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Autore: ginger_ed    06/11/2015    0 recensioni
E se Michael Clifford diventasse papà?
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pink Bow!


 
-Ehi Effie!- urlò Carlos.

Questi era il fratello di Effie, appunto. Come ogni mattina era passato dalla sorella semplicemente per salutarla, solo che quel giorno sembrava che lei non volesse rispondere.

-Effie?- riprovò.

La ragazza uscì dal bagno pochi minuti dopo, bianca come un cencio  e con due occhiaie così profonde che fecero intuire a Carlos che la ragazza non avesse dormito per niente quella notte.

-Ehi cosa è successo? Non rispondevi così ho usato le chiavi di scorta-

Effie, in tutta risposta, singhiozzò e corse tra le braccia del fratello iniziando a piangere ininterrottamente. Cosa che fece preoccupare ancora di più Carlos. Non era intenzionata a parlare così lui si limitò ad accarezzarle i capelli cercando di tranquillizzarla.

-C-carlos- sussurrò dopo un tempo lunghissimo.

-Sono qui, ma tu sei sconvolta! Vieni, sediamoci-

Detto questo, la accompagnò al divano facendola sedere e corse in cucina a prenderle un bicchiere d'acqua. Lei lo ringraziò e, tremando, bevve tutto il contenuto.

-Stai meglio?- chiese il ragazzo.

Lei annuì e prese un grande respiro prima di fissare gli occhi del fratello, scuri come i suoi.

-Io..- iniziò allora.

Carlos la intimò a continuare.

-I-Io s-sono... io aspetto un bambino- disse Effie.

Carlos restò un po' interdetto all'inizio, poi, una volta assimilata la notizia, si aprì in un enorme sorriso e abbracciò di scatto Effie che per poco non cadde all'indietro sul divano.

-Oddio, ma è una notizia stupenda!- trillò.

La sorella rise per la sua reazione ma si spense subito tornando ad essere pensierosa.

-Non so come possa prenderla Michael - sussurrò singhiozzando.

Carlos, in tutta risposta, sorrise teneramente e asciugò le lacrime della ragazza.

-Tesoro, non devi preoccuparti. State insieme da 6 anni, vi amate e lui non ha occhi che per te. Potrebbe prenderla solo nel migliore dei modi. Quindi, smettila di farti stupide paranoie perché non hanno alcun senso- concluse il ragazzo.

-Ma non siamo nemmeno sposati!- piagnucolò Effie.

Carlos le lanciò un'occhiata non molto gentile.

-Non lo ripeterò una terza volta: smettila di farti stupide paranoie! Stupide e inutili, ecco-

Detto questo, costrinse la sorella a vestirsi e insieme uscirono per un giro a Sydney. Carlos doveva assolutamente trovare un nuovo piatto di porcellana dipinto a mano prima che la moglie scoprisse quello che aveva accidentalmente rotto mentre cercava di pulire il mobile su cui era riposto.

Effie ne approfittò per staccare un po' la spina  anche se il messaggio arrivatole da Michael, il suo ragazzo, la fece ritornare sui suoi pensieri.

---

"Sono a casa da te stasera. Ti amo
Michael x"

Ed ecco che Effie iniziò ad agitarsi camminando avanti e indietro sulla soglia della porta. Si sentivano dei rumori dietro di questa quando la ragazza fu assalita da un senso di nausea che la costrinse a correre verso il bagno. Nello stesso momento, Michael entrò in casa salutando allegramente.

-Ehilà! Sono tornato!-

Effie uscì dal bagno cercando di cancellare ogni traccia di lacrime e si fiondò tra le braccia del ragazzo.

-Ow, quanto mi sei mancata- sussurrò Michael stringendola e lei sentì un nodo alla gola.

Restarono abbracciati per molto, poi Michael decise di andare a lasciare le sue cose in camera. Infatti era appena tornato a Sydney dopo un viaggio di lavoro a Manchester per promuovere il nuovo album della sua band, i 5sos.

-Oggi il lavoro è stato più stressante del solito! Calum non la smetteva di scordare la mia chitarra, Ashton era troppo su di giri e Luke, oh Luke, si è portato quel pupazzo-pinguino e te lo ritrovavi ovunque!-

Effie non poteva non ridere mentre lo ascoltava parlare. Era particolarmente buffo quando esasperato. Le faceva dimenticare ogni pensiero.

-Oltre a lamentarti degli altri, cosa hai fatto tu?- lo riprese la ragazza poggiandosi sul mobile della cucina.

-Osi insinuare che sono un buono a nulla?- ribatté Michael.

Mentre parlava, si avvicinò sempre di più a Effie fino a trovarsi esattamente di fronte a lei. Posò entrambe le mani accanto alla vita della ragazza e la guardò dritta negli occhi facendola arrossire.

-Forse, Clifford-

-Io sono un bravo ragazzo...- iniziò Michael -Che non è ancora stato scoperto?- azzardò Effie con una risatina.

-Ha ha ha, molto spiritosa.- la prese in giro Michael.

Le diede un bacio sulle labbra.

-Comunque ho fatto il mio lavoro- disse poi concedendo una linguaccia a Effie che rise.

-Tralasciando il fatto che ho quasi rotto un jack, ma sono cose che capitano- terminò.

Effie gli lanciò un'occhiata che significava "lo sapevo" e lui alzò gli occhi al cielo sorridendo.

-E su! Te l'ho detto, sono cose che capitano!- esclamò per poi allontanarsi dalla ragazza.

Lei iniziò a sudare freddo ricordandosi ciò che avrebbe dovuto dirgli ma lui sembrava non accorgersi di nulla e il senso di nausea continuava a farsi sentire sempre più forte fino a quando non riuscì più a trattenersi e dovette catapultarsi in bagno sperando che Michael non si insospettisse troppo. Speranza ovviamente vana dato che il ragazzo la raggiunse immediatamente allarmato.

Si inginocchiò accanto a lei tenendole i capelli all'indietro e accarezzandole la schiena.

-Va meglio?-chiese poi quando Effie si alzò per sciacquarsi faccia e bocca.

Lei annuì non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi. Michael capì che non aveva voglia di parlarne e così la trascinò in cucina.

-Facciamo così- si impuntò -Io preparo i popcorn e ci vediamo un film che sceglierai tu, adesso!-

-Non hai bisogno del grembiule per preparare i popcorn- mormorò Effie.

Infatti Michael stava indossando un grembiule rigorosamente rosa e con su scritto "I love cooking". Era un regalo che Effie aveva ricevuto da una lontana zia per il suo compleanno e Michael continuava a punzecchiarla data la stupenda scelta del colore. Effie odiava il rosa.

-Lo so, ma questo è sexy! Non trovi?- rispose il ragazzo ammiccando.

Lei alzò gli occhi al cielo sorridendo e andò in salotto. Una volta uscita dalla cucina, prese un grande respiro e maledisse Carlos nella mente. Non l'aveva aiutata a capire come dire del bambino a Michael ed era davvero nel panico!

Prese "The Giver" dallo scaffale pieno di film e ritornò da Michael mentre cercava di preparare un ipotetico discorso da dire al ragazzo che indossava ancora quel grembiule osceno.

-Sei un caso perso- disse Effie.

-Chi? Io?- chiese Michael con finta aria innocente.

Lei sospirò esasperata ma divertita e gli si avvicinò iniziando a sfilargli il grembiule ottenendo il broncio da parte di Michael.

-Ora va meglio!- rise Effie.

Lui cercò di fare il serio ma non ci riuscì e subito dopo scoppiò a ridere.


-Va bene, lo ammetto, è stato un sollievo toglierlo-

Ciò alimentò le risate della ragazza e per poco i popcorn non si bruciarono.

Michael corse ai fornelli alzando la pentola piena di popcorn scoppiettanti e li mise in una ciotola poggiandola sul tavolo. Subito dopo spense i fornelli e avvolse Effie in un abbraccio.

-"The Giver"? Ottima scelta!- esultò il ragazzo.

-È bello stare a casa. Solo io e te, nessun'altro- continuò.

"Non siamo solo noi due" pensò Effie e si morse il labbro prendendo un grande respiro.

-Beh.. io.. tu..- iniziò e prese la mano di Michael e la poggiò sul ventre -E lui.. o lei- sussurrò infine.

Michael sembrò accorgersi della pancia gonfia della ragazza solo in quel momento e schiuse la bocca sorpreso. Effie sentì gli occhi inumidirsi e li chiuse non avendo il coraggio di vedere la reazione di Michael.

Quest'ultimo era senza parole ma aveva poggiato la mano libera accanto a quella già sul grembo di Effie e iniziò ad accarezzarlo con delicatezza, come se avesse paura di fare qualcosa di sbagliato.

Questo portò la ragazza ad aprire gli occhi uno alla volta e poi si alzò lo sguardo su Michael che aveva improvvisamente sorriso.

-Effie...- iniziò Michael.

Temendo il peggio, la ragazza iniziò a singhiozzare mandando in panico il ragazzo.

-No, non piangere! Ok, sapevo che durante la gravidanza potevano esserci sbalzi d'umore però... oh ma perché non possiamo nascere sotto a un cavolo?-

Cercò di calmarla ma lei sembrava molto scossa ed emotiva così Michael la abbracciò iniziando a cantare il testo della loro canzone e solo allora i singhiozzi diminuirono.

-P- pensavo c-che fossi a-arrabbiato..- disse Effie che ancora non era del tutto calma.

Michael sorrise intenerito e le accarezzò i capelli.

-No sciocchina, come potrei?-

Lei allora alzò il viso e il ragazzo le asciugò le ultime lacrime.

-Spero sia femmina. Così potrò viziarla per bene e poi ci coalizzeremmo contro di te- qui le scoccò un'occhiata maliziosa -E poi mia madre ha sempre sognato di avere una nipotina- finì Michael facendo spallucce.

Effie si morse il labbro per trattenersi dal piangere e gettò le braccia al collo del ragazzo. Lui, colto alla sprovvista, si sbilanciò un po' all'indietro ma riprese subito equilibrio e strinse la vita di Effie. Poggiò le labbra sulla sua spalla e ridacchiò quando sentì la stretta della ragazza farsi più intensa.

-Credi che gli, o le, potrebbe piacere il film che stiamo per vedere?- chiese poi.

Effie scoppiò a ridere in modo naturale, come libera da tutte le paranoie che si era creata e Michael non poté fare a meno di rubarle un bacio.
Le restava solo da sperare che fosse stato un buon padre.

-Ora siediti sul divano, oggi hai fatto già troppo. Io prendo i popcorn, una coperta, metto il film e via con la pacchia!- trillò Michael saltellando per la casa.

E da lì capì che sì, lui sarebbe stato un padre meraviglioso.
 
---
 
-Allora, la cantiamo una canzone?-

Michael aveva un sorriso enorme stampato sul viso mentre impugnava la chitarra e si sedeva sul divano di casa sua. Di fronte a lui, su una poltrona, c'era Effie.

Un mugolio si fece sentire dopo la domanda del ragazzo che sorrise ancora di più.

-Oh sì, Camille vuole suonare con il papà!- esclamò Effie.

La madre di Michael, Karen, aveva preso benissimo la notizia della gravidanza di Effie e li aveva subito stritolati in un abbraccio soffocante, così come Daryl e Friedrich, rispettivamente i padri di Michael e Effie. La madre della ragazza, Caroline, invece, era fermamente convinta che fossero troppo giovani per avere un bambino, nonostante avessero entrabi raggiunto la soglia dei 30 anni.

I rapporti tra Effie e la madre si erano raffreddati tanto, ma alla nascita della piccola Camille, Caroline si era scusata per averla abbandonata in un momento così delicato.

-Vieni qui- disse Michael prendendo in braccio la bimba.

Michael era davvero felice, soprattutto quando il medico gli disse che sarebbe stata una femmina. Lo si vedeva saltare ovunque andasse e questo manteneva il buon umore di Effie.

C'era però il problema delle fans. Michael cercava di non darlo a vedere, ma era tesissimo perché temeva in una loro reazione sbagliata che potesse poi influire sull'umore già instabile di Effie. Lei sembrava più tranquilla e insieme scrissero un tweet cercando di essere i più gentili possibile.

'Piccola Clifford in arrivo! Prevedo guai seri!' recitava.

La maggior parte delle fans fu davvero contenta e iniziarono a fantasticare sul nome della bimba in arrivo. Come sempre, c'erano altre che la presero meno bene, ma i commenti più aspri finirono in un paio di giorni e Michael ed Effie non ci diedero troppo peso.

Il ragazzo, che per l'occasione si era tinto i capelli di rosa (non aveva mai perso il vizio), si risedette sul divano con la chitarra e Camille, che sembrava più concentrata sullo strumento che sul padre. Michael le posò un bacio sul capo e iniziò ad intonare le note di "Amnesia".

-Poi mi spieghi come fai a suonare con tua figlia in braccio- sorrise Effie e tornò a guardare Michael.

Rise al pensiero che al momento del parto lui era il più preoccupato e non riusciva a stare fermo. Calum, Ash e Luke, che improvvisarono una giornata libera dal lavoro alla chiamata del loro amico, cercarono di calmarlo ma la situazione peggiorò quando il dottore che assisteva Effie lo chiamò per farlo entrare in sala.

-Credo che voglia imparare a suonare la chitarra- constatò Michael.

La piccola infatti cercava di raggiungere le corde dello strumento e lui rideva perché non ci riusciva. Allora stese la chitarra sulle proprie gambe e ci mise sopra Camille che iniziò a tirare le corde.

Poco dopo, il campanello suonò e Effie corse ad aprire. Michael sorrise consapevole di chi ci fosse dietro la porta e si alzò a sua volta con sua figlia in braccio. La bimba iniziò a muoversi e lamentarsi perché il ragazzo dovette lasciare la chitarra sul divano, togliendole il divertimento.

Dietro la porta c'era un Luke affannato e sudato, con una scatola in una mano. La buttò praticamente tra le braccia di Effie che sembrava confusa e nel frattempo Michael ridacchiava cullando Camille.

-Ciao, scusami ma sono di fretta quindi scappo. Salutami Michael e dai un bacio a Camille. Ti voglio bene, ci sentiamo dopo!- disse Luke per poi sparire in meno di un secondo.

Effie restò due minuti buoni sulla soglia di casa, ancora stranita dal comportamento dell'amico. Poi scrollò le spalle e rientrò in casa.

-Allora, lo apri o no?- chiese Michael quando la ragazza chiuse la porta dietro le sue spalle.

Effie storse il muso ma si decise ad aprirlo non appena si sedette nuovamente sulla poltrona. Michael continuava a sorridere e seguì la sua ragazza mettendosi esattamente di fronte a lei.

Iniziò a scartare la carta rossa che avvolgeva il pacco e poi, finalmente, lo aprì. Dentro c'era un scatola più piccola di quella che la avvolgeva.

-Mi prende in giro?- sbottò allora Effie facendo, chiaramente, ridere Michael.

Effie sbuffò e aprì la scatola trovandoci dentro un anello.

-Ma cosa..- iniziò a chiedersi la ragazza, ma fu interrotta da Michael.

-Ho chiesto io a Luke di dartelo- disse semplicemente.

La ragazza puntò lo sguardo su di lui schiudendo la bocca.

-E questo cosa significa?- chiese Effie insicura.

Michael si aprì in un ampio sorriso.

-Beh, sai, io e Camille facciamo tanti di quei discorsi!- iniziò ed Effie rise scuotendo la testa -così, per caso, la scorsa sera abbiamo pensato che alla mamma starebbe bene un anello all'anulare, vero Cam?-

La bimba lo guardava con gli occhi spalancati  e ridacchiò quando Michael la chiamò con quel soprannome.

-Quindi, mamma, vuoi avere l'onore di sposarci?- concluse facendo il labbruccio e appiccicando la sua guancia a quella di Camille.

Effie restò letteralmente a bocca aperta, non aspettandosi una proposta del genere. Con Michael non aveva mai pensato ad un matrimonio, le bastava solo sapere che lui c'era per lei.

-Ef, sei davvero troppo importante per me, ti amo, dalla prima volta che mi hai rivolto un sorriso e voglio averti con me per sempre- aggiunse Michael guardandola negli occhi.

Lei, a quel punto, si aprì in un grande sorriso e corse tra le braccia del ragazzo che la strinse a sua volta.

-Mille volte sì, Michael - sussurrò.

-Ehi Cam, ha detto di sì!- esultò il ragazzo scoccando un bacio prima alla piccola e poi a Effie.

-Ti amo anche io, sciocchino- disse Effie abbracciando lui e Camille, sentendosi speciale e fortunata nell'avere una splendida famiglia al suo fianco.
 
 


Ciao!

Lo so che ho già una fanfiction da continuare, ma questa OS l'ho scritta in estate e non lo so, mi piace particolarmente perciò ho detto perché no?  Mi piaceva troppo l'immagine di Michael come padre e così ci ho scritto qualcosina.. e voi? Avete mai pensato ai ragazzi in questo modo? Voi come li immaginate una volta diventati papà (ahimè, purtroppo succederà un giorno, o almeno lo spero per loro!)? Sì non mi allungo troppo e vado a continuare l'altra storia u.u
Qualcuna di voi andrà al concerto di Verona? Io sì jdnjdn e finalmente posso vederli dopo due anni e ancora non ci credo! Ora vado sul serio :,)
Baci
ginger_ed




                                                            
                                
Mi sciolgo come un ghiacciolo, così magari salto il compito di matematica di domani, buhuh
 
  
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