*Titolo: Vicini di casa
*Fandom: Aoharu x Kikanjuu
*Personaggi: Hotaru Tachibana, Yukimura Tooru, Masamune Matsuoka
*Rating: Verde
*Generi: Commedia
*Avvertimenti: Shonen ai, Flash, What if...?
*Prompt: A e B stanno dormendo nello stesso letto, quando C entra e li trova
*Note: Per il compleanno di Umbry ùù/

Essere vicini di casa porta sicuramente numerosi vantaggi, in determinate situazioni.
Si creano legami solidi e più fisici, fatti di tempo passato assieme nella stessa stanza, a condividere ossigeno e tante parole. C'è un interscambio senza filtri, diretto e incredibilmente sincero, che non viene mascherato da cortesie costruite o ragionate.
Hotaru ha sempre avuto ragion di credere che nonostante quei due adulti possano definirsi tutt'altro che raccomandabili, responsabili e di buon esempio, la loro vicinanza ha influito positivamente sulla sua concezione di rapporto umano e sulla sua crescita personale.
Ma essere vicini di casa comporta, alla fine, anche diversi pericoli, come dimenticarsi la privacy altrui o abusarne credendo di farlo a proprio vantaggio. Perché, se una bella mattina di domenica, Hotaru pensa di poter entrare a casa Matsuoka con dei dolcetti per fare colazione tutti assieme, con tanto di sorpresa per il padrone di casa e il suo amico, certo non ha pensato di trovarli avvinghiati sotto la stessa coperta, nello stesso letto e sopra lo stesso cuscino.
Il braccio di Yukki si sporge fuori, avvolto fino alla punta delle dita dal solito maglione nero e troppo lungo, e suggerisce al pudore provato della ragazza che anche dove non può vedere non ci siano nudità compromettenti. Come si stringe all'altro, però – come sospira a quel modo, quasi stesse nel posto più bello di sempre – è tanto naturale da sembrare quasi sospetto.
Potrebbe fermarsi anche qui, la cosa, perché per Yukki a ben vedere è normale avere quel tipo di intimità anche fisica con Mattsun. Se solo quest'ultimo non si girasse sul fianco e lo abbracciasse nella dormiveglia, nascondendo poi metà del suo viso tra i capelli neri.
Hotaru è una ragazza intelligente, non ha bisogno di molti secondi per capire la situazione tutt'altro che equivoca. Fa per ritirarsi, quando Yukki alza un poco il collo dall'abbraccio a cui è avvinghiato e la nota.
-Hotaru- kun...
Hotaru non lo saluta, rimanendo immobile al suo posto. Così Yukki insiste, con quella voce impastata di sonno che gli ha rubato consapevolezza e ragione.
-Hotaru- kun, cosa fai lì? Vieni qui con noi.
Un brivido freddo sale e scende dall'intera lunghezza della schiena di lei, con tanto di fermate nei posti più sensibili. Scuote la testa in segno di diniego, senza proferire parola. Yukki alza le spalle e torna al sogno di prima, senza più badarle. L'attimo di terrore è concluso.
La ragazza si ritira lentamente, chiudendo la porta della camera da letto e dopo quella principale d'ingresso, senza neanche più fiatare. D'altronde, anche vedere i propri genitori in intimità causa sempre qualche disagio, nei giovani innocenti. Dovrà solo trovare una scusa al fatto che si è mangiata da sola un intero pacco di dolcetti, senza averli condivisi con loro.