Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Ricorda la storia  |      
Autore: Tayr Seirei    16/10/2015    2 recensioni
"Non importa il come.
Solo il cosa.
Che ci sia una bella storia da raccontare, che ci siano degli attori disposti a viverla.
[...]
La storia di oggi ha deciso di raccontarla il signor Kazuki Takahashi; quand'era ancora ragazzo, fu colpito da un sogno. Un sogno che era un po' come un lunapark...
"
Quel punto di giunzione da cui tutte le storie si dipartono, l'invito a quello spettacolo sul Re dei Giochi dal suo stesso protagonista. O protagonistI.
[Potrebbe sembrare AU, ma assicuro di no~]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Atemu, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Storie ~ Il nodo fra le ere





Uno spettacolo itinerante:
un vecchio carrozzone con grosse ruote cigolanti
un palco traballante
lunghe tende di un sipario che, fra il rosso sbiadito e i tanti sottili strappi alla base, hanno vissuto tempi migliori.
Non è necessario sia un carrozzone, però: può anche essere un giornale sfogliato con curiosità vorace, per strada, quando l'aria è di un freddo pungente e non si vede l'ora di tornare a casa, ma si vuole anche sapere cosa diamine è successo nel nuovo capitolo.
Può essere uno spettacolo digitale riflesso su uno schermo luminoso, visto da qualcuno che tiene la testa piegata e pare un po' annoiato - ma è bellissimo il modo in cui si tira su di scatto e schiude le labbra per ogni battuta che non si aspetta.
Non importa il
come.
Solo il cosa.
Che ci sia una bella storia da raccontare, che ci siano degli attori disposti a viverla.
Stavolta potrà essere il carrozzone traballante.
La storia di oggi ha deciso di raccontarla il signor Kazuki Takahashi; quand'era ancora ragazzo, fu colpito da un sogno. Un sogno che era un po' come un lunapark; pieno di giochi, colori, musica, gente che si divertiva. A volte i colori si facevano molto più cupi e la gente aveva
paura. Decise di raccontare di questo sogno, di come alcune persone si fossero affrontate in un lunapark folle, di come avessero inventato giochi e battaglie - battaglie reali, in cui lo scopo non era tanto vincere quanto conoscere l'avversario, capirlo, talvolta salvarlo.
Oggi si esibiranno su un vecchio carrozzone, nella piazza di una città sul mare chiamata Domino.
Il sipario freme appena; le tende si scostano, ne esce un ragazzo.
Potremmo dire che è bello e molti sarebbero d'accordo; grandi occhi viola, la pelle scura di chi è stato tanto sotto il sole ma, anziché scottarsi, l'ha amato.
Un sorriso sicuro e un inchino ad ogni passante.
- Prego, signore e signori! Da questa parte!
Li invita ad assistere allo spettacolo.
- Solo per oggi, solo per oggi, ecco a voi la storia del Re dei Giochi! Sapete - Strizza l'occhio. - E' la mia storia preferita. Sarei lieto se voleste assistere...
Loro non lo sanno, ma lui è il protagonista.
Il protagonista che ha amato quella storia, quel mondo, quella gente. L'ha amato tanto da lasciarsi spezzare, pur di salvare tutto - e forse avrebbe potuto pensare un'altra soluzione, come si è reso conto più tardi, ma questo non toglie che l'ha fatto con le migliori intenzioni.
Poi passa qualcuno di speciale, lì. Il protagonista lo guarda ed è come trovare il proprio riflesso che passeggia per strada. Un riflesso più giovane e che ha recitato in una storia più tranquilla, finora.
- Come ti chiami? - Quella domanda che ha riservato a lui e lui soltanto.
- ... Yuugi. - Risponde l'altro, un po' titubante. - E tu?
- Oh, questa è la domanda giusta. Dovrai seguire tutto lo spettacolo, per scoprirlo. Non chiudere gli occhi nemmeno per un momento! Ogni indizio è prezioso. - E il protagonista gli tende la mano; un gesto fluido, galante e, quel che il piccolo non può sapere, pieno di speranza. - Ma credo tu potresti aiutarmi con la... messinscena. Ti piacerebbe recitare in una storia? Nella mia storia?
Yuugi sembra farsi diffidente. - ... dipende. Finisce bene?
Il protagonista sorride, quel sorriso bellissimo e indecifrabile che solo lui ha... - Sta a te deciderlo. Potrà avere il finale che preferisci. - ... indecifrabile perché nessuno l'ha mai capito.
E' un sorriso amaro, di chi nasconde la propria malinconia?
Quello di chi ha sei trilioni e un segreto?
O solo - semplicemente - un sorriso felice?
Ma io sono dietro le quinte, posso barare. Posso svelarvi la risposta. Se lo si chiedesse a lui, direbbe che "sorride così perché ricorda ogni cosa che ha vissuto". Il mondo è bellissimo, ai suoi occhi.
Comunque, Yuugi ha annuito, sentendo quelle parole. Ha afferrato la sua mano. E il protagonista l'ha stretta, aiutandolo a salire su quel palco improvvisato.
Apre quel sipario, solo per lui, permettendogli di sbirciare all'interno.
E' come un labirinto, là dietro. Un grosso labirinto di scale, porte, trappole e sabbia.
- Vedi... - Il protagonista lo conduce all'interno, e nota che ci sono già altre due persone: entrambi scuri come lui e con i capelli color castagna, ma espressioni del tutto diverse. L'uomo serio, composto. La ragazzina allegra, vivace - sembra che si trattenga a stento dal saltellare in giro.
- ... ho bisogno del tuo aiuto, sì. Perché ci vuole sempre qualcuno che si prenda cura del
cuore. E' triste quando il cuore trema e non c'è nessuno a rassicurarlo, ma è triste anche quando il cuore potrebbe scoppiare di felicità e non c'è nessuno da convolgere nell'esplosione.
Uno scambio di sguardi... - Tu fai al caso mio. Puoi aiutarmi, vero?
Aiuto è quel che gli sta chiedendo. Una storia quel che gli sta offrendo.
E lui sì, ha sempre voluto vivere in più storie possibili.
- ... d'accordo, ma... - Sorride anche lui. - Dovrò pur chiamarti in qualche modo, no? Mi serve un nome.
Il protagonista accoglie la richiesta allargando le braccia, sempre col suo sorrisetto. - Rilancio. E se scegliessi tu il nome?
Yuugi socchiude le palpebre. Se quello è uno specchio riflesso...
- ... mou hitori no boku.
- Che mou hitori no boku sia, allora. Ma... - Il protagonista schiocca le dita, come se ne fosse ricordato solo in questo momento. - Non è così facile. Per entrare nella nostra compagnia teatrale, c'è una prova da superare!
Yuugi non saprebbe dire bene quando e come, ma fra le mani del protagonista -
mou hitori no boku - sono apparsi tanti... pezzi d'oro, più lucenti del sole.
- E' un puzzle. - L'altro tende le mani verso di lui. - Ricomponilo e torna da me. Anche io avrò un nome da regalarti, quando sarai di nuovo qui!
Lascia che l'altro riversi l'oro sulle sue dita.
Accettare la sfida, cominciare la storia.
Entro otto giorni tornerà.
Entro otto giorni, ognuno lungo come un giro del mondo, si regaleranno un
nome.

"Benvenuto nella troupe di Yuugiou, Aibou."






Yohoo!
Buooon salve, cara gente! Sì, sono di ritorno ewe/
Che ci sono quei momenti in cui l'ispirazione colpisce e... *fa gesto vago* in realtà, stavolta dovrei ringraziare una fanfiction. Questa cosetta carina, leggevo. E mi stavo accingendo a recensirla. Poi, senza sapere bene come, stavo buttando giù questa.
E okay.
Quel che più mi fa piacere è che è venuta dannatamente figa ah, ah ho scritto una cosa effettivamente allegra e soprattutto Yami è sborone e felice come Ra comanda, oh. (?)
Ci sono un paio ma proprio due citazioni, anche se per la maggior parte di canzoni Vocaloid, e in realtà non è molto necessario che ve le segnali, ecco xD poi l'idea del teatro ambulante mi è venuta dal film Parnassus; è un film che non saprei dire con certezza se mi è piaciuto o meno e il finale mi ha spinta a farmi qualche domanda esistenziale, ma devo dire che comunque ne ho apprezzato molto l'estetica-
Tra l'altro l'ho scritta ascoltando dei brani strumentali favolosi: Wings of piano e soprattutto Evolution Era *indica titolo* e Reverse - Parallel Universe. Tutti dalla colonna sonora del gioco Deemo, che è una cosa figa anche quella, perciò se volete darci un'occhiata... ^o^ (La mia preferita è la prima, comunque.)
Ah, sì, nel punto in cui ho detto io intendevo proprio io.
Per il resto credo si spieghi da sola, sì? ♡
No, non ha seguiti né altro. Però forse potrei farne altre della stessa "saga". Magari su altri fandom, boh.
Che altro dire? Sì, ho alcuni progetti. Tipo postare le fanfiction che ho nel PC e ho dimenticato di mettere su. Aggiornare. Recensire, perfino! Lo so, potrei scioccarmi da sola.
Ma tutte cose che verranno fatte con calma, insomma, sapete com'è.
Ah, ho cambiato nickname, anche se qui non l'ha ancora aggiornato. O meglio, niente panico, non proprio "cambiato"! Ci ho aggiunto una cosa, ecco. Così sarà ancooora più lungo! ♡ (Diciamo che fra un po' anziché TSE potrò dire TSSE)
Con questo dovrei aver concluso, perciò vi saluto e me ne vado!
Bye!


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: Tayr Seirei