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Autore: Danmel_Faust_Machieri    31/10/2015    1 recensioni
Immaginate che l'accademia del duellante per i nostri eroi non sia ancora finita, immaginate un quarto anno, un futuro che si articola dopo la sconfitta di Nightshroud in cui non c'è stata ancora nessuna celebrazione per i diplomi, in cui Jaden non ha ancora combattuto contro Yugi.
Tutto ricomincia esattamente come l'anno prima perché è questo l'ULTIMO anno di accademia.
Eppure l'amore continua, l'amore supera il tempo e le alterazioni della storia, l'amore tra Jaden e Alexis tornerà a vivere o, forse meglio, continuerà a vivere.
Questa storia si incontrerà in più parti con gli ultimi episodi di GX fino anche ad inglobare il secondo film della serie, rivedremo la maggior parte dei personaggi che abbiamo conosciuto e tutto ricomincerà esattamente come prima solo per accorgerci che in realtà è tutto cambiato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaden/Judai Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ULTIMO CAPITOLO- L'AMOR CHE MOVE IL SOLE E L'ALTRE STELLE

Non avrei mai pensato di ritrovarmi ancora qui, a macchiare con l'inchiostro questa pura carta. Gli amici mi avevano consigliato di chiudere la storia come l'avete letta, ero convinto di dover fare così ma questa sera sento il bisogno di scrivere un epilogo, un ultimo capitolo con il quale salutarvi.

L'anno era passato, alcuni di noi non se ne erano neanche accorti. La celebrazione dei diplomi si sarebbe svolta quella mattina dopo le lezioni. Io avevo appoggiato la mia valigetta sulla cattedra l'avevo aperta. era l'ultima lezione con i ragazzi del quarto anno, l'ultimo giorno che avrebbero trascorso all'accademia, e io avevo deciso di lasciargli qualcosa di particolarmente speciale. Estrassi due libri di diverso volume: la "Vita nova" e la "Commedia"; li mostrai alla classe e dissi:
"Oggi voglio raccontarvi la storia d'amore più bella di tutti i tempi: quella di Dante Alighieri e Beatrice Portinari"

Chazz e Blair stavano passeggiando lungo la spiaggia e il sole iniziava ad immergersi nel mare. 
Blair "Quindi domani..."
Chazz "Già domani finisce tutto... Domani cambia tutto..."
Blair rimase in silenzio, quelle parole le avevano fatto raggelare il cuore, aveva abbassato lo sguardo per non far vedere le sua tristezza; Chazz le lasciò la mano e si diresse verso il mare, le onde gli bagnarono le scarpe ma non se ne accorse: stava osservando l'orizzonte che si tingeva di rosso.
Chazz "Blair ascoltami" disse senza voltarsi "come ho detto da domani cambierà tutto... ma non voglio che tu cambi... voglio che tu rimanga una costante della mia vita... Ho bisogno di te... per favore promettimi che rimarremo insieme e quando ti sarai diplomata verrai a vivere da me... avremo una famiglia e... saremo una famiglia..."
Chazz non voleva guardare la ragazza negli occhi, non avrebbe sopportato la vista di quelle dolcissime labbra piegarsi nella pronuncia di un "no". 
L'unico rumore era quello delle onde.
Chazz si voltò "Perché non mi risp..." ma le sue parole vennero interrotte dal bacio in cui aveva sperato; le sue parole vennero interrotte da un gesto che apriva il loro futuro.

"Dante incontra Beatrice per la prima volta a 9 anni, lei ne aveva 8. Lui è ancora un bambino, non sa nulla di quello che è l'amore. Eppure basta quell'attimo, gli basta guardare quella bambina vestita di rosso negli occhi perché la sua vita cambi all'improvviso. Quando si è piccoli si esplora il mondo credendo che, quello, sia l'unico universo nel quale muovere i nostri passi ma, quando arriva l'amore, cambia tutto di colpo: in quel momento ci accorgiamo che esiste un mondo anche dentro di noi, arrivando a capire che quello è il "vero mondo". Beatrice irrompe nella vita di Dante come una tempesta, si affaccia dalla finestra di camera sua per vederla per le strade di Firenze e in quel suo guardare passano nove anni; il ragazzo cresce e, un giorno, durante una passeggiata lungo l'Arno, la incontra, si guardano negli occhi e lei lo saluta. Dante è sconvolto! Voi riderete pensando: "Massì dai, l'ha solo salutato!" Ma all'epoca era un gesto incredibile! Specialmente se una donna salutava un uomo "single". In quel saluto Dante capisce che Beatrice condivide i suoi sentimenti! Ed era così!!! Ma Dante, da bravo idiota, manda tutto all'aria: per non far sparlare le persone del suo amore per la ragazza si finge innamorato di un'altra. Beatrice si incazza a morte tant'è che gli nega il saluto. Il ragazzo inizia a soffrire pene tremende e scrive poesie dove sottolinea questo; una sera mentre si trovava con gli amici a una festa si accorge di Beatrice e sviene... Gli amici lo aiutano a tornare a casa e il giorno dopo incontra alcune amiche di Beatrie per la strada, sorprese per quello che era accaduto la sera prima. Dante spiega loro il perché del suo soffrire, il suo pentimento e il suo amore per la ragazza ma una di loro le domanda "Ma se davvero l'ami così tanto perché scrivi e parli solo di te stesso e mai di lei?" Queste erano le parole di cui aveva bisogno, corre a casa e inizia a scrivere le sue poesie migliori, le poesie che lodano Beatrice. Qualche anno più tardi prende parte alla battaglia di Campaldino, oramai Beatrice l'ha perdonato e lui non vede l'ora di tornare in patria vittorioso per andare da lei. Purtoppo, quando Dante rientra a Firenze, Beatrice è gravemente malata e, di lì a poco, la ragazza muore"

Sartorius stava passeggiando lungo i corridoi dell'accademia assorto nei suoi pesieri quando il professor Crowler gli si fece incontro.
Sartorius "Dottor Crowler ha bisogno di qualcosa?"
Crowler "Sartorius quante volte te lo devo ripetere di chiamarmi Vellian, ci conosciamo da una marea di anni orami!"
Sartorius "Hai ragione ma mi fa così strano" 
Crowler "Cosa?"
Sartorius "Beh tutto quello che è successo... Sai dai problemi miei e di Dante con l'oscurità, a quello che è successo due anni fa e a tutto ciò che ho fatto l'anno scorso... Non riuscirò mai a perdonarmi di essere così debole!" aveva pronunciato quelle ultime parole mentre le lacrime iniziavano a cadergli dagli occhi.
Crowler "Sartorius non sei un debole. Ci sono persone come te che nel corso della propria vita hanno sbagliato ma non hanno mai avuto la tua forza: la forza di rialzarsi e andare avanti e soprattutto la forza di riconoscere i propri errori"
Sartorius "Ma ho fatto soffrire così tante persone..."
Crowler "Quello non eri tu, questo è il vero te! Quello che si rende conto di aver fatto del male e che ora vuole rimediare!"
Sartorius "Vellian..."
Crowler "Ce l'hai fatta a chiamarmi per nome eh?"
I due si abbracciarono come se, alla fine di mille peripezie, due amici riuscirreso a ricongiungersi alla fine del viaggio.
Crowler "Ascolta, qui all'accademia avremmo bisogno di un nuovo professore... Vorresti essere di nuovo dei nostri?"
Sartorius "Dici sul serio? Grazie amico mio!"
E sugellarono il patto nella tacita promessa di un abbraccio.

"Beatrice è morta e con lei una parte di Dante. Immaginatevelo: un uomo che ha perso tutto perché quegli occhi erano il suo tutto. Passano gli anni e Dante, per riprendersi, ha tre figli dalla moglie, sposata molti anni prima, e si dedica allo studio della filosofia riuscendo, grazie a questa, a dimenticarsi per qualche momento della sua amata. Ma una sera Beatrice gli appare in sogno rimproverandolo del suo comportamento: non aveva avuto la forza di amarla oltre la morte. Dante si sveglia piangendo e decide di smetterla: ha bisogno di rivederla e inizia un altro viaggio: il suo viaggio più famoso. Quando nella "Commedia" Dante confessa a Virgilio di aver paura lui gli dice che quel viaggio è stato voluto da Dio, da Maria, da Santa Lucia e da Beatrice. Quando sente il suo nome ogni dubbi nella sua testa si dissolve. Capite ora il perché di quel viaggio? Quel viaggio è solo un pretesto per rivederla un'altra volta! Volete un'altra prova? Va bene! Purgatorio, siamo ormai arrivati sulla vetta: il giardino dell'Eden. A separare Dante dal paradiso terrestre c'è solo un muro di fuoco; Virgilio più volte gli ripete che quel muro non gli brucerà nemmeno un capello ma lui ha di nuovo quella fifa che aveva all'inizio allora Virglilio gli dice:

«Or vedi, figlio: 
tra Beatrice e te è questo muro».
 
E Dante riprende le forze, si rianima esattamente come quando Piramo riaprì gli occhi nel sentire il nome di tisbe. Allora si butta, passa dall'altra parte e Virgilio, come fosse l'amico di una vita, aggiunge:

«Come! 
volenci star di qua?»

e gli sorride."

Il cancelliere mi aveva convocato con urgenza nel suo ufficio, io ero corso da lui non sapendo cosa aspettarmi.
Sheppard "Bene Dante, finalmente sei arrivato"
Io "Scusi il ritardo cancelliere, cosa voleva dirmi?"
Sheppard "Beh veramente ti ho fatto venire per ringraziarti"
Io "Ma... di cosa?"
Sheppard "Hai fatto alla lettera quello che ti avevo chiesto: hai fatto capire ai nostri studenti che c'è dell'altro oltre ai duelli, che c'è un mondo immenso dentro ognuno di loro e che lo devono esplorare. Ascolta voglio che tu rimanga qui ancora per un po' di anni cosa ne pensi?"
Io "Ma cancelliere io... non lo so... ho una famiglia vorrei anche..."
Mia moglie comparve dalla porta con la bimba in braccio.
Glauce "Rimarremo qui con te"
Io "Glauce! Saffo!"
Saffo "Sì! Io non voglio stare lontana dal mio babbo"
Io "Piccola mia..."
Sheppard "Si può fare! Resterete qui tutti e tre e Glauce potrebbe aiutare Dorothy, cosa ne dici?"
Glauce "Mi sembra perfetto"
Saffo "E io cosa faccio?"
Sheppard "Quando sarai più grande ti potrai iscrivere all'accademia e inizierai a studiare!"
Saffo "Uffi che noia..."
Sembrava tutto perfetto, avrei continuato a fare ciò che amovo con le persone che amovo.
Baciai mi moglie e sorrisi a mia figlia.

"Ed eccola comparire: Beatrice. Bella come un angelo. Dante non riesce a guardarla negli occhi: ne ha paura, sa del torto che le ha fatto e ora vorrebbe morire. Ma ci pensa lei ad ucciderlo. Lo infama come pochi, lo affossa con le sue parole, lo ditrugge! Dante non ce la fa, abbassa lo sguardo, si sta per vedere riflesso nell'acqua di un fiume ma si gira per guardare l'erba, per non vedersi, allora Beatrice gli domanda:

"Che pense?"      
Le stesse parole con cui Virglilio si era rivolto a Dante davanti a Paolo e Francesca. Dante le risponde di quanto fosse stato difficile per lui, di quanto aveva sofferto e ammette le sue colpe. Quelle parole voleva sentir dire Beatrice: voleva sentire il suo pentimento perché lei sa che solo il pentimento può salvare l'uomo, perché solo grazie e quello Dante potrà sedere al suo fianco in paradiso. Da qui inizia la loro scalata attraverso i cieli del paradiso e Dante non fa altro che guardare gli occhi di lei che diventanoo sempre più belli, cielo dopo cielo, finché Beatrice non deve andare ad occupare il suo trono e lo lascia alle cure dell'ultima guida: San Bernardo. Ma qui Dante rivive tutta la sua storia d'amore con Beatrice e la condensa in questi versi:

«O donna in cui la mia speranza vige, 
e che soffristi per la mia salute 
in inferno lasciar le tue vestige,                                       

di tante cose quant’i’ ho vedute, 
dal tuo podere e da la tua bontate 
riconosco la grazia e la virtute.                                        

Tu m’hai di servo tratto a libertate 
per tutte quelle vie, per tutt’i modi 
che di ciò fare avei la potestate.                                      

La tua magnificenza in me custodi, 
sì che l’anima mia, che fatt’hai sana, 
piacente a te dal corpo si disnodi».  
     
Lei gli sorride e alla fine di tutto si ritrovano."

Alexis e Jaden erano abbracciati a guardare la luna.
Alexis "Domani ci diplomeremo, non sei in ansia?"
Jaden "Beh... mi sembra naturale esserlo, sbaglio?"
Alexis rimase in silenzio, sorrise ascoltando il cuore del ragazzo battere.
Alexis "Jaden ascolta... Sono felicissima di esserci ritrovati"
Jaden "E io sono felicissimo di aver avuto la fortuna di conoscerti e di innamorarmi di te"
I due si baciarono inseguendo i sogni che piano affioravano nelle loro menti.
Jaden "Cosa faremo dopo?"
Alexis "Cosa vuoi dire?"
Jaden "Beh intendo che dovremo cercarci una casa in cui stare, sai un piccolo nido in cui crescere i nostri figli, in cui mi potrò svegliare e sentirti lì, accanto a me, un posto in cui mi potrò arrabbiare perché quando fai la doccia usi sempre il mio shampoo, in cui ti posso portare le colazione a letto e nel quale potremo dormire abbracciati insieme fino alla fine..."
La ragazza lo guardò sorridendo e in quel momento capì che tutte le sue paure, tutte le sue ansie trovavano pace tra le braccia di quel ragazzo, tra le bellissime parole che riusciva a dire per farla sentire una regina. Era follemente innamorata di Jaden e lui lo era di lei. Erano innamorati di quell'amore.
Alexis "Jaden ti amo"
Jaden "Ti amo anche io Alexis"
Ed era quel "ti amo" quello che si dipinse sull'unione delle loro labbra.

"Ma l'amore di Dante e Beatrice non finisce qui, perché lui ce lo ribadisce un'ultima volta, nell'ultimo verso del poema: Dante dice che l'amore deve essere il nostro motore, deve essere quello per cui saremmo in grado di sacrificare noi stessi, per cui saremo pronti a morire. Dante ci urla di amare: di amare qualcuno, di amare un ideale, di amare un sogno ma soprattutto di amare la vita. Ed è il suo amore che gli ha insegnato questo ed è quello che lui dice col verso:

L'amor che move il sole e l'altre stelle.
   
 
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