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Autore: _fallen_in_love_    08/11/2015    0 recensioni
prese in giro, insulti, risate... Ormai era diventata un'abitudine, ogni giorno in quell'orrenda scuola, mi prendevano in giro, per cose futili, inutili, ma ci prendevano gusto, vedevano come io ci stavo male, come rovinavano ogni mio sorriso, in pianti, ormai tutto ciò era all'ordine del giorno,gli altri si divertivano...ridevano,mentre io tutt'altro ci stavo male.
Godevano nel rovinarmi le giornate più "felici".
-continua nella trama-
storia scritta anche su wattpad, postata sul mio profilo (@fallen_in_love_) scritta da me e da @etiscorderaidime
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«Siamo la società in cui se sei su autobus e ci sono due posti,uno isolato e uno affianco ad un'altra persona,ti metti in quello da solo,con due cuffie  nelle orecchie. La società in cui contano di più i "mi piace" su Facebook,  che le relazioni vere. La società in cui l'affetto che provi per una persona è dimostrato in base a come l'hai salvata in rubrica, o da quanti cuori mandi nei messaggi. La società in cui basta che uno sia diverso, per essere attaccato e deriso. La società in cui più sei stronzo, più sei figo. La società dei falsi moralisti, dei ruffiani, delle foto e delle amicizie-flash. La società che urla aiuto, ma si zittisce da sola con le proprie azioni. La società che discrimina quelli che non la pensano come te, e che poi ricordano che siamo liberi. La società in cui se insulti sei il meglio. Quella delle bestemmie, delle false promesse, e dei "ti amo" lasciati al vento. Quella dei ragazzi che dicono che le ragazze siano più belle acqua e sapone, ma poi le preferiscono con 3kg di trucco. Di chi cerca la ragazza seria e poi va con la prima che passa. Che ama per gioco, per noia. La società dei messaggi da far venire il diabete, tra persone che si vomitano le peggio cattiverie alle spalle. Delle doppie facce e dei lunatici. Dell'autolesionismo e dell'alcool. Dei tredicenni che fumano e dei sedicenni che muoiono per overdose. La società che dice di distinguersi dalla massa, e che ha individui tutti uguali. Dove parliamo tanto e agiamo poco. Dove la gente parla per dar fiato alla bocca e non sa. La società che tutto sommato ignora la realtà. Siamo la società più avanzata, che sta arretrando sempre più. La società che si dispera per uno schermo del cellulare rotto, e che quando distrugge il prossimo nemmeno se ne accorge.»

7° Capitolo.
La ff è stata scritta su wattpad da me (@fallen_in_love_) e da @etiscorderaidime. E' stata pubblicata nel mio prodilo
Notai solamente ora quanto il suo tono si era abbassato di tanto, la voce roca e provocante, il viso talmente vicino al mio, che neanche un foglio sarebbe passato per i nostri visi. Il mio viso era a fuoco, e non so il perché, ma notai una certa malizia nel tono della sua voce, mi spostai, girando il capo e abbassando lo sguardo, sussurrando un flebile non lo so. Dire che ero rossa era un eufemismo, stavo letteralmente prendendo fuoco, e lui lo sapeva, e ci rise su, era tutto a suo favore. Ero talmente debole, e lui talmente forte, che poteva abbindolarmi e costringermi a fare di tutto, ero creta, e lui era quello che la modellava. Era una cosa negativa, lo so. Ma mi piaceva quasi. Scossi la testa. Ero malata, ero strana. Non potevo esser felice del fatto che poteva far di me qualsiasi cosa. "Oh si potremmo no?" Lo guardai interrogativa. "Cosa.." Sussurrai insicura. "Scarlett? Ci sei? Dicevo...possiamo andare a mangiare qualcosa e a fare un giro no?" "Uh come vuoi, cioè si mi va bene" stupida stupida stupida. Balbettavo anche. Sorrisi leggermente, e lui mi fissò. "Sei bellissima" sussurrò sta volta lui. Sbiancai. "Cosa?" Sussurrai esterrefatta. "Dicevo, sei bellissima Scarlett." Mi diede un insignificante bacio sulla guancia, il suo piercing freddo toccò la mia pelle calda, lo guardai stupita, ma lui, prendendomi la mano iniziò a camminare. Mai fu un silenzio, così tanto imbarazzante. "Oh beh, Scarlett, parlami di te" "cosa vorresti sapere?" "Per esempio, parlami del tuo passato"disse guardandomi ma io non essendo in grado di ricambiare il suo sguardo chinai il capo verso il pavimento. Non ero per niente pronta a parlargli del mio passato, non ne parlavo mai con nessuno- non che qualcuno mai me l'abbia chiesto- e lui lo conoscevo da troppo poco  per aprirmi con lui. "In realtà non voglio parlare di questo" mormorai per poi mordicchiarmi appena il labbro inferiore "Scusa" dissi ancora con un filo di voce. Sentì il biondo schiarirsi la voce "Okay, beh allora parlami della tua famiglia. Come sono i tuoi genitori?" mi chiese e presi un grosso respiro per poi alzare lo sguardo verso di lui "In realtà.." non feci a tempo a continuare la frase che iniziò a parlare lui "Scommetto che non vuoi parlare neanche di questo" chiese ridacchiando appena e sussurrai un "Già". Si mordicchio l'anellino di ferro che gli forava perfettamente il labbro inferiore "Te la senti almeno di dirmi cosa ti va di mangiare?" chiese e io sorrisi. "Un'insalata semplice e tu?" risposi mentre lui mi guardò come per dire "Ma stai scherzando?" "Solo?!? Voglio dire con l'insalata non ti sazi mica. Ti ci vuole un panino con carne, patatine, salse e una foglia d'insalata" e scossi la testa ridacchiando."Vieni con me dai" disse e subito afferrò la mia mano iniziando a camminare verso una meta a me sconosciuta. Quasi mi veniva da sorridere, quasi. Continuammo a camminare per cinque minuti, fin quando arrivammo davanti ad un pub. Lui aprì la porta che fece chiudere subito dopo il nostro ingresso nel locale. "Allora piccola Scarlett" mi guardò con superiorità facendomi spuntare un sorriso. "Ora ti insegno come mangiare per bene" e mi fece un occhiolino. Mi prese per il braccio e mi trascino in un tavolo, prese un menù rosso, coperto da una plastica ingiallita dal tempo e leggermente sporca. Rabbrividii. Mi guardò: "oggi, scordati la tua insalata. Oggi mangerai come una vera ragazza!" O forse come un ragazzo..pensai io. Chiamò con un cenno di testa la cameriera a cui brillavano gli occhi mentre lo guardava, mentre a lui brillavano gli occhi guardando il menù, e non potei che non ridere per quella scena. "Portami due extra hamburger, ehm, si, si con bacon croccante e formaggio, poi mettici tutte le salse, insalata e pomodoro, ehm in più due mega porzioni di patatine fritte, e altre salse a parte ovviamente, due bicchieri, ah quelli più grandi di coca cola-va bene la coca cola vero Scarlett?- e per dolce due fette di...ehm di.. Cheesecake, ovviamente al cioccolato" e chiuse con fare soddisfatto e con un sorriso da ebete il menù sporco del locale. La ragazza scrisse tutto, e ovviamente si vedeva che moriva dalla voglia di parlare con il biondo davanti a me. Quando vide che non aveva nessuna attenzione sbuffò e fece per girarsi, ma lui la bloccò richiamandola e lei sembrò felicissima ma "ah e ovviamente esagera con ogni tipo di cosa. Vogliamo ingrassarci entrambi oggi" e scoppiò in una risata. Lo guardai scuotendo la testa: "Luke..sei pessimo" e lui ammiccò facendomi l'occhiolino. Una cosa era certa, non ne sarei uscita viva da quel pub.
CI SENTITE URLARE? SENTITE I CORI ANGELICI? E BENE SI! È TUTTO VERO! ABBIAMO AGGIORNATO, E DIREI CHE IL RISULTATO È CARINO DAI! Okay basta scrivere in stampatello maiuscolo. Sono entusiasta del risultato del capitolo. Mi piace molto. Spero piaccia anche a voi;) Un bacio da me, e da Etiscorderaidime

 
 
   
 
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