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Autore: Subutai Khan    11/10/2015    0 recensioni
Dopo le ventiquattr'ore non si lascia ma sì raddoppia, mh? A me sta più che bene.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Perché mi sono lasciato coinvolgere in 'sta cosa?”.
“Perché sei il mio migliore amico”.
“Sì, ma non vuol dire che debba sottopormi alle tue bizzarrie”.
“Sai che non mi piace quando parli così di me e dei miei modi di essere”.
“Sei bizzarro, Amedeo. Inutile nasconderlo. Chi altri farebbe… una scemata del genere?”.
“Oh avanti, cos'ho fatto di così mostruoso adesso?”.
“Beh, vediamo. Per esempio hai organizzato la tua festa di laurea con un singolo invitato, cioè quel fortunello del sottoscritto, mentre cacciavi a scarpate più o meno figurate la frotta di gente che ti voleva far compagnia in questa occasione speciale. Ti sembra abbastanza bizzarro?”.
“Non farmi rispiegare il motivo, dai. Te l'ho già detto. O devo pensare che cominci a soffrire di Alzheimer?”.
“Sì sì, lo so bene il motivo. Ma ciononostante...”.
“Zut. Hai bisogno di un ripasso e io sarò ben lieto di fornirtelo”.
“Per l'amor del cielo, tutto questo è ridicolo”.
“È mia profonda convinzione che compleanni, matrimoni, feste di laurea, anniversari per quando ti sei spidocchiato la prima volta… siano fondamentalmente delle stronzate. Una scusa come un'altra per ubriacarsi e fare i minchioni. Per quello basta aspettare il sabato sera se proprio si tiene a sprecare il proprio tempo in tali, censurabili maniere. Io penso che ci sia una e un'unica occasione che vale la pena festeggiare, perché quella sì che è davvero unica e irripetibile”.
“Solo un tizio strano come te può voler festeggiare a un funerale”.
“Forse sono strano. Se ci tieni a definirmi così fai pure, non mi offendo. Ma questo è quanto credo e non saranno le tue sciocche rimostranze da borghese omologato alla massa a farmele cambiare”.
“E adesso attacca col pistolotto del sono un fiocco di neve viola di quelli che ne cade uno ogni diecimila secoli. Ti prego… no, zitto per favore. Ti chiedo un piacere: se la smetti di ammorbarmi con tutte le tue stramberie, almeno per oggi, possiamo finalmente bere questo maledetto caffè e passare la giornata al meglio?”.
“...grunf. Odio quando mi si interrompe. Ma sta bene, adesso non ho voglia di questionare più del dovuto. Se ti può riportare a un binario che consideri più normale, posso proporre un brindisi per celebrare oh questo sì importantissimo traguardo della mia vita? Tanto stai pur sicuro che il pezzo di carta vado a bruciarlo comunque, dopo”.
“Con una tazzina di caffè?”.
“Con una tazzina di caffè”.
“Che squallore. E va bene, va bene”.
“A me, al mio inutile titolo di studio e all'incapacità della gente di non farsi condizionare dal pensiero dominante”.
CLINK.
“A parte le sparate, Luca. Ti ringrazio per essere qui ora. È importante per me”.
“Lo so. Non sono il tuo migliore amico per niente”.
   
 
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