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Autore: SabrinaPennacchio    04/11/2015    0 recensioni
Dopo i vari avvenimenti a Fell's Church e la delusione da Katherine ed Elena, per Damon è arrivato il momento di affrontare un altro problema.
I sentimenti e l'umanità, non svaniscono solo perché lo si vuole.
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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AVVERTENZE: Questo capitolo contiene contenuti piccanti.


--- Capitolo Venticinquesimo ---



Erano passati un paio di giorni da quando Angel aveva incontrato Sage nella Dimensione Oscura. 
Quel giorno, ancora chiusa in quel luogo tetro, gli aveva dato appuntamento in casa sua, avendo la sicurezza che il padre fosse impegnato.
Non le andava di parlare per strada, e l'unico posto che conosceva sicuro, era proprio la loro abitazione momentanea.
Non aveva potuto invitarlo prima per via del carattere iperprotettivo, per quanto avesse potuto dirgli che era gay - essendo fermamente convinta che lo fosse -, non le avrebbe mai permesso di restare da sola in casa con un uomo.
Testardo com'era aveva rifiutato di credere che la sua 'bambina' fosse cresciuta. 
Sghignazzò, sapendo che il padre non la pensava minimamente capace di avere qualche rapporto ravvicinato con un essere di sesso opposto.
Era vero che si era fermata ai preliminari, mai andata fino in fondo, ma per una sua decisione e non di certo per altro. Si era ripromessa che non si sarebbe concessa prima della maggiore età, per quanto gli ormoni la facessero impazzire.
Ora che era maggiorenne però, tornata a Feel's Church, non aveva incontrato nessuno di realmente interessante, apparte Stefan. Non faceva altro che pensare al minore dei Salvatore che le aveva stregato il cuore ormai da troppo tempo…
Peccato quest'ultimo avesse occhi solo per la stupida umana che reputava “la sua fidanzata”. 
Prima o poi avrebbe escogitato un piano per farle avere 'casualmente' un incidente mortale, ci poteva scommettere!
Osservò l'orologio malridotto alla parete della sua camera dove la carta da parati sembrava reggersi per miracolo, e agguantò dei pantaloncini neri ed una semplice maglia a maniche corte rossa, prima di scendere al piano di sotto.
Le 18:30, a momenti il rosso sarebbe arrivato.

Il padre era tornato sulla terra degli umani per delle faccende urgenti, così ne aveva approfittato per chiamare Sage. Non le piaceva molto stare sola in quel posto, la inquietava.
Sentì bussare alla porta, sussultò scansando tutti i pensieri di pocanzi, e nascondendosi dietro la lastra di legno, la fece cigolare per permetterle di mostrandole la figura di Sage, accompagnato come suo solito dall'inseparabile Saber e Taalon. 
Non aveva pensato agli animali ma fortunatamente avevano un giardino sul retro.
«Ehi, ti dispiace se ci spostiamo fuori?! Se mio padre trova qualche pelo o piuma, scopre che ho fatto entrare qualcuno e mi ammazza...» disse, grattandosi la nuca con evidente disagio.
«Nessun problema, mon tresor.» il mezzo vampiro rispose con un cenno della testa, indicando la porta del giardino ai due compagni che eseguirono immediatamente l'ordine.
«Posso dargli qualcosa?» chiese, poi, la bruna, avvicinandosi al frigorifero.
«Della carne cruda andrà benissimo.» fece, lui, accomodandosi alla sedia più vicina alla portafinestra.
La giovane si piegò verso l'ultimo scomparto in basso, lasciando in bella mostra le lunghe gambe perlacee.
Il rosso sbuffò un una risatina compiaciuta e accavallò le gambe, nell’osservarla. Doveva crederlo davvero gay ai punti estremi, per ignorare così tanto il fatto che fosse un uomo, infondo.
La corvina prese due belle fette alte di carne e le mise in due ciotole, prima di muovere qualche passo ed arrivare ai due animali per disporle davanti a loro; accarezzò il grosso cagnone e tornò al frigorifero.
Era una situazione alquanto strana ma infondo era stata lei a chiamarlo per chiedere aiuto, no?! Nella Dimensione Oscura, da quanto era lì, non aveva scoperto altro che cose che già sapeva, sui due Kitsune… a parte il fatto che avevano più alleati di quanto si credesse. Davvero non c’era modo a parte la loro forza, di uccidere quei due pazzoidi?!
Nonostante quei pensieri, preferì voltarsi verso Sage e fare gli onori di casa «Lei, invece, cosa desidera, signore?» fece, mostrando l'interno del frigo abbastanza vuoto.
«Hai da bere? Magari qualcosa di super alcolico?» fece lui in tutta risposta, sogghignando. Se aveva accettato di aiutarla, a dire il vero, non era solo per la sua amicizia con Damon che lo spingeva a farsi in quattro per salvare la donna che il ragazzo al momento aveva a cuore, nonostante non volesse ammetterlo, ma era anche perché, doveva essere sincero, aveva notato un certo non so che in Angel sin dal primo sguardo che si erano scambiati inconsapevolmente. Quella ragazza aveva qualcosa di così simile a lui che per la prima volta in tutti i suoi secoli di vita, lo facevano sentire meno solo nel suo io. Infondo lui era il figlio di Satana e di una vampira… e chi meglio di un mezzo sangue come Angel, poteva capirlo?! Anche se non le aveva parlato per nulla di sé, a parte del suo ruolo come Guardiano della Dimensione Oscura per ordine di suo padre.
«Mh, abbiamo un intenditore qui, eh?!» sorrise lei, mettendosi sulle punte per raggiungere uno scaffale alto.
Sentì il rosso alzarsi dalla sedia e raggiungerla e le fece scivolare una mano su un fianco, mentre aderendo alla sua schiena si all'ungo alle sue spalle per raggiungere le bottiglie.
Il sangue iniziò a ribollirle nelle vene. Non capiva il motivo… ma Sage aveva un non so che di simile a lei… lo aveva capito da subito. 
Da quanto tempo non aveva un contatto così ravvicinato con un uomo?! 
Dei brividi iniziarono a percorrerle tutta la pelle quando lo sentì distaccarsi dal suo corpo.
«Questo andrà benissimo» le sorrise, mostrandole la bottiglia di Jack Daniel's ancora non aperta.
Quest'ultima un po' rossa in volto gli sorrise di rimando, tornando al frigo e prendendo la Vodka alla pesca. «Io opto per questa».

Erano seduti a quel tavolo da ormai un paio d'ore.
La giovane gli aveva spiegato dettagliatamente come era riuscita ad entrare nella Dimensione Oscura, grazie a delle conoscenze sicure del padre.
Era incredibile come fossero riusciti a trovarsi in quel luogo impenetrabile e dannatamente enorme, nonostante potesse non sembrarlo.
L'uomo osservò il tavolo completamente coperto di carte, e portò una lunga ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio destro, cercando di raccapezzarsi su quello che erano riusciti a mettere insieme con le loro scoperte forse inutili. 
«Allora... cerchiamo di ricapitolare...» fece la ragazza, parecchio nervosa. 
Sage la osservò portarsi freneticamente le lunghe ciocche dietro le orecchie senza darsi pace. 
Si erano scolati entrambi diversi alcolici, e l'aria cominciava a farsi pesante nonostante fossero entrambi vampiri e forse l’alcool non avrebbe dovuto procurare chissà quanti effetti dannosi.
«Shinichi e Misao arrivano a Feel's Church richiamati dall'energia sprigionata dopo il ritorno di Elena dall'Altro Lato. Vogliono impossessarsi della Città e rivendicare il Potere delle linee energetiche...» iniziò il rosso leggendo un foglio dove avevano appuntato diverse cose. 
«Per riuscirci, stringono un'alleanza con quel coglione di Damon, nel quale Shinichi ha precedentemente insinuato un malach, controllandone la volontà. La volpe maledetta lo costringe a sequestrare Matt ed Elena. Poiché i due ragazzi si rifiutano di fare ciò che gli viene ordinato, Damon li frusta e beve il sangue di Matt. Porta poi via quella gallina di Elena in auto, ma la biondina si lancia fuori dalla portiera e il suo gesto fa liberare Damon dal controllo di Shinichi...» continuò lei, massaggiandosi le tempie per le troppe informazioni.
«Il kitsune viene raggiunto da Damon, che lo intrappola in un Kekkai insieme a sua sorella, e porta il vampiro nel loro cottage nel bosco, dove lo lascia a curare Elena. Successivamente, i due kitsune catturano i loro amici e li torturano, ma la ragazza interviene e riesce ad afferrare Misao. Dopo aver perso tre code, la kitsune le rivela due indizi su come trovare Stefan ed intanto, Shinichi, lotta contro Damon...» Sage sorrise di quello scambio di parole nel mettere insieme i pezzi del puzzle.
«Temporaneamente sconfitti, i due fratelli decidono di aiutare Elena e gli altri a recuperare Stefan: Shinichi inserisce nella mente di Damon la mappa per la Dimensione Oscura.
Al ritorno del gruppo con Stefan, Shinichi compare davanti ai loro occhi sotto forma di ologramma e, mentre li distrae, cerca di portargli via una sfera stellata di Misao, ma viene fermato da Matt e Damon. Successivamente, a causa dell'utilizzo del Potere contenuto nella sfera stellata da parte di Damon, Misao inizia a deperire fisicamente, rischiando di morire…» Angel si alzò dalla sedia, allungandosi verso un mobile basso da cui prese una bottiglia di vetro.
«Il fratello, furioso, intercetta Bonnie ad una vendita di schiavi nella Dimensione Oscura e la tortura, cercando intanto di capire come sia venuta a conoscenza della storia sui Sette Tesori Kitsune, rubati alla sua razza molto tempo prima. La rossa gli viene portata via da Damon. Shinichi, allora, torna a Fell's Church sotto le mentite spoglie di Stefan, ma viene subito scoperto e imprigionato, insieme a Misao, che aveva tentato lo stesso trucco. I due kitsune riescono però a liberarsi. Misao, ormai troppo debole, viene assorbita dal fratello, che torna nella Dimensione Oscura per raggiungere la sfera stellata più grande che esista per metterci dentro la sorella, cosicché si possa riprendere...» concluse infine, Sage, sistemando i fogli in un unica pila, osservando divertito la ragazza che cercava di aprire la bottiglia. 
Finalmente riuscitaci tornò barcollando verso il tavolo poggiando la bottiglia. 
«Vous ne pensez pas que vous avez eu assez, jolie?» (Non pensi di aver bevuto abbastanza, carina?) Chiese, il rosso, poggiano il mento sulla mano al bordo del tavolo.
«Oooh non cominciare a parlare in francese, che non ci capisco niente... » fece, quest'ultima, versando il vino rosso come il sangue dentro il bicchiere del ragazzo.
«Uhlalà! Non mi dire : è proprio quello che penso io?» chiese con sguardo complice, Sage, afferrando il bicchiere e facendo oscillare al suo interno il liquido tanto simile al sangue.
«Se intendi il Black Magic... si: proprio quello...» Angel si sedette sul tavolo, accavallando le gambe. Osservò il rosso sorseggiare lentamente quel vino così saporito, invidiando sia il bicchiere che quel nettare stesso, per riuscire ad entrare in contatto con quelle labbra così carnose e succulente che purtroppo non avrebbe mai potuto avere.
Ma che diamine di pensieri le venivano in testa?! Sicuramente era colpa dell’alcool. 
Sospirò frustrata, afferrando direttamente la bottiglia e bevendo anche lei.
«Chérie, je ne pense pas que vous pouvez résister à beaucoup d'alcool.» (Tesoro, non credo tu regga molto l'alcool.) ridacchiò, vedendo come la ragazza si fosse letteralmente attaccata alla bottiglia. Si alzò dalla sedia raggiungendola al bordo del tavolo. «E se ne volessi ancora un pò?!» chiese malizioso, poggiando le mani al bordo, ognuna rispettivamente accanto ai suoi fianchi.
La corvina finalmente si staccò la bottiglia dalle labbra, assumendo un colorito ancora più acceso e sorridendo al ragazzo. «Oh, se solo tu non fossi Gay, ti avrei dato volentieri il vino in un'altra maniera...» scherzò, afferrando nuovamente il suo bicchiere e riempiendoglielo.
Il vampiro roteò gli occhi al cielo per poi tornare ad osservarla. «Mi pare di averti già detto che sono bisessuale.» ribadì, allungando un braccio e prendendo il bicchiere.
«E mi sembra di averti detto, che per il mio parere, bisessuale è uguale a Gay.» disse lei, agitanto un dito per imitare un'insegnante che riprende un alunno. «Non vedo come una persona attratta dallo stesso sesso possa provare attrazione verso quello opposto...» sentenziò, sorseggiando le ultime gocce dalla bottiglia.
Era proprio un ipocrita. Lei era la prima a provare qualcosa verso la sua migliore amica, ma allo stesso tempo, era innamorata di Stefan.
Sentì le dita del rosso afferrarle la nuca e staccarla dalla bottiglia per poi trascinandole il volto davanti il suo e catturarle le labbra per unirle alle sue.
Le fece dischiudere le labbra muovendo la lingua, recuperando il vino che lei stava sorseggiando poco prima.
Si staccò e si leccò le labbra umide «Era questo che intendevi?» ripulì, malizioso, con il pollice, un rivolo di nettare sfuggitogli dalle labbra.
La corvina arrossì ancora di più se possibile e scivolò dal tavolo portandosi dietro la bottiglia. 
«Se volevi ancora vino potevi dirmelo... » fece, ignorando volutamente il bacio. Cosa cavolo si era messo in testa quel mezzo deficiente ?! E perché adesso il cuore le batteva così forte ?!
Ehi ehi ehi! Datti una calmata, Angel! Ami Stefan, ami Sabrina... e adesso provi attrazione per Sage?! Faccio più schifo di Elena... a questo punto... 
«Maintenant, faites aussi la sainte douceur?» (Adesso fai anche la santa, dolcezza?) Sage appoggiò una mano al fianco, quasi non scoppiando a ridere per la sua reazione ben poco credibile. Si... quella ragazza era davvero interessante... e lui ne aveva conosciuti di uomini e donne, prima di lei, ma mai nessuno gli aveva fatto quell’effetto, nemmeno la sua infatuazione secolare per Damon.
Non gli era affatto dispiaciuto il contatto ravvicinato con la giovane vampira... per niente.
La sua pelle emanava un buon odore, e la sua bocca aveva il sapore di quel delizioso nettare che stavano sorseggiando pocanzi.
Si avvicinò nuovamente a lei, sporgendosi verso la bottiglia.
Quest'ultima la strinse al petto. «Eh no, niente più vino finché non ammetti di essere Gay!» disse lei, ridacchiando per scacciare quei pensieri tristi di poco prima.
«Non vedo perché dovrei dire il falso. Mi piacciono sia gli uomini che le donne. Soprattutto se queste sono delle belle ragazze» fece, prendendole un braccio per riappropriarsi della bottiglia.
Ma la ragazza con un gesto fulmineo svuotò il contenuto rimanente dentro la sua bocca, per poi sorridere a bocca chiusa e riaprirla in sua direzione facendogli vedere il vino che tanto desiderava.
Il rosso inarcò un sopracciglio, chinandosi poi verso il viso di lei, leccò un rivolo che minacciava di cadere dall'angolo della bocca e tornò a baciarla immediatamente intrecciando la lingua alla sua, che stavolta rispose energicamente.
Quella donna stava giocando con il fuoco, e le avrebbe dimostrato come si sarebbe scottata.
Sorrise al pensiero di possedere quel giovane e candido corpo, che sentiva ardere sotto di lui, più il bacio si faceva vorace.
Effettivamente da un po' di tempo non affondava lo stress nei piaceri carnali.
Quella ragazza gli andò a genio, sarebbe stata un'ottima compagnia, in quel luogo così buio e deprimente.

La corvina osservò il rosso sovrastarla, mettendogli poi le mani sul petto. «Non mi prendi in giro così facilmente, sai?!» fece, cercando di scansarsi da quella posizione. 
Sentì i fianchi sbattere contro il bancone della cucina, le mani di lui su di essi per tenerla ferma.
«Ti ho fatto scherzare abbastanza sulla mia sessualità, petite... è ora che ti dimostri cosa vuol essere bisessuale..» le sussurrò all'orecchio, scendendo poi lentamente a leccarne il lobo.
Un brivido le percorse tutta la spina dorsale. Sentì il cuore cominciare a battere sempre più velocemente, man mano che la lingua del ragazzo scendeva sul suo collo.
Sentì inspirare l'odore della sua pelle, maledicendosi per non aver messo un profumo particolare quella sera La presa sui suoi fianchi si rafforzò.
«Vous ne dites pas ... vous êtes une vierge...» (Ma non mi dire... sei vergine..) sorrise maliziosamente... un vampiro vergine... questa gli era davvero nuova.
Una mano salì carezzandole le curve sino ad afferrarle i capelli dietro la nuca, portandole la testa all'indietro e affondò i canini nella candida carne della ragazza, facendole sprigionare dalle labbra un lamento simile ad un gemito. 
Quest'ultima si aggrappò alle sue spalle per non cadere rovinosamente a terra. 
Tra i vari giramenti di testa dovuti all'alcool e quelli ora dovuti al rosso che stava banchettando con il suo sangue, perse forza nelle gambe.
«Era una vita che non assaggiavo sangue vergine...» fece, Sage, finalmente staccatosi dal suo collo per fiondarsi nuovamente sulle sue labbra.
La ragazza si lasciò finalmente andare in quel gioco lussurioso, e ricambiando il bacio passionale, scese soavemente con le mani ad accarezzare i pettorali scolpiti.
Delineò il contorno dei capezzoli, scendendo ancora fino ad arrivare all'attaccatura dei pantaloni.
Avrebbe infilato immediatamente le mani nella sua biancheria intima, ma non volle sembrare troppo frettolosa, così si dedicò a carezzare sensualmente la sua erezione attraverso la stoffa leggera che la ricopriva.
Sentì il respiro caldo del rosso scottarle la pelle già bollente di suo e sorrise, decidendo di sorprenderlo un po'.
Se effettivamente non era del tutto gay, avrebbe fatto di tutto per fargli preferire le donne. 
O meglio, per fargli desiderare lei.
Piegò le ginocchia, ritrovandosi a pochi centimetri dalla sua sessualità e strofinò il viso, sentendola pulsare. Scoprì delicatamente il sesso del giovane e lo prese tra le mani, carezzandolo prima di circondarlo tra le sue labbra.
Sentì il ragazzo sussultare a quel contatto, alzò lo sguardo e lo guardò con fare malizioso.
Lo vide poggiare le mani al di sopra del bancone, chinando il capo, facendo così ricadere la cascata di lunghi capelli rossi sulle sue spalle.
Quanto tempo era che non si divertiva a quel modo?! Che non trovasse una ragazza tanto sfrontata?!
«Nous sommes débrouillards, hein?» (Siamo intraprendenti, eh?) chiese, ironico, poggiando una mano sulla testa della ragazza, trattenendola ancora un po' per provare altro piacere.
Dopo qualche altro minuto di fugaci giochi di lingua che gli fecero scappare qualche mugolio, la sentì rialzarsi.
«Adesso tocca a me...» Angel poggiò le mani sulle spalle dell'uomo che aveva di fronte e si mise a sedere sul bancone, allargando le gambe e avvicinandolo di più a sé.
«Sei sicura di quello che fai, ragazzina...? Vuoi sprecare la tua 'première fois', con me?» chiese, più per non aver problemi che altro, carezzandole l'interno coscia con delicatezza.
Lei rise di gusto. «Che problema c'è?!» chiese retorica, leccandogli l'attaccatura tra collo e spalle. «Tu mi piaci, e non credo nel principe azzurro...» affondò i canini sulla spalla destra del ragazzo, assaporando il dolce fluido che sgorgò copiosamente.
Sentì un gemito caldo e profondo uscire dalla gola del rosso, che gli fece vibrare l'intera gabbia toracica.
Le mani cominciarono a vagargli per il corpo, insinuandosi dentro i suoi indumenti, afferrarle un seno e stringerlo talmente forte da doverla far staccare dalla sua spalla per gemere.
Quest'ultimo si avventò nuovamente sulle sue labbra, facendo scendere le mani ai pantaloni e sfilandoli.
Non ci pensò due volte ad accarezzare la femminilità calda ed umida che sussultò a quel contatto.
White lo vide sorridere soddisfatto nell’abbandonare le sue labbra mentre spostava l'intimo di alto, facendo spazio ad un dito che la penetrò senza troppi ripensamenti.
Un urlo le uscì dalle labbra quando sentì affondare in lei un corpo estraneo per la prima volta. La prima cosa che constatò era come il dolore iniziale lasciava spazio al piacere, sentendo il dito dell'uomo muoversi delicatamente in lei e poi sempre più voracemente.
Lo vide che con la mano libera afferrò il suo membro e si avvicinò di più a lei. Uscì velocemente e dolorosamente il dito completamente bagnato e lo portò alle labbra, ripulendolo con la lingua, poi si chinò su di lei insinuandosi ancora di più tra le sue gambe, che sembravano cominciare a fare un po' di resistenza.
Un pensiero le balenò per la mente, se un solo dito era riuscito a farle tanto male, come pensava di poter accogliere in sé, qualcosa di talmente grande?! Fece per fermarlo ma quando le parole stavano per uscirle dalla bocca, il rosso la penetrò di scatto, sentendola poi aggrapparsi a lui e affogando un urlo sulla sua spalla.
Sage sentì le unghie scalfirgli la pelle, graffiandolo. La ragazza doveva aver cambiato idea all'ultimo momento, beh, problemi suoi, aveva voluto giocare, adesso non si poteva abbandonare il gioco nel bel mezzo del divertimento.
La ragazza inarcò la schiena, ormai compiaciuta delle attenzioni dell'uomo verso il suo corpo, e in un gesto spontaneo allargò tremante le gambe, dandogli così il consenso per potersi muovere. Voleva sentirlo ancora e ancora di più, era una sensazione troppo meravigliosa.
Quest'ultimo captò immediatamente il suo segnale e aumentò i movimenti di bacino, sentendola tremare ad ogni spinta.
Gemiti sempre più alti uscirono fuori dalle labbra della corvina, che ormai non si tratteneva più.
Sentì le mani di lui afferrarla per i glutei e sollevarla di peso, trasportandola verso il divano.
Angel si aggrappò a Sage, ansimando ad ogni suo passo, sentendo ancora il suo sesso dentro di lei.
Lo vide sedersi con ancora i loro corpi uniti e allargò le gambe mentre la afferrava per i fianchi e cominciava a muoverla ritmicamente dall'alto al basso.
Sentì la ragazza prendere immediatamente confidenza con il movimento che li univa sempre più affondo, tanto che non dovette più guidarla.
Abbandonò le braccia lungo il corpo, buttando la testa indietro contro lo schienale, godendo dei movimenti della giovane che ormai, rapita dalla lussuria, muoveva da sola il suo corpo su di lui.
Il suo ego stava godendo di soddisfazione.
Quando sentì avvicinarsi all'apice del piacere decise che avrebbe fatto provare la stessa cosa anche a quella ragazza tanto testarda ed intraprendente.
L'afferrò per le spalle, e con uno scatto la spinse violentemente contro il basso, penetrandola completamente.
L'estasi non tardò ad arrivare, facendolo rantolare dal piacere, abbandonandosi nuovamente sullo schienale, con le mani che dalle spalle scendevano lungo le esili braccia della mora.
La sentì contrarsi intorno al suo sesso e qualche secondo dopo si accasciò sul suo petto, sudata e ansimante, percorsa da qualche tremore di tanto in tanto.
Le fece scivolare una mano lungo la testa e le sistemò i capelli arruffati quando la sentì ridacchiare sommessamente. «Et maintenant, pourquoi riez-vous?» (Ed ora, perché ridi?) chiese, inarcando un sopracciglio.
«Beh...» lei cominciò «credo che infondo tu abbia ragione..: non sei totalmente gay.»

«Damon! Mon amour!» Sage allargò le braccia in segno di saluto, seguito a ruota dai suoi fedeli animali mentre chiudeva la porta di casa una volta entrati tutti nell'abitazione «Ti sono mancato?»
«Per niente» sbuffò l'amico, voltando lo sguardo altrove nell'appoggiare il gomito sul manico della poltrona e appoggiare la guancia nel palmo della mano alzata.
Intanto, però, allungava un sorrisino.
Sabrina ridacchiò nel salutare Sage e quando il vampiro si voltò per ricambiare e notò Angel, un largo sorriso si allungò sul suo volto raramente malizioso «Regardez qui est ici» (Guardate qui chi c'è)
Angel sospirò. Il mio sesto senso non sbaglia mai. E nel vederlo, quei ricordi mi sono scattati nella mente anche non volendoli. Ahhh… maledizione!
Non che lei volesse far finta che nulla fosse accaduto... solo che, adesso, non sembrava il momento giusto... e le cose non si erano svolte proprio come lei avrebbe voluto.




Oo Angolino dell'Autrice oO



Mi sono solo ora resa conto, facendo un giro della storia, del fatto che la sua prima pubblicazione è stata nel 2009.... cioè, un attimo... davvero voi mi sopportate da così tanto?! Io mi sarei già mandata a quel paese ahahah aggiorno così lentamente che non so come mi sopportiate. Purtroppo negli ultimi anni aggiorno ancor più di rado perché ho un lavoro in un Centro Commerciale che mi occupa quasi tutta la giornata, una cosa però potete saperla: AGGIORNO. SEMPRE. Ora prima o dopo non ha importanza. Aggiorno, SEMPRE. Non capiterà mai che una mia storia venga interrotta senza un finale, mai. La aggiornerò sempre finché non giungerà alla fine. Con questa premessa, spero voi vogliate seguirmi comunque e avere la pazienza che io non avrei ahahah xD
Sperando che questo sciocco capitolo vi sia piaciuto (ci tenevo a dedicare spazio ad Angel e Sage xD), vi ringrazio di cuore e spero di rileggerci presto. Nel mentre, se volete, potete seguirmi nella mia pagina FB come mangaka.
https://www.facebook.com/StrawberryDrawings/?fref=ts
Un forte bacio.

MikuChan
   
 
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