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Autore: _Roxanne    10/10/2015    0 recensioni
«Cosa centra questo con i tuoi scherzi infantili, Malfoy?»
Harry ora ha lo sguardo tagliente come la lama di un rasoio, perché lo sa il motivo di tutti gli sforzi di Draco per attirare la sua attenzione - ma non rinuncerebbe mai alla soddisfazione di sentirlo uscire dalle labbra del suddetto ragazzo.
Come aveva previsto, Malfoy non risponde, limitandosi a sbuffare e a tornare a guardarlo negli occhi, lanciandogli uno sguardo che preannuncia qualcosa che entrambi ancora non sanno che cosa significhi. [...]
Draco profuma intensamente di glicine, ma le sue labbra hanno un sapore differente, sanno di cannella, che gli da alla testa. E' un gioco di mordi e fuggi, tra le loro labbra, le loro lingue e i loro denti, che cozzano spesso in quel bacio inesperto e curioso, allo stesso tempo impacciato e intenso. E' una cosa del tutto nuova, un sentimento che nessuno dei due può comprendere a pieno e che, quindi, affrontano in modi che, pur essendo differenti, chiunque non si sentirebbe di rimproverare, data la loro giovane età.
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Drarry || Slash || Hope you like it! ^-^
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Autore: _Roxanne
Fandom: Harry Potter

Lunghezza: 2022 parole
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice-of-life                                                                                                    
Rating: Arancione

Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Pairing: Draco x Harry                                     
Avvertimenti: Nessuno                                             
Note: Nessuna                                                                                                
NdRoxy: Eccomi popolo di EFP, nuovamente su questo fandom! La prima volta è stato con una Raccolta di FlashFic Het, qualcosa di leggero e demenziale. Questa volta, invece, sono tornata alla carica con una coppia che ho sempre shippato, ma su cui non hai scritto nulla. Sono abbastanza soddisfatta di questa cosetta... E cosa c'è da dirvi? Nulla, perchè non so come sia uscita, e quindi godetevelaaa. A dopoooooh~


 
Qualcuno di veramente impossibile. 
 


«Potresti anche evitare di prenderti sempre gioco di me.» 
«Potrei, ma non voglio 
«Sei davvero impossibile 
«Ovvio, Potter, io sono bello e impossibile.» 

Harry è una persona abbastanza calma. A volte impulsivo e in preda alle emozioni arriva a compiere gesti alquanto pericolosi, però, tutto sommato, è il tipo di persona che non ti prende a pugni perché ti sei preso gioco di lui. Magari lo vorrebbe fare, ma si trattiene. Esiste un'unica persona, sulla faccia della Terra, che il Prescelto abbia mai preso a pugni per qualcosa di infantile come un dispetto, e questa persona è Draco Malfoy. Il suddetto ragazzo - Serpeverde fino al midollo osseo - occupa le sue giornate con battute, dispetti, occhiate e scimmiottamenti. Harry non è più in grado di passare una giornata pacifica insieme a Ron o Hermione, perché quel dannatissimo biondo platinato - tinto - riesce sempre a trovarlo, dovunque lui si nasconda. E' una cosa talmente naturale ormai, che, anche quando Draco gli si para davanti con il solo intento di innervosirlo, Harry lo evita semplicemente, cambiando strada o direzione. Ma non è ancora abituato alle sue furtive apparizioni nella Stanza delle Necessità, dunque, quando il ragazzo fa la sua entrata in scena stile Malfoy - strisciando fuori da un armadio abbandonato a se stesso in una catasta di mobili vecchi - al Prescelto prende un mezzo infarto e, perdendo l'equilibrio, cade dalla sgangherata sedia sui cui è seduto.  
«Cosa succede, Potter? Adesso cadiamo anche da fermi?» lo schernisce ridendo, provando soddisfazione per la buona riuscita del suo piano, questa volta. Harry si riprende dalla botta, si rialza e torna a sedersi sotto il piccolo banchetto trovato per pura fortuna pochi giorni prima. Malfoy si sente quasi ferito, quando la sua cosiddetta nemesi lo ignora, tornando a concentrarsi sul difficile tema delle Pozioni Restringenti, assegnato da Piton quella mattina stessa nella doppia ora di pozioni - dove, oltretutto, Malfoy si era divertito a far esplodere, per così dire, la pozione di Harry e Ron - e dunque, decide di attirare l'attenzione del ragazzo in altri modi.  
Harry è concentrato sul fruscio della penna sulla pergamena e si impone mentalmente di non farsi distrarre da quel bislacco incantatore di polli che sta facendo di tutto perché lui non finisca quel tema di Pozioni. Ha quasi terminato di scrivere la procedura di preparazione e gli manca soltanto la conclusione quando vede - si era permesso di lanciare un'occhiata di sbieco per capire che cosa stesse tramando - Malfoy che rovista in un mucchio di vecchi oggetti, lanciandoli dietro di sé, tanto lontano che quasi lo colpiscono. Si lascia distrarre per un attimo, ma quel momento basta perché perda il filo del discorso che sta portando avanti nel tema. Maldetta Serpe platinata, sta pensando Potter, mentre Draco, dietro di lui, ghigna trionfante, dopo che ha trovato quello che cercava. Si avvicina alla schiena di Harry con lentezza straziante, mentre quello cerca invano di riprendere a scrivere. Intanto, il Prescelto non si accorge di nulla di tutto ciò che sta accadendo alle sue spalle, è troppo impegnato a ricordarsi l'ultimo passaggio di preparazione delle Pozioni Restringenti anche per accorgersi subito di quel piccolo esserino che gli cammina sulla mano destra. La piuma vola via insieme al foglio e Potter rischia di cadere di nuovo dalla sedia, ma, all'ultimo secondo, riesce ad aggrapparsi a qualcosa e quel qualcosa è Malfoy che per sua sfortuna - o grazia - non è un appiglio stabile e lo segue nella sua rovinosa caduta a terra, che manda in frantumi qualche cosa di cui i due giovani non sono a conoscenza. Con il peso di Draco sul petto e il cuore martellante sotto di esso, Harry impiega qualche secondo per elaborare la situazione in cui si trova.  
«Ouch. Idiota di un Potter, come ti è venuto in mente di aggrapparti a me 
«E a te com'è venuto in mente un dispetto così infantile come il ragno sulla mano?»  
Malfoy tace dopo la furente risposta di Harry che, schiacciato tra lui e il pavimento, ha il viso così vicino al suo che può sentirne il respiro sulla guancia. Gonfia le guance come un bambino piccolo a cui è stato messo davanti agli occhi la sua marachella, ma non vuole accettarlo.  
«Tsk, Potter, non riesci nemmeno a restare cinque secondi con il culo sollevato da terra.» rimbecca Malfoy, voltando il viso di lato, senza accennare a volersi levare dalle scatole - o meglio, dallo sterno compresso del povero Harry.  
«Cosa centra questo con i tuoi scherzi infantili, Malfoy?»  
Harry ora ha lo sguardo tagliente come la lama di un rasoio, perché lo sa il motivo di tutti gli sforzi di Draco per attirare la sua attenzione - ma non rinuncerebbe mai alla soddisfazione di sentirlo uscire dalle labbra del suddetto ragazzo.  
Come aveva previsto, Malfoy non risponde, limitandosi a sbuffare e a tornare a guardarlo negli occhi, lanciandogli uno sguardo che preannuncia qualcosa che entrambi ancora non sanno che cosa significhi. Le labbra della giovane Serpe vanno a solleticare il collo del Prescelto, vezzeggiandolo con carezze languide e morsi non proprio delicati. Harry sente già la gli occhi chiudersi e la testa piegarsi da un lato, lasciando lo spazio libero a Draco per fare di quel suo punto debole tutto ciò che vuole. Ed è proprio quello che fa quella stramaledettissima serpe viscida e ingannatrice, che lo attacca vicino al lobo dell'orecchio, dove sa che il ragazzo è più sensibile. Sta per pronunciare il suo nome Harry, quando Malfoy affonda i denti nella carne della sua spalla, ma, prima che possa gemere per il dolore, i denti hanno lasciato il posto alla lingua che, calda e morbida, ripara al danno che ha appena compiuto; perciò geme di piacere, mordendosi il labbro inferiore, mentre la sua mano va in cerca di quella testa bionda platinata, che tanto odia e ama, per affondare le mani in quei ciuffi chiari sempre impeccabili. La morbidezza delle ciocche è tale che Harry stringe i forte i capelli di Draco, tanto da farlo gemere, e lo tira verso il proprio viso, verso le proprie labbra, desiderando morbosamente sentirne il sapore.  
Draco profuma intensamente di glicine, ma le sue labbra hanno un sapore differente, sanno di cannella, che gli da alla testa. E' un gioco di mordi e fuggi, tra le loro labbra, le loro lingue e i loro denti, che cozzano spesso in quel bacio inesperto e curioso, allo stesso tempo impacciato e intenso. E' una cosa del tutto nuova, un sentimento che nessuno dei due può comprendere a pieno e che, quindi, affrontano in modi che, pur essendo differenti, chiunque non si sentirebbe di rimproverare, data la loro giovane età. Harry sta cercando di comprendere quei sentimenti che soltanto la presenza di Draco scaturiscono, al contrario del giovane Malfoy, che evita qualsiasi contatto - che non siano scimmiottaggi o prese in giro - con il Prescelto, perché ha paura di quello che potrebbe provare, ma, al tempo stesso, cerca di attirare la sua attenzione con atteggiamenti che nessuno si aspetterebbe mai da una persona innamorata. Infatti, in quelle ultime settimane - se ne sono accorti anche Crabbe e Goyle, oltre a Pansy - Draco non riesce nemmeno più a pensare a scherzi decenti, tutto nel tentativo di farsi notare da Potter, in qualunque disperato modo. Ha cercato anche di farlo ingelosire, mostrandosi in atteggiamenti troppo intimi con Astoria Greengrass, una bionda a cui la tinta ha dato al cervello, ma non aveva ricevuto nessun segnale di rimando da Harry. L'aveva anche quasi baciata, Astoria, vicino a commettere il peggior errore della sua vita.  
«Mal-nh… foy…» 
«Potter, per una santa volta, tieni quella lingua lunga nella bocca, per favore.» 
Il tono di Malfoy non ha nulla di rimprovero, è roco, grave e così diverso da quello tagliente di sempre, che Harry si chiede se sia lo stesso Draco. Ma il flusso di pensieri è troppo discontinuo perché riesca a formulare qualcosa di sensato e tramutarlo in parole, quindi resta zitto, mentre le labbra di Malfoy assaltano un'altra volta alle sue, mordendo il labbro inferiore con forza. Ad Harry scappa un gemito, catturato dalle labbra voraci della Serpe, che, leccandole con bramosia, fa scivolare una mano sotto il maglioncino di Potter, sotto la sua camicia abbottonata male, a contatto con la pelle bollente. Stringendo il fianco di Harry, Draco annulla quei pochi centimetri di distanza che ci sono fra i loro corpi, arpionando una mano nei capelli indomabili del Prescelto e attirandolo verso le proprie labbra.  
La Stanza delle Necessità è un luogo silenzioso, che pare essere al di fuori del tempo e dello spazio, e, tra tutte quelle cianfrusaglie e oggetti magici, Draco e Harry perdono il senso del tempo, e, quando le porte si aprono e un brusio di voci concitate si diffonde per la Stanza, i due ragazzi si fermano all'improvviso, le labbra incastrate le une nelle altre e le mani in posti di cui è meglio non accennare. Una marea di passi iniziano a rimbombare con l'eco dell'ampio spazio e voci conosciute si avvicinano sempre di più al luogo dove sta avvenendo il misfatto.  
«Harry mi aveva detto che sarebbe venuto qui a fare il compito di pozioni…»  
E' la voce di Hermione che, sempre più vicina, si alza per chiamare il nome del suo migliore amico. Troppo tardi Harry cerca di scrollarsi di dosso Malfoy, perché la Grifondoro più intelligente che ci sia ha già scovato il suo nascondiglio.  
«Per Merlino!» esclama, mettendosi una mano davanti alla bocca per evitare di urlare e attirare l'attenzione, cosa di cui i due ragazzi le sono estremamente grati.  
«Non ti scandalizzare troppo, Mezzosangue, non è successo niente.» la rimbecca Malfoy con tono indifferente, mentre la ragazza si copre gli occhi e lui rotola via dal corpo di Harry, che finalmente prende un po' di respiro.  
«Puoi anche tornare a guardare, adesso, Granger, siamo in piedi e a distanza di sicurezza l'uno dall'altro, non c'è bisogno che fingi di non voler vedere.» 
Hermione spia attraverso gli spiragli delle dita, mentre l'erede di Salazar la degna soltanto di una delle sue solite occhiate superbe, a cui è ormai avvezza, e punta lo sguardo su Harry, che, al contrario della sua nemesi, è ancora a terra.  
«Oh, certo. Sembra che oggi Potter abbia qualche problema a tenere il culo sollevato da terra.» 
«Piantala, Malfoy, mi sono alzato. E se non riesco a staccare il mio sedere da terra è colpa tua.» 
«Mia? Potter, oggi sei più divertente del solito, lo sai?» 
Maledetto sexy biondo platinato, pensa Harry, mentre cerca di trovare una giusta risposta alla battuta della Serpe, quando Hermione interrompe il loro battibecco da coppia sposata.  
«Non mi interessa il vostro bisticcio di coppia, davvero. Non mi interessa nemmeno di quello che fate, se è per questo. Però, ora, gradirei che Harry venisse a tenere la sua lezione. Te lo ricordi, vero, Harry, che cosa devi fare stasera?» 
Hermione è una tipa calma, si arrabbia raramente, e diventa una belva, ma, quando nasconde la sua rabbia con quei sorrisi tirati e quel tono mite è ancora più terrificante, tanto che ai due ragazzi viene la pelle d'oca ed Harry sfreccia verso il centro della Stanza, senza degnare più di uno sguardo Draco.  

Draco è un tipo impulsivo, per niente calmo e impaziente. Non sa quando è il momento giusto di fare le cose, di trattenersi o aspettare; semplicemente segue l'istinto, che, alle volte, è più forte anche dell'orgoglio.  

«Potevi anche evitare di farlo davanti a tutti…» 
«E' stato un gesto impulsivo, dettato dall'esigenza del momento 
«Posso capirlo, però è successo il giorno della mia festa di compleannodavanti a tutti gli invitatiquindi i Weasley, compagni e amici.» 
«Cosa vuoi che sia? Prima o poi avresti dovuto dirlo a tutti, o l'avrei fatto io. Così, è stato più veloce, ed efficace.» 
«L'ho già detto che sei veramente impossibile 
«Sì, più o meno un migliaio di volte, da questa mattina.» 
«Bene, con questa sono mille e uno.»  
«Almeno ora tutti sono a conoscenza della faccenda e non dobbiamo più preoc-…» 
 
«E questo, per che cos'era?» 
«Non lo so. Ho agito d'impulso.» 



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 Piccolo angolino dell'autrice. 
Beh, cosa ne dite? Spero di non essere scaduta nell'OOC. Ho preso spunto da una storia che avevo letto tempo fa e che avevo riesumato nel mio vecchio profilo. La Drarry è una delle mie OTP as fuck di HP. Draco è asdfghjkl *^* e Harry... beh, è Harry. Mi piacerebbe tantissimo fare il cosplay di Draco, perchè è un personaggio che, anche se non mi rispecchia, adorerei interpretare. xD Sono teneri, dai. Si contraddicono a vicenda, ma insieme sono bellissimi. *A*
Spero che vi sia piaciuta, e che non sia forzata. La pazza sclerata vi dice "Arrivedeeeeerci" e ciao, gente! *saltella via lanciando incantesimi a random* 

Kiauuu ╰☆╮
 

   
 
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