19/02/2009
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La fine del giorno ha fatto nuovamente la sua comparsa in maniera prepotente, lasciando la mia mente sprofondare in uno squallido oblio fatto d'incertezze e di paure.
Sai, Yoite, l'idea che inizialmente mi ero fatto di te era quella di un ragazzo cupo, nonchè estremamente malinconico e sofferente.
Dopotutto, cos'altro potevo pensare di uno che non voleva ricevere gentilezze, poichè non era in grado di ricambiare?
Ti ricordi quando mi domandasti di cancellarti da questo mondo?
Rimasi totalmente allibito da quell'assurda richiesta.
Soprattutto perchè non compresi a pieno il significato delle tue parole, in fondo sono solamente un ragazzino che sa poco e niente della vita.
Se ripenso a quei momenti, un sorriso amaro mi si dipinge sul volto.
Tutto ciò che desideravo, Yoite, era realizzare il tuo sogno e fare in modo che tu avessi bisogno di me.
Ma la verità, quella che in questo preciso istante mi sta lacerando il cuore, è che ero io quello che aveva un disperato bisogno di averti al proprio fianco.
Non facevi altro che ripetere di essere un peso, un'inutile scocciatura.
Ma la realtà è che tu mi hai insegnato a vedere, solo che non te ne sei mai reso conto.
Mi hai insegnato a vivere, ma questo non lo saprai mai.
Sono andato contro tutto e tutti, per te.
Non ti ho mai chiesto niente, né ho mai cercato di capire il motivo che ti spingesse a desiderare una cosa tanto triste - e dolorosa -come quella dell'annullazione di se stessi.
Dimmi, Yoite, che ne sarà di me, adesso?
Ora che tu non ci sei più, come potrò andare avanti?
Lo sapevi cosa provavo per te.. lo sapevi!
Ma non te ne faccio una colpa, dopotutto te ne sei andato sorridendo, no?
E va bene così, conserverò per sempre il tuo ricordo dentro di me, in quella parte recondita che nessuno, prima del tuo arrivo, aveva mai toccato in maniera tanto profonda.
Però mi mancano fottutamente tanto i tuoi occhi, così liquidi e cristallini da farmi dimenticare perfino il mio nome.
Perchè ogni volta che il tuo sguardo mi colpiva, Yoite, io affondavo.
Il mio corpo sta tremando, nonostante lo spesso strato di coperte che lo riveste.
Da quando sei scomparso riesco a stento ad uscire dal mio letto, perchè fuori, ormai, c'è solo gelo.
- Hai forse deciso di morire, Miharu?!
- No, Raimei, ho soltanto deciso di annullarmi anch'io.
Il mondo della disperazione ti accolse fin dall'infanzia, è vero, ma sai che ti dico, Yoite?
Non voglio ricominciare a vivere, non senza di te.
Una strana polvere luminosa sta rischiarando il davanzale della mia finestra, ed istintivamente mi alzo per toccarla, sentendo gli occhi inumidirsi di lacrime.
Yoite..
..Vuoi che io continui a vivere, non è vero?
Sorrido ironicamente.
Me l'hai fatta di nuovo, mio caro Yoite.
Esaudirò anche questo tuo desiderio.
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Fic scritta di getto, senza troppe pretese.
Non è nulla di speciale, anzi, so che è piuttosto banale e scontata,
ma voglio ugualmente dedicarla alla persona più speciale di questo mondo.
Grazie a tutti per l'attenzione <3