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Autore: xadhoom    30/10/2015    0 recensioni
Un dolore lancinante, improvviso, inaspettato...
Talmente potente da destarlo dal profondo sonno in cui era caduto.
ATTENZIONE. Presenza di spoiler
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyouraku Shunsui, Ukitate Jyuushiro
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Allora...questa fic nasce in seguito alla lettura dell'ultimo capitolo di Bleach. A tal motivo il racconto presenta volute tracce di SPOILER

Ho scritto volute perché dopo la lettura dell'ultimo bleach non ho potuto fare a meno di comporre questa fic. Perché quel pazzo ubriacone non può averci lasciato, porca miseria, e soprattutto senza prima averci regalato qualche sano flashback col suo Jyuushiro! (il quale per me resterà sempre l'amore suo! Dovrà essere così! é_é Ho paura...ndShunsui). Sigh...dopo la delusione del finale di Naruto, il sommo Kubo non può farci anche questo Y_Y. Ahem, perdonate la pazzia iniziale. Spero che la fic sia di vostro gradimento^_-


Un dolore lancinante, improvviso, inaspettato...
Talmente potente da destarlo dal profondo sonno in cui era caduto. Con uno scatto si era posizionato seduto sul proprio futon, il respiro ansante, gocce di sudore ad incorniciare il volto e il collo.
Deglutì un paio di volte, cercando di riprendere a respirare normalmente.
Ancora quel sogno, pensò chiudendo gli occhi, ancora quel sogno...o per meglio dire, un ricordo... Si passò una mano fra i capelli ormai sudati, volgendo il proprio capo in direzione della figura addormentata accanto a lui. Le labbra si sciolsero immediatamente in un caldo sorriso alla visione di quei meravigliosi capelli bianchi, su cui cominciò a passarvi delicatamente le dita. Piano, quasi temesse di svegliarlo.
Conoscendo fin troppo bene la propria indole, decise di alzarsi per farsi un bagno e per evitare così di infastidire troppo il proprio compagno. Era fin troppo consapevole del fatto che, se fosse rimasto accanto all'altro uomo, alle sue carezze sarebbero seguiti in breve tempo baci ed altre effusioni, gentilezze che avrebbero inevitabilmente destato quella figura.
E questo non deve accadere, si disse, spogliandosi completamente dello yukata e cominciando a riempire la vasca di acqua calda.
Le evidenti occhiaie segnavano ancora con troppa evidenza il viso del compagno, seppure essi fossero segni minori rispetto ai tanti lasciti che quella dannata guerra aveva regalato al Seireitei. Rabbrividì nell'evocare il motivo per cui si era destato, cercando di cancellare quei pensieri sfregandosi con forza la pelle col sapone.
Già...una guerra lunga e stancante...eppure anche da essa ne erano usciti vittoriosi. E ancora una volta grazie al giovane Ichigo, seppure una doverosa nota di merito dovesse essere riconosciuta al suo compagno quincy. Se almeno quei due si fossero degnati di rendere partecipi anche altri del loro piano...
“Questi giovanistri...” sbottò, sciacquandosi nello stesso tempo con dell'acqua “troppo avventati nell'agire...”
“Questi discorsi da vecchietto non si addicono a un uomo ancora così prestante...”
Quelle improvvise parole ebbero il merito di destarlo dal torpore in cui era caduto.
Volgendo l'intera sua persona in direzione di quella voce, l'uomo non poté evitare di piegare le labbra in un sorriso divertito “qualcuno ha celato il suo reiatsu veramente bene, visto che non ho avvertito assolutamente la sua presenza...” mormorò, beandosi di quella candida visione appoggiata alla porta del bagno...
Col cuore in gola, il castano constatò ancora una volta che, nonostante i secoli passati, il capitano della 13 brigata rimaneva la creatura più affascinante che avesse mai incontrato.
Oh si, aveva la fama di cascamorto nei confronti del gentil sesso, ma nessuna donna al mondo avrebbe mai osato prendere sul serio le sue ridicole frasi di corteggiamento. Perché ogni soggetto femminile era ben consapevole del fatto che il cuore di quel particolare shinigami apparteneva solo e soltanto a una persona. La stessa che ora rispondeva con un sorriso divertito all'attenzione libidinosa che il compagno gli stava rivolgendo.
“Non ti senti troppo solo laggiù, Jyu?” sussurrò sporgendo un braccio in direzione dell'altro “sai bene che sono sempre disposto ad offrirti la mia compagnia...”
Storcendo divertito il naso, lo shinigami si avvicinò lentamente “Solo la tua compagnia, però...” affermò perentorio, nonostante lo sguardo contrito dell'amante “ora come ora voglio che ti rilassi e ti lasci coccolare un po'”
“Ma Jyu...” mormorò il castano con fare petulante, mentre il compagno cominciava ad insaponare la sua testa “non puoi aspettarti che il tuo tocco mi lasci del tutto indifferente...sono altamente sensibile io, lo sai...” e nel affermare ciò cerco di appoggiare le labbra su quel volto pallido, sennonché dovette ricredersi nei suoi proposito in seguito alla secchiata d'acqua che ricevette sulla testa
“Jyuuuu!” pigolò lamentoso “cattivo!!”
“Questo capita alle persone malintenzionate...su, sporgi il braccio, per favore, così inizio ad insaponare anche quello...”
“Sei sicuro di non voler cominciare con qualche altro , mio amore?” mormorò sensuale lo shinigami, sorridendo compiaciuto al violento rossore che cominciò a colorare le guance del compagno “adoro il modo in cui reagisci anche dopo secoli di coppia...”. Riuscì a poggiare un lieve bacio sul lobo sinistro dell'altro, prima che una ferma presa sul suo polso lo facesse desistere “Ho detto che devi rilassarti, Shunsui! Quindi lasciati insaponare! E forse dopo...” mormorò all'orecchio dell'altro, provocando brividi di piacere a questo ultimo “...riceverai il compenso per esserti comportato bene”.
A quella promessa il castano si piegò immediatamente alle volontà dell'amante, gesto che scatenò l'ilarità dell'altro shinigami.
Mentre il capitano dell'ottava brigata pensava a quale servigi richiedere come ricompensa, si stupì del subitaneo arresto dei movimenti del compagno.
“Jyu?” mormorò, volgendosi in direzione dell'altro e notando il suo sguardo fisso. Due splendidi occhi verdi erano infatti fermi ad osservare un punto sul suo petto, precisamente la vistosa cicatrice impressa a pochi centimetri dal cuore.
Le labbra del castano si aprirono nuovamente per invocare il nome dell'amante, ma questi lo anticipò poggiando una mano sul segno che aveva catturato la sua attenzione.
“Qualche centimetro più a sinistra e ti avrei perso per sempre...”
La voce mozzata del compagno trafisse in una morsa dolorosa il cuore dello shinigami. Con dolcezza incorniciò con le mani il volto di Ukitake, sollevando il mento di questi in modo tale da costringerlo a guardarlo negli occhi
“L'importante è che adesso io sia qui...e di ciò devo ringraziare quel meraviglioso angelo bianco che è venuto in mio soccorso...” sussurrò, poggiando un leggero ma carico di significato bacio sulle labbra dell'amante, a cui sfuggì una lieve risate
“Meritano un riconoscimento anche le nostre zanpakuto, non credi?” dichiarò, scatenando l'ilarità del compagno
“Vero, ma a loro non posso certo offrire lo stesso tipo di ringraziamento...”
Un luccichio attraverso le iridi verdi dello shinigami “Oh? E perché, capitano Kyoraku, che genere di ringraziamento avrebbe in mente?”
Sorridendo malizioso, il castano di piegò nuovamente a baciare l'amante “Beh, affinché lei lo possa capire, capitano Ukitake, è necessario che lei mi accompagni nella vasca...”
  
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