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Autore: Danilibre    12/10/2015    1 recensioni
Seguito di " A million Little Pieces "
Dal testo :
" < Stai tranquillo, andrà tutto bene, e poi mica siamo da soli! C'è Gabriel,Balthazar,Sammy e Charlie! > Gli sorrise.
il suo sorriso non era cambiato con gli anni, gli faceva sempre perdere un battito, lo faceva innamorare sempre di più.
< Dai andiamo. > Dean lo spronò e scese dalla macchina.
Castiel lo seguì a ruota e si strinse nel Trech, Dean lo affiancò e gli prese la mano, per poi dirigersi lentamente verso il citofono del portone. "
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Claire Novak, Famiglia Winchester, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessuna stagione
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Castiel si ricordò la prima volta che lui e Dean andarono in una casa famiglia del Kansas per adottare un bambino, era un giorno piovoso di Dicembre.
La struttura dall'esterno sembrava spoglia ed era colorata di un grigio spento, Un'enorme recinzione di ferro delimitava il perimetro tra la strada e il giardino, che passava tutt'intorno alla struttura.
Nel giardino vi erano diversi palloni abbandonati e giochi come altalene e scivoli.
Dean parcheggiò L'impala in uno dei parcheggi divanzi all'enorme cancello, quasi cadente, della casa famiglia, restarono in macchina per diversi minuti scrutando la struttura con fare preoccupato.
Sarebbero stati in grado di fare i genitori? Erano mesi che vivevano insieme e le cose andavano bene, ma avere un figlio? e se non ne fossero stati capaci ?
<  Ehi, stai bene?   > Dean si girò a guardare Castiel che si torturava le mani.
<   Non lo so... sono molto agitato... e se non ne fossimo capaci?! e se non fossimo dei buoni genitori ?!   >   Cas gesticolava e la sua voce tremava.
Dean gli prese le mani e gliele  baciò. Quel gesto lo rassicurava sempre, gli toglieva tutta l'agitazione di dosso.
<   Stai tranquillo, andrà tutto bene, e poi mica siamo da soli! C'è Gabriel,Balthazar,Sammy e Charlie!  > Gli sorrise.
Il suo sorriso non era cambiato con gli anni, gli faceva sempre perdere un battito, lo faceva innamorare sempre di più.
<   Dai andiamo.   >  Dean lo spronò e scese dalla macchina.
Castiel lo seguì a ruota e si strinse nel Trech, Dean lo affiancò e gli prese la mano, per poi dirigersi lentamente verso il citofono del portone.
Si scambiarono un'occhiata prima che il maggiore premesse il bottone rosso, restarono in silenzio ascoltando la pioggia battere sull'affalto, sulle lamiere di ferro e sulle loro giacche.
Una voce femminile occupò il silenzio:
<  Si?  > la voce metallica sembrava giovane.
<  Salve, Avevamo un'appuntamento, sono Dean Winchester.  > rispose il maggiore.
Si sentì un rumore acuto ed'il cancello si aprì lentamente, Castiel strette ancora di più la mano di Dean mentre entravano nell'enorme strada fatta di ghiaia.
Cas si concentrò sul rumore dei loro passi e sul calore dalla sua mano stretta in quella del maggiore.
Si accorse di essere davanti alla porta di vetro solo quando Dean lo lasciò per poter aprire la maniglia nera, lo lasciò entrare per primo.
L'interno era completamente l'opposto dell'esterno, era colorato e vivace. C'erano svariati disegni attaccati alle pareti, alcuni pastelli abbandonati sui tavolini di plastica e nell'aria sisentiva una musica allegra, si sentiva ridere e dei gridolini vivaci.
Cas era sconvolto, non si aspettava tutta questa allegria.
Una ragazza li accolse sorridente.
<  Salve, sono la responsabile di turno, mi chiamo Alice.  >
Appena fu a pochi passi dai due uomini allungò la mano destra, Dean la strinse subito e si presentò.
<  Io Sono Dean Winchester, lui è il mio ragazzo Castiel Novak.  > La ragazza porse la mano pure al minore, che tutibante ricambiò la stretta.
<  Avete già fatto un giro nell'istituto? Sapete già come funziona e nel caso sapete già chi vorreste adottare?  > la Ragazza chiuse le mani in grembo e studiò il volto del maggiore.
<  Io sono già venuto a fare un giro un mese fa, ed'ho già espresso il mio desiderio di Adottare Claire.  >  era sicuro di se, si sentiva nel tono che usava.
Alice si rabbuiò per un'istante per poi guardare il minore.
<  No hem... è la prima volta che vengo qui... sarebbe possibile passare un pò di tempo con Claire prima di passare alla parte pratica...?  > Cas teneva le mani nelle tasche del Trech, ma era così agitato che sentiva le unghie entrargli nella carne.
<  Nessun problema, da questa parte.  >  Fece una piroetta, facendo muovere i suoi capelli neri, e si diresse in un corridoio seguita a dai due uomini.
Passarono dinanzi a molte camere dalle porte chiuse ed'entrarono in una in cui c'era soltanto un tavolino di plastica azzurro, un tappeto formato da tanti pezzi di Puzzle e uno scriglio contenente dei giochi.
<  Aspettate qui, vado a recuperare Claire.  > Non diede il tempo di ricevere una risposta che Alice era già sparita chiudendosi la porta alle spalle.
Dean si chinò sullo scrigno dei giochi e guardò all'interno, tirò fuori un trenino di legno ed' il suo volto si rallegrò.
<  Questo era uno dei giochi che  Sammy adorava, lo muoveva su tutte le superfici possibili, ci dormiva insieme. Quanti ricordi.  > Lo sguardo era perso nel vuoto come se vivesse un flashback.
<  Amore...  > La voce bassa di Castiel lo fece tornare alla realtà, si girò e lo guardò.
<  Cas, stai tranquillo. Andrà tutto bene, appena la vedrai ti innamorerai come è successo a me.  >  Tornò a frugare tra i vari giocattoli esaminandoli con cura.
Il minore si sentì pervadere da un senso di Gelosia. Si, era geloso che Dean potesse innamorarsi di qualcun altro, indipendentemente dal fatto che fosse adulto o meno. Gli apparteneva e il fatto di doverlo dividere con una terza persona lo agitava,quasi lo spaventava.
E se la bambina avesse rovinato tutto quello che faticosamente hanno costruito? E se...
La porta si aprì ed'una bambina bionda entrò timidamente.
Aveva il volto costellato di lentiggini, gli occhi azzurri ed'era molto minuta per avere 5 anni.
Dean le andò subito incontro e si inginocchiò per poter arrivare alla sua altezza.
<  Ciao Claire, ti ricordi di me?  > il suo volto era sorridente come non mai, poche volte lo aveva visto così pieno di vita.
La piccola annui, aveva gli occhi fermi in quelli del minore.
Cas provò una strana sensazione, come se da un momento all'altro il suo cuore potesse scappare dal suo corpo. Quella bambina aveva un qualcosa di speciale, aveva ragione Dean. Se ne innamorò subito.
La piccola aggirò il maggiore e lentamente si avvicinò al minore, allungò le braccia come se volesse essere presa in braccio e Cas l'accontentò. Il suo corpo era così leggero che aveva paura di farle male.
Claire appoggiò una mano sul cuore del minore,mentre l'altra la posò sulla sua guancia.
Restarono a fissarsi per un tempo che sembrò un'eternità. I loro occhi avevano quasi la stessa tonalità, se non fosse che la piccola aveva delle macchie più scure.
Dean prese il telefono e scattò una foto, per poi avvicinarsi a loro.
<  Allora, non è così brutto come credevi?  > Chiese alla piccola.
<  Angelo.  > La voce di Claire era un suono melodioso.
<  Esatto, è il mio angelo.  > Lasciò un bacio sulla tempia alla bambina e poi uno sulla guancia del minore.
<  Scusate l'interruzione  > Una  voce femminile interrupe quel momento.
Alice era sulla porta e teneva in mano un paio di fogli uniti da una penna.
<  Se non vi dispiace dovrei farvi firmare un paio di codumenti prima che possiate andare a casa, logicamente se firmate Claire verrà con voi..  >  La ragazza sorrideva, ma i suoi occhi erano bui.
Dean le si avvicinò, la piccola non toglieva gli occhi dal minore. Il suo sguardo indagatore lo metteva in soggezione.
<  Cas, devi firmare anche te.  > Disse Dean dandogli le spalle.
<  ... Si...  > Il minore appoggiò delicatamente la piccola a terra e si avvicino al maggiore.
Prese la penna e firmò ovunque dovesse, ma mentre riconsegnava i fogli ad Alice sentì qualcosa stropicciargli il trech.
Preso alla sprovvista si irrigidì e guardò Claire che stringeva in un pugno il fondo della sua giacca, sorrideva. Il suo sorriso era simile a quello del maggiore, com'era possibile ?
<  Bene, Claire se vieni con me andiamo a prendere le tue cose.  > La ragazza allungò una mano verso la piccola e la bambina si nascose sotto il trech di Castiel abbracciando la sua gamba.
<  Ok, va bene, vado a prenderle io. Seguitemi nell'atrio.  >  Alice era sorridente e si diresse nel corriodoio, fermandosi a metà per aspettare i due uomini insieme alla piccola.
Dean prese in braccio Claire mentre con la mano libera tenne quella di Castiel.
La loro vita con la piccola iniziò così.
 
   
 
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