Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Crystal25396    14/10/2015    7 recensioni
Dopo aver perso la vita durante la Seconda Guerra Magica, Fred Weasley si risveglia in uno strano luogo in compagnia di una giovane donna.
Sarà qui che Fred dovrà fare una scelta e prendere una decisione tutt'altro che facile: tornare indietro o andare avanti.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Lily Evans
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ANDARE AVANTI
 
 
 
 
 


 
 
 
Quando Fred aprì gli occhi, si ritrovò disteso in un ambiente completamente bianco, né caldo né freddo, circondato da una debole nebbiolina luminosa.
Cos’era successo?
Non si trovava sdraiato a letto, quello era senza dubbio un pavimento. Era svenuto nel negozio? No, non si trovava ai “Tiri Vispi Weasley”, ora lo ricordava. Era ad Hogwarts.
 
Passi di corsa, urla, lampi di luce verde e rossa che illuminavano il buio parco che circondava quel grande castello.
Pareti e soffitto squassati dalle vibrazioni, polvere che riempiva l’aria.
 
Ricordava la battaglia contro i Mangiamorte. Fino a poco fa stava combattendo contro di loro, non poteva sbagliarsi.
Era con Percy, nei pressi della Stanza delle Necessità. Stavano duellando con due Mangiamorte e suo fratello aveva fatto una battuta.
 
«Ah, Ministro! Le ho detto che do le dimissioni?»
 
Non era stata una battuta molto divertente, ma non era riuscito a trattenere una risata.
Percy, il Prefetto Perfetto, così autoritario e disciplinato aveva fatto una battuta. Durante la guerra. E gli era uscita spontaneamente dalle labbra.
Fred si era sentito così fiero di lui… Aveva provato a dirglielo, ma qualcosa lo aveva interrotto.
 
L’aria esplose.
E il mondo andò in pezzi, diventando dolore e penombra.
Il fianco del castello era esploso e lui era stato sbalzato in aria.
Un colpo alla testa e tutto era finito.
 
No… Impossibile.
Si alzò ancora un po’ intontito, sedendosi con le gambe incrociate, scoprendo solo allora di essere completamente nudo e di avere una calda e comoda coperta che lo avvolgeva, come se qualcuno glie le avesse rimboccate mentre dormiva, proprio come faceva sua madre quando era piccolo.
Dove si trovava? Di certo quella non era Hogwarts.
Si guardò attorno confuso e solo allora notò una giovane donna inginocchiata a poca distanza da lui. Lo guardava dolcemente, fissandolo con due profondi occhi verdi che aveva l’impressione di aver già visto.
Ci volle qualche secondo perché si rendesse conto dell’esatta situazione in cui si trovava.
«Oh cavolo!» imprecò sistemando meglio la coperta addosso a sé e facendola sorridere.
 
«Ciao.» lo salutò lei.
«Ehm… Ciao.» rispose ancora un po’ imbarazzato.
Cadde nuovamente il silenzio, ma Fred non parve farci molto caso, troppo impegnato a tenere gli occhi fissi sulla giovane, studiandone i lineamenti.
 
Doveva avere all’incirca la sua stessa età, ma nonostante fosse molto giovane, portava all’anulare sinistro la fede nuziale.
I lunghi capelli rosso scuro, come quelli di sua sorella Ginny, le incorniciavano il volto in modo tale da mettere in risalto gli occhi verdi che, solo allora lo notò, avevano una luce particolare. Erano occhi sapienti, colmi di dolcezza, comprensione, malinconia e dolore. Erano occhi che dovevano aver visto gli orrori di questo mondo, troppi per una persona così giovane.
 
«Non credo sia la domanda più adatta da fare, ma… Come ti senti?» domandò lei.
«Confuso, molto confuso.» rispose abbassando lo sguardo «E imbarazzato, direi» aggiunse facendo un cenno con il capo alla coperta, strappandole un sorriso.
«Dove sono?»
«Ricordi cosa ti è successo?»
«Io… Non ne sono sicuro.» rispose abbassando lo sguardo e tornando con la mente alla battaglia con i Mangiamorte.
Lei si alzò e si sedette accanto a lui, poggiandogli una mano sulla spalla, come per infondergli coraggio.
«Sono morto?» le domandò allora guardandola negli occhi.
Lei non rispose, ma il suo sguardo valse più di mille parole.
 
Era tutto vero. Lui, Fred Weasley, era morto in battaglia.
Sentì le lacrime pungergli agli angoli degli occhi, ma le ricacciò prepotentemente indietro.
 
«La… La mia famiglia…»
«Stanno bene, sono tutti vivi.» lo rassicurò. Fred annuì silenziosamente e si strinse in quella coperta che lo avvolgeva.
«La battaglia di Hogwarts è ancora in corso, ma andrà tutto bene, vedrai.» continuò lei cercando di confortarlo.
 
« Tu chi sei?» domandò improvvisamente Fred cogliendo alla sprovvista la giovane donna.
«Uno spirito. In vita sono stata anche io una Grifondoro e un membro dell’Ordine, ma ho combattuto durante la Prima Guerra Magica. Mi chiamo Lily.»
A quelle parole, Fred sgranò gli occhi stupefatto.
«Lily? Tu sei Lily Potter? La madre di Harry?» chiese incredulo e lei gli rispose con un sorriso e uno sguardo colmi di orgoglio nel sentir nominare il figlio.
Fred continuava a fissarla a bocca aperta.
Aveva sempre associato la figura di una madre a quella di Molly, non aveva mai riflettuto sul fatto che quando i genitori di Harry morirono dovevano avere solo una ventina d’anni. Era così giovane… Ora capiva perché quegli occhi sembravano molto più vecchi.
Quando aveva concluso gli studi ad Hogwarts, doveva aver pensato che era meglio godersi al pieno ogni singolo giorno. Si era sposata ed era diventata madre, aveva combattuto e perso molti amici, era stata tradita ed aveva visto morire suo marito, aveva provato paura e terrore per suo figlio, e lo aveva protetto sacrificando la sua stessa vita.
Era impressionante quanto dolore e sofferenza poteva procurare la guerra ad una sola persona.
 
«Cosa ne dici di camminare un po’?» propose Lily alzandosi e porgendo dei vestiti al ragazzo.
Fred li prese e li indossò velocemente. Erano morbidi, caldi e puliti. Chissà dove li aveva presi…
Si avvicinò a Lily, che si era voltata per dargli un po’ di privacy, e iniziarono a camminare.
 
«Dove siamo?»
«In un luogo di passaggio, un ponte fra la vita e la morte. Assume un aspetto differente per ognuno di noi. Dove siamo di preciso dovresti dirlo tu a me.»
Fred si guardò attorno e man mano che avanzavano, la nebbia che li circondava spariva lentamente, lasciando spazio ad un prato non molto curato e un’abitazione in pietra alta e sbilenca che sembrava reggersi in piedi per magia. Su un’insegna fissata a terra, vicino all’ingresso, si leggevano due parole scritte in modo poco ordinato.
«La Tana…» sussurrò Fred sentendo gli occhi inumidirsi nuovamente. Questa volta non riuscì a trattenersi e un paio di calde lacrime gli scivolarono sulle guance.
«Questa è casa mia» sia affrettò a spiegare asciugandosi il volto con la manica della felpa. «Lo so, non è un granché… Ma è casa
«E’ magnifica, invece.» disse Lily ammirando quella strana abitazione.
Fred le fece strada ed entrarono in cucina.
Era triste da dire, ma quella non sembrava affatto La Tana. Le pareti, gli scaffali, il lavandino, il tavolo… Era tutto troppo tranquillo, troppo pulito, troppo vuoto per essere la casa in cui aveva vissuto per 18 anni e che aveva visto crescere ben sette piccoli Weasley.
«Sai, di solito qui non è così, c’è molta più confusione.» disse rivolgendosi a Lily e avvicinandosi al tavolo di legno.
«La cucina è sempre stata il regno della mamma. C’è sempre qualcosa sul fuoco e quando prepara qualche dolce, la casa viene invasa da un delizioso profumino. Quando eravamo piccoli, io e George ci nascondevamo sotto il tavolo e rubavamo di nascosto i biscotti alle mandorle che preparava. Non ci ha mai scoperti.»
Si avvicinò ad una delle sedie poste sul lato più lungo del tavolo e si sedette.
«Questo è il mio posto. Quello di George, invece, è alla mia sinistra. Davanti a lui si siede sempre Ron, davanti a me Ginny e accanto a lei Percy, quando ancora era a casa con noi per lo meno. Mamma si siede qui» spiegò spostando lo sguardo sulla sedia alla sua destra «e lì, a capo tavola, papà. I pasti sono l’unico momento in cui si ritrova tutta la famiglia, se escludiamo Bill e Charlie, ovviamente. Non potrò più sedermi a tavola con loro…»
 
«Se lo desideri, potresti farlo.» disse Lily prendendo il posto che Fred le aveva detto appartenere alla signora Weasley. Lui alzò lo sguardo confuso e si ritrovò a fissare il volto serio della giovane donna.
«E’ questo il motivo per cui sono qui. Per farti da guida ed aiutarti a scegliere: tornare indietro o andare avanti.»
«Tornare? Intendi… Come un fantasma?» domandò ricevendo una segno affermativo di lei con il capo.
«Potrei rivederli. Continuare a lavorare ai “Tiri Vispi Weasley” con George, prendere in giro Ron e Percy, aiutare Ginny, parlare con papà e farmi sgridare dalla mamma.»
«Si, potresti farlo. Ma devi pensarci bene, la scelta che farai sarà definitiva.»
Fred si prese un attimo per riflettere. Rimase in silenzio per un paio di minuti, perso nei suoi pensieri e Lily non lo interruppe, lasciando che la sua mente lavorasse da sola per prendere questa importante decisione.
 
«Tu perché non sei tornata?» le chiese ad un certo punto immergendosi in quegli occhi verdi che, ora lo ricordava, aveva sempre visto sul volto di Harry.
«Io non ho avuto questa possibilità. Sono morta dando la mia vita per Harry, sacrificandomi volontariamente pur di proteggerlo. La mia anima era destinata a fargli da scudo fino al compimento dei suoi 17 anni. Non sarei potuta tornare neanche volendolo.» spiegò.
«E se invece avessi potuto?»
«Non importa ciò che avrei fatto io, ma cosa sceglierai tu. Il tempo è quasi scaduto, purtroppo, e-»
«Non importa» la interruppe Fred «Ho già preso la mia decisione.»
 
* * *
 
Veder crescere e stare accanto al proprio figlio senza potersi veramente occupare di lui, senza invecchiare, bloccato nel mondo dei vivi impotente, assistendo poi un giorno alla morte di tutti i propri cari. Non poter essere con loro dall’altra parte, veder cambiare il mondo rimanendo sempre uguale.
Ecco cosa aveva spinto James, Remus e Tonks a scegliere di non tornare. Era per la stessa ragione che lo aveva fatto anche Fred.
 
Aveva scelto di andare avanti.
 
Non poteva accettare l’idea di continuare a stare con il proprio gemello senza essere più uguali, abbandonandolo quando poi anche lui avrebbe esalato l’ultimo respiro, rimanendo solo man mano che tutte le persone che conosceva se ne sarebbero andate.
 
Aveva scelto di andare avanti.
 
Avrebbe accolto i suoi genitori quando sarebbe arrivato il loro momento e li avrebbe abbracciati, dando loro il benvenuto.
 
Aveva scelto di andare avanti.
 
Osservando dall’alto come George insegnava a Fred Weasley II i piccoli trucchi che avevano reso i gemelli famosi ad Hogwarts, mentre lui era stato accolto a braccia aperte dai Malandrini come uno di loro.
 
Aveva scelto di andare avanti.
 
Lasciando che Lily lo amasse come una madre farebbe con il proprio figlio.
 
Aveva scelto di andare avanti, aspettando il momento in cui lui e George si sarebbero riuniti per sempre.
 
 
 




 
***
Angolo dell’autrice
 
Sono ferma con ben due long da qualche mese e purtroppo non riesco ad andare avanti. E in questi momenti di “blocco” sono tuttavia in grado di sfornare oneshot una dietro l’altra. Vi assicuro, sono un mistero anche per me stessa.
Questa storia mi vorticava nella mente già da un po’ e ci ho messo anche più tempo di quanto pensassi per scriverla, andandomi a rileggere alcuni capitoli del secondo e settimo libro.
A tal proposito, ho riletto la morte di Fred almeno quattro volte e se non ho scritto che ad ucciderlo sia stato l'Anatema che Uccide il motivo c'è: la Rowling non dice che viene ucciso da uno dei Mangiamorte. Essendo narrato tutto dal punto di vista di Harry, lui non si rende conto di quanto accade, dice solo che c'è un'esplosione, il muro crolla, batte la testa e quando si riprende Fred è a terra senza vita. E poiché sono stati sbalzati in aria anche i Mangiamorte, mi sembrava strano che fosse stato colpito da un incantesimo. Ecco perché dico che muore dopo aver battuto forte la testa e non credo sia un errore alla fin fine. Ci tenevo a precisare questa cosa.
Cambiando discorso, ho in mente un’altra breve fanfic collegata a questa, ma ancora non so se trasformare questa in una raccolta o inserirla come nuova storia. Vedremo.
Nel frattempo ringrazio tutti voi che siete arrivati fin qui e che avete speso un po’ del vostro tempo per leggere questa mia storia. Se volete recensire con consigli, critiche, pareri, contestarmi qualcosa o tutto ciò che volete, io ne sarà ben felice.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
 
-Crystal-
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Crystal25396