CAPITOLO 1: "SOMETHING STRANGE IS GOING TO HAPPEN"

“Solita giornata di merda, fortuna che è venerdì” pensò Tristan entrando a scuola, quella scuola che tanto odiava. Si diresse verso il suo armadietto dove si trovava ogni mattina con il suo gruppo di amici. Uno dopo l’altro arrivarono i ragazzi, prima Connor, poi Bradley ed infine le ragazze che non li lasciavano mai un attimo da soli. Sembrava un giorno come un altro, ma Tristan aveva uno strano presentimento, sentiva che qualche cosa stava per succedere ma non sapeva cosa.
Si avviarono tutti assieme come da routine verso la classe, la prima ora avrebbero avuto storia dell’arte e se c’era una materia che i ragazzi odiavano più di tutte era proprio quella. Per di più il professor Campbell era un essere sgradevole, il suo unico obbiettivo era quello di terrorizzare e fare andare male i ragazzi nella propria materia. I ragazzi decisero così di non andare a lezione, tranne Tristan che non poteva assolutamente mancare perché rischiava di bocciare, e i suoi genitori non l’avrebbero mai accettato.
Tristan salutò i ragazzi e le ragazze con i quali si diede appuntamento subito dopo la lezione nel prato dietro la scuola e si avviò così verso la classe del professor Campbell.
Arrivato in classe si piazzò nel suo solito banco in fondo alla classe dove poteva permettersi di non seguire la lezione senza essere scoperto e richiamato. Nel preciso istante in cui suonò la campanella che segnava l’inizio della lezione entrò un ragazzo dalla porta, un ragazzo che Tris non aveva mai visto ma aveva qualche cosa che subito attirò la sua attenzione. Il ragazzo era davvero alto, due occhi di ghiaccio e dei capelli di un biondo cenere racchiusi sotto un berretto di lana. Lo sguardo di Tristan si posò subito sul ragazzo che sembrava spaesato, e d’istinto gli fece un cenno per farlo sedere di fianco a lui. Con un po’ di imbarazzo si avvicinò, arrivato al banco di presentò con un sorriso smagliante dicendo di chiamarsi James e dopo un paio di chiacchiere arrivò il professor Campbell che iniziò subito la lezione. Grazie al posto dove si trovavano i due ragazzi riuscirono a parlare per tutta la lezione, James era il tipo di ragazzo con un sacco di storie da raccontare e Tristan sembrava così affascinato dalle parole del ragazzo nuovo. James aveva qualche cosa di magnetico, qualche cosa che attira l’attenzione della gente.
Finita la lezione oramai straziante di storia dell’arte, Tristan disse a James di seguirlo che gli avrebbe presentato il suo gruppo di amici, così non sarebbe stato solo.
Il gruppo di Tris era formato dalle persone più popolari della scuola: Connor il solito ragazzo un po’ snob, ma comunque ammirato da molte ragazze; Bradley l’amico d’infanzia di Tris con il quale aveva condiviso tutto; le ragazze, le solite ragazze che corrono dietro ai ragazzi più fighi per sentirsi più fashion; infine Tristan, il bulletto della scuola, il più bello della scuola e quindi il più ammirato della scuola.
Tris e James si avviarono verso il praticello sul retro della scuola dove gli altri ragazzi li aspettavano. Mentre i due ragazzi camminavano per i corridoi James sentì lo sguardo di tutti gli alunni addosso, non capiva perché tutti lo stessero fissando. Tristan notato il suo disagio lo guardò e ridendo gli disse: “Non ti preoccupare di loro, ti fissano solo perché sei nuovo.”
In un paio di minuti arrivarono dagli altri e dopo le varie presentazioni decisero di andare tutti assieme a mangiare nel ristorante vicino alla scuola.
James instaurò subito un bel rapporto sia con i ragazzi sia con le ragazze, e mentre lui parlava con tutti Tris rimase leggermente staccato dal gruppo immerso nei suoi pensieri. Pensò a cos’aveva quel ragazzo di tanto speciale per aver attirato così velocemente la sua attenzione.
La giornata passò in fretta, tra discorsi vari e scherzi Tristan stranamente si accorse di essersi anche divertito. Dopo essersi scambiati i numeri di telefono per organizzare la giornata successiva Tristan e James si salutarono per poi tornare a casa.
Arrivato a casa Tristan saltò immediatamente nella doccia, aprì l’acqua gelata e quando uscì se ne andò in camera sua buttandosi sul letto riuscendo a pensare ad una sola cosa, anzi una sola persona: James.

PICCOLO SPAZIO PERSONALE:
Bene bene bene, come sicuramente avrete capito la storia è inventata sui ragazzi dei The Vamps, e principalmente su Tristan e James. Ho grandi progetti in mente, e quindi se mi aiuterete dicendo cosa va e cosa no, se vi piace o meno mi farete un grossissimo favore. Bacionii