10/10/2015
7 recensioniSi sentiva un tale idiota.
Mai, mai fidarsi di qualcuno che offriva qualcosa senza voler niente in cambio – non di gente come la Donna Rossa e degli altri come lei. A loro non importava nulla.
Non avrebbe dovuto essere così stupido, credere di poter entrare nella Fratellanza e diventare un fuorilegge. Valoroso, libero.
Avrebbe dovuto capire.
Che non era solo la gelosia di una bambina per una donna sconosciuta – una bella donna sconosciuta, che faceva voltare tutti gli uomini al campo –, quella di Arya. Lei non sapeva nulla delle cose dei grandi, ma aveva l'istinto di un animale selvaggio.
Con Anguy stavano ridendo di lei, della sua ingenuità, appena prima che arrivassero – sì, era davvero un idiota.
L'aveva sentita urlare, mentre lo stavano portando via.
Cosa state facendo?, dove lo portate?, vuole essere uno di voi, fermatevi subito!, aveva gridato. La piccola Lady aveva ordinato, il cucciolo di lupo minacciato.
Ora marciva dentro una prigione di Roccia del Drago, a leghe di distanza.
Col pisello e l'orgoglio che facevano un male cane. Che pulsavano per le ferite subite, per il sangue versato.
Non sarebbe mai stato preso sul serio, trattato con onore. Non l'avrebbero mai considerato un vero pretendente al trono – era un bastardo, un bastardo reale come tanti altri ad Approdo del Re. Aveva decine e decine di fratelli e sorelle[1], eppure si sentiva così solo lì dentro.
Nemmeno lo desiderava, quel potere che era in lui, nel sangue che un regale ubriacone gli aveva trasmesso. Quanto agli altri, volevano solamente succhiarglielo via.
Anche mentre lo stava seducendo col migliore vino del mondo e col suo corpo nudo – il primo di donna che avesse mai visto, bellissimo –, ubriacandolo con la promessa di un grande piacere e coi suoi baci, la sacerdotessa di R'hllor non gli aveva mai detto che un giorno avrebbe posato il sedere su quella seggiola di ferro che tutti volevano, al posto di Joffrey Baratheon – né lui l'aveva preteso.
A Gendry di Fondo delle Pulci non interessava diventare re: gli bastava solo vivere, e ciò che desiderava di più era la libertà. Avrebbe dato i Sette Regni – che forse gli appartenevano, almeno un pezzetto? – per uscire da lì, prima possibile e tutto intero.
Perché si stava bene anche senza una corona sulla testa, si andava avanti anche col nome di nessuno[2].
Una buona coperta, però, sarebbe stata gradita – o una stretta calorosa: piccole mani con unghie mangiucchiate, sempre sporche di terra, lunghe braccia magre, avvolte sulle spalle.
Come la mia lady comanda, aveva detto a quella ragazzina ribelle, per farla arrabbiare un pochino. Tanto tempo fa.
Ma ora si era scoperto figlio di re.
E, pure se non avrebbe mai regnato, pure se non era l'unico mezzo Baratheon del reame, Arya non avrebbe più potuto comandarlo.
Non avrebbe più potuto essere la sua lady[3].
Però lui sarebbe stato un degno pretendente, sì. Potevano essere una famiglia, ora.
Mai, mai fidarsi di qualcuno che offriva qualcosa senza voler niente in cambio – non di gente come la Donna Rossa e degli altri come lei. A loro non importava nulla.
Non avrebbe dovuto essere così stupido, credere di poter entrare nella Fratellanza e diventare un fuorilegge. Valoroso, libero.
Avrebbe dovuto capire.
Che non era solo la gelosia di una bambina per una donna sconosciuta – una bella donna sconosciuta, che faceva voltare tutti gli uomini al campo –, quella di Arya. Lei non sapeva nulla delle cose dei grandi, ma aveva l'istinto di un animale selvaggio.
Con Anguy stavano ridendo di lei, della sua ingenuità, appena prima che arrivassero – sì, era davvero un idiota.
L'aveva sentita urlare, mentre lo stavano portando via.
Cosa state facendo?, dove lo portate?, vuole essere uno di voi, fermatevi subito!, aveva gridato. La piccola Lady aveva ordinato, il cucciolo di lupo minacciato.
Ora marciva dentro una prigione di Roccia del Drago, a leghe di distanza.
Col pisello e l'orgoglio che facevano un male cane. Che pulsavano per le ferite subite, per il sangue versato.
Non sarebbe mai stato preso sul serio, trattato con onore. Non l'avrebbero mai considerato un vero pretendente al trono – era un bastardo, un bastardo reale come tanti altri ad Approdo del Re. Aveva decine e decine di fratelli e sorelle[1], eppure si sentiva così solo lì dentro.
Nemmeno lo desiderava, quel potere che era in lui, nel sangue che un regale ubriacone gli aveva trasmesso. Quanto agli altri, volevano solamente succhiarglielo via.
Anche mentre lo stava seducendo col migliore vino del mondo e col suo corpo nudo – il primo di donna che avesse mai visto, bellissimo –, ubriacandolo con la promessa di un grande piacere e coi suoi baci, la sacerdotessa di R'hllor non gli aveva mai detto che un giorno avrebbe posato il sedere su quella seggiola di ferro che tutti volevano, al posto di Joffrey Baratheon – né lui l'aveva preteso.
A Gendry di Fondo delle Pulci non interessava diventare re: gli bastava solo vivere, e ciò che desiderava di più era la libertà. Avrebbe dato i Sette Regni – che forse gli appartenevano, almeno un pezzetto? – per uscire da lì, prima possibile e tutto intero.
Perché si stava bene anche senza una corona sulla testa, si andava avanti anche col nome di nessuno[2].
Una buona coperta, però, sarebbe stata gradita – o una stretta calorosa: piccole mani con unghie mangiucchiate, sempre sporche di terra, lunghe braccia magre, avvolte sulle spalle.
Come la mia lady comanda, aveva detto a quella ragazzina ribelle, per farla arrabbiare un pochino. Tanto tempo fa.
Ma ora si era scoperto figlio di re.
E, pure se non avrebbe mai regnato, pure se non era l'unico mezzo Baratheon del reame, Arya non avrebbe più potuto comandarlo.
Non avrebbe più potuto essere la sua lady[3].
Però lui sarebbe stato un degno pretendente, sì. Potevano essere una famiglia, ora.
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Note:
[1] Quando il massacro dei figli bastardi di Robert inizia, se non sbaglio, Gendry aveva appena lasciato Approdo del Re e quindi non poteva sapere cosa stesse accadendo in città. Anche quando i soldati dei Lannister vanno a cercarlo non ne viene riferito il perché. Poco dopo Yoren viene ucciso e tutti quanti sono trasportati ad Harrenhall. Se non ricordo male, nemmeno nel breve periodo trascorso con la Fratellanza o alla Roccia del Drago viene informato delle uccisioni dei fratellastri, sotto ordine reale - o per lo meno non viene mostrato, e nulla ci dà da pensare il contrario.
Ho qui, quindi, considerato che lui sappia appena quanto necessario, ovvero ciò che gli è stato per l'appunto detto nella serie e che non sia a conoscenza di ulteriori dettagli.
[2] Ho preferito scrivere così invece che usare "cognome" perché nella serie, se non erro, non è mai stata pronunciata questa parola. Mi riferisco, comunque, a Waters, come vengono chiamati i bastardi nati ad Approdo del Re e dintorni.
[3] La frase che nella serie dice ad Arya, che lei è la sua Lady, secondo me non è da intendersi solamente, né principalmente, in senso "sentimentale", bensì sta a significare che lei gli è superiore per nascita, con la conseguenza che non possono esser una famiglia, come Arya invece desidera, perché il divario sociale è troppo profondo. Con un Gendry nobile, anzi di regali natali, quel divario perciò si annulla ed Arya potrebbe far parte della famiglia di Gendry (per lo meno a livello affettivo, perché sarebbe finalmente un legame fra pari).
Ho qui, quindi, considerato che lui sappia appena quanto necessario, ovvero ciò che gli è stato per l'appunto detto nella serie e che non sia a conoscenza di ulteriori dettagli.
[2] Ho preferito scrivere così invece che usare "cognome" perché nella serie, se non erro, non è mai stata pronunciata questa parola. Mi riferisco, comunque, a Waters, come vengono chiamati i bastardi nati ad Approdo del Re e dintorni.
[3] La frase che nella serie dice ad Arya, che lei è la sua Lady, secondo me non è da intendersi solamente, né principalmente, in senso "sentimentale", bensì sta a significare che lei gli è superiore per nascita, con la conseguenza che non possono esser una famiglia, come Arya invece desidera, perché il divario sociale è troppo profondo. Con un Gendry nobile, anzi di regali natali, quel divario perciò si annulla ed Arya potrebbe far parte della famiglia di Gendry (per lo meno a livello affettivo, perché sarebbe finalmente un legame fra pari).