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Autore: AntonyBroken    10/10/2015    1 recensioni
Una storia d'amore in un contesto fantascientifico che dovrebbe introdurre un nuovo universo di narrazione, un mondo che spero di riuscire a svelare prima o poi in quanto, secondo me, ne vale la pena. Due pianeti che ruotano uno attorno all'altro e due amanti che abitano ognuno il rispettivo pianeta.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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In un lontano angolo dell universo ruotavano attorno ad una stella due piccoli pianeti gemelli, Janviér e Gànwier. I due pianeti ruotavano uno attorno all altro come una ruota che gira. Gli abitanti dei due pianeti erano due intelligentissime specie, una completamente diversa dall altra. Le due potevano vedersi utilizzando strumenti simili ai nostri telescopi e comunicare attraverso il linguaggio del corpo e dei segni.
Dopo secoli, nonostante il progresso scientifico delle due razze nessuna era ancora riuscita a creare un mezzo capace di raggiungere l altro pianeta anche se erano sempre più vicine alla soluzione.
Un giovane abitante di Gànwier era riuscito a ottenere un telescopio e decise subito di provarlo per ammirare le stelle e il pianeta vicino. Iniziò ad esplorare i pianeti più lontani, ma la maggior parte di essi erano privi di vita e tristi quindi passò giorni a osservare la vita nell altro pianeta, l'altra razza lo affascinava perché era a lui sconosciuta.
Un giorno esplorando il pianeta vide una giovane abitante di Janviér anche lei impegnata a esplorare il cielo. Piano piano lui ammirava la bellezza della ragazza, e memorizzò le coordinate della sua casa per poterla ritrovare. Ogni giorno lui aspettava che lei uscisse a osservare il cielo e sperò che prima o poi notasse quello lui aveva realizzato per lei: un grande ritratto che la rappresentava fatto sul tetto della propria abitazione. Un giorno mentre la osservava notò che lei ebbe una strana reazione a qualcosa, il colore della sua pelle cambiò e aveva un aria stupita, all'inizio lui non capì ma poi la speranza che lei lo avesse trovato si fece avanti e fece il gesto del saluto, guardò nella sua direzione ma lei non si mosse, il sorriso divenne uno sguardo triste e stava quasi per perdere la speranza, ma un secondo dopo lei rispose al saluto e lui si sentì l abitante piu felice di Gànwier. I due si iniziarono a parlare e costrinsero i loro telescopi a puntare sempre verso l abitazione dell altro. Lui scoprì anche che quello che comunicavano impiegava un po' di tempo ad arrivare a causa della velocità della luce.
Dopo qualche tempo i due in una notte particolarmente luminosa si dichiararono a vicenda. Ma purtroppo non fu una cosa lieta. I due sapevano avrebbero passato la vita separati per sempre.

Nonostante tutto continuarono a sentirsi mentre in lui nasceva la volontà di raggiungerla a qualunque costo, anche al costo di dover costruire una torre altissima che lo portasse da lei.
Iniziò a lavorare su uno strumento di trasporto "usa e getta", lavorava giorno e notte anche mentre parlava con lei, che sembrava quasi preoccupata e contraria alla sua idea.
Moltissimo tempo, quelli che noi definiremmo anni riuscì a creare un oggetto che lo avrebbe potuto portare nell altro pianeta e avvertì la sua amata che era pronto a raggiungerla. Lei aveva le lacrime, di gioia o di tristezza, e gli chiese di non intraprendere il viaggio perché non era sicuro e perché, diceva, non avevano molto tempo, ma non volle dire per cosa. Lui era determinato e partì comunque.
Il viaggio durò un eternità ma giunse finalmente su janviér. Non volle nemmeno ammirare il pianeta, decise di correre direttamente da lei nonostante la debolezza per il viaggio. Arrivato a casa di lei nessuno rispose. 
Rimase lì ad aspettare un giorno intero e poi arrivò una creatura vestita di nero, di una razza a lui sconosciuta. questa lo portò con sé, dove la sua amata stava morendo. fu così che il giovane abitante di Gànwier scoprì che gli abitanti di janviér hanno una vita breve. I due riuscirono a scambiarsi l affetto che avevano sempre voluto scambiarsi e lei il giorno stesso morì, il suo corpo si dissolse e lui rimase bloccato in un pianeta che non era il suo. Quello che più detestava era che non poteva più vederla e parlarle.
Poco tempo dopo si ricordò del ritratto che aveva realizzato per lei. Corse ad utilizzare il telescopio che prima le apparteneva e senza nemmeno doverlo regolare riuscì a vedere ancora il viso di lei nel suo stesso ritratto.
Trascorse i suoi ultimi giorni di vita su janviér, l'anima legata a quella della Janveriana ormai defunta, Ogni giorno ammirando il ritratto che aveva realizzato per lei.
  
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