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Autore: AleDic    30/10/2015    2 recensioni
[Spoiler!8x06 ǀ Doctor/Clara ǀ Doctor!Centred ǀ 501 parole]
"[...]Il Dottore non impara mai. Non importa che ormai abbia più di duemila anni e abbia alle spalle dodici vite e sia stato dodici persone diverse, non impara mai. Ci ricasca sempre, ogni volta – nonostante ogni volta faccia male, sempre (forse di più) e ogni volta si riprometta che sarà l’ultima, che non accadrà di nuovo - si ritrova al punto di partenza (ogni volta)[...]".
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 12
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Autore: AleDic
Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo, Terribilmente!Angst
Avvertimenti: Spoiler!8x06
Rating: Verde
N/A - Note dell'Autrice: Eccomi di nuovo qui. Stavolta si tratta di una breve shot su Clara e il Dottore che sto amando quasi – quasi – come lui e Rose – e ancora non so come affronterò l’addio della Oswald se ancora non ho superato quello di Rose. Mi ha ispirato la scena in cui Clara dice al Dottore che ama Danny e mi si è spezzato il cuore nel vedere la sua espressione e la sua reazione nel corso dell’episodio. Spero vi piaccia, non è niente di speciale. Come sempre, grazie a tutti quelli che si fermeranno e leggere e che vorranno lasciarmi una recensione.

Vostra,

Ale

 

 

He never learns

 

 


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“L’errore è quando sbagli una volta.
Due volte, è stupidità.
Oppure, amore”.

(-Cit.) 

“Gli errori diventano pericolosi quando c’è una grande quantità di verità mescolata insieme ad essi”.
(Sydney Smith)

 
“Ho imparato un sacco di cose dai miei molti errori. L’unica cosa che non ho mai imparato è quello di smettere di farli”.
(Anonimo)

 

 

Il Dottore non impara mai. Non importa che ormai abbia più di duemila anni e abbia alle spalle dodici vite e sia stato dodici persone diverse, non impara mai. Ci ricasca sempre, ogni volta – nonostante ogni volta faccia male, sempre (forse di più) e ogni volta si riprometta che sarà l’ultima, che non accadrà di nuovo - si ritrova al punto di partenza (ogni volta).

Clara Oswald, ventiquattro anni, insegnante-slash-tutrice, umana. L’ha incontrata la prima volta al manicomio Dalek - nient’altro che una voce, la Carmen e i soufflé - lo ha salvato, ed è morta. Poi l’ha rincontrata nella Londra Vittoriana – capelli e occhi scuri, un piccolo viso tondo, tanta vita ed energia e ancora soufflé - e lei lo ha salvato, di nuovo, e ancora una volta è morta. Ed era impossibile.

Era tutto quello che gli interessava – ripeteva a se stesso – si trattava solo di scoprire chi fosse e come fosse possibile, come lei fosse possibile, era davvero tutto qui - continuava a ripeterselo, ogni volta che la guardava e lei sorrideva in quel modo, pura innocenza e stupore e meravigliosa (ma non sa chi sia, se fosse un nemico, una trappola – non può, deve solo scoprire la verità – non tutta, alcune verità è meglio che restino nascoste da qualche parte dentro di noi).

 

Ma quando si corre e si vola attraverso il tempo e lo spazio e si è il Dottore, accade – accade sempre – che lentamente ci si abitua a non sapere – si spera di non sapere, è tutto lì, il viaggio – e ci sono solo cieli e mondi e abbracci al soufflé.

E c’è Clara. Solo Clara. La sua Clara.

(Così perfetta, perfetta in ogni modo per lui, Clara, sempre coraggiosa, sempre divertente, sempre esattamente ciò di cui ha bisogno, Clara, sempre accanto a lui - in tutte le sue vite, persino nella sua ora più oscura, sempre la stessa Clara. Clara, Clara, Clara.
La ragazza impossibile).

 Clara, il suo angelo custode, esploso in un milione di pezzi solo per salvarlo – e l’ha fatto, ogni singola volta, in ogni singola vita, ha corso, l’ha trovato, l’ha salvato (e non impara mai, il Dottore, ci ricasca sempre, non impara mai).

Doveva lasciarla andare, allora, avrebbe dovuto lasciarla andare, deve lasciarla andare, dovrà lasciarla andare un giorno – ma non oggi, non ancora (forse, mai), ha bisogno di lei, ha così bisogno di lei (ed è così giusto che lei sia lì, con lui – così giusto, come potrebbe non esserlo?).


Il Dottore non impara mai. Le illusioni sono la cosa più pericolosa per quelli come lui, lo sa – lo sa così bene, stupido vecchio – ma non impara mai. Continua a scappare e a correre e pensa che durerà per sempre e poi – inevitabilmente -  la realtà lo raggiunge e lui ci si scontra a tutta velocità e fa male, ogni volta, fa dannatamente male – non impara mai (lei lo ama e non è lui, non può essere lui, e lei non è la sua Clara, non può esserlo, mai).

   
 
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