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Autore: AThousandSuns    21/10/2015    5 recensioni
Raccolta di drabble e flashfic nate da prompt lasciati nel gruppo Facebook "We are out for prompt". Il rating può variare. SpideyPool.
Genere: Angst, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Deadpool, Peter Parker
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Peter si ritrova a dover combattere Lizard con l'inaspettato aiuto di un certo mercenario chiacchierone (Bonus: Peter, quand'è che ci sposiamo?)
 
 
D'accordo. La situazione gli sta decisamente sfuggendo di mano.
 
Non fa in tempo a pensarlo che Lizard gli lancia addosso una delle auto parcheggiate: Peter la supera con un balzo e spara della ragnatela negli occhi dell'avversario, cercando di guadagnare qualche secondo.
 
Deve allontanarlo dai civili, poi...
 
«Spidey!»
 
Oh, conosce quella voce...
 
«Ma come, dai una festa e non m’inviti!»
 
Lizard si strappa la ragnatela dagli occhi ed emette un suono a metà tra un grido e un ringhio, spalancando la bocca. Beh, le fauci.
 
«Non è il momento, Deadpool» Enfatizza il nome del compagno sperando che colga l’esasperazione nella sua voce.
 
Ovviamente Wade non recepisce il messaggio e chiede allegro: «Ti serve una mano?»
 
«No» mente Peter; è ancora incazzato con lui per... Un mucchio di cose. Tipo che lui entra in casa sua di notte, dalla finestra, ancora in costume. E si mette a preparare chimichanga nella sua cucina, alle tre. Una buona parte li mangia, il resto lo lascia per colazione. Ha dovuto dire a zia May che non riusciva a dormire e cucinare lo aiutava. Gli è toccato anche lavare i piatti!
 
Lizard morde il vuoto a circa cinque centimetri dal suo viso: Peter ringrazia di avere la maschera quando una notevole quantità di saliva gli arriva dritta in faccia. Aggiunge mentalmente "liquidi corporei di Lizard" alle cose che gli fanno rivoltare lo stomaco. Quella giornata non può andare peggio.
 
Lancia della ragnatela sul nemico e facendo leva con le braccia riesce a scaraventarlo qualche metro più in là: tira un sospiro di sollievo e si gode quella breve pausa.
 
«Peter?»
 
Il ragazzo alza gli occhi al cielo – anche se Wade non può vederlo. «Niente nomi reali quando lavoro, quante volte te l'ho detto?»
 
«Quand'è che ci sposiamo?» gli chiede come chiederebbe se ha finito il latte e ha bisogno di qualcuno che faccia la spesa.
 
Peter si irrigidisce: è talmente fuori uso che il suo senso di ragno non lo avverte della carica di Lizard. Non sa come, ma si ritrova steso su una macchina, mani e piedi puntati contro il rettile per non farsi azzannare.
 
Wade ignora bellamente la scena per proseguire: «Perché pensavo... Il lucertolone potrebbe mangiarti. O magari domani Goblin ti lancia addosso una di quelle sue bombe ridicole. L'avvoltoio potrebbe attaccarti e farti fare un bel volo. E se Elettro ti friggesse?»
 
Possibile che non riesca a comportarsi da persona matura?
 
«Mi fa piacere che ti preoccupi per me!»
 
«Ehi, sono io quello col fattore rigenerante. E col senso dell'umorismo, diciamocelo.»
 
Peter fa leva con le gambe e si libera di Lizard.
 
«Ti dispiace se ne parliamo più tardi?» Non riesce a pensare lucidamente, ecco la verità. Perché lo sognava, ma non ci sperava. Perchè Wade è Wade. E Wade è... Imprevedibile. Cioè, potrebbe anche essere uno scherzo di pessimo gusto, no?
 
Wade tira fuori una scatolina nera. «E se io volessi parlarne ora?»
 
Si è pure inginocchiato: non è uno scherzo, non può esserlo.
 
«Peter Parker…» Wade s’interrompe per estrarre una specie di fucile di grosso calibro e spara un colpo in direzione di Lizard: l'esplosione fa ribaltare un’auto, che finisce addosso alla lucertola gigante. «C'è qualcuno che cerca di dichiararsi qui! Non ci sono più i criminali di una volta.»
 
Wade si toglie la maschera – quel giorno non pare vergognarsi delle sue cicatrici - e accenna ad un sorriso. Uno di quelli rari, veri. «Peter Benjamin Parker, mi vuoi sposare?»
 
Per una volta, Wade si limita a dire lo stretto necessario.
 
Oh, Peter non ha intenzione di fare una delle sue solite figuracce e rovinare il momento con la propria sbadataggine – anche se sa che Wade non se la prenderebbe.
 
«Sì» risponde senza esitazioni.
 
Si toglie un guanto per infilare l'anello, e poi alza la maschera per baciare Wade – al diavolo Lizard e tutto il resto del mondo.
 
Deve solo trovare il coraggio di dirlo a zia May: ad un tratto Lizard non gli sembra poi così spaventoso.
   
 
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