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Autore: CleoWhovian221b    20/10/2015    0 recensioni
Un gruppo di amici e adolescenti. Una terrificante apocalisse zombie. Come riusciranno ad affrontarla?
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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"Il cliente da Lei chiamato non é al momento raggiungibile. La preghiamo di riprovare più tardi" "Oh,accidenti!" Amelia lanciò il telefono sopra al suo sacco a pelo; da tre giorni provava a contattare suo padre,ma non ci era ancora riuscita. Voleva dirgli che stava bene,che la vacanza in campeggio andava benone ma soprattutto voleva sentire la sua voce e quella di sua sorella Eva.. Per qualche strano motivo,però,nessuno dei due aveva intenzione di risponderle e così lei,dopo l'ennesimo tentativo,aveva imparato a memoria la frase che quella voce robotica e insopportabile continuava a ripetere. "Se vado avanti così,la urlerò nel sonno!" "Emh...Che fai,Mely? Parli da sola?" Amelia non aveva bisogno di guardare in faccia il suo interlocutore per capire che si trattava di Diego:solo lui,di tutti i suoi amici, la chiamava così,anziché del solito banalissimo "Amy". " No,Diego. É solo che mio padre non ha ancora risposto.." Diego si sedette accanto a lei:"Magari non prende il telefono?" "Il fatto é che gli altri giorni andava tutto benissimo..cioè,normale. Lui rispondeva,almeno..." "Ehi..guardami" Amelia alzò gli occhi e si ritrovò quelli di Diego che la fissavano:non poté evitare di arrossire,aveva sempre avuto una cotta per lui e ogni anno il suo sentimento cresceva sempre di più. Lei non gli aveva mai parlato dei suoi veri sentimenti,perché aveva paura di rovinare la loro amicizia e soprattutto aveva paura di Roberta.. "Devi stare tranquilla,okei? Sei sempre così tesa...Siamo in un bosco isolato da tutti,l'unico paese si trova a 3 km da qui... Io non so come funziona,ma magari qui le reti telefoniche non prendono più di tanto?" "Magari..." "Tuo padre sta bene,tua sorella sta bene. Se proprio vuoi contattarli puoi scrivergli una lettera,no?" "Una lettera?" lo guardò con aria interrogativa. Diego scoppiò a ridere:"E dai,Mely!Non sono così ignorante da non sapere che un tempo si usavano i buoni e vecchi fogli cartacei!" Amelia sorrise"No,non lo sei.." "Allora su,alzati! Chiediamo a Michaela:lei avrà sicuramente carta e penna" La prese per mano e iniziò a trascinarla fuori dalla tenda:faceva freddo,nonostante fossero in piena estate e il resto del gruppo si stava riscaldando intorno al fuoco. Nell'aria si sentiva odore di erba fresca e uova. Erano passati dieci giorni da quando si erano stabiliti lì e per colazione avevano sempre mangiato uova:Amelia ne aveva la nausea. Nonostante questo,le zanzare e la fastidiosa presenza di Roberta,lei si stava divertendo. Stefano e Diego avevano avuto un colpo di genio ad organizzare quella vacanza in campeggio. Se non fosse stato per i cellulari,sarebero stati isolati da tutto e tutti. -Ma ora é così-pensò Amy. Arrivarono alla tenda di Michaela e Simone. Diego fece finta di bussare:"Toc toc! É permesso?" e contemporaneamente entrò. Amelia sentì un urlo e,senza pensarci su,lo raggiunse. Diego,estremamente imbarazzato,era girato verso l'entrata con le mani sopra gli occhi;dietro di lui Michaela si stava infilando rapidamente una maglia,dimenticando di mettere prima il reggiseno. "Porca miseria!" esclamò"La prossima volta aspetta che ti risponda,Diego!" "Che stavi facendo nuda,Mich?" chiese Amy "Mi stavo facendo delle foto!" Lei e Diego la fissarono,increduli. "Oh,non pensate male!Volevo allenarmi nel disegno del corpo umano,ma nessuno vuole posare per me,quindi mi devo arrangiare!" "Ah..si,si. Mi sembra una cosa normale!Come ho fatto a non pensarci subito?" si bacchettò Diego,dandosi una sberla in fronte. "Stupido! Comunque,che volevi?" Dopo aver recuperato il necessario,Amelia si sedette vicino al fuoco e iniziò a scrivere. Accanto a lei Diego mangiava la sua porzione di uova,chiacchierando con Michaela. Le loro attività furono interrotte da una voce stridula che chiamava Diego. "Amore mio,vieni con me a fare una passeggiata nel bosco?" "Umh..va bene" Mentre Diego e Roberta si allontanavano,Michaela rivolse uno sguardo di rimprovero a Amy. "Che c'è?" chiese. "Non gliel'hai ancora detto,ecco che c'è!" "E non glielo dirò mai.." Mich sbuffo "Amel.." "No,senti" la interruppe"lui sta con Roberta ed é felice. A me basta sapere questo. Se io gli confesso... N-non potrei neanche pensarci:con quelle cinque semplici parole potrei rovinare un'amicizia che dura da ben sei anni e una storia d'amore" "Due piccioni con una fava! Finirebbe la sua storia con quella bisbetica e la vostra amicizia si trasformerebbe in amore." "Non la vediamo allo stesso modo,Mich! Come potrei mai piacere a un tipo del genere? Io che sono completamente diversa da Roby?" "Diversa in meglio! Amy,perché non vuoi vedere la verità?" "Mich..Io scappo dalla verità perché alcune volte fa troppo male.." "...se ricevi questa lettera,ti prego di rispondermi! Ti scrivo l'indirizzo a cui puoi inviarmi la tua: Strada del roseto 33-b. Si trova nel paese qui vicino (te l'ho detto che fanno un salame squisito?) e io ci passo ogni tre giorni. Di a Eva che la saluto (e di non guardare sempre Cenerentola, ci sono altri cartoni Disney più belli). Vi voglio un mondo di bene. Amelia" Fece un sospiro e si sdraiò sull'erba fresca. Voleva riposarsi un po' prima di consegnare la lettera al postino del villaggio.. Chiuse gli occhi e si perse nei suoi pensieri:era preoccupata per la storia di suo padre e le parole di Diego non erano servite un granché. Aveva scritto la lettera,ma chissà dopo quanti giorni sarebbe arrivata. E se per caso fosse andata persa? E se... Amelia scacciò dalla testa quei brutti pensieri"Sei troppo pessimista"si ammonì "Pensa ad altro,no?" Il suo cervello probabilmente non funzionava bene,e Amelia ne era fermamente convinta perché subito le tornarono alla mente le parole di Michaela e quindi il "triangolo amoroso" tra lei,Diego e Roberta. Amelia non credeva di essere meglio della bisbetica,era un pensiero che neanche le passava per la testa. Lei era tutta shopping-e-ragazzi e per quanto riguarda l'aspetto fisico era il ritratto della perfezione: alta,magra,capelli ramati,occhi azzurri come quelli delle pubblicità dei profumi,non aveva niente fuori posto e anche il viso era perfettamente simmetrico,al millimetro. Se fossero state in una scuola americana,al ballo di fine anno Roberta sarebbe stata incoronata reginetta dell'anno e Amy...Amy sarebbe rimasta a casa. "Meglio se consegno la lettera,non vorrei fare troppo tardi" Si alzò e corse nella sua tenda:dentro trovò anche Stefano,il migliore amico di Diego. "Ehi,Amy! Tom dice che tra poco sarà pronto il pranzo,vuoi che ti teng-" "No,grazie Stefano. Devo andare un attimo al villaggio per consegnare una lettera...e magari trovare qualche brioche da mangiare a colazione" Prese velocemente il suo zaino,infilò il telefono,il portafoglio e la lettera. Quando alzò lo sguardo Stefano era ancora lì:"Ti serve qualcosa?" chiese "Mh? Ah no,no. Solo..posso venire con te?" "Certo!" Arrivarono al villaggio a mezzogiorno in punto. Amelia aveva una strana sensazione: mancava qualcosa.. "Sembra non ci sia nessuno al villaggio,oggi! Assomiglia a uno di quei villaggi fantasma tipici degli horror...quei film che guardi tu,insomma!" Lei non guardava horror,solo cose riguardo agli zombie,ma era inutile spiegarlo a Stefano. Lui era un ragazzo davvero cocciuto: potevi spiegargli una cosa infinite volte,ma lui l'avrebbe sempre pensata allo stesso modo.. Era ancora convinto che Michaela e Simone fossero fratelli: inutile dirgli che avevano cognomi e genitori diversi. "Hai ragione, ma c'è qualcos'altro che...mi sfugge" biasciò queste due ultime parole quando vide che la porta del negozio di alimentari era completamente spalancata e la vetrina rotta. Entrò:"É permesso? Siamo venuti qui per comprare qualche brioche.." "Io le vorrei al cioccolato!" urlò eccitato Stefano. Amelia lo fulminò:"Ti sembra il caso?" Stef alzò le spalle:"Tutto il mondo deve sapere che il cioccolato é buono!" e accompagnò la frase con un sonoro gnam gnam. "Non capisco come tu e Chiara non siate ancora fidanzati..siete due goccie d'acqua. Vieni usciamo.." "Ehi,io e Chiara non siamo goccie d'acqua! Piuttosto..devo confessarti una cosa,un segreto che non ho rivelato nemmeno a Diego,perché non so come può reagire." "Mh,mh" Amy non lo stava ascoltando perché era troppo concentrata a guardarsi intorno,alla ricerca di qualcuno. "Sembrano essersi volatilizzati tutti." sussurrò. All'immprovisso un rumore attirò la sua attenzione:freni,uno schianto e rumore di vetri rotti. La cosa più preoccupante era il rumore che proveniva dietro di loro:qualcosa o meglio qualcuno strisciava i piedi e emetteva suoni gutturali. "Ehi ma che succede?" gridò Stefano. Amelia lo zittì,perché all'immprovviso ebbe paura e non sentiva più le gambe. Sperava che la sua conclusione affrettata non fosse vera,cercava di essere ottimista per una buona volta,ma purtroppo quando si voltò non poté fare a meno di pensare che essere pessimisti può aiutare,perché nel mondo corrisponde ad essere realisti. "Oh,merda!" prese per mano Stefano e iniziò a correre. "Che succede?" Ecco cosa mancava al villaggio:nessuno aveva suonato le campane. Non c'era anima viva,la vetrina rotta,i piedi che strisciano,quelle figure da lontano,suo padre che non rispondeva al telefono.. Tutti questi elementi si mischiarono nella sua testa,dando origine a un solo e unico risultato: "Zombie!" urlò.
  
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