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Autore: queenjane    29/10/2015    7 recensioni
Una storia di amicizia, amori, avventure sullo sfondo suntuoso e tormentato del regno dell'ultimo zar di tutte le Russie, di una principessa coraggiosa, dotata di un indomito orgoglio, sopravvissuta, piena di antiche paure e nuovi ardimenti, la sua vita e di chi ha vissuto con lei.. Nata lo stesso giorno di Mozart, principessa di un antico casato, potente e maestoso, amica delle figlie dello zar, ecco Catherine dagli occhi di miele, amata immortale, regina dell'altrove, che si muove sul rumore dei ricordi..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
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Prima ancora delle risposte, mi interrogo sulle sensazioni, desidero provare qualcosa e dentro, lucida, percepisco il nulla, tutto il vuoto che mi circonda.
Ho costruito un muro di altezzosa freddezza per sopravvivere, i sogni dimenticati, cammino senza meta, solo a me stessa devo rendere conto, ieri e oggi sono sola con le mie paure..


Li ho persi.

Mi stendo supina sull’erba, gambe e braccia allargate a forma di stella, tutto riaffiora, un gioco di specchi, memorie rovesciate, profumo di rose e glicine, edera, partite infinite a tennis e scacchi, due ragazzine che pattinano, frammenti di dialoghi, ci sei, riposa, sono stanca, ho avuto paura di perderti.

Mi tasto la fronte, la cicatrice occultata dall’attaccatura dei capelli, ricordo di una caduta a cavallo dove sbattei la testa, una commozione celebrale e lei che mi chiamava mia principessa, un inchino e un sorriso, ero tornata, e di contrabbando, una sigaretta in due, che principianti, sorsi furtivi di vino, confidenze.
Era la mia migliore amica, mia sorella.

La Grande Guerra è terminata, i sopravissuti celebrano il caso di essere sempre vivi, riti inventati e pronti sul momento.
Al diavolo i morti, quando lessi i titoli su “Le Matin”, lo zar fucilato nel luglio 1918 a Ekatenerimburg, nessun accenno alla famiglia imperiale, compresi che era finita.
Mia madre si chiama Elisabetta Aleksandrovna, Ella per amici e parenti, e custodisce i segreti con la tenacia di un alchimista o di un cavaliere medievale, specie uno.

Sono nata il 27 gennaio 1895, come Mozart, in una aspra giornata di neve, la prima figlia dello zar Nicola II nel novembre dello anno.

Per desiderio imperiale, le due bambine si frequentarono fin da piccole per perpetuare una tradizione, visto che fin dall’infanzia il giovane imperatore era stato amico di Aleksander Aleksandrovic Rostov-Raulov e Pietr Paulovic Raulov, rispettivamente fratello e marito di Ella, con cui aveva prestato servizio negli ussari.
Credeva in quei legami, la coincidenza delle due nascite gli pareva di buon auspicio.
Nicola II era nato il 16 maggio 1868, evento annunciato da 300 colpi di cannoni dalla Fortezza dei Santi Pietro e Paolo, figlio dello zarevic Alessandro e di sua moglie Maria, si stapparono vodka e champagne.
I Romanov avevano un nuovo discendente, peccato che la data fosse di cattivo auspicio, il 16 era il giorno di San Giobbe, lo sventurato.
Chiamato Nicholas, come il bisnonno, ebbe appellativo di Nicky.
Ella era la figlia di una dama di compagnia della giovane granduchessa Maria e crebbe a corte.
Tutti la reputavamo deliziosa, a partire dallo zar liberatore, Alessandro II, che aveva abolito la servitù della gleba, aveva fede nel progresso, peccato fosse morto giovane, in un attentato, nel 1881.
La sua agonia fu lenta e penosa, raccontò attento e preciso, Nicky a Ella, le urla, il sangue che impiastrava le mani, lui era presente ..
I Romanov, per infausta tradizione, era più facile che morissero in un attentato che nel loro letto...quella cosa , non era molto consolante.
Noi prenderemo seriamente i destini del nostro impero, che da ora in avanti saranno discussi solo tra noi e Dio”, dichiarò Alessandro III salendo al potere, nel 1881, sua legge erano il ferro ed il sangue.
Sua moglie, Maria, dimostrò talento nel predisporre grandi feste, circondata da un cercle mondano e spiritosissimo, chic e curata, era sempre all’ultima moda. Invece il marito era assai più parco, agli intrattenimenti scintillanti organizzati dalla consorte preferiva la vita in famiglia. Lavorava come un amanuense certosino alla scrivania, studiando tutti i documenti che affluivano da ogni angolo dell’impero.
Massiccio e altissimo, poteva piegare a forma di ferro di cavallo una forchetta per divertire i figli.
Ella fu tra le damigelle di onore di Elisabetta d’Assia, sposa nel 1884 del fratello dello zar, Sergei Aleksandrovic Romanov, insieme alla sorellina di lei, Alix, poi diventata Alessandra Feodorovna.
Nicky e Alix si conobbero in tale occasione, lei aveva dodici anni, lui quattro in più.
Fu in quell’evento che Alessandro III ebbe a dire a Ella (che aveva notato gli sguardi tra i due giovanetti) che un giorno sarebbe stata splendida.
Un due anni dopo, i principi Rostov-Raulov la spedirono in Francia, in collegio a Parigi, per terminare la sua educazione e ritornò impeccabile, con gusti precisi e raffinate conoscenze in materia di lingue, musica e scienze.
Per inciso, era di una bellezza splendida e suntuosa, come aveva pronosticato lo zar, una ragazza che non leggeva romanzi d’amore, ottima strategia si era complimentato suo fratello, i principi non si sposano mai per amore, citando Mercurino da Gattinara, Sasha aveva una solida cultura.
Per maggior tutela, di nascosto le fece leggere Anna Karenina per ammonirla sui guai che recano le passioni.
Come se  non lo sapesse e quasi Ella si vietava di pensare gli scherzi, i picnic nel parco imperiale con lo zarevic e i suoi, le risate imparando a ballare e strani silenzi che cadevano tra loro.
Nicky pure era cresciuto, ora prestava servizio negli ussari, con Aleksander e Pietr, cene e balli e feste, un flirt con la ballerina Ksensiskya e via dicendo..
Pietr Paulovic Raulov le era vicino per rango ed età, era di una ramo collaterale del grande albero dei principi Rostov-Raulov, la casata si era scissa ai primi del 1800, discendenti tutti di un ragazzo spagnolo, Felipe de Moguer, che si era costruito una fortuna combattendo contro i turchi durante le guerre di Caterina II, ottenendo titoli e terre e facendo un matrimonio favoloso..
Una principessa come Ella poteva aspirare al massimo a un granduca di una ramo minore, non all’erede al trono, Ella lo sapeva e sorrideva a prescindere, un dovere di ogni principessa,appunto, anche se ha il cuore spezzato.
Ancora, nel 1889 lo zarevic aveva ritrovato Alix d’Assia, che soggiornava di nuovo in Russia, ma quel crescente e rinnovato affetto incontrava l’ostilità dell’imperatrice madre, che disapprovava, un conto gli sfoghi ed i flirt giovanili, altro le nozze dell’erede al trono, che ben  poteva trovare di meglio rispetto alla figlia timida e sgraziata di un oscuro granduca... In termini di rango e prestigio..
Nicky pensava alla ballerina, a Alix e … alla principessa Ella, scoprendosi “infiammabile”, e rifletteva sulla stranezza del cuore umano.
Era giovane e lo zar suo padre lo preparava poco ai futuri compiti, il Grand Tour, compiuto nel 1890 fu una occasione di svago in Oriente, vi furono molte bisbocce ma poco studio.
In Giappone, lo zarevic fu vittima di un tentativo di agguato, da cui ricavò una cicatrice sulla fronte e una eterna antipatia per i musi gialli, una definizione spregiativa per i giapponesi.
Ella sposò Pietr nel 1891
 
 
Qui di seguito ecco l’elenco dei personaggi di Beloved Immortal.
Personaggi storici:
Nicholas (Nicola II) Aleksandrovic Romanov, ultimo zar di tutte le Russie, sposato con Alessandra Feodorovna. Detto Nicky.
Alessandra Feodorovna Romanov, ultima imperatrice di Russia, moglie di Nicola II e madre dei suoi figli, nata Alix (Alice) d’Assia, detta “Sunny”.
Olga Nicolaevna Romanov, Tatiana Nicolaevna Romanov, Maria Nicolaevna Romanov, Anastasia Nicolaevna Romanov, Alessio Nicolaevic Romanov (Aleksei in russo), i cinque figli di Nicola e Alessandra, ultimi granduchi di tutte le Russie. Alessio era lo zarevic, erede al trono, ma sua vita era potenzialmente a rischio poiché era emofiliaco.
Rasputin, guaritore siberiano che pareva guarire le crisi di emofilia di Alessio.
Maria Feodorovna Romanov, nata Dagmar di Danimarca, madre di Nicola II e suocera di Alessandra.
Alessandro III Romanov, padre di Nicola II, marito di Maria Feodorovna.
 
Personaggi di fantasia:
Elisabetta Rostov- Raulov, detta Ella, moglie di Pietr Raulov, sorella di Aleksander  Rostov-Raulov, madre di Catherine Raulov. Innamorata di Nicola II quando era ancora l’erede al trono, non potrà sposarlo per la differenza di rango.
Aleksander  Rostov-Raulov, fratello di Ella Raulov e cognato di Pietr Rostov-Raulov, zio di Catherine Rostov-Raulov, detto Sasha.
Pietr Raulov, marito di Ella Rostov-Raulov e cognato di Aleksander  Rostov-Raulov.
Catherine Raulov, figlia di Ella Rostov-Raulov, detta “principessa-cantastorie” o “mia principessa”. Amica intima della granduchessa Olga Romanov.
Luois De Saint-Evit, primo marito di Catherine Raulov. Muore nella Prima Guerra Mondiale.
Philippe D’Amboise, secondo marito di Catherine Raulov.
Andrej T. alias Boris T. innamorato di Catherine.
Nicholas e Elisabeth Olga, detta Ella, D’amboise, figli di Catherine e del suo secondo marito, Philippe, nipoti di Ella Raulov.
 
   
 
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