Anime & Manga > Project K
Ricorda la storia  |      
Autore: _Kurai_    17/10/2015    2 recensioni
Da quel maledetto giorno non hanno fatto che scagliarsi uno contro l'altro, cercando di ferirsi a vicenda nello sforzo di cancellare quelle ferite invisibili di un'amicizia interrotta nel peggiore dei modi.
Ma nessuno dei due voleva che finisse così. Nessuno dei due voleva davvero ferire l'altro.
Misaki stringe la stoffa pregiata della sua divisa con i pugni serrati, cerca dentro di sé la cosa giusta da dire, lottando contro una forza che nemmeno la sua dannata testardaggine riesce a contrastare.
Fushimi non ha ancora detto nulla, annaspa e non riesce a trovare nessun tipo di sollievo nell'aver infranto quel legame una volta per tutte.
Fa male. In ogni caso.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fushimi Saruhiko, Misaki Yata
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Broken Bonds

Saruhiko Fushimi non se ne rende conto subito.

La foga del combattimento, l'adrenalina, quella sensazione assurda che nemmeno lui riesce a catalogare che lo invade solo quando ha a che fare con lui, lo accecano, lo saziano.

Ci mette un istante di troppo a realizzare quello che ha appena fatto.

L'elsa della spada è ancora stretta nella sua mano destra, ma la sente estranea.

Sente estraneo tutto il suo corpo, a dire il vero.

L'unica cosa che percepisce è il peso di un altro corpo appoggiato contro il suo, e la sensazione di qualcosa di caldo che gli sta imbrattando i vestiti.

Spalanca gli occhi.

 

È bastato un attimo, un insignificante stupido attimo.

Una disattenzione del suo avversario dettata dall'impulsività e un affondo impeccabile da parte sua, degno di un membro dell'elite degli Scepter 4.

Nulla di questo ha senso, ora.

 

Misaki alza gli occhi e li fissa nei suoi, un sottile rivolo di sangue che gli cola da un lato della bocca.

 

“Sa...ru...hiko...”

Fushimi si riscuote, e in un attimo il peso dell'ineluttabilità degli eventi lo schiaccia.

Da quel maledetto giorno non hanno fatto che scagliarsi uno contro l'altro, cercando di ferirsi a vicenda nello sforzo di cancellare quelle ferite invisibili di un'amicizia interrotta nel peggiore dei modi. Ma nessuno dei due voleva che finisse così. Nessuno dei due voleva davvero ferire l'altro.

 

Misaki stringe la stoffa pregiata della sua divisa con i pugni serrati, cerca dentro di sé la cosa giusta da dire, lottando contro una forza che nemmeno la sua dannata testardaggine riesce a contrastare.

Fushimi non ha ancora detto nulla, annaspa e non riesce a trovare nessun tipo di sollievo nell'aver infranto quel legame una volta per tutte. Fa male. In ogni caso.

Le mani dello Yatagarasu scoprono per un attimo la bruciatura sul petto di Saruhiko, che cela una ferita più profonda che nessuno può vedere.

La ferita sul petto di Yata, quella sì, è tangibile e si vede benissimo. Il sangue si allarga come un fiore rosso sulla maglia bianca, come quel rosso che già una volta li ha separati.

 

“Perdonami, Saruhiko.”

La sua voce trema leggermente, ma il suo sguardo è ancora immobile e fisso negli occhi di quello che un tempo è stato il suo migliore amico, l'altra metà del suo cielo.

 

Si sarebbe aspettato insulti e maledizioni in un momento simile, da chiunque altro.

Ma Misaki no, lui riesce ancora a stupirlo, perfino in una circostanza del genere.

 

“Sei un idiota come al solito, Mi~sa~ki” inizia, ma la voce gli si spezza.

Non è possibile, non dovrebbe sentire più nulla ormai. Quella confortevole gabbia di ghiaccio di insensibilità e freddezza in cui ha chiuso il suo cuore doveva essere una prigione di massima sicurezza per quegli stupidi sentimenti.

Perchè quell'idiota gli deve chiedere scusa ORA?

 

È forse una lacrima quella goccia che solca il suo viso?

 

“Ho perso di vista... quello che era più importante...” continua lo Yatagarasu, con lo sguardo che inizia ad annebbiarsi “avrei dovuto---” si interrompe. Tossisce, e un nuovo rivolo di sangue scivola fuori dalle sue labbra. “Avrei dovuto mettere... la nostra amicizia... davanti a tutto il resto. Ho sbagliato... tutto...”

Fushimi sente la sua testa esplodere.

Tutti quegli anni di solitudine, rinchiuso nella sua insensibilità, deciso a non far entrare più nessun altro nel suo cuore in quel modo, non possono essere cancellati.

Entrambi hanno tradito la fiducia dell'altro, ma non lo ammetterà mai apertamente.

 

Però nulla ha più importanza, ora.

 

“Non parlare adesso, Yata”

 

Al diavolo il rapporto, al diavolo il turno di guardia, al diavolo anche gli Scepter 4.

Fushimi aiuta Misaki a sedersi a terra, scaglia sul pavimento sudicio la giacca blu e si strappa una manica della camicia, per poi usarla per tamponare la ferita.

Il suo PDA non ha campo, quello di Misaki non si accende, dev'essersi rotto in seguito a un urto durante il combattimento.

 

Il rosso socchiude gli occhi e sussurra qualcosa, così piano che Fushimi deve avvicinarsi per sentire le sue parole. Il Misaki che parla sempre a sproposito e a volume troppo alto è solo un ricordo adesso. Sembra così inerme ora, senza le fiamme rosse ad avvolgere il suo corpo, con il suo skate e la sua mazza da baseball abbandonati poco lontano come involucri senza significato.

Con la schiena appoggiata al muro dell'edificio in rovina dove si trovano, lo Yatagarasu lo guarda con un'espressione indecifrabile. Gli sussurra solo “Avvicinati di più”, e Fushimi esegue.

 

Sono di nuovo solo loro due contro il mondo, no?

 

Saruhiko arriva a due dita dal suo viso, che inizia ormai a perdere colore, e aspetta di sapere cosa intende fare l'imprevedibile Misaki. Yata solleva un braccio con una smorfia e sfiora quei lineamenti che tanto ha amato e odiato, poi lo avvicina ulteriormente a sé. Fushimi non si ritrae, nemmeno quando le labbra di quel verginello premono sulle sue.

È un bacio pieno di significato, affamato di risposte che non avrà mai.

 

Misaki sorride, il viso ancora umido di un'ultima lacrima di rimpianto.

Il suo petto è immobile, non si sente più nessun battito.

Fushimi cade in ginocchio.

È finita.

 

~ ~ ~

 

È notte fonda nel quartier generale degli Scepter 4, e Saruhiko Fushimi si sveglia di soprassalto.

Prende alcuni respiri profondi, nel tentativo di placare il malessere che sale dallo stomaco.

 

È stato tutto nella mia mente, vero?”

 

Come una risposta accusatoria e silenziosa, non appena indossa gli occhiali una camicia insanguinata a brandelli si materializza nel suo campo visivo, appoggiata disordinatamente sull'unica sedia della stanza spoglia.


 


Sì ok, potete odiarmi adesso.
Dopo anni eccomi di nuovo nel fandom di K a seminare morte e disperazione, che gioia
~
Spero che dopo questa oneshot nessuno voglia uccidermi ma comunque ne prenderò atto XD 
Grazie a tutti quelli che si sono fermati a leggere questa creatura uscita a caso in notturna tra un capitolo di tesi e l'altro, e soprattutto a chi avrà voglia di lasciarmi una piccola recensione costruttiva ~

Alla prossima!


_Kurai_

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Project K / Vai alla pagina dell'autore: _Kurai_