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Autore: Franky91    08/11/2015    1 recensioni
Misaki e Takumi si sono divisi per seguire le proprie strade, subito dopo la cerimonia di chiusura del liceo.
Misaki è rimasta a Tokyo, mentre Takumi si è trasferito in Inghilterra.
Cosa succederà se il padre di Misaki e gli amici dei due organizzano per loro un week-end a sorpresa in un posto romantico come Venezia?
Attenzione spoiler sul manga, storia che si colloca tra il capitolo 85 e 85.6.
Spero che la mia one shot vi piaccia, è la prima volta che pubblico in questo fandom, quindi siate clementi, però vorrei sapere cosa ne pensate. Grazie mille.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Misaki Ayuzawa, Takumi Usui
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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La cerimonia della chiusura del liceo Seika era giunta per i nostri protagonisti.

Usui Takumi e Misaki Ayuzawa stavano insieme, anche se era giunto il momento di separarsi, per intraprendere le loro carriere universitarie. Misaki sarebbe rimasta a Tokyo per la facoltà di giornalismo, mentre il nostro biondo sarebbe partito per Londra, non solo per conoscere meglio il nonno materno, ma anche per frequentare la facoltà di medicina.
La loro imminente separazione preoccupava la presidentessa, la quale era giù di morale; adesso che aveva capito che lo amava moltissimo, non sapeva se avrebbe retto a dividersi da lui per un tempo lungo e non definibile.

La relazione tra i due, nonostante ai compagni di scuola sembrasse totalmente impossibile come cosa, si erano dovuti ricredere il giorno di san valentino, quando la pres aveva regalato dei cioccolatini a Takumi, e lui stupendo tutti li aveva accettati e mangiati, esordendo che i loro sentimenti erano reciproci e che lui avrebbe accettato solo i cioccolatini di lei; tutto questo lo disse mentre Misaki era totalmente imbarazzata.

Un altro momento importante nella vita di Misaki fu il ritorno del padre, il quale le aveva lasciate tanto tempo prima, facendo in modo che tutto ricadesse sulle spalle della moglie e di Misaki stessa, la quale aveva cominciato a lavorare per provvedere a quelle spese che la madre con il suo lavoro di infermiera non poteva sostenere. Questa situazione degenerò quando la madre e la sorella di Misaki accettarono di riprendere in casa Sakuya, non tenendo conto dell'opinione della mora, la quale si trasferì per un certo periodo da Usui.
Andando a vivere da lui, si crearono molte situazioni di imbarazzo, che alla fine venne spazzato via dai sentimenti che i due provavano per l'altro/a; quel periodo per la nostra pres fu meraviglioso, anche se a scuola si comportavano sempre con i loro soliti comportamenti, lui da alieno pervertito e lei da presidentessa ligia al dovere e alla morale; quando entravano dentro casa era come se tutto quello che era successo prima fosse sparito e fossero rimasti solo loro due e ciò che sentivano.
In una di quelle sere avvenne quello che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato, la loro prima volta, avvolta da amore e passione.
 
La situazione il giorno della consegna dei diplomi la situazioni non era tanto diversa dagli altri giorni, ma venne fuori la determinazione di Misaki, la quale mostra a tutti quale lavoro svolgesse dopo i suoi doveri da presidentessa del consiglio studentesco; dando una spiegazione a tutti gli studenti della scuola, che infine accettano una nuova presidentessa.
Takumi era molto fiero di lei, ripensando a ciò che era successo tanto tempo prima, quando si nascondeva a quei cinque gemelli che la seguivano quasi ovunque e che aveva dato modo a lui di rubarle il primo bacio.
Misaki era felice di come l'avessero presa i suoi compagni, ma un velo di tristezza era presente nei suoi occhi, occhi che non facevano altro che cercare lui, colui che aveva abbattuto quei muri che lei aveva costruiti intorno al suo cuore e che aveva affievolito quell'odio verso il genere maschile che lei provava.
 
Takumi aveva già le valigie pronte per la sua partenza, ma non si aspettava quello che sarebbe avvenuto sei mesi dopo, quello che una sola telefonata origliata avrebbe portato.
 
Erano passati sei mesi da quando Usui si era trasferito a Londra, Misaki aveva cominciato l'università, ma non aveva abbandonato il suo lavoro al Maid-Latte! Viveva ancora nell'appartamento di Takumi, non volendo tornare a casa, visto che la situazione con suo padre non si era ancora appianata, nonostante le opere di convincimento a cura di sua madre e sua sorella.
Non voleva lasciare quella casa che aveva visto quei dolci momenti passati con Takumi, malgrado il suo stato d'animo non fosse dei migliori.
 
Un giorno, mentre era al Maid-Latte!, ricevette una chiamata da Takumi.
"Pronto", rispose, nascondendosi negli spogliatoi, inconsapevole che il padre e la titolare stessero in parte ascoltando la conversazione, con in mente un piano ben preciso.
"Misaki", il suo nome pronunciato in quel modo, le rese gli occhi lucidi, non si aspettava una chiamata in quel momento e soprattutto da lui, che si trovava a mille miglia da lei.
"Takumi", rispose, chiamandolo per nome e facendogli battere il cuore come era successo la prima volta.
"Mi manchi", riprese lei, sentendo un silenzio emozionato dall'altro lato della cornetta.
"Anche tu mi manchi, non sarei voluto partire", disse lui, esprimendo ciò che sentiva, ma ascoltando un piccolo singhiozzo provenire dalla ragazza.
"Non dire così, altrimenti mi sento peggio e sento di più la tua mancanza", disse lei, cercando di impedirsi di piangere, cosa che voleva fare già dalla prima parola che aveva sentito all'inizio della conversazione.
"Tranquilla, ce la faremo", cercò di rassicurarla lui, "appena prendo la laurea torno lì e non ti lascio più", promise lui, contento che lei non lo potesse vedere in viso.
"Hai ragione. Come vanno le cose lì?", chiese lei, cercando di cambiare argomento.
"Tutto bene, ho incontrato il nonno e non mi sembrava molto contento che fossi qui", rispose lui, cercando di essere vago e tornare a lei. "Tu invece? Sei tornata a casa?", chiese, immaginando che vivesse ancora i quel luogo dove avevano fatto l'amore la prima volta.
"No, non mi va di parlare o vedere nessuno, preferisco stare con Licht, sinceramente", rispose, non facendogli notare che stare nell'appartamento lo sentiva più vicino, e il gatto era solo un modo per fargli capire che viveva ancora nel loro piccolo nido d'amore.
"Sei molto più forte di me, Misa; io non sarei riuscito a stare lì, sapendo che tu eri lontana, io non faccio altro che guardare le nostre foto", confessò lui.
"Non è vero, tu hai avuto il coraggio di affrontare i tuoi problemi e la tua famiglia andando lì", rispose lei, nonostante le stille silenziose le rigassero il viso.
"Che colore è il tuo intimo oggi?", chiese lui, improvvisamente, sapendo già che lei stesse piangendo.
"Sei un alieno pervertito, non te lo dirò che colore è", si alterò lei, sapendo che lo faceva perché stava male a saperla piangere.
"Comunque adesso devo tornare a lavoro, ci sentiamo anche per messaggio?", disse lei, cercando di essere forte, almeno alla fine della telefonata.
"Si, certo. Ti amo, Ayuzawa", disse lui, rendendo palese ciò che sentiva.
"Anche io, a dopo", disse, prima di chiudere la conversazione e accorgersi che vi erano rumori lì vicino.

Con un dolce sorriso, ripose alla domanda che Takumi gli aveva posto e al quale lei non aveva risposto di proposito, stare con lui aveva reso Misaki un po' più maliziosa di come era prima, quindi aprì un messaggio e scrisse solo: nero di pizzo.
Non avrebbe aspettato risposta, o almeno non l'avrebbe letta subito, perciò ricomponendosi si rimise a lavoro, non sapendo che quella malinconia che cercava di nascondere, era, invece, palese agli occhi di Satsuki e Sakuya, i quali si diedero un cenno, pronti a mettere in atto il loro piano e farli incontrare. 
  
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