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Autore: Roylove    10/10/2015    2 recensioni
Mandy è una ragazza di 21 anni, orfana purtroppo , vive a Londra in un orfanotrofio ma ancora per poco. Ama scrivere , scrive veri e proprie storie di come sogna la sua vita, storie purtroppo non apprezzate da Miss. Ponfy la tutrice dell'orfanotrofio. Ma troverà qualcuno disposto a leggere le sue storie, qualcuno che la sprona a dare il massimo e a raggiungere uno dei suoi obbiettivi . Sperando che questa storia vi piaccia , vi lascio alla lettura.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Siamo alla fine ragazzi.... Siete pronti? Ahahahah buona lettura!

 

 

 

La mattina dopo Mandy si alzò con Remus che gli leccava la faccia.
-Si, buongiorno anche a te Remus.-Disse con la bocca ancora impastata dal sonno.
Il cane iniziò a saltellare per tutta la stanza quando Mandy si alzò dal letto.
Uscì dalla Camera diretta in bagno e sentì l'odore del caffè.
Una volta sistematasi per bene scese e trovò il signor Thewlish seduto a tavola che leggeva il giornale mentre sorseggiava il caffè.
-Oh buongiorno Mandy! La colazione è pronta!-Disse con un grosso sorriso.
-Grazie signor Thewlish.-Disse lei sedendosi a tavola.
C'erano dei toast, burro, marmellata e latte e caffè.
Quando ebbe finito la colazione Mandy aiutò l'uomo a sistemare tutto , dopodiché si prepararono per andare dalla signora Ponfy.
Mandy aveva un passo incerto, ma l'uomo la fece distogliere subito da quei brutti pensieri.
-Allora, trovato qualche editore per pubblicare il tuo libro?-
-Veramente ancora no, avevo intenzione di chiedere a qualche nota casa editrice , però non credo accettino il mio libro.-Spiegò.
-E cosa te lo fa pensare?-Chiese lui curioso.
-Il fatto che io sia una scrittrice in erba.... Insomma, chi rischia i soldi a pubblicare un libro di una sconosciuta?-
Il signor Thewlish scoppiò a ridere di cuore.
-Che c'è?-
-Non dare mai le cose per scontato mia cara...-Disse lui fermandosi di colpo.
Erano arrivati davanti l'orfanotrofio e a Mandy mancò un battito.
-Tranquilla, ci sono io con te.-Disse lui con un sorriso rassicurante.
Varcato il cancello del cortile trovarono i bambini ad accoglierli.
-Mandy!-Urlarono in coro correndo verso di lei.
-Piccoli! Che bello vedervi!-Mandy li abbracció con tutta la gioia che aveva in corpo.
-Bambini, vi presento il signor Thewlish.-
-Ciao piccoli! Quanto siete belli!-Li salutò il signor Thewlish con un sorriso.
-Mandy, è venuto qui per adottarti?-Chiese una bambina.
-No cara, mi ha accompagnata per parlare con la signora Ponfy.-Disse lei preoccupata.
-Buona fortuna ad entrambi allora.-Disse il bambino più grande.
-Grazie, beh vogliamo andare signor Thewlish?-Chiese lei prendendo tutto il coraggio che aveva.
Non appena entrò in quell'edificio tutto il suo coraggio cedette e le gambe la reggevano a malapena e strinse la mano dell'uomo come se fosse l'unica ancora di salvezza.
Arrivarono all'ufficio della signora Ponfy e quando ricevettero risposta di entrare Mandy si aggrappó ancora di più all'uomo.
-Chi torna all'ovile! Ed anche accompagnata!-Esclamò la donna.
Mandy non riusciva a proferire parola.
-Buongiorno signora Ponfy. Credo si ricordi di me.-Iniziò l'uomo.
-Già il Signore del libro.-
-Si, sono io. Beh voglio rassicurarla sul fatto che ho trovato Mandy girovagare questa notte e l'ho ospitata da me. Quindi mi scuso se è stata in pensiero.-
-Non sono stata in pensiero, la mia tutela su quella ragazza è finita quando ha fatto 18 anni, la tengo qui solo perché una legge dice che se entro i 18 anni non avrà trovato famiglia, o un lavoro, la ragazza deve continuare con gli studi, ma Mandy ora ha trovato un lavoro e quindi in un certo senso non è più costretta a vivere qui.-Disse la donna con la sua solita aria di superiorità.
-Capisco, ma è sempre una ragazza che ha cresciuto, non era neanche un po' in ansia?-Chiese lui.
A Mandy sembrò che il signor Thewlish stesse perdendo la sua solita calma.
-Neanche un po'. Da quando Mandy ha lasciato questo luogo l'altra sera , non ha più il diritto di restarci.-
-Ma non ha dove andare! Lascerebbe una ragazza fuori alla strada?-Chiese stupito l'uomo.
-Esatto. E poi mi pare che non ha avuto problemi ad ospitarla per alcune notti.-
-È diverso, non potrei mai adottare Mandy! Mi ha aiutato con il mio lavoro , ma anche se era sempre a casa mia, non vuol dire che l'adotti per forza.-Esclamò il signor Thewlish.
In quel momento Mandy perse ogni certezza che aveva nel signor Thewlish, lui non l'avrebbe mai adottata e da come ne stava parlando ora sembrava che la stesse trattando come una conoscente qualunque.
-Credo che sia tutto inutile signor Thewlish, quando questa donna si mette in testa una cosa, non la smuove neanche Dio in persona.-Disse Mandy voltandosi verso l'uomo.
-Forse hai ragione, credevo avesse un po' di buon senso, ma mi sbagliavo. Addio signora Ponfy.-Disse il signor Thewlish senza neanche guardare la signora in faccia.
Uscirono da quel posto in silenzio , i bambini erano in cucina a preparare la tavola per il pranzo , non si accorsero che Mandy era andata via.
-Prenderò le mie cose e non la disturberó più signor Thewlish.-Disse secca .
-Perché dici questo?-Chiese l'uomo preoccupato.
-Beh, sono un peso in meno.-Disse lei entrando in casa dopo l'uomo.
-Non sei affatto un peso! Un momento.... Te la sei presa per quello che ho detto a quella donna?-Chiese poi guardando Mandy negli occhi.
-Io... Beh si, ma non sul fatto dell'adozione, ormai a quello ci sono abituata. Ma al fatto che ha parlato di me come se fossi una conoscente . Insomma signor Thewlish , ci conosciamo da un po' ormai e devo dire mi ha ferita quello che ha detto.-Disse lei arrabbiata.
-Mi dispiace, non era assolutamente mia intenzione. Mi sono espresso malissimo. Per me tu conti molto! E ora parlando tra di noi... Sono felice che te ne sia andata dalle grinfie di quella donna! Puoi stare qui quanto vuoi. E , se la prossima volta dovessi ferirti quando parlo , tu dimmelo, senza problemi.-Disse lui con un grosso sorriso.
-Quindi posso restare da lei?-Chiese Mandy incredula.
-Ma certo! -
Ci fu un piccolo abbraccio tra i due dopodiché li raggiunse Remus con in bocca la ciotola del cibo.
-Hai ragione Remus, è ora di mangiare.-Rise l'uomo.
Quel giorno a Mandy sembrava il più bello della sua vita, ed anche gli altri che vennero, nonostante i piccoli malori dell'uomo, erano comunque bellissimi.
Quando arrivò Settembre, Mandy finí di scrivere delle ultime note sul suo libro e su quello del signor Thewlish. Finalmente quel 7 Settembre, Mandy decise di andare alla casa editrice che le aveva suggerito l'uomo.
-Allora io vado.-Disse lei alla porta.
-Hai preso tutto? Chiavi? Ombrello? Giacchetto?-Chiese l'uomo ansioso.
-Si ho tutto.-Disse lei con un grosso sorriso.
-Vai, e appena ti fanno sapere corri qui a darmi la notizia, bella o brutta che sia.-Sorrise l'uomo dandogli un bacio sulla fronte per salutarla.
Mandy si avviò verso il centro di Londra, in uno dei quartieri più benestanti , li entrò in un palazzo dove salì al decimo piano e la fecero attendere per quasi mezz'ora.
-La signorina Mandy?Prego mi segua.-Disse una donna gentilissima.
Mandy fu accolta in una sala dove ad attenderla c'erano 3 persone, tutti ben vestiti.
-Si accomodi signorina.-Disse l'uomo al centro.
-Buongiorno.-Disse lei.
-Buongiorno a lei. Prego, non mordiamo.-Sorrise quello alla destra.
-Bene signorina, abbiamo letto il suo libro, molto bello davvero. Non ci sono errori, la lettura è davvero gradevole e la storia è originale.-Iniziò quello alla sinistra sfogliando il plico di fogli che Mandy gli aveva spedito tempo fa.
-Come le è venuta l'idea?-Chiese poi quello al centro.
E da lì Mandy iniziò a parlare della sua vita, di come ha incontrato il signor Thewlish, di come l'ha aiutata nella scrittura e tutto con molto rispetto e ammirazione verso l'uomo.
-Il signor Thewlish è così! Bene signorina, siamo lieti di annunciarle che il suo libro verrà pubblicato tra due settimane.-Disse l'uomo al centro.
-Deve firmare solo questo foglio che dice che lei si impegna a rimanere nella nostra casa editrice per ben 7 anni. Quando sarà deciderà lei se rimanere con noi o cambiare.-L'uomo alla destra gli porse un foglio .
Mandy ricordò le parole del signor Thewlish che la rassicurava , non era uno di quei contratti ingannatori, ma un contratto onesto. Così Mandy firmò subito.
-Molto bene signorina, tra due settimane ogni libreria di Londra avrà il suo libro. Se tutto andrà bene potrà tenere delle piccole conferenze. -
-Vi ringrazio signori. Non so come ringraziarvi.-Disse lei emozionata.
-È un piacere e ci saluti il signor Thewlish.-Dissero i tre.
Mandy non appena uscita da quell'edificio corse a casa, corse così veloce che il cuore stava per scoppiare, ma non le importava, voleva dirlo subito al signor Thewlish.
Arrivò a casa e dopo aver ripreso fiato entrò.
-Signor Thewlish! Lo pubblicheranno! Ha sentito?-Chiese Mandy emozionata andando in salone.
Ma una volta lì trovò il signor Thewlish rivolto a terra, gli occhi chiusi, il volto pallido.
-No, no , non può essere!-Disse Mandy avvicinandosi a lui.
Lo toccò, era freddo come il ghiaccio.
Chiamò subito un'ambulanza che arrivò poco dopo.
Intanto Remus si avvicinò a Mandy ed entrambi sapevano che ormai non si poteva più far niente per lui.
Quando arrivò l'ambulanza dichiararono che era morto di infarto un'ora e mezza prima, poco dopo che Mandy aveva lasciato la casa.
Mandy seppure così giovane si occupò di tutto, del funerale, di tutti i documenti  e tutto il resto.
Il giorno del funerale , l'8 Settembre non voleva smettere di piovere, nonostante le lamentele del prete Mandy riuscì a portare Remus in chiesa e al cimitero. Mandy cercava di essere forte, ma era tutto inutile, pianse , e le sue lacrime si mischiarono alla pioggia.
Al funerale c'era molta gente , ma Mandy non conosceva nessuno, così rimase in disparte con Remus e se ne tornò a casa .
-Siamo rimasti noi ora.-Disse Mandy rientrando in quella casa, ormai vuota.
Il cane non voleva lasciare un attimo da sola Mandy.
Passarono due giorni, Mandy sistemó la casa, ma sapeva che ben presto sarebbe dovuta andarsene, non aveva più un padrone.
Quella mattina qualcuno bussó alla porta.
Mandy andò ad aprire e sì ritrovò un ragazzo poco più grande di lei.
-Salve signorina, sono Tom Hingory , il notaio del signor Thewlish.-Si presentò.
Mandy lo fece entrare e notò che era ben vestito , capelli neri pettinati con cura e gli occhi azzurri.
-Volevo prima di tutto farvi le mie condoglianze. Il signor Thewlish mi ha parlato molto di lei, deve essere stata dura.-
-Si, molto dura.-Disse Mandy stanca.
-Vuole del thè?-Chiese poi al notaio.
-Si, la ringrazio.-Accettò lui.
-Perché è qui?-
-Ho qui il testamento del signor Thewlish.-Disse mostrando una busta sigillata.
Mandy servì il thè e si accomodó sulla poltrona che era dell'uomo.
-Cosa dice?-Chiese poi Mandy curiosa.
Il ragazzo aprì la lettera e iniziò a leggere.
-Io Nathan Thewlish , ancora capace di intendere e di volere, scrivo qui le mie ultime volontà. Lascio tutti i miei averi alla signorina Mandy Thompson, si che si prenderà cura anche di Remus anche meglio di me. I ricavati del mio ultimo libro deciderà lei cosa farne. Allego a questa busta anche un'altra lettera che solo la diretta interessata dovrà leggere.-
Mandy aveva una faccia da ebete, il signor Thewlish gli aveva lasciato tutto, anche Remus, non poteva crederci.
-Allora, questa è per lei signorina. E poi mi deve dire se accetta il patrimonio che le lascia il signor Thewlish.-
Mandy ricevette dal giovane un'altra lettera sigillata.
-Si accetto.-Disse Mandy ancora incredula.
-Molto bene. Qualsiasi cosa le occorre, domande , curiosità, non esiti a chiamarmi. Mi farebbe piacere sentirla ancora.-Disse il ragazzo timidamente.
-Oh, ok. La ringrazio.-Disse lei arrossendo.
Quella sera a letto Mandy lesse la lettera che gli aveva lasciato il sognor Thewlish.

 

 

 

"Cara Mandy,
Se stai leggendo questa lettera significa che sono morto. Non essere triste per me, mi hai reso l'uomo più felice del mondo.
Mi hai fatto rivivere i giorni di spensieratezza che avevo una volta.
Mia cara, ti ho sempre voluto bene, come una figlia, purtroppo avevo preso si dall'inizio la decisione di non adottarti perché ben presto saresti rimasta sola, senza un padre, di nuovo. Però sappi che ho voluto più bene a te che ad altri. So che ti prenderai cura di Remus, ultimamente si è affezionato a te. Sono sicuro che il tuo libro andrà bene, non so se lo pubblicheranno, ma se è così, allora andrà bene. Continua a scrivere , hai un dono unico. Spero che sia stato un buon amico per te, sperando anche qualcosa di più, un padre per esempio. Con queste ultime righe ti saluto con un bacio, sapendo che saprai cavartela in questo mondo.

 

                               Con affetto
                             Nathan Thewlish.  "

 

 

Quando lesse quella lettera Mandy scoppiò a piangere. Aveva pensato al suo bene da quando l'aveva conosciuta e in quel momento a Mandy mancava più di ogni altra cosa.

 

 

Passarono le settimane e il libro di Mandy come d'accordo fu pubblicato ed andò a ruba, con l'aiuto di Tom Hingory un po' dei soldi guadagnati li diede in beneficenza agli orfanotrofi di Londra.
Mandy continuò a scrivere e riuscì a pubblicare altri meravigliosi libri , che dedicò tutti al signor Thewlish.
Mandy iniziò anche ad uscire con Tom Hingory e ben presto i due si fidanzatino, in più la ragazza continuò a prendersi costantemente cura del giardino di casa, che il signor Thewlish teneva moltissimo.
E Remus continuò a vivere con Mandy ed era trattato benissimo.

 

 

 

Così finisce la storia, io RoyLove, malandrina (ultimamente mio fratello e i miei amici mi chiamano così) ci salutò con un grosso abbraccio.

  
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