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Autore: ImmaEFP    27/10/2015    2 recensioni
Mani gelide,pioggia. Tempesta nel cuore. Ma sei lì ad aspettarlo,perchè devi,vuoi dirglielo. E allora ti resta solo una cosa da fare. Scegliere come procedere e come terminare.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota autrice:
Ho ascoltato una canzone e mi è apparsa una scena tra Gaetano e Camilla. Non posso dirvi esattamente cosa succede,ma diciamo che la piopggia aiuterà la prof a fare chiarezza e a farsi avanti. Ovviamente mi è venuta lunga una decina di pagine che ho dovuto dividerla,quindi sarà divisa in due capitoli anche se inizialmente doveva essere una one shot,e vi avverto che il finale sarà aperto,quindi senza sapere come andrà a finire,spero però di pubblicare presto la seconda parte che non voglio finire scaraventata contro un muro. Spero vi piaccia. Buona lettura.


''Esco dal centro e ti vengo a cercare.''

Lo sai anche tu,sei lì,sotto quel portone dove tira l'aria gelida e una tempesta irrompe dentro di te,ma lo sai che sei lì perchè attendi,attendi che quel turbine che si era scatenato contro di te e che ti aveva fatta stare maledettamente bene ritorni a stravolgerti la vita,anche se non hai il coraggio,ti chiedi se riuscirai a farti guardare negli occhi,se mai dovesse respingerti e mandarti a quel paese,visto tutto il casino che gli hai creato. Ti chiedi stupidamente se sta ancora male. Ti stringi la pelle del braccio tra le dita perchè rimpiangi le parole che gli dicesti scioccamente,ti costringi a farti del male,a lasciarti un livido che non farà mai male come quello che hai lasciato a lui nel cuore.Sei lì,ma non hai la forza di ammettere che è la cosa giusta da fare, anche se ti batte nella testa un'emozione, se mai capirà perchè ti sei allontanata, col senno di poi che non avresti mai voluto. Vigliacca, egoista. E anche i respiri, oltre le tue mani, fanno fatica a starsene buoni, tremano,si bloccano all'altezza della gola. Sei uscita da lì e sei andata a cercarlo. Con la speranza di incontrarlo. Anzi, credi che ormai sia scontato, ovunque tu sia, ovunque lui è, il destino vi fa incontrare, e allora forse speri di impietrirlo quando ti scorge da lontano, come se vi stesse rivedendo dopo anni di distanza, perchè sai che in quel modo sai leggergli lo sguardo. E allora puoi capirlo. Puoi capire se anche a lui fa lo stesso effetto vederti, se anche a lui mancano le tue labbra e le notti trascorse insieme.

''Oggi un pò come ieri pensieri di corda si attorcigliano al cuore.''

E ti chiedi se anche lui ogni tanto fa capolino nel passato,se anche lui,come te,non riesce ancora a crederci che tutto è partito da una sera fredda e buia. Un po come te che quando di sera sei da sola sotto le coperte ripensi a tutte quelle volte che ti abbordava con una rosa o se ne usciva con frasi da poeta principiante,ma frasi che ti alleggerivano il cuore.E quel bacio voluto e sotterrato,ti chiedi se l'ha stampato come te negli occhi,perchè tu non l'hai mai dimenticato,il tuo inconscio l'ha sempre saputo che quel bacio si sarebbe trasformato in qualcosa di più forte e vero. Un'altro scroscio di vento ti attraversa le osse e le tue mani,bianche e secche,cercano il calore dentro le tasche del tuo cappotto blu. Ti chiedi perchè hai sempre tenuto a bada i tuoi sentimenti,come e perchè riuscivi a non cedere,come potevi pensare che incontrarlo ovunque,anche dopo anni fosse soltanto un caso.E poi ti sorge l'ennesima domanda. Come hai potuto fargli tanto male? E ti ricordi quando era alle tue spalle pronto a difenderti,quando ti stringeva per non farti spaventare,quando ti accoglieva a casa sua mentre cercavi una soluzione ai tuoi problemi? Ricordi quando lo allontanavi e ci hai mai pensato a come si sentiva lui quando doveva fingere di stare bene e reprimere quello che sentiva solo perchè tu eri la donna di un altro? 
Ma forse non importava,allora era anche comprensibile.Ma adesso no,ora stai provando una terribile sensazione. Ora che ti son passati i momenti più importanti davanti agli occhi,quelli che avete trascorso insieme,condiviso giorno e notte,e non i soliti incontri per risolvere il caso o per farti aiutare dal poliziotto. Ma di quei momenti dove il poliziotto era fuori servizio,dove il lavoro era terminato. Quella sera dove tutto cambiò,dove bastò una camomilla per bussare alla porta dell'uomo che subito dopo divenne quello della tua vita.Un percorso cominciato proprio tra quelle lenzuola grigie e quattro mura rosse,le sue mani a sfiorarti la pelle e i vostri respiri incastonati perfettamente.I vostri bacci trepidi e la voglia matta di fare l'amore.E il risveglio,un delicato e vero risveglio. Erano bastate due parole per accertarvi che quello fosse stato l'inizio della vostra nuova vita insieme,dove un amore represso per tanti anni poteva finalmente scoppiare e anche tu sapevi che se un giorno sarebbe tutto finito,anche se non te lo auguravi,niente poteva riprendere come prima. Vi sareste guardati negli occhi e avreste capito che continuare solo a guardarsi era un danno. E poi tutti quei baci avventati era la prova della verità. Un enorme viaggio nelle vostre bocche,nei vostri cuori,uno di quei viaggi dove la partenza è sempre eccitante,ma che resta a te scegliere come e dove proseguire. E poi,il finale dipende dalle scelte. Tu hai scelto di non scegliere,di dargli tutto e di non lasciargli niente,almeno irrazionalmente,perchè questo lo credi tu,tu che hai cercato di fare la forte e la donna libera e indipendente,quando invece avresti avuto bisogno di non essere oppressa,ma bastava farglielo capire,reagire in un altro modo,e invece gli hai fatto male,più del cazzotto che gli aveva tirato lo stronzo del tuo ex marito,che ex ancora non è. E ora,stai ritrovando dentro di te la donna che in quell'istante si era perduta sulla strada della paura e del esaurimento,perchè sai che il male che hai fatto a lui,ha fatto male anche a te,e tu non l'hai potuto sopportare,un male che di dosso non va via facilmente,e quindi ci hai pensato,non puoi e soprattutto non vuoi far la stessa cosa. Anche perchè ora lo sai,non hai amato mai nessuno come ami lui.

''Ho bisogno di capire,senza temere ne tremare.''

Ma immancabilmente un'altra ennesima domanda senza risposta. Se è tardi o meno per rimediare,se si sarà stancato di aspettarti,se si è sentito ferito,tradito,illuso,messo da parte e se tu facendo la stronza,sei diventata soltanto la sua avventura passionale. E questo ti sotterra.Hai bisogno di capire se la distanza è la certezza che da soli,l'uno senza l'altro non potete restare,che per vivere avete bisogno di guardarvi negli occhi prima di addormentarvi e sorridere. Hai bisogno di capire se le porte si chiuderanno lasciandovi alle spalle la vostra trasgressiva storia d'amore o se siarà la porta a chiudersi mentre vi trascinate nelle mura della vostra casa.Hai bisogno di capire se quello che senti tu quando ti poggi la mano sul cuore è lo stesso che sente lui. Ma stai tremando,e non vuoi.Hai paura e lo sai,hai sbagliato e temere,in questo caso,è una priorità.
Hai bisogno di vederlo negli occhi,di sentire la sua voce,di strappargli un sorriso quando si accorge che sei lì per lui,hai bisogno che ti venga incontro per non temere,ne tremare.
E poi chiudi gli occhi,senti il freddo gelarti i denti,le mani riscaldarsi lievemente e tornare ghiacciate al vento e ritrovarti sotto la pioggia quando li riapri e lo vedi,di fronte a te,immobile,pietrificato,con gli occhi puntati verso di te,uno sguardo indecifrabile che ti accupisce l'anima e ti scaraventa contro il muro,le ossa rotte per l'urto e un freddo alla quale non si può sopravvivere. Hai bisogno di parlare con lui,di andargli incontro,di fare questo benedetto primo passo.

''Sono il vento e l'istinto,oltre l'ombra che ho dentro,mi fotografi adesso.''

Ti scolli dall'asfalto e lo raggiungi sotto gli sghizzi leggeri della pioggia,con un sorriso che finge tranquillità,perchè senti mancarti il respiro,bruciare lo stomaco,e sai che tutto questo potrebbe finire,ma sai anche che tutto potrebbe ricominciare.Tocca a te scegliere. Ti sta guardando,ma non sorride,ti guarda come se non avrebbe mai voluto incontrarti e non perchè ti odia,ma perchè più ti guarda,più ti incontra,più lui sta male e sente la mancanza di te,e sai benissimo che non sa resisterti. Perchè vorrebbe dimenticarti ma tu,testarda comne sei irrompi nella sua vita.
-Gaetano..- ti sei limitata a guardargli le mani infilarsi in tasca e il suo sguardo spossato e deluso. E ora il bruciore è diventata un intossicazione alimentare.
-Ciao.- non ti chiama neppure più con il tuo nome.
Gli sghizzi sono aumentati e senti le gocce cascarti sul collo,un brivido che ti spinge a darti una mossa.
Respira,trattieni le lacrime,ma i suoi occhi sono rossi,probabilmente dopo i pianti isterici che avrà prodotto come una macchina da fabbrica.
-I tuoi occhi...- ma ti si attorciglia il cuore.La tua maledetta mano si avvinghia sulla sua guancia destra e sai che non dovresti perchè gli fa uno strano effetto,chiude gli occhi come se ti stesse desiderando,ma stavolta stringe le labbra verso l'interno e una lacrima casca dal suo viso,identificata tra quelle della pioggia.
-Maledetta lacrima..- gliela asciughi con il pollice ma questo viene rimosso dalle sue mani calde portandolo verso il vuoto lasciandoti congelare. 
-Camilla,non serve..- chiude gli occhi,deve prendere coraggio. -Mi hai ferito.- lo sapevi,cavolo e se lo sapevi,e forse sarebbe anche la decisione migliore allontanarsi da te,ma qualcosa ti dice che continuare a scappare o a lasciarsi scappare è da stupidi,insisti,resisti. 
-Lo so,ma ascolta..- ma continua a non volerne parlare,lo zittisci tu,quando ricominci a parlare. -Sta per arrivare una tempesta,sto per prendermi una terribile influenza,ho le mani e i piedi gelati e ti sto aspettando da 45 minuti,ma nonostante tu sia una pietra e probabilmente non mi ami più,io sono qui perchè niente è più freddo di quello che provo quando ti allontani o quando mi eviti,niente fa più male del ricordare quello che siamo stati e non poterlo più vivere.- ti eri anche preparata un discorso annebbiato ora dai suoi occhi e non potevi immaginare che guardandolo dritto negli occhi ti sarebbero venute da se. Respiri ma fai una fatica enorme nel trattenere le tua mani nelle tasche del cappotto quando l'unica cosa che vorresti è riscaldargli quel suo viso pallido. Ma ti sei scostata appena hai notato che si erano irrigiditi i suoi muscoli al tuo tocco sulla sua pelle. Sai che ti fa paura parlare con lui,a rischio e pericolo cerchi di trovare le parole giuste,di dargli una spiegazione valida. Di rimanere sconosciuti proprio non ti va,amici mai. 
-Voglio che tu mi ascolti,che tu mi dia solo il modo per dimostrarti che mi sono pentita,che ho sbagliato tutto.- emetti con le mani che tremano dall'emozione forte.
-Io credo sia un pò tardi Camilla.- e lui ribatte deciso,pronto a sconfiggerti.
-Non è mai troppo tardi Gaetano.- La pioggia continua a scendere sui vostri corpi e a bagnare i vostri volti. 
-Ti ho aspettato dieci anni Camilla,mi hai mollato senza darmi una spiegazione,senza capire il male che mi stavi facendo,io mi sono stancato,mi sono stancato di correrti dietro,di ignorare le tue indecisioni,le tue incertezze,mi sono stancato del tuo egoismo,perchè è questo che sei. Un'egoista.-
Non sai se fa più male il tono di voce che emette o le parole stesse. O forse entrambi.
-No! Ti sbagli,io ho capito tanto in queste settimane.- Perchè giurarti di andare a letto presto era impossibile,non servivano più le camomille,o la valeriana e nell'istante in cui tentavi di chiudere gli occhi il pensiero di lui a pochi passi da te,un pianerottolo a distanza,ti assottigliava sempre di più.
-E quando l'hai capito Camilla? Avevi bisogno di perdermi prima di capire che non avresti mai voluto fare e dire quello che hai fatto e detto?- il suo tono è seccato,deluso e tu ingoi la saliva impastata nella bocca da troppi minuti.
-Sono stata una stupida lo so,ma ti prego,lasciami spiegare.- lo fissi negli occhi non potendo fare a meno di notare la sua rabbia,il suo strazio. E quanto ci abbiano rimessi quegli occhi negli ultimi tempiche se ci pensi troppo ti riesce bene solo tirarti uno schiaffo. 
-Vorrei Camilla,vorrei se tra noi non fosse finita in quel modo,ma ora non ci riesco. Se ti guardo non vedo più in te la donna che desideravo una volta,quella che sembrava darmi il cuore oltre che il suo corpo di notte quando faceva l'amore con me,non riesco a perdonarti,a passarci sopra per l'ennesima volta.- Perchè lo sai,per lui andava anche bene il tuo rifiuto quando ti ammaliava,ma continuava a insistere,a non perdere l'occasione,perchè tanto non ti aveva mai avuta e non mollava la presa,non si arrendeva,finchè non ti avrebbe conquistata,ma poteva mai sapere cosa significava poi vivere l'amore che sentiva per te? Non poteva saperlo. Ma appunto fino a quel momento tutto ci andava. Ma stavolta è diverso. Non può continuare a convincersi che va tutto bene,che i tuoi tira e molla a lui fanno comodo,che per ora si gioca il ruolo di amante,che l'importante è riscaldare il letto assieme o baciarvi clandestinamente. A lui tutto questo non va giù. Perchè se non l'hai capito lui non scherza,non l'ha mai fatto altrimenti ti ci avrebbe lasciata nuda in quel letto la mattina subito dopo la vostra prima volta,perchè ormai aveva raggiunto il suo scopo e invece no,invece ti aveva tenuta stretta,anche con la paura di perderti,ma non ti aveva mai fatta sentire a disagio,non ti aveva mai scaricato la propria tensione,o le proprie paure,mentre tu,tu non ci avevi neppure pensato una seconda volta,nè a mollarlo,nè a NON trovare una spiegazione,nè a prevedere le conseguenze. E ora ti fa male quello che senti uscire dalla sua bocca. Ti guarda,i tuoi occhi,la tua bocca,i tuoi capelli,il tuo collo,ma forse ha solo un ricordo vago e lontano.
-Non pretendo di essere perdonata,nè tantomeno di fare la vittima o di trovare giustificazioni al mio comportamento,voglio solo che tu mi ascolti e dopo posso anche andare via,non voglio che tu mi risponda,ma devo dirtelo perchè è insopportabile tenerselo dentro.- ti scrolli via da dosso quel minimo di paura e ritorni a giocarti l'istinto,sperando di azzeccarci la mossa.
-Mi manchi Gaetano,mi manchi e non so come fartelo capire. Perchè proprio quando mi sono allontanata da te ho capito che mi mancavi da morire,credevo di essere forte e cavarmela anche da sola. Ma i miei giorni dipendevano dalla tua foto,dalla nostra foto,dai nostri ricordi,i miei giorni dipendevano dal pensiero di te. Non sapevo che per mancarsi,per desiderarsi c'era bisogno di stare così lontani,eppure io l'ho capito così,standoti lontano,mantenendo le distanze.- Perchè in quei giorni l'aveva proprio intuito tentando di ingoiare il groppo alla gola che quasi la soffocava. "Voglio essere libera e indipendente" almeno ci credevi,ne eri convinta, ma non potevi sapere che una volta tornata a casa ti saresti sentita in prigione,vuota e terribilmente sola. Che la distanza si sarebbe presa gioco di te,facendoti rimpiangere di tutte le cazzate che avevi fatto negli ultimi giorni. Non potevi immaginare che la parte forte e decisa di te poteva esistere solo se c'era lui accanto a te,e se credevi di poterla reggere anche da sola,ti sbagliavi di grosso,egoista anche con te stessa.
-Non riesco a crederci,tu non dipendi da me,tu dipendi solo dalle tue stupide scuse di cui io non so che farmene.-
Scuote il capo e lo sai che non scherza,che se ne sta convincendo ogni giorno di più che ormai sei solo da dimenticare,anche se sarà difficile.

''Ho paura e ti amo e per questo ci sono,sono mani bagnate,sono lacrime uscite. Ho paura e non temo questo cambio di tempo,per natura mi spingo per vedere se ho perso.''

Non puoi accettare di chiudere qui la conversazione,non puoi rischiare di perderlo ancora.
-Ho paura.Ho paura di perderti per sempre,di doverti ricordare come l'uomo che ho incontrato per caso e ritrovato per scelta,nel mio cuore. Ho paura di continuare a sbagliare,di farti solo del male e di non poter rimediare. Perchè so che se dovessi perdereti per sempre mi mancheresti. E probabilmente rimpiangerei me stessa per averti portato a letto e mollato quando probabilmente avrei dovuto aspettare ancora un pò,essere consapevole delle conseguenze,esserne completamente certa,e resistere fino alla fine,fino all'esplosione totale di quello che sentivo.Ma con la certezza che non ti avrei mai lasciato. Ma probabilmente avevo paura anche di aspettare troppo,perchè una volta libera,una volta pronta saresti stato tu a respingermi.Ho paura perchè so che tutto quello che c'è stato tra di noi è così tremendamente vero,ho paura perchè temo di doverti tenere lontano,di sentirti distante,di ritrovarmi faccia a faccia con la donna che sposerai,che non sarò più io a dormire con te,a non fare più l'amore con te,a non stringerti e l'ho capito quando mi sono resa conto che stavo per perderti,ho paura di dirti che nonostante tutto io..Ti amo.-
Fai fatica a mantenere il controllo,e la tua ansia sta diventando un attacco di panico,e non sai se sotto la tempesta che ha preso il posto degli sghizzi riesci a non crollare.Non ti lasci intimidire dal tempo,perchè neanche quello ti fa più paura,neanche quello può impedirti di scappare.
Ti sei spinta,per la prima volta,a scoprirti davvero,a dichiarargli quello che senti. Perchè se credevi di averglielo dimostrato con i piccoli gesti o con le parole,o con la difensiva ne suoi confonti,o con tutti i modi possibili,allora ti sbagliavi. Allora in questo caso neppure il buio ti fa paura.
Gli poggi le dita sulle labbra per fargli capire che deve starsene in silenzio. Che ora è il tuo momento di parlare,e che lui,in qualsiasi modo,l'ha già fatto troppe volte.
-Ti amo ma non te l'ho mai detto,e non credevo che dirtelo potesse farti stare meglio.Darti la certezza che ti amavo e che ti amo davvero. Mi bastava averti al mio fianco,di giorno e di notte,rassicurarti con un sorriso o stringerti le mani quando dicevi di aver paura. Per me amarti significava svegliarmi accanto a te,trascorrere il tempo a guardarti negli occhi. Per me amarti significava fare l'amore con te,ma farlo sul serio e non come amanti,che non sapevano se si sarebbero ritrovati. Ero pronta ad amarti,a dirti che vedevo in noi un futuro,ma mi sono sentita pressata,ero solamente troppo impaurita. Non volevo del tempo per capire chi amare o se ti amavo sul serio,ma tempo per non scaricarti le mie paure,avrei preferito tenerti lontano che continuare a vederti star male mentre subivi in silenzio le mie torture,le mie paranoie.Ma sapevo che tanto sarei ritornata da te,solo che probabilmente il problema non era più la mia scelta,ma la tua. Non mi avresti più aspettata,e ti capisco. Ma se hai bisogno che te lo dica allor te lo dico,ti amo,ti amo e non riesco a fare a meno di te.- Ti poggi le mani sul viso bagnato dalla pioggia,è ghiacciato e le tue mani,bagnate anche quelle si fanno strada verso le sue labbra viola e tremolanti,le sfiori ma stai attenta a non insistere,perchè quello che ti basta e avergleilo detto,sotto la pioggia,con il freddo nelle ossa e nel cuore e il corpo stanco,il mal di testa lancinante e la mente pronta a ritornare di sopra,tra le mura calde di casa tua.
Non lo lasci parlare,o rispondere,ma non riesci neppure a decifrare la sua espressione. Lo sai,ora per lui è difficile,e sai anche che ti ama certo,che i sentimenti non si cancellano come una parola scritta a matita su un foglio bianco. Ne sei certa,perchè tu e lui vi siete sempre capiti,anche quando eravate solo amici (col senno di poi che tu l'amavi ma va bhe).

''C'è qualcosa che vola, lato destro del cuore.''
 
E ora giri i tacchi,e lo molli impietrito e senza parole. E che ti sta fissando l'hai capito pure tu. Ma forse una volta lo faceva perchè sentiva il forte desiderio di correrti incontro e baciarti o perchè non riusciva più a reprimere quello che sentiva e ti guardava capendo che forse ti avrebbe persa per sempre. Ma ora,ora non sai cosa significa. Se è disgustato,o se ti ama ancora e gli serve tempo per rielaborare la tua ipotesi. E ti auguri la seconda. Perchè in quel caso,basta mettervi la mano sul cuore e riscaldarvi.
   
 
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