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Autore: hiromi_chan    05/11/2015    0 recensioni
Raccolta disomogenea dei fill scritti per i prompt durante le iniziative del gruppo We are out for prompt.
I. «Che vitino di vespa ha, signorina Eyre. Mai pensato di mangiare qualcosa in più? No? Ha paura di ingrassare?» {Modern!AU}
II. Era come averlo in piena vista, il suo James: accoccolato sul pavimento davanti alla poltrona sulla quale sedeva Rochester, la guancia sulla sua gamba sinistra, la mano sul ginocchio della destra. {Male!Jane}
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
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#01
prompt
: Male!Jane/Rochester, "È perché sono un uomo che non mi volete?"
"È perché vi voglio troppo."

rating: verde

genere: romantico, angst

avvertimenti: gender-bender {Male!Jane}

 

 

 

 

La linea morbida del suo profilo era indurita dall'ostinato contegno che gli era proprio e che aumentava di proporzione, quando qualcosa lo tormentava. James continuava a tenere il volto di lato senza incrociare il suo sguardo, e sebbene il signor Rochester soffrisse per il mancato contatto con quei suoi amati occhi più che per ogni rimpianto passato, non poteva smettere di guardarlo: la sua pelle pallidissima alla luce tiepida del sole, il modo in cui sembrava insieme tanto delicato e tanto pervaso di una gigantesca forza morale capace di tenerlo in piedi in ogni caso, di tenere in piedi mondi interi...

Pareva una creatura ultraterrena, James Eyre, con i rovi torti di Thornfield Hall alle spalle. Semplice e pulito come un monaco, lo sguardo bruciante di un fuoco accesso.

E quanto era puro e, per questo, irraggiungibile... e quanto lo desiderava, lui, e quanto desiderava rinchiuderlo nella casa delle sue braccia, e quanto temeva di corromperlo nella sua stretta, sporcarlo con le sue mani! Ma gli sarebbe stato concesso comunque, non era vero? In ogni caso, Rochester l'avrebbe avuto comunque... il suo James. La sua redenzione.

«È perché sono un uomo che non mi vuoi?» proruppe Rochester.

Stavano parlando, credeva, del suo impellente matrimonio con la signorina Ingram. Non importava, niente a proposito di fatti di contorno simili era importante.

James sembrava confuso, ora. Geloso, ferito. Bene, voleva dire che lo amava anche lui. E se lo amava, in futuro lo avrebbe perdonato, avrebbe dimenticato la sua meschinità, sarebbe passato sopra ai suoi stratagemmi.

Solo allora James lo guardò, una richiesta nella sua espressione chiara come una candela nel buio di una stanza: diretta e sommessa. «È perché vi voglio troppo.»

Poi, così, gli sfuggì via tra le dita e scivolò verso il castello, una nube in tempesta.

 

 


 

 

#02
prompt
: Il giovane precettore aveva la lingua tagliente e le aveva fatto capire di non gradire l'ultimo spasimante della Signora Rochester, l'orgoglioso Signor Ingram

rating: verde

genere: romantico

avvertimenti: genderswap {Fem!Rochester/Male!Jane}

 

 

 

«Che te ne pare, allora, del signor Ingram?» La signora Rochester pose la domanda con naturalezza, quasi avesse chiesto che cosa avrebbero mangiato per cena.

James era seduto sulla poltrona accanto alla sua. Le ombre del focolare facevano sembrare il suo viso più pallido per uno strano e affascinante contrasto. Le palpebre erano abbassate, le lunghe ciglia scure quasi toccavano gli zigomi appuntiti. Il giovane precettore sedeva rigidamente, un'insolita tensione che aveva indurito i suoi lineamenti alla menzione del signor Ingram.

La signora Rochester osservò la sua reazione, deliziata.

«Il signor Ingram» iniziò James, la voce ben modulata per non dimostrare eccessiva stima né disprezzo, «è un uomo orgoglioso.»

«Oh, sì. Lo è» confermò lei. «E questo è un dato oggettivo. Ti ho chiesto cosa ne pensi tu.»

Gli occhi di James saettarono nei suoi, chiari e palesemente accusatori. La signora Rochester piegò la testa di lato; amava stuzzicarlo in quel modo ed era sicura che la provocazione avrebbe presto raggiunto i suoi scopi.

«Sembra... diverso da voi» disse James, misuratamente.

«E in che modo?»

«Nel modo in cui una pallida stella del mattino è diversa dal sole di mezzogiorno» disse James, alzando la testa, e la signora Rochester si perse nel suo sguardo così onesto, così puro. E in quella purezza ('Dio, perdonami'!) s'infiammò.

«Il signor Ingram è inferiore a voi nell'animo e nella mente» proseguì James, il fervore che iniziava a fare capolino dietro alla sua maschera di compostezza, la maschera che la signora Rochester desiderava infrangere tra le sue mani e nel suo petto. «Penso che sia più interessato al vostro titolo e alla vostra proprietà che a voi. Penso che gli interessi il vostro nome, ma che del vostro nome non sia degno. Penso...» Abbassò gli occhi, di colpo.

«Cosa pensate?» lo spronò dolcemente la signora Rochester, che era avanzata fino al bordo della poltrona.

«... Di dover portare a letto Adele, ora.»

La signora Rochester stette a guardarlo mentre si impegnava con estrema discrezione nella sua ritirata strategica. Certamente era sicuro di aver esagerato, di aver detto troppo. Ma non sapeva di aver detto proprio quello che lei voleva sentire.

«Perdio» esalò la donna, appoggiando stancamente la testa sullo schienale, «quella lingua lunga e quell'onestà mi uccideranno.»

 

 

 

 

 

#03
prompt
: Male!Jane/Rochester, Quando lo aveva spogliato quella notte mai avrebbe creduto che fosse lui quello in trappola.

rating: verde

genere: romantico

avvertimenti: gender-bender {male!Jane}

 

 

 

Il momento più spaventoso nella vita del signor Rochester non fu quando si prese una pallottola dritto nel costato durante un duello; non fu nemmeno quando, stringendo Adele tra le braccia, capì di essere diventato di colpo padre, né quando si risvegliò una mattina in un letto insanguinato e comprese che sua moglie era pazza.

Il momento più spaventoso fu quando una serva entrò nella sua stanza per informarlo che il signor Eyre era caduto scivolando sul terreno fangoso mentre andava a impostare una lettera in paese, e si era fatto male.

Il signor Rochester, in quell'attimo, provò la sensazione più agghiacciante si possa immaginare, gli arti che formicolavano e una voragine scura sotto i piedi che gli inghiottiva il respiro. Si precipitò nella stanza di James, scansando le proteste del personale di servizio in malo modo. Spalancò la porta e, quando vide il giardiniere stendere sulle lenzuola il ragazzo, fu assalito da una rabbia feroce.

«Via tutti!» urlò, «Via!» E al diavolo il decoro e gli spiriti che abitavano il castello e che guardavano, guardavano...

«Sto bene» protestò debolmente James. Era molto pallido e visibilmente frastornato, e si reggeva un fianco con una mano.

Rochester si fiondò da lui, toccandolo dappertutto per sincerarsi che stesse bene, spalle, collo, viso, James, oh, James...

«Non è niente che un po' di riposo non possa sistemare, davvero.»

«Piccolo, coraggioso James Eyre che non si lamenta mai» disse Rochester, sprimacciandogli il cuscino dietro la testa. «Del resto, hai vissuto la tua infanzia in quella specie di prigione e scommetto che anche allora non ti sarai mai lamentato.»

James sorrise stancamente e il cuore di Rochester sussultò.

«Vi assicuro che ho avuto di che lamentarmi, signore.»

Rochester non disse nulla e si sedette sul bordo del letto per vegliare su di lui, determinato a non andarsene finché James non si fosse addormentato. Quando lo fece, Rochester uscì dalla stanza in punta di piedi per mandare un servo a chiamare il dottore. Tornando indietro, prese un bicchiere di vino rosso. James, sentendolo rientrare, si ridestò.

«La tua gente ha il potere di captare anche il passo più delicato, James» mormorò Rochester, passandogli un braccio intorno al collo per aiutarlo a sollevarsi delicatamente.

«Gli omini verdi non posseggono questa capacità, signore. Un passo vigoroso come il vostro è difficile da non notare.»

Rochester sorrise, compiaciuto dalla lingua lunga del suo adorato James, e versò piano il liquido sulle sue labbra bianche. «Come stai? Il dottore arriverà presto. Nel frattempo, fammi vedere.»

James si irrigidì appena tra le sue braccia. «Non mi risulta abbiate studiato la scienza medica, signore.»

Rochester si sentì più sollevato; se James continuava a rispondergli in quel modo, voleva dire che non si trattava di nulla di grave per davvero.

«L'esperienza mi ha insegnato molte cose. Ora, su, togliti la camicia e permettimi di accertarmi delle tue condizioni. Oppure, mon James, ti imbarazza spogliarti davanti a me?»

James non ripose, ma il suo piccolo volto smunto e ovale si atteggiò in quella piega di determinata sfida che Rochester amava tanto.

L'uomo fece finta di dargli un po' di spazio, alzandosi e circumnavigando il letto per potersi sedere dalla parte opposta, alle sue spalle. Mentre gli girava intorno, James, un lieve rossore sul viso che gli donava molto, gli sembrò come un fiero topolino in trappola.

Ma poi, quando il signor Rochester si ritrovò davanti un lembo scoperto di fianchi bianchi e stretti, capì che quello in trappola era lui. Sospirando pensatemene, aiutò il più giovane a liberarsi dalla camicia. La stoffa si sollevava, scoprendo a poco a poco la linea lunga e sottile della schiena di James, carezzando la sua nuca, strofinando suoi suoi capelli...

Il signor Rochester vide un livido sul fianco dell'istitutore. Vi poggiò sopra il palmo, pianissimo, e sentì James sussultare appena. Allora premette la fronte alla base della sua spina dorsale, chiuse gli occhi e restò lì, James che tremava tra le sue mani.

«Ti avrei odiato, se ti fosse successo qualcosa» mormorò Rochester, strofinando la fronte contro la sua pelle. «Se ti avessi perso in un modo così stupido, non l'avrei perdonato a entrambi.»

James sollevò una mano e la portò dietro di sé fino a raggiungere la testa del signor Rochester. Le sue dita restarono aggrappate ai suoi capelli per molto tempo, e loro rimasero lì, nel limbo di un amore che non poteva essere vissuto, la luce tenue di una candela a scaldare i loro respiri.

 

 

~

 

Note

Se siete fan anche dell'altra pazza sorella Brontë e vi incuriosisce l'idea di Jane in combutta con una fem!Heatchliff (sì, avete letto bene), potete trovare alcuni fill qui.

   
 
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