del demonio... Tom Orvoloson Riddle, il ragazzo che fece tutte le scelte sbagliate.

Ridi, madre, perchè nessuno ha individuato il mio essere eppure io ho individuato tutti loro.

Sii felice, madre, perchè non ho mai rinnegato me stesso per innalzare il cuore di un altro.

Lasciati andare, madre, perchè tuo figlio è morto, abbandonando il corpo martoriato come un qualunque essere umano e l'oscurità di cui tutti mi accusavano e di cui tutti avevano paura ora non è altro che la loro unica colpa.

Hanno provato a salvare chiunque, nessuno ha mai provato ad amarmi. E forse è meglio così... le uniche tre persone che mi hanno amato, sono morte soffrendo. Ti capisco madre. Ti perdono madre perchè in fondo sei stata più forte tu che io. Spero solo che anche tu, con il tuo cuore dolce che chiedeva solo un po' d'amore, adesso stai volteggiando nel niente che circonda le anime sole.

L'amore fa schifo.






















Pensieri e Parole:

Si, mi rendo conto di aver scritto soltanto delle cretinate obbrobriose, che se non avessi scritto Voldemort nessuno avrebbe capito. Eppure non riuscivo a togliermi dalla testa ciò che Voldemort avrebbe pensato non appena avesse capito di star per morire. Certo qui è già morto, ma di solito i fantasmi esistono in universi paralleli quando hanno ancora qualcosa da fare e sarebbe bello se Tom, in fondo, avesse capito che la madre non aveva nessuna colpa!!!

Troppo OOC. Troppo inutile. Troppo delirio in quattro pagine. Ma mi rende quieta questa storia come nessun'altra, delle mie, ha mai fatto. Perchè ho bisogno di sapere che chiunque può perdonare, che nessuno è meno meschino, che l'amore non fa schifo. E per rendermene conto avevo bisogno di capovolgere queste mie aspettative. Magari anche voi ora la pensate come me. Non so!

Fatemi sapere. Non ho mai maneggiato la figura di Voldemort, so di essermi addentrata in acque pericolose, ma non posso imparare se non provo ;)

Con tre persone intendevo Merope, Silente e lui stesso.

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Vivogliotroppobene

Sempre vostra Nia <3

   
 
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