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Autore: Pabitel    23/10/2015    1 recensioni
In cui Louis Tomlinson chiede aiuto a Zayn Malik, il suo amico specializzato in pozioni, per farsi preparare un filtro d'amore, da rifilare ad Harry Styles.
Harry Potter!AU [2.1k], Louis Tomlinson/Harry Styles
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti! 
Non avevo in programma di scrivere questa os molto breve, ma mi è stato regalato questo prompt molto carino su ask e... here we are. 
Mi scuso per il banner di pessima qualità (non era in programma nemmeno quello), ma volevo inserire almeno un'immagine.

Bene, ora vi lascio: buona lettura!










Love Syrup


 
"Un filtro d'amore? Sul serio, LouLou?" chiese prima di scoppiare a ridere. Ma quando non ottenne risposta Zayn si girò e, alla vista dell'amico, abbandonò il tono di scherno, intuendo qualcosa di serio.
Louis Tomlinson era seduto sul divano di velluto rosso, nella sala comune dei Serpeverde, e guardava silenzioso la punta delle sue scarpe, mentre tormentava nervoso i polsi del maglioncino nero, tirandoli più del necessario.
"E chi sarebbe il fortunato?" chiese curioso.
"Oh no, non te lo dirò, scordatelo." rispose Louis, alzando finalmente il volto e diventando rosso dall'imbarazzo. Zayn si passò una mano sul viso e sospirò rassegnato. "Di nuovo Harry Styles? Lo vuoi capire che è etero?"
Louis sbuffò prima di alzarsi e cominciare a camminare avanti e dietro: "E' per questo che sono venuto a chiedere il tuo aiuto! Ho bisogno di un filtro d'amore!"
L'amico lo guardò in silenzio – gli occhi scuri vagavano lenti sulla figura del Serpeverde, concentrato a consumare il tappeto con i suoi passi nervosi – prima di annuire rassegnato. "Ci prover-" rispose, ma Louis gli saltò con le braccia al collo gridando: "Si, si! Grazie Zayn!" E, stretto in un abbraccio soffocante, sussurrò a corto di fiato: "Louis. Lo sai che un filtro d'amore è solo un'illusione... L'amore vero non-"
"Si lo so!" esclamò, allontanandosi di colpo da lui e Zayn ebbe l'impressione di averlo ferito. Che si fosse davvero innamorato del ragazzo dai capelli ricci e dagli occhi verdi?
"Lo so. Voglio solo divertirmi." disse risoluto, ma Zayn non gli credette nemmeno un istante. Si conoscevano da quando, circa quattro anni prima, avevano messo piede ad Hogwarts e da allora erano diventati inseparabili. Erano come fratelli e Zayn non faticò a capire che l'amico stava mentendo: gli piaceva divertirsi con i ragazzi – qualche volta anche con le ragazze – ma non aveva mai visto Louis così preso da qualcuno. Così preso da chiedergli un filtro d'amore. Un Grifondoro poi. Lo guardò uscire dalla sala Comune – quasi saltellava per la felicità – e si augurò che, almeno per quella volta, tutto sarebbe andato per il verso giusto. Ma era impossibile: quei due insieme combinavano solo guai e, ormai, tutta la scuola li conosceva come 'Partners in crime'. Zayn sospirò sconfitto e si incamminò verso le scorte di pozioni del professor Piton: aveva bisogno di alcuni ingredienti per quel dannato filtro d'amore.
 


Il bussare alla porta lo distrasse dalla sua lettura e Harry abbandonò il libro sul comodino, uscendo da sotto le coperte e alla ricerca di una vestaglia. Stava aspettando che Niall – suo fidato compagno combina guai – tornasse con gli ingredienti per una nuova pozione: quella settimana avevano deciso di tentare con la Felix Felicis. "Posso?" chiese una vocina sottile e "Avanti!" rispose Harry che nel frattempo non aveva ancora trovato la vestaglia. "Oh eccola!" esclamò, raccogliendo il drappo di velluto verde da sotto il letto, prima di girarsi e accogliere l'ospite. "Niall ce l'hai fatta finalmen-" cominciò ma “Non sono Niall.” disse una voce alle sue spalle. Quella voce.
“Louis!” sussurrò sorpreso ed Harry si girò, incontrando finalmente quegli occhi azzurri.
Il ragazzo di fronte a lui – visibilmente a disagio – lo fissava imbarazzato e cercava in tutti i modi di non far scivolare lo sguardo sulla sua figura, verso il... basso. “Ehm, Harry... Potresti... Potresti coprirti per favore?” chiese imbarazzato e, solo in quel momento, si rese conto di essere ancora in mutande: stringeva nella mano destra la vestaglia che aveva finalmente trovato ma indossava solo un paio di boxer con gli unicorni disegnati sul tessuto. “Dio mio che vergogna!” pensò, affrettandosi a coprirsi. Non aveva mai immaginato che la prima volta in cui Louis Tomlinson lo avrebbe visto in mutande sarebbe stata in una circostanza simile. “Per le mutande di Merlino, Harry! Smettila di pensare certe cose!” si ripeté, proprio mentre l’oggetto delle sue fantasie proibite chiedeva timido: “Disturbo?”
Dov’era finita tutta la sua spavalderia?
“No, uh, no certo che no, non disturbi ma- di cosa hai bisogno, Lou?” rispose Harry, sentendo le guance imporporarsi. Da dove era uscito quel soprannome?
Louis cercò di nascondere un sorriso e si avvicinò ad Harry che, solo in quel momento, notò che stringeva un flaconcino tra le dita. “Sono passato in infermeria stamattina e c’ero solo io e allora... Insomma, mi hanno detto di consegnarti questo.” disse in un fiato, allungando la bottiglietta verde verso di lui. “Cos’è?” chiese sospettoso e – Harry poteva giurarlo – Louis era arrossito fino alla punta delle orecchie. “Io... Ehm... Non lo so, cioè...” farfugliò facendo ridere Harry e, al suono di quella risata così bella, Louis alzò il viso e lo guardò, mentre gli occhi si illuminavano di una strana luce. “Credo che sia uno... Ehm, sciroppo per la tosse...” sussurrò, senza nemmeno cercare di essere convincente. “Sciroppo per la tosse, mh.” ripeté Harry scettico, avvicinandosi al ragazzo che lo fissava imbambolato. “Grazie.” sussurrò, prima di posare le lunghe dita su quelle sottili di Louis, sfilando il flaconcino dalle sue mani.
“Pr-prego” balbettò, prima di fuggire letteralmente dal dormitorio, proprio mentre Niall faceva il suo ingresso nella stanza. “Haz ma- quello era Tomlinson?” chiese, guardandosi indietro. Harry annuì in risposta e “Cosa voleva?” chiese ancora l’amico e il ragazzo sorrise.
“Niente di importante... Credo che volesse rifilarmi un filtro d’amore” disse soddisfatto e Niall strabuzzò gli occhi. “Un filtro d’amore... A te?”
A quelle parole Harry si risentì: “Che c’è? Non sono abbastanza bello?” chiese, mentre le labbra carnose si imbronciavano. “No no, ma... Tomlinson! O dio mio, Tomlinson ha una cotta per te! Non ci credo!” disse incredulo, prima di scoppiare a ridere. “E cosa hai intenzione di fare con quel Serpeverde?” chiese con le lacrime agli occhi. Harry ci pensò su, fantasticando su molte cose che avrebbe voluto fare con quel ragazzo, prima di chiedere: “Dopo quanto tempo fa effetto un filtro d’amore?”
 


“E se non funziona?” chiese ansioso e Zayn sbuffò, alzando gli occhi al cielo. “Louis. Te lo ripeto per l’ennesima volta: ho preparato l’Amortensia, il filtro d’amore più potente che esista, funzionerà.” disse e l’amico parve rassicurarsi un po’.
“Certo, sempre che una pozione possa far cambiare l’orientamento sessuale di una person-“ provò a dire, ma una gomitata per nulla delicata sul fianco lo zittì. Erano nascosti da qualche ora – precisamente da quando Louis aveva consegnato la presunta medicina – in uno sgabuzzino che dava sul corridoio della sala Comune dei Grifondoro. Ovviamente era stata un’idea di Louis: il suo piano prevedeva che, non appena Harry fosse uscito a cercalo, lui sarebbe magicamente apparso nel suo corridoio. “Fammi capire una cosa Louis.”
“Mh?” rispose l’amico, assorto nel tentativo di spiare il corridoio dalla serratura della porta. “Non sappiamo gli effetti che questo filtro avrà sul tuo amico: potrebbe non cambiare nulla oppure potrebbe cambiare tutto...” cominciò e Louis, finalmente, lo guardò preoccupato. “Cosa intendi dire?”
“Cosa farai se ti salterà addosso? Non hai mai scopato con un uom-“ disse soffocando le risate ma l’amico si lanciò su di lui.
“Eddai Louis, stavo scherzando!” disse tra le risate, steso sotto il ragazzo, impegnato a fargli il solletico. Nella foga della lotta, però, Zayn colpì un secchio e in un attimo ci fu un baccano assurdo. “Merda.” sussurrò Louis, mentre entrambi si bloccavano in attesa. “C’è qualcuno?” chiese una voce ovattata, una voce che Louis avrebbe riconosciuto ovunque. “Merda.” disse di nuovo, mentre si alzava e si passava le mani sui vestiti, togliendo la polvere.  “Tu resta qui.” intimò all’amico e uscì dallo sgabuzzino, prima che Zayn avesse il tempo di lamentarsi per essere stato rinchiuso lì, da solo.
 


Si era appena chiuso la porta del dormitorio alle sue spalle quando aveva sentito dei rumori provenire dal fondo del corridoio, nella stanza delle scope e dei secchi. “C’è qualcuno?” chiese incuriosito, avvicinandosi verso la porta di legno. Pochi secondi dopo Louis apparve improvvisamente, sorprendendo del tutto Harry. Non si era preparato a dover recitare immediatamente: era convinto di avere più tempo e ora era spiazzato, incerto sul da farsi.
“Oh, ma ciao Harry!” disse Louis, fingendo sorpresa e Harry scoppiò a ridere. Che idiota, si era nascosto in quel ripostiglio ad aspettarlo. La situazione cominciava a diventare sempre più divertente perciò Harry non perse tempo: non vedeva l’ora di... giocare.
“Louis!” esclamò correndogli incontro e in un attimo la distanza tra i due si annullò. “Harry?” chiese il Serpeverde, assolutamente sorpreso, prima che lui gli saltasse addosso. “Harry!” ripeté, mentre entrambi cadevano a terra, stesi l’uno sull’altro. “Harry!” sussurrò per la terza volta Louis, quasi senza fiato per la caduta inaspettata.
“Lou.” rispose il Grifondoro, pienamente soddisfatto della piega che quell’incontro stava prendendo. “Lou.” disse di nuovo sottovoce, mentre le sua mani correvano sul viso del ragazzo, quasi schiacciato dal suo peso.
Erano stesi a terra – Harry sopra Louis – ed erano vicinissimi come non lo erano mai stati: i loro nasi si sfioravano e Harry poteva perdersi negli occhi blu del ragazzo, in quegli stessi occhi blu che lo fissavano assolutamente sorpresi. “Che cosa stai facendo?” chiese con un fil di voce. “Ti sto per baciare, Louis.” E, prima che l’altro avesse il tempo di realizzare quello che gli aveva appena detto, si fiondò sulle sue labbra sottili, catturandole in un bacio desiderato da tempo.
Dopo qualche secondo di incredulità, finalmente, Louis rispose al bacio ed Harry sentì la sua lingua picchiettare sulle labbra carnose, chiedendo il libero accesso alla sua bocca. Cosa che, ovviamente, accettò di buon grado.
Passarono diversi minuti a baciarsi lì, ancora stesi sul pavimento, prima che il Serpeverde prendesse coraggio e cominciasse a far scorrere le sue agili mani sulla grande schiena di Harry: nonostante la foga del momento, Louis lo accarezzava delicatamente, temendo quasi che potesse sparire improvvisamente, facendo una leggera pressione. Pressione che poi divenne tutt’altro che leggera, precisamente quando Louis lasciò che le sue mani scendessero fino alle natiche di Harry. “Louis!” esclamò Harry sorpreso, interrompendo per un attimo il bacio. Ma il ragazzo morse le sue labbra, catturandole di nuovo in un bacio, e ribaltò le posizioni, mettendosi a cavalcioni su Harry. Un sorriso impertinente gli attraversò il viso ed Harry lo strinse a sé, facendo scontrare i loro bacini, mentre le sua mani enormi andavano a combaciare perfettamente con il fondoschiena dell’altro. Louis mugolò sulle sue labbra e si spinse ancora di più su di lui ed Harry impazzì.
“Okay, fermo, fermo, noi non possiamo.. Fermo.” disse ansimando e Louis si trovò d’accordo con lui. Non sapevano per quanto tempo avrebbero resistito ancora. Harry guardò il ragazzo seduto su di lui: aveva i capelli scompigliati, le guance arrossate e le labbra sottili e screpolate che continuava a tormentarsi.
Harry voleva baciarlo di nuovo, ma era arrivato il momento di dirgli la verità. Sorrise prima di confessare: “Aspettavo di farlo da quando ho capito che eri gay, Tomlinson.”
“Io non sono ga- Aspetta! Che vuol dire che aspettavi di farlo...? Oddio, non dovresti dire una cosa del genere...” disse Louis, cominciando a straparlare. Le mani di Harry corsero sui suoi fianchi sottili, mentre cercava di tranquillizzarlo: “Ti stai chiedendo come sia possibile che io ti abbia aspettato? Lo so, non è una frase che qualcuno sotto l’effetto di un potente filtro d’amore direbbe...”
“Filtro d’amore!” esclamò, alzandosi di scatto e lasciando Harry ancora steso a terra, sul pavimento di pietra. Si alzò anche lui, senza Louis sentiva improvvisamente freddo.
“Louis, Louis calmati!” disse, mentre quest’ultimo cominciava a tirarsi i capelli disperato e camminava avanti e dietro, agitato e senza una meta. “Ma come faccio a calmarmi? Mi hai scoperto! Dio mio, sembro un ragazzino alla prima cotta! Che imbarazzo! Io, io me ne vado Harry!” disse d’un fiato e si girò, cominciando a correre per il corridoio. Ma Harry non perse tempo: lo raggiunse in un attimo e lo bloccò per un polso, catturandolo in un abbraccio. “Tu non vai da nessuna parte, non ora che ti ho trovato.” sussurrò sulle sue labbra, prima di baciarle leggermente. “Non vai da nessuna parte.” ripeté, stingendo il viso sottile tra le mani.
“Quindi... Non sei sotto effetto di alcuna pozione?” chiese Louis sottovoce, fissandolo negli occhi. “No. Ti ho solo fatto credere di aver bevuto l’Amortensia. Ti ho baciato perché volevo farlo.” disse e il viso del ragazzo si distese in un sorriso. Harry baciò di nuovo quelle labbra di cui non riusciva più a fare a meno e chiese: “Perché un filtro d’amore? Perché non provarci e basta?”
“Beh perché non pensavo che fossi gay e non ero sicuro di piacerti e-“
“E?”
“E volevo solo baciarti, almeno per una volta. Volevo baciarti.” confessò, nascondendo il viso sul suo petto  e ispirando il suo profumo.
Harry sorrise, intenerito da quel piccolo segreto e strinse Louis tra le braccia. “Ora andiamo.” gli sussurrò tra i capelli, baciando la sua testa. “Perché?” chiese Louis, sinceramente incuriosito ed Harry scoppiò a ridere. “Beh, credo che tu abbia molto da raccontare a Zayn, sempre che tu non sia troppo impegnato a scappare visto che lo hai chiuso in uno sgabuzzino.”
“Zayn, è vero! Mi ucciderà!” esclamò, prima di afferrare la mano di Harry e cominciare a correre, trascinandolo con sé.
 

 



Angolo autrice:
Se siete arrivati a leggere fin qui... grazie! Questa one shot non è nulla di speciale, ma è stato carino scriverla. Spero che sia piaciuta anche a voi! 
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Alla prossima! 
Se volete contattarmi, per qualsiasi cosa, mi trovate qui: facebook twitter e ask
 
Pabitel 
   
 
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