5 Seconds of Summer, 'Fuori piove' di marmelade su EFP Fanfiction

Fuori piove e tu sei la persona con cui voglio guardare fuori quando fuori piove.
Giulia Carcasi

A Millie piace quando Ashton le sfiora la pelle.
Sarà il suo tocco delicato, saranno che i suoi polpastrelli le sembrano quelli di un angelo, sarà che le sembra che quelle dita siano state fatte proprio per lei, ma Ashton è l’unico in grado di provocarle brividi incontrollabili ad ogni minimo ed impercettibile tocco.

Il fatto è che da quando Ashton è entrato nella sua vita, Millie ha iniziato ad apprezzare cose che mai avrebbe pensato potessero piacerle: sarà stata la sua aria da poeta maledetto, i suoi occhi verdi penetranti e tormentati, le sue labbra sempre occupate da una sigaretta e versi di poesie, ma tutto di lui sembra averla rapita.
Perché Millie non avrebbe mai immaginato di potersi innamorare perdutamente di uno come Ashton, uno che di mestiere vorrebbe vomitare parole su carta, uno che si isola dal mondo con la sua moleskine quando l’ispirazione lo coglie, uno che – come direbbe suo padre – è solo parole, solo fumo, come quello delle sue sigarette.

Eppure Millie ne è innamorata.

E’ da quel giorno di fine ottobre che Millie sa di essere perdutamente innamorata di lui: era bastato un semplice sfioramento, le dita di Ashton che, leggere, si erano posate su una delle sue cosce infreddolite, coperte solo da un paio di calze non troppo pesanti. Millie aveva sussultato leggermente, mentre lui aveva continuato a tracciare percorsi indefiniti lungo la sua pelle, canticchiando tranquillo e lei non aveva proprio avuto il coraggio di dirgli che odiava essere toccata, perché il suo tocco così delicato e le sue dita così dolci sembravano essere state create per portarle via tutte le paure che aveva accumulato negli anni.

Ed è da quando Ashton la sfiora, che Millie sente le sue paure scivolare via.
Ed è da quando Ashton la ama, che Millie non si sente più così uno sbaglio.

Il fatto è che Ashton le ha fatto capire – a volte dolcemente, altre volte rudemente – cosa è stata negli ultimi ventidue anni.
O meglio, cosa non è stata.
Perché non è vero che a Millie non piace litigare, che non le piace esprimere la propria opinione, che preferisce rimanere neutrale in un angolo invece di prendere parola; che preferisce la montagna invece del mare perché la sabbia le dà fastidio, che preferisce nascondersi dal resto del mondo, invece di mostrarsi per quella che è.
E’ solo che non ne ha mai avuto la possibilità.

Ma da quando Ashton è entrato nella sua vita, Millie ha iniziato finalmente a respirare.
Ha iniziato a capire sul serio quale significato nascondessero le parole dei poeti, di quanto sia bello andare al museo il venerdì pomeriggio e bere una birra in compagnia il sabato sera.
Ha scoperto quanto ci sia più gusto a fare l’amore dopo un litigio, a quanto sia bello farsi baciare le clavicole, sentire la sua barba sulla pelle e farsi sfiorare la schiena.
Ha capito quanto sia estremamente bello guardare Ashton di fianco a sé che la tiene stretta mentre si fuma una sigaretta, a quanto sia bello baciargli i polsi dove lui – qualche anno prima – ha sfogato tutta la sua rabbia e a quanto sia bello farlo ridere quando le sue labbra arrivano a sfiorarlo in quel punti per lui deboli.

Hanno appena finito di fare l’amore ed Ashton le ha appena sfiorato un fianco.
Fuori piove già da un po’, e a lei viene stranamente da sorridere.

C’è che, fino a quel momento, Millie ha sempre creduto di odiare la pioggia.
In realtà stava aspettando che Ashton entrasse nella sua vita per non guardarla più da sola.

-
Saranno ormai mesi che non pubblico qualcosa e forse sarebbe stato meglio rimanere nel mio angolino buio ad intrecciare fili, che riprendere a scrivere.
Ma insomma, dopo quasi due mesi di assenza... Mary è tornataaa!
(e forse era meglio che ti stavi a casa tuaaa)
Sì insomma, a parte tutto, sono tornata.
Con una cosa piccola, ma sono tornata.
Con una cosa piccolissima che partecipa ad un contest, ma sono tornata.
Okay Mary basta, abbiamo afferrato il concetto.

Diciamo che per me non è stato un bellissimo mese, quello di Ottobre, anzi, tutt'altro.
Generalmente non ho mai amato questo mese (a parte per Halloween, s'intende) e, quest'anno, avevo intenzione di dargli una possibilità ma, naturalmente, tutte le mie speranze sono andate allegramente a farsi benedire proprio dai primi giorni.
Ovviamente, anche e soprattutto la mia voglia di scrivere erano completamente svanite nel nulla, il solo pensiero di aprire un documento mi faceva rabbrividire e di continuare storie o oneshot non se ne parlava minimamente.
Questa flashfic è la prima cosa che ho scritto dopo settimane di blocco a causa di un evento particolare.
E’ stata una cosa scritta di getto, in un’oretta, che mi è servita per liberarmi dalla paura che avevo accumulato in quei giorni pieni di tristezza.
Ho buttato giù tutto quello che sentivo e, pian piano, mi sono sentita libera da un grande peso.

Comunque, ritornando alle cose serie, questa flashfic partecipa al contest indetto su facebook
Alley's Awards for your flashfic, al quale v’invito a partecipare qualora aveste voglia. Ma dovete essere veloci, perché c’è una scadenza da rispettare, ovvero il quindici novembre ed il tempo stringe u.u

Ad ogni modo, grazie mille per esservi soffermati a leggere queste poche parole che ho scritto.
Spero tanto che vi siano piaciute e, se ci tenete a farmelo sapere, potete sempre lasciarmi qualche parolina o, magari, cercarci su twitter facebook ed ask. Altrimenti tranquilli, che non mi offendo hahahah
Vi ringrazio anche per aver letto solo le prime due righe :)

Un bacione forte,
Mary ♥