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Autore: Ofeliet    16/10/2015    3 recensioni
Quella sera la luna splendeva sgargiante in cielo, illuminava il monte del quale la dea Atena aveva ripreso il legittimo possesso. Non era passato molto tempo, da quando avevano sepolto i caduti del conflitto e sanato le proprie ferite.
Il Santuario, adesso, aveva nuovamente la sua dea e il suo giusto ordine era stato ristabilito.
Saori stringe nella mano la sua fidata Nike – compagna di ormai millenarie battaglie –, espande un poco il proprio cosmo in direzione di una persona precisa e aspetta. Il vento muove il bordo del suo chitone, gioca con la sua frangia e fa tremare leggermente la sua pelle per il fresco.

{ accenni!SeiyaSaori | introspezione (ci provo, eh!) }
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera la luna splendeva sgargiante in cielo, illuminava il monte del quale la dea Atena aveva ripreso il legittimo possesso. Non era passato molto tempo, da quando avevano sepolto i caduti del conflitto e sanato le proprie ferite.
Il Santuario, adesso, aveva nuovamente la sua dea e il suo giusto ordine era stato ristabilito.
Saori stringe nella mano la sua fidata Nike – compagna di ormai millenarie battaglie –, espande un poco il proprio cosmo in direzione di una persona precisa e aspetta. Il vento muove il bordo del suo chitone, gioca con la sua frangia e fa tremare leggermente la sua pelle per il fresco. Lei sa che tutto questo che si presenta al suo sguardo le appartiene. La sua esistenza divina le è palese, inevitabile. Come ogni volta che apre gli occhi per osservare il mondo che deve proteggere. Voleva essere Saori un po’ di più, voleva vivere ancora come una ricca ereditiera. Il fato non sembra aver avuto pietà per lei nemmeno in questa vita.
« Saori-san. » Seiya quasi rotola per terra, scivolando velocemente ed accostandosi a lei. « Perché mi hai chiamato? »
« Sarebbe crudele chiederti un poco di compagnia? » non lo guarda, Saori, torna a portare il suo peso sulla Nike. Sente lo sguardo del cavaliere sulla nuca, e quasi si stupisce della sua risposta.
« Anche io volevo parlarti di tante cose, ma ora, beh, sei Atena. Non è facile. » il ragazzo si accompagna a lei, si siede su un gradino del patio della statua e torna ad osservarla. Saori sorride, e istintivamente non ne capisce il perché. Poi ricorda. Tenma. Tenma aveva detto le stesse cose, in una notte di luna simile a questa.
Non nega che vorrebbe tornare indietro e creare una solida amicizia con il pegaso, com’era stato nella loro vita precedente. Cancellare tutte le cattiverie che gli ha fatto, e ricominciare come amici cari e stretti. Perché lei ricorda tutto, ma Seiya niente, e ciò la infastidisce.
Sospira, appoggia la Nike, si siede accanto a Seiya. Ora che ha ripreso il suo ruolo e scacciato il male dalla sua casa, e adesso?
Ade è ancora ben lontano dal suo risveglio. Non ha niente da fare e ciò la irrita.
« Saori-san, non è da te fare così. » dice allora Seiya, e la guarda. La ragazza lo sostiene, determinata, costringendo Seiya a deporre la loro sfida. Saori abbozza un sorriso, vittoriosa, prima di dare voce ai pensieri che si agitavano nella sua mente da diversi giorni.
« Mi annoio. Mi annoio terribilmente a stare qui. Non mi sento adatta a questa vita, nonostante sia consapevole di esserci nata. Di averla istituita io stessa. »
« Non sei di certo obbligata a stare qui. » Saori aggrotta le sopracciglia, come quando lui la contrariava da bambini.
« Sono Atena, Seiya. Il mio posto è qui. »
« Perché? » la domanda la lascia spiazzata. Perché il compito di Atena era rimanere al Santuario. Era quella la risposta, ma non la sentiva completamente giusta. Tutte le sue precedenti vite rimanevano tra le mura del Santuario perché erano sempre in stato di guerra. Ogni volta che la sua missione divina tornava a farsi presente, imbracciava il suo scettro e indossava l’armatura.
Ma ora non c’era nessuna guerra vicina. Questa consapevolezza la colpisce.
« Visto? Donna odiosa, non sai come rispondere! » Seiya scoppia a ridere, salvo schivare all’ultimo un fendente dello scettro della dea. Saori si alza, si sistema meglio la sua veste, e sorride debolmente.
« Hai detto che volevi parlarmi, Seiya. » parla, riprendendo il suo contegno. Il cavaliere del Pegaso si fa serio, si acciglia, e distoglie lo sguardo dalla sua figura.
« Avevi promesso che mi avresti aiutato a trovare mia sorella. Mentivi? » a lei non sfugge l’amara ombra del volto di Seiya. Se ne dispiace. Vorrebbe che il suo amore potesse curare quel malessere, quella distrazione. In fondo, lo capisce. Anche lei ha dei fratelli, ma dei quali non ha mai sentito la mancanza – tranne forse Aron, lui le mancava ancora terribilmente. Perciò, forse, anche Seiya dovrebbe smettere di pensare a quella sorella che ormai deve essere inevitabilmente perduta.
« No. Ho promesso una cosa, e visto tutto quello che hai fatto per me, mi sento in dovere di rispettare il mio patto. » gli occhi di Seiya si illuminano, probabilmente il solo pensiero di riabbracciare l’amata sorella gli dona un’incredibile energia. Se ne sente quasi invidiosa. « Ti do ragione, niente per ora mi trattiene qui. »
« Tornerai in Giappone, Saori-san? »
« Sì. »
« Allora posso anche andare. » quella brusca ritirata quasi la indispettisce, Saori, che osserva Seiya quasi sfuggirle tra le dita e sparire in un battito di ciglia. Fissa il punto in cui è scomparso, batte una volta gli occhi, si volta verso la sua statua, e sorride. Non sarebbe successo niente, se fosse tornata a Tokyo per un paio di giorni, una settimana magari.
Si sente piena di entusiasmo, pensando quasi di accettare l’invito al compleanno dei Solo – non appena erano venuti a conoscenza della sua presenza in Grecia, non avevano esitato a spedirle una missiva –. Non era ancora detto niente. Il suo ruolo divino poteva aspettare. Ade stesso, per lei, poteva continuare a dormire per altri due secoli.
« A quanto pare, posso essere Saori ancora per un po’. »





Ok, prometto che questa è l'ultima cosa, poi lascio stare questo fandom per un po. C:
Questa storia è un tentativo di introspezione.
Una AtenaSaori ancora abbastanza indecisa se volere davvero il suo ruolo. (Infatti, non appena può, a differenza di Sasha abbandona il Santuario.) Una cosa che si mette, cronologicamente, tra il Sanctuary Arc e il Poseidon Arc. Un rapporto con Seiya non ancora maturato. E la luna. Quella sempre.


   
 
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