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Autore: emmevic    10/10/2015    4 recensioni
Cit/: Charles aspetta la risata beffarda con le braccia strette ai fianchi, rigido senza volerlo, già pronto a maledirsi per aver posto una domanda di siffatta natura, ma, quando questa tarda ad arrivare, si passa una mano tra i capelli e si gira sul fianco, fissando la schiena dell’uomo che Raven ha ribattezzato Magneto.
♣ What if. Cosa sarebbe successo se Erik avesse permesso a Charles di salvarlo, se Erik non avesse ucciso Shaw.
♣ Scritta per la corsa delle 48 ore organizzata dal forum Torre di Carta.
[ Raccolta, Cherik, What if ]
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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This much I know, all ends well
Chi siamo?

Il destino è una cosa che ci siamo inventati per non affrontare
il fatto che tutto succede in modo assolutamente casuale.
Insonnia d'amore, di Nora Ephron



«Tu credi nel destino, Erik?» azzarda Charles. Lo chiede con finta noia, fra le pieghe delle lenzuola, mentre osserva il soffitto dal letto sfatto e scaccia una zanzara senza schiacciarla. Quando nota lì sopra, proprio nell’angolo, una ragnatela e il suo disegno geometrico, sospira senza speranze. Tutt’intorno libri accatastati e fogli, poi vetusti vasi dalle tinte porpora, che sanno di esotico, e ancora libri, vecchi tomi dalle pagine ingiallite.
«Questa casa è un mausoleo». Raven non ha tutti i torti, le volte in cui lo dice, e il Professore sospira di nuovo perché sa che è in parte vero, ma allontana il pensiero di lei proprio come ha fatto con l’insetto: adesso è con Erik e non vuole concentrarsi su altro.
La zanzara riprende a ronzare molesta, mentre l’altro, intanto, rimane in silenzio. Gli volge le spalle e al telepate verrebbe quasi da pensare che stia dormendo, se solo non captasse il brulicare vivace della sua mente. Sarebbe quasi tentato di sondargli i pensieri, ma non entra in quel caotico mondo, non si intromette; preferisce attendere fuori, lasciandosi il lusso di interpretare quel silenzio.
Charles aspetta la risata beffarda con le braccia strette ai fianchi, rigido senza volerlo, già pronto a maledirsi per aver posto una domanda di siffatta natura, ma, quando questa tarda ad arrivare, si passa una mano tra i capelli e si gira sul fianco, fissando la schiena dell’uomo che Raven ha ribattezzato Magneto.
«Perché? Tu credi forse in una forza superiore, Charles?»
Non c’è ironia nell’intonazione, nemmeno nel pronunciare il suo nome. Nella mente gli riecheggiano parole non troppo remote che non riesce a collocare nel tempo, bisbigliate o forse urlate durante una delle loro chiacchierate pomeridiane. «Siamo noi gli dei, noi plasmiamo il mondo» ricorda Erik sentenziare, con quello sguardo amareggiato di chi non riesce a riappacificarsi col passato.
«Io» comincia Charles, titubante «preferisco credere che siamo qui per uno scopo».
È la verità. Sperare che ci sia un fine a tutto questo, per quanto oscuro e celato, gli permette di andare avanti anche quando le certezze si sfaldano e l’umanità mostra il volto più crudele.
«Avere uno scopo non significa ammettere l’esistenza di un qualche dio falsamente benevolo» replica Erik e questa volta il suo tono è aspro di recriminazioni. Perché il passato gli brucia ancora sulla pelle, attraverso quei numeri.
«Sono tutte stronzate» continua. «Ogni decisione che prendiamo è solo nostra, non di qualche dio».
«Allora sono ancora più soddisfatto che quella volta tu non abbia ammazzato Shaw».
Erik si alza, continuando a dargli le spalle, ma non dice niente e prende posto sul bordo del letto.
Se c’è una qualche divinità nella sua vita, potrebbe giurare sia Charles. E non per il suo straordinario potere, ma per ciò che è riuscito a fare, per aver tenuto duro, per aver creduto in lui.
Un attimo può cambiare molte cose e, per quanto l’aver risparmiato Shaw sia stato difficile, la consapevolezza d’essere per una volta sfuggito ai vecchi schemi è un barlume di speranza.



Fanfiction scritta in occasione della Corsa delle 48 ore organizzata sul forum Torre di Carta; partecipa fuori gara ed è stata betata da Mokochan ♥ (ringrazio anche _Branwen_ che si era offerta per betarla, gentilissime entrambe! A lei si deve anche il titolo della raccolta, tratto dalla canzone All ends well degli Alter Bridge)!
   
 
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