Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: killer_joe    13/10/2015    4 recensioni
Raccolta di song-fic a pairing vario, canzoni varie, tematiche e sentimenti vari.
Per chiunque lo desiderasse, potete "lasciarmi una canzone" e io cercherò di "restituirvi un'emozione".
*1. Say Say Say (Sanji/Zoro)*
*2. Amore che vieni, amore che vai (Nami/Zoro, Nami/Rufy, Nami/Sanji)*
*3. Lontano dagli occhi (Sanji/Bibi)*
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro, Rufy/Nami, Sanji/Nami, Sanji/Zoro
Note: AU, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a te, coraggioso lettore, che hai aperto questa storia. Già per questo, sei ringraziato. Questa è una racconta di song-fic a pairing vario che potrà essere da te 'pilotato', nel caso ti stuzzicasse l'idea di leggere una fiction su una canzone che ami con il pairing che ami di più. Sempre che ti piaccia la storia...
Non posso che augurarti buona lettura, ci vediamo a fondo pagina.






SAY SAY SAY 

 


Sanji si asciugò quella lacrima birichina che gli era sfuggita e ora correva sulla sua guancia. La asciugò con rabbia, odiava sentirsi debole. Al sicuro nel suo camerino, però, sapeva che poteva lasciarsi andare.
Era da tempo che non lavoravano insieme, loro due. Eppure, le canzoni che avevano prodotto a quattro mani erano sempre state le più amate e vendute. Un'altra lacrima decise di ribellarsi e bagnare il foglio appoggiato sulla scrivania.
Merda.
Due anni prima non erano nessuno. Due perfetti sconosciuti con una bella voce e tanti sogni di gloria. Poi Sanji aveva scritto una canzone, un duetto, e il suo amico, cuoco e manager a tempo perso, l'aveva portato da lui. Un ragazzo dai capelli verdi e la pelle abbronzata che ballava divinamente e cantava ancora meglio, con un timbro di voce intenso quanto il suo sguardo.
Sanji non ce l'aveva fatta. Non poteva farcela.
Si era innamorato.
Non si era dichiarato, e con quale coraggio? Dal loro primo incontro quello stronzo non aveva fatto altro che sfotterlo, con battutine sarcastiche e occhiate scettiche, facendogli chiaramente capire che lo considerava un patetico idiota. E lui, da perfetto cretino qual era, aveva risposto sempre a tono e, più di una volta, cominciato le zuffe. Quella era la loro relazione, fastidio misto ad insofferenza. Beh, per Sanji in realtà era amore disperato misto a pazzo desiderio, il tutto mascherato da fastidio ed insofferenza.
Ed era al limite.
L'aveva chiamato una sera, con un progetto in mente. Era stato vago, ma le loro collaborazioni erano così, alla 'o la va o la spacca'.
"Hey marimo. Scrivi due strofe e due linee, come se ti stessi rivolgendo al tuo amore."
".....hai bevuto?"
"No coglione. Per una canzone"
Si era spiegato, e Zoro aveva accettato. O meglio, aveva sbuffato e poi grugnito un qualcosa di indistinto, ma Sanji sapeva che aveva accettato.
Sanji le aveva scritte, le sue strofe. Le aveva dedicate a lui. Aveva scritto quanto male stava e quanto male sarebbe stato. Era una muta richiesta di soccorso. Una muta richiesta di amore.
Era la prima volta che provavano insieme, e ci avrebbe messo tutto se stesso per fargli capire che era lui a cui si stava rivolgendo.
Era lui che stava pregando.

Say say say
What you want
but don't play games
with my affection
take, take, take
what you need
but don't leave me
with no direction




Zoro guardava le sue righe.  Le strofe che aveva scritto. Era stato incredibilmente onesto, non era da lui. Le sue canzoni erano tutte spuma e allegria, vacue e frivole nei testi e concentrate nel divertimento più sfrenato. Queste linee, invece...
Sanji gli faceva questo effetto. Da quando, due anni prima, era entrato nel piccolo bar in cui Zoro si esibiva e aveva ascoltato lo show. Quei capelli oro, il corpo sottile e l'atteggiamento da gentleman lo avevano stregato subito. Ma Zoro non era mai stato tipo da gentilezze, e con una mezza battuta si era bruciato ogni possibilità di essere anche solo tollerato dal biondo. Quanto gli faceva male... Sembrava che Sanji lo odiasse, e forse era la verità, gli unici momenti in cui sotterravano l'ascia di guerra erano quelli in cui scrivevano e cantavano insieme. Erano anche i momenti più belli che Zoro ricordasse di tutta la sua vita. Quando Sanji gli aveva urlato in faccia per l'ennesima volta che era un coglione e un incapace, non ci aveva visto più. Di rimando, gli aveva gridato contro che per lui poteva andare a cagare e se n'era andato. Quella sera di un anno prima avevano concluso la loro collaborazione per prendere strade diverse, diventando quello che erano ancora oggi: Sanji, il poeta dalle note soavi e le dolci parole, Zoro, il playboy dai suoni spericolati e i testi travolgenti. Cantanti solisti, amati ed omaggiati, che si dividevano il pubblico mondiale. Quella sera era stata l'inizio del suo successo, ma anche della sua fine.
Aveva aspettato rannicchiato sul letto, fissando lo schermo del cellulare, aspettando una sua chiamata. Aveva aspettato per giorni. Aveva pianto. Fino a non avere più lacrime.
Ora era stupito e intimidito... Perché l'aveva scritto nero su bianco.
Erano le sue strofe. Per lui.


All alone
I sit home by the phone
Waiting for you, baby
through the years
How can ya stand to hear
My plead for you dear
You know I'm crayin
Oh oh oh oh oh




Sanji era rimasto scioccato, tanto che non era riuscito a reagire. Aveva sentito la porta d'ingresso sbattere e un silenzio innaturale in tutto l'appartamento. Non era abituato a quel silenzio. Non voleva essere circondato dal silenzio. Significava che era solo.
Aveva fissato i tetti di New York dal suo attico con vista su Central Park.
Era arrivato alle stelle. Ma tutte quelle luci non gli permettevano di vedere il cielo e le sue vere stelle.
E lui si era accorto di aver perso la stella più splendente.
Non era più tornato. Non aveva nemmeno chiesto indietro le canzoni che avevano scritto insieme, ma Sanji gliele aveva inviate lo stesso. Ne avevano scritte altre negli anni, vedendosi poi di tanto in tanto per provare. Sempre troppo poco per Sanji. Lui avrebbe voluto averlo sempre vicino, e per sempre. Glielo aveva scritto. E ora doveva dirglielo, guardandolo negli occhi senza paura.

(now) go, go, go
where you want
but don't leave me
here forever
you, you, you, stay away
so long man, I see ya never




Zoro ci aveva provato. Aveva provato ad impressionarlo, a stupirlo, a conquistarlo. Aveva provato ad ignorarlo, a canzonarlo, ad irritarlo.
Era geloso, terribilmente geloso, ogni volta che Sanji approcciava una ragazza, fosse una collega, una dello staff, una fan. Per le donne era il dolce Sanji, l'amante ideale, l'uomo che ogni ragazza vorrebbe accanto.
Per lui invece era lo scontroso, irritante, giudicante stronzo. Lo riprendeva, lo rimbrottava, lo insultava ovunque e per ogni ragione. Certo Zoro rispondeva a tono... ma il suo cuore si incrinava sempre di più, finché non si era spezzato.
Ad ogni gentilezza verso altre, aveva pianto. Ad ogni insulto verso di lui, aveva pianto. Dentro.
Non era forte. Aveva solo imparato a crollare in silenzio. Fino a che non si era rotto.
Non ci sperava più, anzi... aveva smesso di pensarci. Aveva avuto più storie lui che tutta Hollywood messa insieme, con entrambi i sessi. Si era fatto la fama dell'amante da una notte, del bastardo dedito al puro piacere.
Eppure il cuore piangeva ancora. Sanguinava. E voleva che lui lo sapesse.

What can I do, man
to get through to you
'cause I love ya, baby
I standing here
baptized in all my tears
baby through the years
You know I'm cryin
Oh oh oh oh oh

.

Lui non provava niente di tutto questo. Non si era preoccupato di averlo ferito, mai. Sanji una volta aveva pianto davanti a lui, ma Zoro non aveva versato una lacrima.

You never ever worried
and ya never shed a tear


Sanji aveva detto di odiarlo. Che era un ingrato e un bastardo, e che il suo cuore di pietra non avrebbe fatto che ferire gli altri. Che non era degno di essere amato da nessuno.

You're sayin that my love aint real
Just look at my face these tears aren't dryin!


Si guardarono negli occhi dopo aver urlato all'unisono l'ultima strofa. Era di Zoro, ma Sanji l'aveva sentita anche sua.
Fu un secondo intenso. In quello sguardo di fuoco Sanji vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettato. Lacrime che spingevano per uscire, trattenute da uno sforzo di volontà che solo Zoro era in grado di avere. Un dolore profondo, che gridava in silenzio.
Possibile che fosse stato così cieco? In questi anni si era tenuto dentro un segreto così grande, così importante e così doloroso che l'aveva quasi ucciso. Davvero aveva sopportato tutto questo solo per scoprire di essere ricambiato?
Doveva tentare. In teoria avrebbe dovuto ripetere l'ultima strofa, ma... Sanji doveva sapere. In caso si fosse sbagliato, stava comunque provando una canzone. Anche se era abbastanza sicuro che il cuore non avrebbe retto un rifiuto e che sarebbe morto lì, di crepacuore, quindi non gli sarebbe servita una scusa.
Improvvisò al momento, senza rompere il contatto visivo con Zoro.

You, you, you
Can never say
That I'm not the one
Who really loves you
I pray, pray, pray
everyday
That you'll see things
boy like I do



Sanji aveva cambiato la strofa. Questa era una improvvisazione sul momento, perché? Zoro fissò Sanji per tutto il tempo, vedend
o una miriade di emozioni passare negli occhi cobalto. Vide uscire una lacrima. Vide uno sguardo disperato diretto a lui, e solo per lui.
Era una domanda. Stava facendo una domanda alla persona a cui aveva dedicato quella canzone. Al suo amore.
Quella canzone era per lui.
Zoro era stremato, e quella era l'ultima goccia. Tutte quelle lacrime, tutto quel dolore... Per scoprire solo ora quanto male si erano fatti. Uno stupido equivoco. Ma non avrebbero sofferto più.
La musica continuò ma loro non la sentirono.
C'erano solo le loro labbra, finalmente unite.
E, finalmente, le loro lacrime erano di gioia.

 

 

Note d'autore

Ed eccoci alla fine del primo esperimento. Cosa ne pensate? E' la mia primissima song-fic, sono un po' nervosa... Per cominciare o scelto il mio paring OTP, perché oramai li conosco bene, e una canzone che adoro, "Say Say Say" di Paul McCartney e Micheal Jackson. 
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa idea e se avete commenti e/o consigli su come rendere migliori le fiction. Ho provato a dare un senso ad ogni strofa ma, essendo una shonen-ai, ho dovuto cambiare tutti i "girl" in "boy" o "man" (diciamo licenza poetica, và...)

Attendo con piacere le vostre richieste di canzoni e paring, basta che mi scriviate (recensione alla storia o messaggio privato), dicendomi la canzone, l'autore/gli autori e il personaggio o il paring che vorreste vedere.
Alla prossima, un bacio!

killer_joe

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: killer_joe