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Autore: Lady Moon    28/10/2015    1 recensioni
[Frances Hodgson Burnett]
Mary, una bambina spesso arrabbiata, sola ed irascibile, trasferendosi dallo zio che abita nello Yorkshire, scopre un giardino segreto; un giardino che non solo la farà cambiare, ma la farà crescere, realizzare alcune cose del suo passato.
Il suo cambiamento è dunque in positivo, come il cambiamento che effettuerà lei stessa al giardino, poiché esso in seguito ad un grave incidente fu reso inaccessibile e fu di conseguenza abbandonato - un po' come Mary - per 10 anni.
Cosa passerà nella piccola mente della bambina? Cosa avrà di tanto speciale questo giardino?
***
{Fanfiction ispirata dal libro "Il giardino segreto" di Frances Hodgson Burnett, autrice che adoro molto, come il suo libro.}
Buona lettura.
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Una bambina e un giardino.

 
 
Fino a quel momento, Mary, non aveva compreso che sentirsi sola era una di quelle cose che la rendevano così scostante e arrabbiata: parve rendersene conto solo quando il pettirosso la guardò e lei guardò il pettirosso."

 
 ~ ~

 
Perché una bambina così piccola si sarebbe dovuta sentire così? Cos'è che in realtá affliggeva Mary? Cosa l'aveva condotta - forse inconsciamente o indirettamente -  alla solitudine? 
I suoi genitori, diceva, quando erano nel suo paese, l'India, non la consideravano abbastanza. Erano carichi dei loro pensieri, due adulti che in realtá si comportavano da bambini, lasciando provvedere alle cameriere, lasciando che la loro figliola crescesse senza coccole, senza parole dolci o carine. E poi la peste... uccise tutti, tranne lei, che inequivocabilmente non era dispiaciuta a dovere della morte dei suoi.

Eppure adesso aveva una nuova vita davanti a sé: lei era in un posto immenso, lì a Misselthwaite Manor, abitazione dello zio nello Yorkshire, e aveva conosciuto una simpatica nonchè dolce cameriera, di nome Martha, che faceva da contrasto alla freddezza di Medlock, la governante. Ma soprattutto, aveva scoperto un giardino, un giardino segreto tutto suo. Lei ora si sarebbe dedicata interamente al suo giardino, lei l'avrebbe cambiato, l'avrebbe trasformato - che dir si voglia - per il meglio. Un giardino che da tempo era stato dimenticato, si pensi 10 anni, pieno di erbacce, foglie secche, e di tante altre piccole imperfezioni, sarebbe diventato un giardino perfetto, l'avrebbe modellato a modo suo, un giardino dei suoi sogni. Questo perché Mary per la prima volta nella sua vita avrebbe messo il suo cuore in qualcosa. E il giardino segreto era la cosa più idonea da cui iniziare.
Non aveva mai avuto prima qualcosa di attraente da fare, nè qualcosa che lei considerava "divertente". Ragion per cui la piccola non aveva mai avuto amici. La cosa straordinaria era che non se ne faceva una colpa, nè si dispiaceva. I bambini la prendevano in giro di tanto in tanto, lei non piangeva, lei non piangeva mai. Era dura, aggressiva, acida. Non aveva pianto neanche quando i suoi genitori erano morti. Fu sorprendente per la signora Medlock quando lo venne a sapere, era quasi disgustata dall'aspetto di Mary, e dal suo modo di essere, ed in effetti sarebbe stata una sorpresa per qualsiasi altro adulto. Gli adulti neanche piangono molto spesso, ma lo fanno. Una bambina come lei, invece, non piangeva nemmeno in situazioni catastrofiche; era come se il suo cuore fosse sigillato, e messo allo scuro, quindi, dal percepire forti emozioni (figuriamoci quelle deboli). O possiamo definirlo incompetente di lasciar trapelare alcuna reazione. Lei stava bene da sola, pensava, e il resto del mondo era un qualcosa di oscuro, irrilevante, giacché non meritava attenzione.
Lei e il giardino si somigliavano molto, ed entrambi avevano come il bisogno necessario di diventare qualcosa di speciale, di far estirpare senza paura e a poco a poco il proprio spirito, la propria realtá.
Entrambi necessitavano di attenzione, di cura. 
Entrambi erano stati abbandonati, assetati d'affetto, lasciati marcire, ma ciò non significava che tutto era perduto.
Mary era riuscita, grazie anche a Dickon, suo grande amico nonché fratello minore di Martha, a far rinascere i fiori, respirare meglio la terra, aveva eliminato le erbacce e coltivato ancora altri fiori e tagliuzzato i rami; l'aveva reso un giardino degno d'essere definito tale. Lo stesso pensò Colin, suo cugino e figlio del signor Craven - lo zio di Mary -, sorpreso inizialmente da tutta quella bellezza. E Mary, lei sorrideva. Lei era ingrassata per quanto mangiava, aveva i capelli più lucenti, aveva un viso più gioviale. Lei era cambiata, e lo diceva anche Martha. Lei, come il suo giardino, era diventata bella.
Bella nell'anima, e nel cuore, ora Mary le emozioni le sentiva, cose che prima non aveva nemmeno idea di che significassero. Sentiva la felicitá e l'adrenalina pulsare irrequiete e senza freni nel suo sangue, correva, cantava, giocava, si nascondeva con i suoi due amici, si occupava del suo giardino segreto, e non desiderava fare altro. Andava bene così.
Una semplice bambina acida aveva cambiato il destino di Colin, il quale a sua volta era un bambino solo ed insicuro, quello del fantastico giardino segreto, e quello del signor Craven, il quale aveva a sua volta un passato doloroso. Insomma, aveva cambiato le sorti dell'intera abitazione nello Yorkshire. Lei aveva avuto questo dono, non si poteva arrendere, doveva riuscirci, e fu così, era fatta. Era stata se stessa, aveva conosciuto il suo vero io, e poteva rallegrarsi di quello. 
Tutto andava bene... una bambina come tante ma con un passato particolare, che l'aveva fatta crescere, che l'aveva resa speciale. 

Il pettirosso la guardava con occhi diversi e lei con occhi diversi guardava il pettirosso, e gli sorrideva, adesso.










*Nota dell'autrice: Salve a tutti! 
Ci tengo a ringraziare chi è arrivato fin qui e ha letto dunque la fic. Spero di non avervi fatto Spoiler, in quanto ho trascritto alcune cose che erano presenti nel libro.
Ho praticamente adorato da subito questa composizione, e personalmente la consiglio a chi ama il genere. Avevo in mente di creare questa fanfiction da qualche giorno e ho provveduto, sperando vivamente d'essere stata soddisfacente, soprattutto per chi ha letto il libro. 
E quindi niente, alla prossima.
*

 
   
 
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