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Autore: Ibber    10/10/2015    8 recensioni
Sta semplicemente passeggiando.
Nel centro caotico di Konoha.
Casualmente nel quartiere di Hikigaeruku. Nulla di male se, nel mentre, getta occhiate vaghe intorno. L'importante è che nessuno sappia che in realtà ha passato in rassegna almeno trenta vetrine di negozi che la bionda catastrofe è solita consultare per i suoi acquisti — perché poi chi ce l'avrebbe avuto il coraggio di uscire e camminare a piedi per tre chilometri abbondanti con in mano un sacchetto dell'Otamajakushi Paradise? Si era già abbassato a regalargli un borsellino a forma di rana per i suoi dodici anni — pur avendo scaricato a Itachi la commissione —, non sarebbe mai ricaduto in un tale baratro di umiliazione a vent'anni suonati.

[HBDay Naruto ♥]
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Qualsiasi cosa chiunque osasse sostenere, Sasuke non sta assolutamente girando per la città nell'unico giorno libero della sua vita per cercare qualcosa da comprare a quell'essere monocellulare che il Fato gli ha scollato addosso per la tragica ricorrenza della sua nascita.
Non sta nemmeno mancando di riposarsi come si era ripromesso solo perché, accidentalmente, Sakura gli ha ricordato di suddetto appuntamento annuale, sottolineando il suo essere un pessimo amico per aver scordato un giorno tanto importante e, cosa ancor più grave, essersi ridotto all'ultimo per accampare un tentativo di regalo direttamente proporzionale al gusto bislacco di Naruto.
Sta semplicemente passeggiando.
Nel centro caotico di Konoha.
Casualmente nel quartiere di Hikigaeruku. Nulla di male se, nel mentre, getta occhiate vaghe intorno. L'importante è che nessuno sappia che in realtà ha passato in rassegna almeno trenta vetrine di negozi che la bionda catastrofe è solita consultare per i suoi acquisti — perché poi chi ce l'avrebbe avuto il coraggio di uscire e camminare a piedi per tre chilometri abbondanti con in mano un sacchetto dell'Otamajakushi Paradise? Si era già abbassato a regalargli un borsellino a forma di rana per i suoi dodici anni — pur avendo scaricato a Itachi la commissione —, non sarebbe mai ricaduto in un tale baratro di umiliazione a vent'anni suonati. Che strimpellano anche all'usuratonkachi per eccellenza, adesso, ed è bene che se ne faccia una ragione.
Soffermatosi all'ennesimo negozio sta seriamente pensando di chiamare e chiedere consiglio a Sakura, stufo di tutte quelle assurdità esposte che è costretto a vedere — frenato solo dal rimasuglio d'orgoglio che tutte quelle rane di peluches hanno avidamente afferrato e deglutito con la loro viscida lingua — quando sente picchiettarsi alla spalla.
«Che fai qui?» è la nota sorpresa che gli si pone, attutita da qualcosa; Sasuke immagina essere qualche stupido passante parecchio inopportuno, decidendo di ignorarlo per tornare alla sua ricerca.  
«Ehi» insiste tuttavia quella, quasi gracchiante come le fastidiose meccaniche dall'altra parte del vetro; il ragazzo stringe impercettibilmente i denti. Riesce a non badare a Naruto per cinque minuti consecutivi al suo massimo livello alla ricerca di attenzione; uno sconosciuto non è nulla più che una mosca ronzante al confronto.  
«Per caso il freddo ti ha congelato le orecchie?» 
Una mosca tenace, riconosce, mentre la fronte si corruga giusto un po' dall'irritazione. 
Sto cedendo solo perché sono stato troppo a contatto col mondo di Naruto, mi ha indebolito la sopportazione.
«Neh» ritorna il tono ovattato, decisamente più petulante. «Me lo dici cosa stai facendo?» 
Sasuke sta già ringhiando come un mastino ed ha i pugni talmente contratti che le nocche sembrano di calce, voltandosi repentinamente verso quel tizio; lo sfogo vocale a cui deve sottoporre la propria gola è qualcosa di inevitabile.
«Sto cercando un fottutissimo regalo per quell'usuraton-!» urla, sprizzando furia omicida da tutti i pori, ma quando ha la completa visuale dell'altro gli occhi hanno lo spiacere di scontrarsi con un paio dalla tonalità spaventosamente familiare. 
Naruto, ad un passo e mezzo da lui, col viso tutto nascosto sotto una sciarpa pesante da cui sbuca appena un naso rosso, lo fissa con qualcosa di simile allo sconcerto, ma luccica e non per il raffreddore. 
«Davvero stai cercando un regalo per me?» 
Sasuke quasi si sente arrossire per essere stato colto in flagrante da quegli occhi allucinati e vergognosamente sorpresi.
Ma porca...
«Sasuke?» insiste — ancora — l'ultima persona che avrebbe dovuto incontrare. «Volevi farmi un regalo?» 
Il più grande non è però ugualmente propenso a rispondere ad una domanda tanto scomoda, che preferisce mordersi la lingua a sangue e girare i tacchi senza rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa. Ma è pur sempre di Naruto che si sta parlando, che se solo ci si mettesse d'impegno, con quella sua odiosa capacità innata di riuscire a braccare la qualsiasi, farebbe strada come paparazzo, anziché starsene lì ad afferrare uno come lui e trascinarselo ad un palmo dal viso per ottenere quello che vuole.
«Sì o no?» reitera. «Sei venuto fin qui solo per comprare un regalo?» domanda, e il moro si domanda se quell'urgenza nella voce malaticcia di Naruto non sia solo frutto del suo smisurato ego. «Per me?»
Sasuke si fa completamente rigido a quelle parole che sente come a doppio taglio, sfuggendo senza gentilzza alla presa dell'amico, da cui si distanzia rapidamente.
«Ha importanza?» sbuffa poi risentito, ficcandosi le mani in tasca con un gesto brusco; lo sguardo di Naruto dice chiaramente di sì. 
Con un sospiro stanco e avvilito, confessa — seppur temendo, in piccolissima parte, la delusione dell'altro.
«Me ne sono dimenticato» ammette con voce bassa, quasi vergognandosi per quella dimenticanza.
«Questo lo so» dice il biondo, così a sorpresa che Sasuke si volta di scatto verso di lui con tanto d'occhi. 
«Che significai che lo sai?» 
Naruto scrolla le spalle, facendo scivolare accidentalmente la sciarpa che ora gli ha liberato la parte inferiore del viso, dove una bocca stupidamente piegata all'insù fa capolino. 
«Di solito sei il primo a farmi gli auguri» spiega tranquillamente. «Per toglierti il pensiero, dici» ridacchia, imitando il tono dell'amico. «Quindi, quando stamattina mi hai salutato come se nulla fosse, ho capito che lo avevi scordato.» 
«E?» lo interroga Sasuke quando pare non aver altro da aggiungere. 
«E cosa?» 
«Non sei» deluso «arrabbiato?» 
«Nah.» 
«Hai risposto troppo in fretta, dobe!» 
«È perché sei venuto nel posto che più odi al mondo-» 
«Quello veramente è casa tua...» 
«-per farti perdonare!» 
Silenzio tombale.
«...cosa?» 
Naruto annuisce contento, sorridendo come il più ben riuscito dei cretini.
«Voglio dire, tu a Hikigaeruku?» sghignazza apertamente. «È chiaro che lo hai fatto solo perché ti sentivi in colpa!» 
Ora, a rigor di logica, Sasuke dovrebbe ammazzarlo. Non solo per starsi tanto palesemente prendendo gioco di lui, ma approfittando per rigirare il coltello nella piaga evidenziando l'ovvio; c'è mica bisogno di urlare ai quattro venti che avrebbe speso il suo preziosissimo denaro per comprare una rana con la katana e la pipa — quella che aveva adocchiato prima dell'intromissione di Naruto — a quell'ingrato di un festeggiato, solo perché un tantino turbato dall'aver omesso alla memoria il suo compleanno? No, certo che no. Ecco perché dovrebbe picchiarlo a morte. Ma, nonostante le mani pizzichino smaniose di scagliarsi contro la faccia da deficiente del biondo, colto dall'illuminazione si trattiene.
«Quindi?» chiede ad un tratto l'altro. «Cosa volevi regalarmi?»
Sasuke lancia un'ultima occhiata al pupazzo accessoriato in vetrina, poi torna a guardare Naruto. 
«Sai che ti dico?» fa retorico, dandogli una pacca sulla spalla e passandogli oltre. 
Solo quando gli è a qualche passo di distanza si ferma, osservandolo di sbieco; lo sguardo confuso, il naso praticamente gocciolante, le guance rosse e la bocca screpolata per il freddo. Allora torna indietro, lo copre con la sciarpa e tirandolo per un lembo gli sussurra direttamente sulla lana. 
«Te l'ho appena fatto, il regalo.» 
Dopotutto in altre circostanze lo avrebbe ucciso.











 
Ben trovati, miei cari! Vi sono mancata? çwç
Innanzitutto: TANTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIISSIMI AUGURI DI BUON COMPLEANNO AL RAGAZZO PIÙ CRETINO E MERAVIGLIOSO DEL MONDO. ❤ 
Se devo essere sincera, avrei preferito pubblicare qualcosa per l'occasione con un aggiornamento di Dictionary (come mi ha fatto notare claus2 xD), ma non avevo nulla di pronto e con un tempo pari a 0 a disposizione non avrei avuto come consultare la lista dei vocaboli e trovarne uno pertinente. ;___; Per cui, anziché rovinare qualcosa che è iniziato bene (...facciamo che è così) ho preferito scrivere una porcheria di sana pianta. BD
...no, sul serio. 
Questa dedica!fiction è stata un piccolo parto. Nel senso che prima di "approvarne" la pubblicazione ho ideato tre versioni distinte:
• Prima: AU, "comica", pre SasuNaru (friendship carica di feels sottintesi) 
• Seconda: contesto originale, angst, un anno dopo la fine della Quarta Grande Guerra Ninja (conclusasi il 10 Ottobre, per ch
i non se lo ricordasse)
• Terza: contesto or
iginale, sentimentale/malinconica, vari anni di Naruto in cui c'è stato, in un modo o nell'altro, Sasuke
Siccome per la seconda ho cestinato minimo 3 file (corposi, credetemi; se devo farli soffrire deve essere come si deve. èwé) e per la terza ci avrei messo troppo a decidere se spezzarla in drabble nel medesimo capitolo (...non so se mi spiego...) o dilettarmi a lunghezze indefinite, la prima è stata la più comoda perché s'è scritta da sola ed essendo AU non ho dovuto attenermi a nessun evento per non rovinare l'opera originale con le mie corbellerie.
È ugualmente bruttina, per me, perché: il SasuNaru è sottinteso nonostante volessi renderla il più neutrale possibile (ma a conti fatti non sono una coppia e non ho esplicato niente, quindi nisba shonen'ai —ancheseSasukelostapraticamentebaciandoattraversolasciarpa), l'ho scritta in un'ora e mezza causa gruppo di studio che, giustamente, non mi aspetta per scrivere le cagathìn, e perciò non è nemmeno lontanamente venuta come avrei voluta, l'OOC ci danza sopra ma vabbè, quello è reso coscienziosamente, forse m'è solo sfuggito un po' di mano.
E nulla. Sasuke regala la vita, a Naruto. L'avevate capito? Vorrebbe ammazzarlo, ma rinuncia rimediando così anche un regalo. XD
...rido solo io, vero?
Piccolo appunto. A vent'anni, in Giappone, si raggiunge la maggiore età. Ecco perché c'è quel commentino di Sasuke circa Naruto che dovrebbe rendersi conto degli anni che effettivamente ha. xD Cosa che ha quasi 22 non faccio io, per dire. Hikigaeruku, così come Otamajakushi Paradise, invece, li ho spudoratamente inventati; Google Traduttore mi ha aiutata, lo ammetto. Mi servivano nomi che si rifacessero alle rane (Hikigaeru (quartiere, in questo caso) - rospo ; Otajamakushi (negozio di giocattoli per bambini) - girino) e in generale volevo un posto che fosse un punto di riferimento per Naruto. È una cosa scemissima, non condannatemi (c'è pure un pupazzo alla Gamabunta........)! ç_ç
Il titolo... boh.
Le mie big notes vi mancavano? >:) Giuro, ho finito. Naruto è scemo e raffreddato e Sasuke è uno scoiattolo asociale. E io volevo così tanto pubblicare qualcosa oggi (saltando il compleanno di Sasuke. Sono un verme.) che ho ciarlato. Vabuò. Prendetela per l'omaggio al nostro Eroe quale è. y_y
Un baciosss~ alla prossima!
   
 
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