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Autore: Artefenis    22/10/2015    12 recensioni
[Il re leone]
E se la storia "Il re leone" fosse stata vissuta da persone?
Da cosa è nato l'odio di Scar verso suo fratello Mufasa?
Questa storia nasce dalle mie mille domande e dalla storia originale del Re Leone, ma trasformata in personaggi umani. Vedremo un Scar (il vero nome è Taka) ed un Mufasa giovani, crescer insieme, mentre l'interesse per il potenere nasce inevitabilmente.
Genere: Angst, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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N.B. Questa storia è nata dalla mia curiosità di vedere Scar e Mufasa muoversi come persone. Il Re leone è il mio cartone preferito, e avendo fatto delle ricerche sulla storia originale, mi son detta "perchè non scriverla? Perchè non spiegare cosa è successo prima del cartone che conosciamo tutti?". Qui, racconterò come si è formato in special modo Scar, e perchè è diventato il cattivo che tutti conosciamo. Spero vi piaccia. Per me è un esperimento.
 
                              





Prologo –



 
In un lontano regno, dove il sole è sempre alto nel cielo, le terre libere si aprono nella loro vastità, gli abitanti vivono in coesione con la natura.
Al centro di queste terre, si trova un castello, alto quasi fino a toccare il cielo, costruito su un rilievo montuoso. Le sue mura si fondano con le pareti in pietra, come se nascesse da quella superficie, assumendone il colore, la bellezza e la resistenza. In questo luogo hanno vissuto e regnato i re del passato, e continueranno a susseguirsi fin quando il mondo lo vorrà.

Su un lungo balcone di pietra, dove si accede dal grande salone, un uomo attende l’emozione più grande al mondo, mentre un'altra piccola figura è seduta al suo fianco, con le gambe che penzolano nell’aria, tra i piccoli pilastri bianchi. L’uomo abbassa lo sguardo su suo figlio, osservandone il color rossastro dei capelli, che gli ricordano il tramonto che li circonda.
«Credete che la mamma stia bene? Non mi piacciono le sue urla…» il piccolo giocherella intrecciandosi le dita delle mani, stranito dalla situazione.
L’uomo saggio sorride all’ingenuità del figlio. «La mamma sta bene, non devi preoccuparti, Mufasa.»
«Sire!» una voce irrompe nella tranquillità. «È nato! La regina Uru l’attende nella sua stanza!» Un uomo dal naso adunco, fatica a riprender fiato, mentre cerca di riacquistare la sua compostezza al cospetto del Re.
Il Re guarda il piccolo e sorride, mentre quest’ultimo è indeciso sulle emozioni da provare. Quella che  prevale più di tutti è la curiosità. Entrambi corrono per i corridoi del palazzo, ignorando ogni tipo di etichetta che gli avrebbe imposto di dover camminare ad un passo lento e calmo. Il primo ad entrare nella stanza è il bimbo dai capelli rossi. Si ferma di colpo, osservando la madre distesa sul letto, mentre sorregge tra le braccia un fagotto di coperta.
«Vieni, Mufasa. Vieni a salutare il tuo fratellino.» La voce della donna è rotta dalla stanchezza, ma la sua gioia è palpabile nell’aria.
Sia il Re che il piccolo principe si avvicinano al letto, per conoscere quella nuova creatura, quel nuovo membro della loro famiglia. Tante domande iniziano a formarsi nella sua piccola mente, chiedendosi che viso avrà, se sarà bello come la sua mamma  o come il suo papà, se gli vorrà bene, se vorrà giocare con lui…
La madre scosta la coperta dal viso della piccola creatura, scoprendo i già tantissimi capelli neri, permettendo così a Mufasa ed al Re di osservarlo.
«È un bel maschietto sano» dice Rafiki il saggio, migliore amico del re.

«Mio Ahadi, come vuoi chiamare il tuo secondo genito?» la regina Uru non distoglie gli occhi dal viso del piccolo neonato tra le sue braccia, ed Ahadi cerca di trovar una risposta che possa soddisfare la domanda della moglie.
«Taka.» esordisce Mufasa, mentre posa intimorito la mano sulla testa del fratellino. «Lo chiamiamo Taka?»
Entrambi i genitori si guardano ed annuiscono. «Taka, benvenuto nella nostra famiglia.»
Il neonato, percependo la piccola mano calda accarezzargli la testa, apre gli occhi, mostrando così il loro colore verde acceso.
 


Ciao a tutti,
come ho già spiegato sopra, questo è un esperimento (come se non ne facessi abbastanza), a cui non ho resisistito. 
Per quelli che mi seguono, lo so, ho già due long da portare avanti ed una ff, ma... non sono riuscita a trattenermi. 
Beh, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!
A presto!

Arte

 
 
   
 
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