#Prologo

E' questo che ci accomuna, un destino, uguale, per ognuno di noi. Dall'antica età della pietra, fino ad oggi, la nostra generazione ha continuato ad esistere per combattere i demoni.

Noi siamo domatori. Acqua, Fuoco, Aria, Terra, Luce e Oscurità. Siamo nati con una fata nel nostro cuore. E' raro, ma alcuni di noi possiedono due fate nel loro cuore, e quindi due elementi. Solo un ragazzo ha avuto la possibilità di avere tutte e sei i tipi di fata. La situazione non è stata delle più favorevoli.
Se si fa del bene si può rimanere sulla terra, se invece si va dalla parte del nemico gli angeli ti richiameranno per purificarti il cuore per poi vivere in anni e anni di sofferenza.
Ma quel dolore, è solo un illusione.

-Smettila.. fermati..non capisci che gli Angeli ti richiameranno..- Disse una voce sofferente, in preda al panico mentre un' altra persona sembrava tenerla alle strette. -Si, gli Angeli, credi ancora a quelle storie che ci raccontano a scuola? Gli Angeli non esistono. Se noi abbiamo questo potere, è soltanto fortuna, nessuno ci ha programmati.- Furone le ultime parole..prima di un urlo straziante privo di sentimento, poi, silenzio, si sentiva solo il respiro affannato del ragazzo, sfinito, dopo aver "vinto" quella che sembrava una battaglia.

Le ferite sanguinavano, ero svenuto, in quel momento mi trovavo in sala operatoria, per qualche motivo il mio cuore non batteva più, ma io ero ancora vivo, privo di forze. Poi risvenni. Una voce. Sentivo solo una voce.
Era la mia fata, colei che mi tiene in vita, la mia essenza vitale, senza di lei, la mia anima è persa.
Poco dopo un altra vocina mi parlò poi vidi due figure, due piccole lucine, una rossa e una gialla. Quest'ultima brillava tantissimo, mentre quella rossa sembrava si stesse spegnendo.
Si unirono formando una lucina arancione.

Dopo tutto questo, ripresi i sensi.
Le ferite cessarono di sanguinare.
Il cuore riprese a battere.

Passarono 3 giorni da quando uscì dall'ospedale, nel frattempo i miei poteri sembravano avere qualcosa di diverso.
Il mio elemento del fuoco sembrava diverso, più luminoso, riuscivo ad illuminare i luoghi cupi, ma ogni volta soffrivo, il mio cuore aumentava di 10 battiti al secondo, e io mi rannicchiavo in un angolo sopportando il dolore.

Tornai a scuola, una scuola di umani, per mia sfortuna. Lì infatti non ci sono domatori o almeno ce ne sono 2 su 10, forse il ragazzo biondo del 5° anno, Darren.
Mi sedetti all'ultimo banco, i miei compagni non notarono il mio rientro, per loro non conto nulla.
-Caleb..- Una voce fastidiosa mi chiamò, ah si, il mio nome è Caleb, un nome di merda lo so..
-Cazzo vuoi?- Mi girai, non riconobbi subito la sua voce, era Lucy la "diva" della classe, diciamo che si è autoproclamata.
Alle fine delle lezioni, salii le scale e mi fermai sul terrazzo.
-Sei tu Caleb?- Feci un segno con la mano. -Finalmente ti ho trovato..- Continuò.
-Mi hai trovato..ora cosa vuoi?- Mi girai infastidito. Lo riconobbi subito era Darren, il ragazzo del 5° anno.
-Fuoco, Aria, Terra, Acqua, Luce e Oscurità, se usi male questi elementi gli angeli ti richiameranno.- Ne ero sicuro. Quello era il richiamo di noi domatori. Ripetei la stessa frase.
Il ragazzo corse ad abbracciarmi.
Si stavo soffocando.
Con un gesto lo staccai. -Ma che fai?- Ribattei.
-Proprio non capisci chi sono? Se dico Luke capisci?- Disse. Luke? Luke era il mio ex, prima che gli angeli lo richiamassero.
Lo guardai confuso.
-Evito di confonderti, sono il fratello di Luke.-
Cazzo, pensai.
-Ora Luke non c'è più, e voglio solo dimenticarlo.-
Mi girai e con un colpo di mano diedi fuoco ad un albero.
-Sai che non devi usare i tuoi poteri in quel modo.- Mi disse, infastidendomi.
-Lo so, ma ora sono incazzato.- Risposi.
-Allora ci vuole qualcuno che ti tranquillizzi.-
Non feci in tempo a capire cosa volesse dirmi che, mi girò e mi baciò.
Mi staccai velocemente e caddi a terra.
-Che cazzo fai? Sparisci.- Dissi, mandandolo a fanculo.