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Autore: Subutai Khan    09/10/2015    0 recensioni
Dopo le ventiquattr'ore non si lascia ma sì raddoppia, mh? A me sta più che bene.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oh porca puttana, due ore e mezza! Due fottute ore e mezza per pagare un cazzo di bollettino!”.
“Ehilà. Come butta?”.
“Uh? Tu chi sei?”.
“Un passante”.
“Un passante? Alle poste?”.
“Un passante. Alle poste. Sono qui per ridere di voi poveri sfigati a cui tocca perdere almeno mezza giornata in questi gironi danteschi”.
“...ringrazia che non ho tempo da perdere”.
“Oh, ringrazio eccome. So bene che non puoi lasciare il tuo caldo posticino di anima dannata, altrimenti almeno altri venti mentecatti ti spediranno a calci nel sedere in fondo alla fila. E qui ti sei già giocato abbastanza cellule cerebrali, no?”.
“...”.
“Suvvia, quello sguardo da serial killer non si addice a qualcuno che si sta volontariamente sottoponendo a una delle peggiori torture del mondo moderno. Mi chiedo, perché non risolvere il problema alla radice entrando in questo posto armato di lanciafiamme per bruciare tutti coloro che ti stanno davanti? Rapido, comodo, indolore”.
“...”.
“Oppure puoi uscire da questo posto di perdizione sbraitando bestemmie a tutte le più alte sfere del Paradiso, usare il pezzetto di carta che al momento tieni in mano come freccetta per abbattere qualche uccellino innocente, sederti a meditare sull'asfalto, giungere all'illuminazione come Siddharta sotto al suo albero, mollare questa vita di stenti e andare in qualche monastero buddhista in Nepal o in Kamchatka”.
“...”.
“Ebbene sì, sono libero di sfotterti in lungo e in largo e tu sei impotente. Hai mani, piedi, caviglie e tentacoli legati. A meno che non voglia pagare lo sfregio ultimo”.
“...”.
“Quindi vedi di star zitto e lasciami parlare. Vedi, tutto si riduce a...”.
DRIIIIN. DRIIIIN.
“Scusa, mi reclamano”.
CLICK.
“Pronto? Ah, ciao Diarrea. Come butta, vecchia merda scuoiata? Come dove sono? Sai che giorno è oggi, no? Ecco, e sai cosa faccio tutti i mercoledì. Vedi di far funzionare quella massa di letame del tuo cervello se ci riesci. Oggi casca bene, la vittima del momento ha la faccia di uno che, se solo potesse, mi servirebbe crudo senza neanche un'ombra di decorazione nel piatto. No, neanche il Chianti. Che schifo, già. Gente priva di buon gusto. E allora niente, adesso vedo se riesco a portarlo al punto X. Sì, ci vediamo stasera a casa di Colera per il solito porno settimanale. Rimming? Occazzo, quella roba è pesante forte. E va beh, se s'ha da fa… va bene, ci si becca poi rancidume. Au revoir”.
“...”.
“Chiedo venia per l'interruzione, vecchi amici un po' ingenui che si intromettono quando non dovrebbero. Dove eravamo rimasti? Giusto, al tuo furiosissimo sdegno. Che immagino tu stia pensando di sfogare su di me. Il che, a una superficiale analisi, potrebbe risultare lo scenario più appagante. Ma a conti fatti risulta il più stupido. In questo momento io non sono il tuo nemico, sono solo uno che ti sta facendo presente quanto parossistica e grottesca sia la tua attuale situazione. Perché non rivolgi la tua giusta ira a chi ti sopravanza in questo crudele gioco per la sopravvivenza?”.
“...”.
“Avanti, si tratta solo di lasciarsi andare un po' e dare libero sfogo alla rabbia”.
“...”.
“Io aspetto”.
“...GROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOAR! VI AMMAZZO TUTTI, BASTARDI!”.
“Adoro i piani ben riusciti”.
   
 
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