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Autore: Onedtales    09/11/2015    1 recensioni
"Può una passeggiata in riva al mare, con il proprio cane, portare l'amore?"
Ci sono Amy e Liam, che si conoscono per caso al mare, durante una passeggiata.
Poi c'è Harry, con il proprio lavoro e il proprio fidanzamento che va a scatafascio, e Charlotte che invece non riesce a toglirsi dalla mente il suo ex.
C'è Niall, l'istruttore di nuoto, e Louis l'amico a cui ogni tanto capita di dare il consiglio giusto.
C'è l'amore, e l'amicizia, e il dolore di sogni infranti.
C'è la vita e i nostri protagonisti cercheranno di viverla nel miglior modo concesso loro.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I just wanna see this fucking image thanks

Quella mattina il sole aveva svegliato Amy prima del solito, ritagliandosi uno spazietto tra le tende e colpendola precisamente sugli occhi, costringendola a controllare l’orario per vedere quanto tempo a disposizione aveva per portare a spasso il cane e poi andare al lavoro.
Tutto sommato si era svegliata solo mezz’ora prima del previsto, e questo non la indispose più di tanto, anzi, la portò ad alzarsi tutta pimpante per fare colazione e vestirsi.
Era una bella giornata, calda già dalle 8 e una bella camminata in spiaggia era proprio quello che ci voleva per ricaricarsi al meglio ed affrontare un turno di otto ore al lavoro.
Così mise il guinzaglio al suo cane, si mise le scarpe ed uscì di casa, respirando a pieni polmoni l’aria ancora tiepida.
La spiaggia in cui aveva scelto di andare- che era quella più vicina a casa sua, ad appena un chilometro- era deserta; c’erano un surfista che aspettava l’onda perfetta steso di pancia sulla tavola, due ragazze che correvano chiacchierando e un ragazzo con il cane, un bell’husky giocherellone che gli saltava sempre sulla schiena appena lo vedeva girato.
Amy non aveva problemi a far giocare Lola, il suo cane, con i cani degli altri, specie se erano di taglia grande, così le fece segno di avvicinarsi e la cagnolina raggiunse incuriosita il più grande, girandogli intorno circospetta.
I due cani si studiarono per un attimo, annusandosi per qualche secondo, poi Lola diede il via alle danze e con qualche finta riuscì a far capire all’Husky che voleva essere rincorsa.
“Wow, è la prima volta che lo vedo attaccare bottone così facilmente” disse il padrone del cane grande, sorridendo in direzione dei due animali che giocavano a fare la lotta.
“Neanche la mia è molto socievole, ma i cani grossi le piacciono” disse Amy, per non rimanere in silenzio. In genere si creava sempre dell’imbarazzo tra i padroni perché, non conoscendosi, non sapevano mai di cosa parlare.
Però quel ragazzo sembrava diverso e prima che Amy potesse anche solo pensare a cosa dire per cercare di intavolare una conversazione che facesse passare un po’ più velocemente il tempo, quello le aveva già porto una mano, cordiale.
“Mi chiamo Liam” si presentò, sorridendole.
“Io A-Amy” ricambiò, stringendogli la mano. Ora che lo guardava da vicino doveva ammettere che era davvero un bel ragazzo, non il solito tipo australiano, ma di sicuro ben messo fisicamente- a giudicare dalle braccia che spuntavano da quella canotta doveva essere uno che frequentava spesso la palestra.
“Sediamoci qui, tanto immagino ne avranno per un po’” disse ancora lui, facendole segno di accomodarsi con lui su una panchina poco lontana. Si diede mentalmente della stupida per essere uscita di casa completamente struccata, con i capelli tirati su in una cipolla e l’abbigliamento da sport che in genere usava per andare a correre o fare gli esercizi a casa. Ma d’altronde che ne sapeva che avrebbe incontrato un bel ragazzo in spiaggia alle 8 del mattino?
“Porti spesso il cane qui?” le chiese lui, vedendola silenziosa.
Amy si riscosse e si voltò a guardarlo.
“In realtà no, questa è la prima volta, ma mi piace come posto quindi conto di portarcela tutte le mattine, è rilassante” rispose, osservando Lola mentre cercava di atterrare un cane più grosso di lei di almeno 29 chili.
“Io ci vengo spesso, Loki sembra apprezzare l’aria di mare”
“Loki?” chiese lei “Si chiama così?”
“Si, mi piaceva” ridacchiò lui scuotendo le spalle “la tua come si chiama?”
“Lola” rispose Amy, tutta orgogliosa. Non che fosse un nome originale, ma le sembrava che le stesse a pennello e per questo ne andava fiera.
“Se ci sei anche le altre mattine e non ti dispiace, io direi di farli giocare insieme, sembrano divertirsi un mondo” disse Liam, facendo un cenno con la testa nella loro direzione.
In effetti sembravano particolarmente in sintonia e questo era una rarità, specie nel caso di Lola.
“per me non c’è problema, penso di venire sempre a quest’ora, così non ho problemi al lavoro” gli rispose, e lo pensava davvero. Cosa c’era di meglio che stare in spiaggia con un bel ragazzo come Liam a far giocare i cani? Magari era la volta buona che si trovava un nuovo fidanzato.
Liam le sorrise cordiale, poggiandosi sui palmi delle mani e cacciando un super sospiro.
Nonostante i convenevoli l’atmosfera era sempre un po’ tesa e imbarazzata, almeno per quanto riguardava Amy, ma per fortuna – o sfortuna, in questo caso- si era fatta ora di tornare a casa così, tirandosi in piedi, richiamò il proprio cane, vedendoselo venire incontro con al seguito Loki, super felice.
“Io ora devo andare, alla prossima” salutò Amy rivolto a Liam, il quale mise il guinzaglio al proprio cane e le fece un cenno di saluto con la mano, sorridendole.
"A domani” le rispose, voltandole le spalle e andandosene.
Amy rimase qualche secondo immobile a metabolizzare la cosa. Non le sembrava di aver fatto colpo o altro, non era il tipo da credere di far cadere tutti ai propri piedi, ma Liam era stato così cordiale e gentile,  le aveva detto a domani sorridendo e questo, in cuor suo, le faceva sperare che magari la ruota finalmente avrebbe ripreso a girare anche per lei.
Riscuotendosi accelerò il passo per raggiungere casa, ma nel mentre scrisse a Charlotte, una sua cara amica.

“Conosci la leggenda secondo cui quando porti a spasso il cane hai più probabilità di incontrare un possibile ragazzo? Ecco, oggi è capitato a me”.

“MI DEVI RACCONTARE!”

 

   
 
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