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Autore: Wemil    23/02/2009    1 recensioni
Illage è un gioco di ruolo on-line ove i personaggi possono interagire immergendosi completamente in un mondo nuovo e magico: anni sono passati dalla fondazione di quel mondo ma, ora, qualcosa sta drammaticamente per cambiare. In un conflitto che coinvolgerà realtà e virtuale il destino di semplici giocatori cambierà per sempre dando a parole come Immersion, 4chan, vita comune, MMORPG, gif un nuovo significato.
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

I moderatori del videogioco di ruolo si ritrovano nella loro stanza moderatoria per discutere delle anomalie che si sono verificate in quei giorni nel mondo di gioco.
Fortunatamente uno di loro, Il Carandini, trovatosi coinvolto in uno di quei casi riesce a trasmettere lo scontro contro una creatura eliminabile solo con la spada del giudizio, uno strumento posseduto solo dalla Gilda dei moderatori.

CAPITOLO 3: REALTA' VIRTUALE



18 aprile 2232
CASA DI ILARIA L.

La radio sveglia si attivò improvvisamente e l'acida musica dei LimpingJazz invase di colpo l'intera stanza; con un rapido colpo di simil-kung-fu la ragazza sul letto mise a tacere quel macchinario diabolico che l'obbligava ad iniziare la giornata.
Sbadigliò, si stiracchiò per qualche secondo e quindi guardò l'orologio: le 6.40. Aveva tutto il tempo per prepararsi con comodo prima della lezione delle 9.00. Con tutta la calma delle prime ore della mattina, si fece una piccola doccia e quindi si sistemò con cura la propria capigliatura.
Tornata in camera con l'accappatoio ancora addosso scelse fra un'ampia selezione di vestiti l'abito per quella giornata: optò per una camicetta biancastra, una felpa nera e i soliti jeans da passeggio.
Sospirò soddisfatta: il solito abituè mattutino era terminato.
Accese il cellulare: i pixel in alto a destra del piccolo schermo del palmare dicevano chiaramente che l'operazione di risveglio era durata solo venti minuti; aveva ancora tutto il tempo per connettersi ad Immersion, guardare la posta elettronica e farsi un giretto per Illage, il suo MMORPG preferito.
Ilaria si sedette sulla comoda sedia da computer, indossò il ditale di movimento sul mignolo sinistro e quindi portò al livello del viso gli aderenti occhiali da immersione virtuale.
Subito l'avatar della ragazza fu proiettato nel desktop del pc: intorno a lei si estese una gigantesca pianura erbosa senza fine sovrastata da un cielo limpido ove svolazzavano le varie icone dei programmi installati e, in disparte, il solitario logo di World Exam.
Con un rapido movimento delle dita la ragazza si portò appresso il simbolo d'Immersion e l'aprì con due rapidi tocchi del dito indice.
Diede una rapida occhiata all'e-mail ma, riscontrando di non aver ricevuto nulla d'importante, andò rapidamente a cliccare sull'icona di Illage.

CITTA' DI AILY

L'alba su Aily è sempre qualcosa di meraviglioso ed impagabile: le fatiscenti e, a tratti, oscene costruzioni di quella città costruita dal nulla riflettevano la luce solare in un'insolita gara di colori.
Al contrario della città di Gora, costruita con cura dagli architetti di Illage sul modello delle città ideali medioevali, e della capitale volante Orum, Aily si era sviluppata quasi spontaneamente in un estro colonizzatore dell'utenza del gioco.
Si trovavano, quindi, diversi lavori di programmazione costruttiva in una struttura che nel complesso non aveva niente di armonico: si passava bruscamente dalla casa a forma di piramide a quella del vecchio periodo degli anni '90, immense strutture corinzie si trovavano spesso vicine a piccoli quartieri che strizzavano l'occhio alle vecchie vie napoletane.
La ragazza materializzò il suo avatar, una ninja dalla pelle olivastra, presso la grande struttura dedicata agli incontri di coppia e quindi fece per avviarsi in direzione nord-est.
Non fece nemmeno quattro passi che subito una voce che la chiamava per nickname la fermò: "Ehy, Shiva dove stai andando?"
La nostra ragazza si girò per salutare, ma si fermò subito: non gli pareva di conoscere quell'enorme vichingo barbaro barbuto.
"Ehm... ma chi saresti?" chiese scettica la ragazza.
"Oh, è vero. Scusami ma ho cambiato avatar proprio ieri; sono Mancon. Prima ero un pistolero, ma quel ruolo non m'ispirava troppo." affermò il vichingo.
-Uffa.- pensò la ninja: -Odio le persone che cambiano la propria rappresentazione personale. Già faccio fatica a ricordarmi gli utenti esterni alla Confraternita Umana e alla moderazione. Figuriamoci se poi devo ricordare anche la persona dopo il cambio di avatar.-
"Ti ho aiutato quella volta con la scelta di un manga." la incoraggiò a ricordarsi di lui.
"Ah già" -Non ho la minima idea chi sia- "Come va?" chiese con un sorriso.
"Bene. Ma hai letto il nuovo avviso sulla bacheca?"
"Quello sulle creature immortali?"
"Proprio quello." confermò Mancon: "Cosa ne pensi?"
"Il solito abuso di potere della moderazione. Stanno cercando di limitare la libertà di movimento dell'utenza e il divieto di caccia alle creature immortali è un evidente limitazione da parte della moderazione. Vogliono tirarci fuori da una quest nascosta a cui solo loro vogliono partecipare. Hai presente quanti punti esperienza si potrebbero prendere uccidendo uno di quei mostri?" chiese retorica la ragazza.
"Neanche mezzo." rispose seccamente Mancon: "Io ne ho incontrato uno e sono stato distrutto in un solo colpo. Manie88 ch'è riuscita con Il Carandini e Fulmine a distruggere quella creatura, ma solo grazie all'utilizzo della spada del giudizio del Carandini, non ha riscontrato alcun aumento della propria esperienza personale."
"Intendi dire che potrebbe trattarsi di un bug del gioco?" chiese la ragazza: lei amava situazioni in cui il mistero si annidava con forza. Potevano portare ad un nuovo netto cambiamento nell'ordine di Illage; altro che quest e sub-quest: ad eccezione delle epic-quest, come quella dei figli di Ankaar, i cambiamenti più drastici erano dovuti a problematiche di gestione del gioco.
La ragazza ripensò con gioia a quanto era stata emozionante la guerra contro i player-killer: uno scontro fra utenza storica, moderazione e utenti normali che aveva portato alla levitazione della capitale Orum.
Fu strappata dai suoi pensieri dalla voce del vichingo: "Pensavo di fare un giro alla casa del mistero e quindi all'ambasciata di /B/. Vuoi venire con me?"
La ragazza guardò l'orologio: aveva ancora un'abbondante mezz'ora a disposizione: "Vengo volentieri."

Alla casa del mistero, ove Carbis raccoglieva, non proprio con molta cura, alcuni dei grandi problemi del gioco Illage e una raccolta delle quest più nascoste lì presenti, non mostrava niente di nuovo.
I presenti stavano discutendo animamente se l'esistenza della spada di JaKu, una spada ormai sperduta con le stesse potenzialità delle armi rosse dei moderatori, esistesse veramente e se fosse di qualche utilità nel ritrovamento dell'isola della rosa, un luogo in mezzo al mare Occidentale su cui si diceva sussistesse un'unica rosa ma che era di fondamentale importanza poiché, come bug del videogioco, poteva dare a rapido accesso ad aree dimenticate del mondo.
Un altro gruppo discuteva sulla colonia dell'Eterno, un luogo situato oltre i limiti del mondo di gioco, ove i programmatori non erano ancora giunti ma ove si diceva che alcuni valorosi utenti avessero costruito una cittadina dimenticata non sottoposta al controllo dei moderatori essendo troppo distante dalle zone comunemente controllate.
"Ti dico che è impossibile." affermò Don Merek: "Lo sai anche te che dopo essere rientrati dopo un logout si reinizia dall'ultimo salvataggio compiuto e..."
"...e nelle aree esterne al gioco, il gigantesco deserto senza fine, è impossibile salvare. Lo so." concluse la frase Acane: "Per creare una colonia di quel genere gli utenti dovrebbero stare connessi sempre senza mai sconnettersi. Una cosa praticamente impossibile contando anche gli sbalzi di corrente e il logout automatico che il server fa effettuare ogni due mesi di connessione continua."
"Esatto." affermò Don Marek: "Ma come vedi non è impossibile che non esista. Basta che..."
Non si fermarono a sentire la conclusione di quei discorsi: il tempo passava e bisognava ancora passare all'ambasciata di /B/.

Mancon e Shiva per raggiungere la struttura, ove era ospitata l'ambasciata del regno del demenziale, optarono per l'utilizzo di un magitreno: un mezzo ad energia magica simile ai treni ad oscillazione magnetica utilizzati sulla normale rete tranviaria.
Un gran numero di persone scese alla loro fermata.
"Eccoci arrivati." affermò con sicurezza il barbaro: di fronte a loro una gigantesca struttura giallastra con, al di sopra del portone, una grande /B/ rossa, sovrastava con potenza tutte le piccole casupole che sussistevano attorno.
Quasi con timore i due ragazzi fecero le scale che conducevano all'entrata dell'edificio costruito non da molto tempo da Markuzzz per ospitare il meglio del demenziale della rete ma, che col tempo, si era modificato nell'ambasciata di /B/.
Entrati, i due si trovarono disorientati in un numero incalcolabile di corridoi; le scale, inoltre, nel loro disordine ricordavano il quadro Relatività di M.C.Escher.
"Dove andiamo?" chiese la ragazza al suo compagno.
"Direi di dirigersi verso il museo." affermò Mancon.
"Va bene." disse la ragazza.
Dopo qualche ulteriore scala e altri corridoi, finalmente, giunsero al museo adibito alle migliori creature di quel regno.
Diversi quadri erano dedicati alle DESU-girl*, ragazze petulanti caratteristiche di /B/ e ad Awesome*, lo smile sorridente tipico di quel regno.
I due novelli turisti stavano osservando le varie opere quando, ad un tratto, Mancon si fossilizzò su uno in particolare.
"Cosa hai visto?" chiese la ragazza.
Il quadro ove si era fermato Mancon rappresentava uno dei personaggi simbolo di /B/, uno dei meme più noti: "Shoop da Whoop*" mormorò Mancon: "E' lui che ho affrontato qualche giorno fa. Ne sono sicuro."
"Ma è impossibile, l'amministrazione impedisce la creazione di creature, quest e armi. Quella è lasciata alla programmazione dei Master quest."
"Non sto scherzando. Guarda l'animazione: emette raggi laser dalla bocca. Come è accaduto a quello scheletro." disse emozionato Mancon.
"Ma..." l'orologio del cellulare squillò ripetutamente: "Oh... scusami ma ora devo proprio staccare. Ci sentiamo! Questa storia mi ha veramente incuriosito: voglio vederci chiaro." affermò Shiva.
"Ti riconnetterai questo pomeriggio?" chiese Mancon.
"Va bene allora. A questo pomeriggio." concluse l'altra.
Ilaria effettuò il log-out, spense il pc e prese su la borsa per andare a lezione.

* DESU-girl
* Awesome
* Shoop da Whoop
  
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