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Autore: Heart_break    18/10/2015    1 recensioni
Salve a te che stai leggendo, questa è la mia prima ff e parla di come ho pensato finisse Naruto dopo che lessi il cap. 692, quello in cui Sasuke dichiara guerra a tutti.
Questa vicenda con un pizzico d'azione si fonda principalmente sui forti legami che uniscono i personaggi principali e conclude, come anticipavo, la storia di Naruto.
Sono un po' fuori allenamento con i racconti quindi se ci fossero errori non esitare a farmeli presenti, accetto critiche, consigli e pareri ... ok ho smesso di parlare, bando alle ciance e buona lettura!
Ps: per arrivare alla fine come volevo mi sono focalizzata principalmente sui protagonisti e ho forse lasciato alcune cose che erano in sospeso un po' correre quindi puoi un po' immaginare la vicenda come in un universo parallelo, ma se avrai piacere a volerne discutere non ci saranno problemi per me.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache dell'uragano'
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Il cielo era ancora grigio, il sole c'era, si sentiva, ma stava ancora nascosto dietro le nuvole. L'eroe biondo caricava un rasengan, l'eroe moro un chidori. Entrambi dovevano metterci tutte le energie rimaste. Da questo scontro dipendevano le sorti del pianeta.
Nel frattempo poco più distante dal luogo della battaglia, Sakura prontamente medicata in prima battuta da Kakashi, veniva soccorsa da Ino che ivi era sopraggiunta. 
“Grazie di tutto” continuavano a rimbombarle le ultime parole di Sasuke in testa. Dopo essersi ripresa, anche se stordita, la rosa si iniziò a guardare attorno “Dov'è Sasuke? E Naruto?” Fu Ino a risponderle per prima “Come ti senti?” 
“... Ino dove sono Naruto e Sasuke?” 
Il maestro Kakashi che si era accovacciato vicino all'allieva alzò la testa in una direzione precisa e rispose a Sakura “Non molto distanti da qui, se te la senti ...” 
“Dobbiamo raggiungerli al più presto” la ragazza un po' barcollando cercò di alzarsi aggrappandosi sulle spalle di chi l'aveva appena curata finché riuscì a mettersi in piedi “Aspetta! non sei ancora nel pieno delle forze.”
Anche Hinata, intanto, era sopraggiunta insieme ai propri compagni di squadra. Poi Shikamaru, Choji, Rock lee, Ten Ten, uno a uno tutti i ninja del Villaggio della Foglia e non si avvicinarono a quel piccolo raduno. 
Kakashi prese a dare le prime spiegazioni ai presenti; Sakura, invece, in preda all'agitazione si diresse verso quei due che le sembravano perdere chakra ogni istante che passava “Cosa staranno combinando?!” 
Ino per seguire l'amica ancora non ripresa e Hinata per istinto la seguirono con un breve ritardo. Nell'improvvisato punto di ritrovo tra i ninja feriti c'era chi ascoltava attentamente Kakashi e chi guardava le tre ragazze andare via di corsa. 
Queste ultime arrivarono da Naruto e Sasuke mentre stavano per attaccarsi: Sakura guardava agghiacciata la scena come se fosse un dejavù. Li aveva già visti così ed era quasi riuscita a intervenire all'epoca, ma a fermarli era stato l'arrivo repentino ed efficace del maestro. 
In quel momento, invece, non vi fu nessun intervento. I due, da destra e da sinistra di fronte alle ragazze, come macchie gialla e viola si avvicinarono fino a scontrarsi. 
Un boato seguito da un lampo di luce accecante. Ino, Hinata e Sakura arretrarono per l'energia sprigionata da tale scontro. Dopo di che solo silenzio. 
“Naruto, svegliati!” la Hyuga inginocchiata vicino al ragazzo, lo chiamava ripetutamente finché la voce flebile di questo si fece sentire “Hi-hinata...”. Il biondo era a terra completamente stremato si voltò piano piano e cominciò a volersi alzare per vedere la scena che aveva di fianco. Hinata cercò timidamente di aiutarlo; Ino lo aveva curato quanto poté, anche lei era sfinita. 
Vicino a loro stava sviluppandosi una scena assai più drammatica che aveva colto l'attenzione di tutti (erano, infatti, nel frattempo arrivati nel luogo dell'esplosione tutti i ninja che si riuscivano a tenere in piedi): Sakura, seppure priva di chakra, cercava di rianimare Sasuke inutilmente, facendo pesare a tutti la propria impotenza di fronte al destino, fino a che il ragazzo sollevò un braccio per appoggiare la mano sul suo volto “S-Sakura ...” qualche colpo di tosse “ti spiegherò tutto.”
“Non sprecare fiato” rispose lei afferrando quella mano; nel frattempo Sasuke aprì leggermente un occhio e guardò dritto in quelli della ragazza. In un attimo i due si trovarono da soli, in piedi, uno difronte all'altra. Il ragazzo le spiegò cosa era accaduto non potendo che far piombare lei nella tristezza: la rosa si buttò d'istinto sul petto di lui stringendolo più che poteva, ma questi non ricambiò, continuò a parlare “Grazie per avermi voluto bene nonostante tutto... e mi dispiace di non aver mai ricambiato. Non pensavo che anch'io avrei potuto avere il privilegio di essere amato come lo sono stati i miei genitori: questo andava contro i miei piani così me ne sono sempre allontanato. Se quella sera avessi scelto un'altra strada probabilmente le cose sarebbero state diverse ora, però ho preso altre decisioni e adesso sono qui per chiederti scusa e ringraziarti ancora. Col tempo forse avrei imparato ad apprezzare quel sentimento che spinge le persone a voler creare una famiglia... ” le poggiò una mano sulla testa. Sakura iniziò a piangere stringendolo sempre di più finché lui non le scomparve tra le braccia. In un battito di ciglia ce l'aveva davanti a sé a terra, disteso. Allentò la presa dalla sua mano che in quello stesso momento scivolò di peso via dal suo volto. E mentre tutti assistettero alla scena in mesto silenzio, al massimo piangendo, si sentì un urlo partite dalla stessa Sakura invocare disperatamente quel nome “SASUKE!” che subito dopo si accasciò sul quel corpo ormai freddo. 
Un raggio di sole si fece strada tra le nuvole accarezzando la chioma bionda di Naruto che a occhi chiusi singhiozzava come un bambino, dopo aver afferrato e stretto quanto riuscì la mano di Hinata che, invece, rimase in silenzio mostrandosi per lui più forte di quella scena così atroce da aver paralizzato tutti i presenti.
Qualche istante dopo, il corpo di Sasuke improvvisamente venne avvolto da una luce arancione e viola che lo fece sparire nuovamente dalle braccia di Sakura, evaporando poi sopra la sua testa e lasciando a terra solo vestiti e accessori. In un attimo la luce si riunì in quell'unico punto e diventò una sfera semitrasparente dentro la quale si intravedeva il corpicino di un essere umano. 
Il biondo su invito di Hinata sollevò la testa e benché un occhio oltre a causa delle lacrime facesse fatica ad aprirsi perché nero, riuscì a vedere meravigliato quello che stava accadendo.
“Questo è il massimo che sono riuscito a fare grazie all'aiuto dell'eremita della trasmigrazione” “Cosa esattamente?” “Diciamo che ... tolto un sigillo qui, trovato un embrione da resuscitare là e un corpo qua... ecco insomma, si tratta della reincarnazione di Sasuke” “Cosa? Non stai scherzando volpe?!” “Mai stato più serio!”
Naruto guardò difronte a sé: il maestro Kakashi si avvicinava e gli diceva qualcosa, ma tutto gli divenne buio anche le parole. 

*** 

Esattamente quattro anni dopo a Konoha era tempo di festa; il villaggio era ormai riassestato e tutti si preparavano a festeggiare l'anniversario della fine della guerra al quale si aggiungeva la conclusa riparazione dei danni dall'attacco di Pain. 
Era tarda mattinata e una ragazza camminava tra la poca folla e i preparativi ancora in corso, tenendo per mano un bambino che indossava un grazioso kimono verde-acqua. Sentitasi chiamare per nome si voltò in cerca di chi la voleva. 
“Ehi Sakura! Oh ma c'è anche Sasuke, allora come va?” 
“Naruto anche te qui a quest'ora? ... stavo portando il piccolo a vedere le bancarelle adesso perché ho paura che stasera si addormenti mentre giriamo.”
“Hai poca fiducia nelle sue capacità” il ragazzo si mise di fronte al bambino “non è vero?” e questo guardandolo con uno sguardo dolce e timido gli rispose con un cenno della testa. 
“Visto? Mi da ragione proprio lui! Comunque” Naruto fece improvvisamente un'espressione più seria, si sgranchì la voce “ascolta Sakura, devo dirti una cosa, però prima ...” 
“Eccomi!” a loro si unì Hinata che si affiancò al marito afferrandolo per un braccio - la ragazza era riuscita dopo il recente attacco della luna a realizzare il suo desiderio più grande - facendolo arrossire un po'.
“Ti stavo giusto aspettando” asserì il biondo, grattandosi lievemente la nuca con la mano libera.
“Capisco, allora glielo diciamo...” continuò la mora guardando schiva a terra, dopo di che Naruto sgranchì nuovamente la voce, mentre Sakura osservava la scena confusa.
“E-ecco...”gli indici del ragazzo si congiungevano pian piano “io e Hinata aspettiamo un bambino e quindi...” i neo sposini divennero paonazzi, ma la rosa con fermezza per non farli imbarazzare ulteriormente esclamò a gran voce “Davvero?! Ma questa è una notizia stupenda! Se volete mi assicurerò io di assisterti, Hinata” 
“Grazie, era quello che volevamo chiederti” la Hyuga rispose come sollevata.
“Naruto, ma insomma sei l'eroe del villaggio e ti imbarazzi di fronte a queste cose?!”
Tutti si misero a ridere, persino il piccolo Sasuke che si fece condizionare dall'atmosfera scherzosa creatasi.
Dopo essersi scambiati un po' di chiacchiere sulla notizia che presto sarebbe stata nota all'intero villaggio, i quattro si separarono dandosi le spalle: Sakura si incamminava con il bambino verso la festa mentre la coppia procedeva in direzione del cimitero. 
Appena arrivati a destinazione questi ultimi videro di sfuggita una ragazza dai capelli vermigli  allontanarsi dalla tomba dedicata a Sasuke, mano nella mano con un ragazzo da un casco di capelli argentei, più avanti li aspettava un'altra persona irriconoscibile per la lontananza. Naruto però,  aveva riconosciuto tutti e tre così rimase a guardare la scena con rispetto, poi insieme a Hinata si inginocchiò per spendere una preghiera davanti alla lapide di Neji.
Quando finirono lei gli chiese “Se vuoi andare avanti ... io gli cambio i fiori” 
“D'accordo” le rispose mentre l'aiutava a rialzarsi.
Il nostro eroe andò proprio lì, da dove se n'erano andati gli ex membri rimasti dell'akatsuki, e si sedette a terra con le gambe incrociate. In quella tomba non c'era nessuno in realtà, ma per tutti era il luogo in cui riposava il Sasuke sacrificatosi per salvare Konoha e il mondo.
“Stai crescendo davvero bene, Sakura è la migliore madre che ti potesse capitare anche se è un po' severa ...”
Mentre Naruto parlava del più e del meno guardato fieramente dalla propria sposina, una brezza soffiava e faceva volare i fiori di ciliegio ovunque vi fosse un albero in fiore: alcuni più bassi caddero nelle vie della cittadina, altri arrivarono in alto e accarezzarono il volto di Kakashi appena scolpito sulla parete dei kage. 
Secoli più tardi si narrava la leggenda dell'hokage arancione che in gioventù aveva salvato la terra da una fine sicura e che durante il suo mandato aveva mantenuto la pace e l'armonia grazie alla fratellanza concordata con tutti i Paesi. 

Un boato seguito da un lampo di luce accecante: Naruto e Sasuke erano uno di fronte all'altro nel nulla.
“Se avessi la possibilità di tornare indietro, lo farei. Non mi pento delle scelte che ho fatto perché sono sempre stato coerente con me stesso, però sono sempre stato guidato dall'odio e dal desiderio di vendetta, mentre tu sei sempre stato guidato da dei sentimenti più puri... un po' ti invidio sai?”
“Dovrei essere io a invidiarti: sei ora qui pronto a salvarci tutti sacrificandoti e io sono quello che esita!”
“Naruto, grazie a te ho imparato cosa significa essere un vero ninja. Non è colpa tua se le cose sono finite così. In questo momento sei solo responsabile di portare avanti tutti i valori che mi hai voluto trasmettere e io ho sempre ignorato, mostrami ancora una volta cosa significa essere uno shinobi.”
“Sono fiero di averti incontrato, Sasuke, lo sai.”
“E' stato un piacere anche per me”

Il biondo sorrise mostrando tutti i denti cercando quasi di trattenere con quella smorfia le lacrime; l'altro, invece, dapprima abbozzò una smorfia che divenne subito un sorriso dolce e sincero. Erano abbastanza vicini così unirono le dita come avevano fatto da bambini, avvolti dalla luce che li circondava per poi sparire lentamente con essa.
FINE





Nota dell'autrice: ho scritto questa storia da un po', l'ho letta e riletta e correggendola di continuo ho paura di aver fatto un disastro, ma non avevo voglia di riscriverla da capo così questo di sopra è il risultato. Come ho accennato sull'anteprima si tratta di una storia che mi è venuta in mente perchè non accettavo la perenne follia di Sasuke, ma dopo aver letto il seguito dell'originale fino alla fine (che ho amato come tutto il resto nel bene o nel male... quanto mi mancano tutti i personaggi T.T) si capiscono meglio molte scelte.
Ho in mente di scrivere un seguito sulla vita di Sakura, una sorta di ova per allungare il brodo: ho già una bella idea in mente però, se ne parlerà per quando avrò un po' di tempo in più per scriverla; per quanto riguarda la NaruHina basatevi sul film Naruto- the last (e se non l'avete già visto guardatelo a prescindere dalla mia storiella!). 
Spero di non avervi fatto sprecare del tempo ... ma mi vorrete bene ugualmente. 
Alla prossima. 
   
 
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