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Autore: Danilibre    09/11/2015    2 recensioni
Seguito di " A million Little Pieces "
Dal testo :
" < Stai tranquillo, andrà tutto bene, e poi mica siamo da soli! C'è Gabriel,Balthazar,Sammy e Charlie! > Gli sorrise.
il suo sorriso non era cambiato con gli anni, gli faceva sempre perdere un battito, lo faceva innamorare sempre di più.
< Dai andiamo. > Dean lo spronò e scese dalla macchina.
Castiel lo seguì a ruota e si strinse nel Trech, Dean lo affiancò e gli prese la mano, per poi dirigersi lentamente verso il citofono del portone. "
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Claire Novak, Famiglia Winchester, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Erano giorni che Dean era in ansia, aspettava questo momento da una vita. Era sempre più sicuro di voler passare il resto della sua esistenza con lui e con la piccola Claire, entrata come un uragano nella loro vita. La stanza era completamente bianca, se non fosse stato per i mobili e le decorazioni in oro, si specchiava in un enorme specchio in ferro battuto. Il colletto della camicia che lo stritolava, Il panciotto nero chiuso in vita con dei bottoni lucidi, la giacca nera fatta su misura,un lungo cappotto nero decorato con dei bottoni bianchi, i pantaloni in tinta avevano una striscia più scura ai lati, le scarpe tirate a lucido ed un papillon così stretto da non permettergli di deglutire normalmente. Non aveva paura, era sicuro di se. Ma a chi voleva darla a bere? Stava tremando dalla paura. Aveva paura che l'altro lo abbandonasse sull'altare, che rinunciasse all'ultimo. No, non doveva pensarci. Si passò una mano tra i capelli scompigliandoli un pò, non gli piacevano troppo piatti. Si sentì bussare alla porta.
<  Avanti  > Urlò Dean. Sam entrò nella stanza tenendo un pacchetto tra le mani, anche lui era vestito tirato a lucido, perfino i suoi capelli erano stati acconciati per l'occasione.
<  Hei, tutto bene? Sei un figurino!  > Commentò entrando nella visuale dello specchio.
<  Non ti pare che questo completo mi ingrassi?  > Rispose sarcastico il maggiore. Sam scoppiò a ridere e Dean si girò a guardarlo. <  Stai facendo la cosa giusta, so che siete perfetti e che siete dei genitori meravigliosi.  > Lo rassicurò il minore.
Anche loro riuscivano a leggersi gli occhi e vedeva che Dean era pieno di terrore. Si abbracciarono, uno di quegli abbracci che fanno sparire tutte le insicurezze, tutti i dubbi, tutte le paure. 
<  Grazie Sammy  > Commentò il maggiore staccandosi. Sam annuì e sorrise porgendogli il pacchetto che aveva tra le mani, Dean lo scartò e vi trovò un fazzoletto bianco con ricamate sopra due lettere : M.W.
Il maggiore lo guardo spaesato, stava per piangere.
M.W.
Mary Winchester La loro madre.
< Come...  > Riuscì a dire.
<  L'ho trovato nei vecchi ricordi della mamma, ho pensato che dovessi portarla con te in questo giorno così importante.  > Il minore appoggiò una mano dietro al collo del maggiore.
<  Sam... io...  > Non risuciva a parlare.
<  Regalalo a Claire quando sarà più grande, so che la mamma avrebbe voluto questo.  > Si abbracciarono di nuovo finchè qualcun'altro bussò alla porta.
<  Avanti  > Commentò Dean asciugandosi le lacrime.
Charlie entrò nella stanza raggiante come al solito, indossava un vestito rosso in tinta con i suoi capelli.
<  Ehi ragazzi! Wow Dean stai benissimo!  > Commentò non appena li raggiunse.
< Grazie, Charlie.  > Rispose di rimando. La ragazza notò subito il fazzoletto che teneva in mano e glielo rubò velocemente per poi infilarglielo nel taschino della giacca.
<  Ok ora sei veramente perfetto!  > Gli strizzò l'occhio ed'uscì velocemente come era arrivata.
<  Non la capirò mai.  > Disse il maggiore.
<  Siamo in due.  > Rispose il minore.
Sam guardò l'orologio che aveva al polso, era quasi ora. Dean lo capì subito e le gambe incominciarono a tremargli visibilmente. Saltellò più volte sul posto muovendo le mani, per poi girarsi davanti allo specchio per l'ultima sistemata.
<  Io vado, mi riconoscerai, sarò quello al tuo fianco.  > Gli diede una pacca sulla spalla prima di dileguarsi oltre la porta.
Aveva ancora pochi minuti prima di dover affrontare gli occhi di tutti i presenti. Bevve un sorso di acqua e anche lui uscì dalla porta. Era il primo che doveva entrare,Si sentì una musichetta e l'enorme portone si aprì proprio davanti a lui.
Il suo cuore batteva all'impazzata, gli occhi di tutti erano su di lui. Dean fece i suoi primi passi verso l'altare che era occupato dal parroco,Charlie e Sam, dalla sua parte, mentre Balthazar e Gabriel occupavano l'altro lato. Si concentrò su di loro, cercava di non far caso alle panche scure addobbate con dei mazzi di rose bianche con al centro una rosa rossa.
Teneva gli occhi fissi in quelli di Sammy che gli sorrideva felice. Affrontò i due gradini, che li sepavara, con puro terrore, sperava di non cadere proprio ora che era arrivato li.
Non cadde e appena si fermò accanto a suo fratello riprese a respirare, per quanto poteva.
Appena la musica finì ne partì un'altra, un pò più melodiosa. Claire fece capolino tenendo un cestino da cui prendeva dei petali colorati per spargerli sul tappeto rosso della navata, camminava lenta, ma i suoi capelli ondulavano nonostante la complicata capigliatura. Il suo vestitino bianco aveva dei decori neri e seguiva ogni movimento della piccola.
Dean stava per piangere solo a guardarla, era bellissima.
Proprio alla fine delle panche lanciò il cestino ad'una signora che era in prima fila e corse incontro al maggiore abbracciandogli le gambe. Si sentì degli " Oooouuuu " tra il pubblico e Dean la prese in braccio, lasciandogli tanti baci sulle guancie, ma non appena un'altra melodia risuonò nella chiesa la lasciò andare e lei trotterellò accanto a Sam, che la prese per mano sorridendogli. La sinfonia riempiva la cappella , tutti i presenti si girarono a guardare l'inizio della navata ancora deserta.
Più la musica andava avanti e più aveva paura di non vedere il suo amato, si agitò e guardò il fratello che lo rassicurò con un cenno della testa.
Appena tornò a guardare la navata lo trovò li. Più bello che mai nel suo completo bianco, identico al maggiore.
Dean si perse a guardarlo, i loro occhi erano incollati, i loro respiri sincronizzati, i loro cuori scalpitavano all'unisono. Esistevano solo loro, le altre persone non venivano calcolate.
Appena Castiel gli fu a pochi passi Dean allungò una mano verso di lui e Castiel la prese, non si lasciarono per il restante della cerimonia.
Il parroco lesse sul suo immenso libro: <  Tu, Dean, Vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Castiel, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?  > La sua voce era rauca e guardava i due con sguardo apprensivo.
<  Lo voglio.  > Rispose autoritario il maggiore.
<  E tu Castiel, Vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Dean, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?  > Continuò il prete.
<   Lo voglio.   > La sua voce tremava, aveva le guancie rigate dalle lacrime eppure non smetteva di sorridere.
<   Le fedi per favore.   > Il prece fece un cenno con la mano alla piccola Claire che seguiva tutto con attenzione, ma che prontamente corse a prendere il cuscinetto che Charlie aveva in mano.
Fece attenzione a non farlo cadere e non appena fu accanto ai suoi genitori, Dean si abbassò per lascairgli un bacio sulla guancia, mentre Cas gli passò un mano sulla testa. La piccola sorrise porgendo il cuscinetto ai due uomini. Dean prese la prima fede ed alzò la mano di Castiel.
<  Io, Dean, accolgo te, Castiel, come mio sposo, mio angelo protettore, mio amante, mio fedele amico, mio complice. Io ti accolgo come parte di me, del mio essere,del mio passato e del mio futuro.  > Dean pronunciò queste parole senza smettere di guardarlo negli occhi.
Castiel aveva gli occhi lucidi e tremava visibilmente.
Il minore prese la restante fede e Dean gli porse la mano.
<  Io, Castiel, Accolgo te, Dean, come mio sposo, Mio salvatore, mio fedele amico, mia musa. Ti accolgo come mio amante, come l'amore della mia vita, come mio compagno per l'eternità.  > Si dovette fermare un paio di volte poiché la sua voce si rompeva dall'emozione.
<  Per il potere conferitomi dalla Chiesa... vi dichiaro marito e marito! Puoi baciare lo sposo!  > Riprese il parroco chiundendo il tomo che stava leggendo.

Aspettavano quel momento da lunghissimi anni, si baciarono li davanti a tutti, mettendo a nudo la propria anima. Uscirono dalla chiesa in preda agli applausi ed al riso che gli stavano lanciando. Il resto della giornata fu indimenticabile, perfino Balthazar riuscì a scherzare e ridere con la nuova famiglia, la piccola correva di qua e di la rincorsa da Gabriel per tutto il ristorante che avevano prenotato per la cerimonia. Tutti si divertirono, ottimo cibo, ottima musica, ottima compagnia, l'unico momento imbarazzante fu quando alcuni dei presenti si alzarono per dare il brindisi ai novelli sposi.
Iniziò Sam:  <  Vorrei fare i miei più sinceri auguri a voi due. Castiel ormai ti reputo mio fratello, quindi non esitare a venirci a chiedere il ben che minimo favore e Dean... La mamma sarebbe orgogliosa di te.  > Alzò il bicchierino di Champagne e tutti i presenti seguirono il gesto.
Sam e Dean si abbracciarono, ma poi fu il turno di Gabriel... Castiel aveva paura di quello che potesse dire... specialmente dopo i bicchieri di troppo che aveva bevuto.
Salì sul piccolo palchetto e stette in silenzio per alcuni secondi, aveva gli occhi lucidi, ma non riuscì a dire niente. Scoppiò a piangere e Balthazar si alzò per farlo scende ma tornò sul palco prendendo il posto del fratello preso in cura dalla piccola Claire.
<  Credo di parlare anche al posto di mio fratello, Castiel... siamo veramente felici per te. Ne hai fatta di strada da quel piccolo ragazzino di 18 anni alle prese con la prima cotta, il bullismo, i sogni e la disperazione. Ricordo il modo in cui guardavi Dean a quell'età, con quel mix di curiosità, fascino e preoccupazione. Ora lo guardi con occhi orgogliosi e sempre più innamorati. Sarete perfetti insieme ed anche la piccola sarà orgoiosa di voi.  > Alzò il bicchierino e tutti i presenti fecero lo stesso.
<  Lo sono già!  > Commento la piccola con un finto broncio correndo in contro allo zio " cattivo " che la prese in braccio.
<  Vuoi dire qualcosa anche te?  > Le chiese e Claire annuì.
<  Vi voglio bene  > Gridò facendo ridere tutti.
I neo padri si alzarono dal loro tavolo e gli andarono vicino, Dean prese la piccola e Castiel abbracciò Balthazar per poi avvicinarsi a Gabriel ed abbracciare anche lui.
La cerimonia finì e tutti tornarono a casa, non prima di aver scartato i regali che molti, tutti, avevano portato, molti oggetti per la casa e qualche vestito per Claire.
Castiel e Dean non potevano permettersi una vera luna di miele, ma decisero di fare un regalo collettivo anche per la piccola e di passare un paio di giorni a DisneyWorld, come vacanza. Tornarono a casa dopo una settimana più stanchi di come erano partiti, ma ora erano veramente una famiglia, presto si sarebbero trovati alle prese con : cotte,scuola e dubbi. ma non potevano essere più pronti e carichi di vita.

Questa volta il lieto fine sarà realizzato nel migliore dei modi, il più vivo, il più felice, il più brillante dei lieti fine, perché era quello che si meritavano dopo anni di sofferenza, dopo anni di combattimenti, dopo anni passati tra insicurezze e problemi, questa volta no. Per il resto della loro vita vissero felici e contenti come chiunque debba essere e chi più di loro lo avrebbe meritato?

   
 
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