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Autore: Sara_3210    09/11/2015    2 recensioni
" «Che cosa ti turba?» domandò il genitore, staccandosi dalla consorte ed avvicinandosi, mettendogli poi una mano sulla spalla, «Bhe, papà…» cominciò il ragazzino, esitante, «Ho paura di non venire smistato in Serpeverde.» confidò in un soffio, mentre aveva preso a tormentarsi con le mani l’orlo della sciarpa. "
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Piccole Note prima di cominciare: OS liberamente ispirata da Instagram e da un’immagine trovata percaso nella Home, crediti a tutte le pagine dedicate ad Harry Potter che possono avere una foto molto simile alla scena centrale. Mi scuso nel caso vi fossero storie simili, ho tentato di leggerle tutte, ma ho fallito miseramente!
Avviso: il caro Draco Malfoy non mi è mai stato simpatico, ma mi è venuta questa idea ed ho deciso di pubbicarla comunque, spero solo che possa piacervi.

 

▬▬▬▬▬▬▬▬


Il piccolo Scorpius Malfoy lanciò l’ennesima occhiata dubbiosa e terrorizzata alla locomitiva, mentre i bagagli venivano caricati con ordine. Suo padre, Draco Malfoy, cingeva con un braccio la vita sottile della moglie, Asteria Greengrass, le cui forme si erano ingentilite a seguito della prima gravidanza e scrutava la folla di persone con espressione indecifrabile. Il ragazzino tentava di nascondere ad entrambi i genitori il proprio nervosismo, ma sua madre se ne era accorta fin da quando avevano messo piede sul binario. Asteria aveva tentato di rassicurare il figlio in ogni modo, ma il piccolo Malfoy seguitava a rimanere in silenzio, gli occhi ora colmi di terrore fissi sulla punta delle proprie scarpe. La maga sospirò, dando un leggero colpetto al fianco del marito per fargli notare quello che stava accadendo. Draco voltò il viso verso di lei, distogliendo finalmente lo sguardo dalle altre persone ed accorgendosi del panico che stava provando il suo primogenito. «Scorpius?» lo chiamò, facendogli alzare di scatto la sguardo «Sì, papà?» la voce acuta, forse per la troppa paura o per il nervosismo. «Che cosa ti turba?» domandò il genitore, staccandosi dalla consorte ed avvicinandosi, mettendogli poi una mano sulla spalla, «Bhe, papà…» cominciò il ragazzino, esitante, «Ho paura di non venire smistato in Serpeverde.» confidò in un soffio, mentre aveva preso a tormentarsi con le mani l’orlo della sciarpa. Asteria sorrise al figlio, avvicinandosi a sua volta, «È stato il nonno a dirti questo?» chiese e vedendo il figlio annuire, rivolse al marito la sua temibile occhiata: “E io che cosa ti avevo detto?”, mentre quest’ultimo cercava le parole per rassicurare il ragazzino. Era ovvio che Lucius avrebbe finito per rammendare al caro nipotino del fatto che ogni Malfoy degno di questo nome fosse stato un Serpeverde coi fiocchi, ma il povero Scorpius non aveva proprio l’aria da Serpeverde; era un ragazzino di carattere tranquillo, mite, educato. Faceva di tutto affinchè i suoi genitori fossero fieri di lui. Era veramente un bravo ragazzo.
Draco sorrise, scompigliando leggermente i capelli biondo cenere del figlio, così simili ai suoi. Quando Scorpius era nato la sua vita era cambiata, aveva riscoperto la gioia che potevano dare le piccole cose attraverso gli occhi di suo figlio e di sua moglie. Teneva troppo a lui per vederlo infelice, così si chino a sussurrargli: «Figliolo, sappi che qualunque cosa accadrà io e tua madre ti sosterremo sempre, sempre che tu non finisca nei Tassoross…! Asteria!» si interruppe per guardare male la moglie che gli aveva appena dato un lieve pizzicotto sulla spalla. «Anche i Tassorosso vanno bene, tesoro.» lo rassicurò la signora Malfoy con un tenue sorriso, mentre il marito borbottava qualcosa di incomprensibile. Scorpius sorrise.



***

Il treno prese velocità e tutti i ragazzini si avvicinarono ai finestrini per salutare i genitori o i parenti, mentre questi divenivano sempe più piccoli, man mano che la velocità aumentava. Il giovane Malfoy stava seduto da solo, i posti affianco a lui erano deserti. D’un tratto, però, si udì un gran trambusto in corridoio. Poi una ragazzina dagli spettinati capelli color pel di carota legati in una coda di cavallo fece il suo ingresso tirandosi dietro un altro ragazzino. «È libero qui?» domandò, gli occhi vispi ed allegri che squadravano i sedili vuoti.  Scorpius annuì appena, «Certo, certo. Sedetevi pure.» fece segno loro di accomodarsi con un timido gesto della mano e loro sedettero, entrambi davanti a lui.
Il ragazzino dai capelli scuri gli tese la mano sorridendo, «Albus Severus Potter, molto piacere.» si presentò. Il giovane Malfoy gliela strinse, «Ed io sono sua cugina, Rose Weasley.» fece lei.
«Scorpius Malfoy, tanto piacere.»




***

Sul binario 9 e ¾, oramai distante, i coniugi Malfoy osservarono il treno allontanarsi in silenzio e sorrisero. Poco prima di uscire, Draco scorse i Potter e i Weasley incamminarsi nella stessa direzione. Lo sguardo di Harry si posò su di lui, segno che lo aveva riconosciuto, allora gli rivolse un brusco cenno di saluto. Il signor Potter sorrise, stirando appena gli angoli delle labbra e ricambiò con un lieve cenno del capo, mentre la folla li divideva ed i Malfoy sparivano dalla sua vista.

   
 
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