"Hiyori? Mi stai ascoltando?" la ragazza si riscosse, tornando alla realtà. Arrossì quando si rese conto che Yato la stava fissando 
"S-si ci sono! Scusami ... mi sono distratta" 
"Sicura di stare bene? Ultimamente ti comporti in modo strano"
La ragazza annuì "Ma certo! Sono solo un po' stanca. Ultimamente stò studiando molto". In realtà, era tutt'altro che stanca. Quel giorno Yukine era da Kazuma per chissà quale allenamento, e lei e Yato erano rimasti soli. Questa situazione la metteva terribilmente a disagio. Soprattutto in quel particolare giorno
"Guarda un po' che roba!" Yato indicò due ragazzi che si tenevano per mano, a pochi passi da loro "Incredibile, i giovani d'oggi fanno praticamente di tutto per strada!" 
"Parli come se avessi un briciolo di decenza" 
"Io sono un Dio cara, non devo sottostare a nessun tipo di regola" Hiyori sospirò. Quel ragazzo era davvero incorreggibile. Ogni volta che lo guardava, non poteva fare a meno di chiedersi come fosse possibile che un simile idiota potesse avere i poteri di un Dio. Certo, Yato aveva anche i suoi lati positivi, e lei era davvero felice di averlo incontrato, ma a volte se ne usciva con frasi davvero ridicole "Accidenti! Oggi ci sono tante coppiette in giro ... forse anche noi dovremmo tenerci per mano" proprio come adesso. La ragazza arrossì vedendo il suo sguardo malizioso. Si fermò all'improvviso, puntando i piedi
"Non fare l'idiota! E poi si può sapere che ci fai qui? Mi stai seguendo forse?"
"Come sarebbe Hiyori, mi hai chiesto tu di venire" lei sbuffò irritata e affrettò il passo. Yato la seguì in fretta, sempre più confuso "Ma che ti prende oggi? Cos'è, hai le tue cose? Voi donne siete davvero strane" 
"Sta zitto" 
"O forse è il mio fascino così sfolgorante che ti confonde? Non preoccuparti, capita a tutte!" Hiyori si voltò verso di lui, talmente rossa in viso da sembrare un addobbo di Natale. Tirò fuori un pacchetto dalla propria borsa e glielo porse, guardando a terra
"Buon San Valentino" Yato rimase senza parole. Non si era reso conto di che giorno fosse. Non aveva mai festeggiato questa ricorrenza, perchè nessuno si ricordava di lui abbastanza a lungo da arrivare a regalargli del cioccolato "Non ho mai preparato del cioccolato ... e mi ha aiutata Kofufu perciò ... non so che sapore abbia" stavolta fu lui ad arrossire. Era la prima volta che riceveva un regalo simile, e il fatto che fosse da parte di Hiyori lo rendeva ancora più speciale
"Lo hai fatto a mano ... solo per me?" lei si innervosì. Le serviva una scusa, e alla svelta! 
"Ora non montarti la testa! Ne ho preparato un po' anche per Yukine. È una tradizione ... regalare del cioccolato alle persone a cui si vuole bene ..." Yato prese il pacchetto, cercando di decifrare lo sguardo di Hiyori. Non l'aveva mai vista così. Era come se gli nascondesse qualcosa ... 
"Grazie" si protese verso di lei, e la baciò lentamente sulla guancia. Hiyori si irrigidì. Si era pericolosamente avvicinato alle sue labbra. Chissà perchè ... non ne fu dispiaciuta
Sollevò lo sguardo, guardandolo negli occhi, il viso ancora arrossato "L-le hai mancate ..." 
Yato la guardò sorpreso. Le mani le tremavano leggermente, e faticava a guardarlo negli occhi. Il ragazzo arrossì di nuovo. Era così dannatamente bella! Le accarezzò dolcemente una guancia, e appoggiò le labbra sulle sue, assaporando il loro dolce sapore. Hiyori chiuse gli occhi e lo lasciò fare. Se l'era immaginato spesso, ma nella realtà era tutta un'altra cosa. Non pensava che sarebbe stato tanto bello, che si sarebbe sentita tanto felice. Il cuore le batteva così forte che pensò lui potesse sentirlo. Quando il ragazzo si allontanò, ne fu devastata. Sarebbe voluta rimanere così per sempre. Lo guardò negli occhi, colmi di desiderio e ... "Lo sapevo! È stato il mio fascino a confonderti" Hiyori lo colpì allo stomaco più forte che poté. Yato cadde a terra, agonizzante dal dolore, mentre la ragazza si allontanava sbuffando.