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Autore: Helerya    04/11/2015    0 recensioni
Questo è uno special sulla mia precedente storia "Un cuore due metà" ambientato poco prima dell'ultimo capitolo.
"Gli aveva visti, non si poteva sbagliare. Come aveva potuto farle questo?"
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Yui Komori
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yui correva, cercava di scappare il più lontano possibile da lui, da Raito. Da suo marito. Gli aveva visti, non si poteva sbagliare. Come aveva potuto farle questo? Non credeva di meritarselo, lo amava con tutto il suo cuore. Evidentemente però questo non era abbastanza per lui. Una donna sola non era abbastanza. Lui, che le aveva promesso di amarla per l'eternità, si era trovato un'altra donna. E che donna! Yui era piatta come una tavola e minuta, mentre Leila, la sua nuova segretaria, era alta, bella e formosa. Yui era gelosa della sua bellezza, capace di ammaliare qualunque uomo. E alla fine i suoi timori si erano avverati: Raito se ne era invaghito. Non poteva sopportarlo. Non l'aveva spiato apposta, era andata da lui per dirgli del secondo bambino quando aveva visto Leila avvicinarsi a lui sventolando al mondo intero le sue curve e baciarlo. E lui, da buon donnaiolo qual'era stato, non aveva rifiutato. Senza nemmeno entrare, Yui aveva alzato i tacchi e si era silenziosamente allontanata.
Solo dopo essersi allontanata dall'ufficio di suo marito si era messa a correre, con tutto il fiato e la forza che il suo corpo non più umano aveva. Non riusciva a trattenere quelle lacrime calde che, come acido, le bruciavano gli occhi e lasciavano scie bollenti sulle guance. Piangeva, senza riuscire più a smettere, senza riuscire più ad arginare quel fiume in piena. Non voleva restare li, dove lui poteva trovarla. Così, con la rabbia e la tristezza nel cuore, scappò, trovando rifugio nella cappella dove lei aveva finalmente compreso di essere un sacrificio. Si sedette su una delle panche allineate lungo la navata centrale, con il corpo scosso da forti brividi. E rimase lì, a piangere lacrime amare, a pregare quel Dio che aveva tradito per amore. Ma anche così, Yui non aveva mai perso la sua fede in Lui. Sapeva che lui osservava il mondo da lontano, ma allo stesso tempo era così vicino da poter dare calore e conforto anche al suo corpo freddo e senza vita.
Non seppe mai dire per quanto tempo pregò quella sera. Minuti oppure ore, questo resta un mistero. Ma una cosa era certa, ossia che Raito la trovò ancora intenta a pregare. Sapeva che aveva visto Leila baciarlo, ma era anche sicuro che a godersi quel bacio fosse stata solo lei. Ultimamente aveva notato che la sua efficienza, fino a quel momento indiscutibile, era calata tanto da indurlo a licenziarla e lei, per fargli cambiare idea, aveva provato a sedurlo. Ovviamente lui non ci era cascato, ma aveva chiaramente sentito l'odore di Yui sulla porta del suo ufficio. Questo lo aveva indotto ad andare a cercarla immediatamente, dopo aver cacciato Leila via dal suo ufficio per raccogliere le sue cose prima di andarsene lontano da lì. Per sempre. Yui però non si trovava da nessuna parte, e questo lo preoccupava. Per ore la cercò nella grande e spettrale villa, finché non percepì la lieve scia del suo odore, dolce come il miele. Dolce come lei. 
La scia portava alla vecchia cappella. Ah, quanti ricordi! Ma i più importanti erano quelli con Yui dentro: la loro "chiaccherata" sull'altare pieno di rose, il loro matrimonio... Così belli e felici... Non poteva permettere che una donna così superficiale come Leila li separasse, non una donna così simile a Cordelia. Una volta forse avrebbe anche ceduto, anche solo per poco, al suo corpo focoso e formoso. Ma dopo aver conosciuto Yui, dopo aver visto ogni più piccolo anfratto del suo animo alla pallida luce della Luna, dopo aver capito di amarla davvero, le altre avevano perso il loro fascino.
Entrò nella cappella lentamente, senza far rumore per evitare che scappasse via da lui. Yui era così assorta nelle sue preghiere da non averlo sentito arrivare. Fu solo quando lui si sedette sulla panca, di fianco a lei, che si accorse di Raito. Non appena lo vide cercò subito di allontanarsi, ma lui le prese un braccio e la attirò a se, rinchiudendola in forte ma gentile abbraccio. Yui non seppe ribellarsi, lo amava troppo. 
"Yui, non mi sono innamorato di Leila. Ha tentato di sedurmi per non perdere il posto di lavoro. Visto che però mi ha solo innervosito, l'ho licenziata comunque."
Yui non sapeva cosa dire. Quindi lui l'aveva mandata via per sempre? Raito non amava Leila?
"Ma allora perché vi stavate baciando?" 
A quella domanda Raito poteva rispondere, non senza un po' di imbarazzo. Lui, che aveva amato più donne di quante stelle ci fossero nel firmamento; lui, che con il suo fascino ultraterreno poteva sedurre chiunque; lui, un giovane e forte vampiro, con poteri ultraterreni e sensi più sviluppati di qualunque essere umano, faceva fatica ad ammettere che...
"Mi sono distratto sentendosi arrivare. Prima che potessi fermarla mi è letteralmente saltata addosso. Scusa." 
Yui era senza parole. 

Mi ha sentito...

"A proposito, perché sei venuta nel mio ufficio prima?"
...
Con tutto quello che era successo effettivamente doveva ancora dirgli che era incinta...
"Ehm... Beh dovevo dirti una cosa. Ti va di sentirla ora? È una cosa bella."
"OK, spara."
Ecco che era arrivato il momento...
"Aspetto un altro bambino, Raito."
Che gioia per il vampiro! Un altro figlio per fare compagnia ad Amelie! Ora Leila ed a un ricordo lontano, sostituito dal dolce viso di Yui e dalla sua piccola e delicata mano che si accarezzava felice il ventre, aspettando trepidante una nuova futura fonte di gioia, che sarebbe arrivata molto presto...



Questa storia l'ho pubblicata sull'altro sito in occasione del superamento dei 100 followers, e non mi sembrava giusto non pubblicarla anche qui. Spero vi piaccia e dico subito che su questa storia non scriverò più niente. Mi dispiace, ma anche la mia fantasia perversa ha dei limiti. Spero capirete, grazie comunque a tutti.
   
 
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