Quando
Hinata era collassato a
terra privo di sensi, fuori dalla palestra in cui stavano giocando la partita, nevicava
davvero forte. La neve scendeva violenta spinta dal vento, episodio
abbastanza
comune, anche se non per quel periodo dell’anno. Quella
tempesta precoce e il
silenzio che imperversava nel cuore di Kageyama, e quei battiti
accellerati
scanditi semplicemente dal suono della palla che continuava a
rimbalzare, lo
facevano entrare nel panico più
che mai. Il tonfo sordo del corpo esile del ragazzo che picchiava
dolorosamente
a terra lo aveva paralizzato, e mentre gli altri erano già
attorno al corpo inerme di
Hinata, lui si ritrovava ancora dolorosamente ancorato al pavimento.
R e c o v e r y .
Prologue.
Un anno
prima.
Non
ce la faceva più
a pedalare, eppure lo aveva sempre fatto senza nessuno sforzo. Montare
e
scendere da quella collina lo aveva semplicemente reso più
forte ogni giorno che passava, aumentando la sua resistenza
fisica… invece perché
adesso si ritrovava a dover scendere dalla bicicletta e sedersi per
terra,
cercando di recuperare il fiato che non aveva? Si sentiva strano,
Hinata. Ma
probabilmente tutto quello che gli stava succedendo, era dovuto
semplicemente
al fatto che non era riuscito a fare colazione quella mattina.
La scuola era silenziosa, la campanella era già
suonata da un pezzo quando era arrivato. Si era quindi ritrovato ad
aspettare
la seconda lezione fuori, nel corridoio illuminato dalla luce del sole
che
filtrava dalle nuvole grigie. Seduto con la schiena contro il muro
bianco,
Hinata guardava un punto fisso davanti a lui, sperando che il tempo si
mettesse
a scorrere più
rapidamente.
Non
si rese conto che, proprio in
quel momento, Kageyama stava passando nel corridoio, probabilmente
diretto al
bagno.
“Oi”
disse, facendo sbattere
leggermente il suo piede contro quello dell’altro.
Hinata
alzò lo sguardo, pensieroso,
trovandosi faccia a faccia con il suo alzatore, che si era accucciato a
terra
non avendo visto alcuna reazione da parte d’Hinata. Gli occhi
blu grigio scuro
di Kageyama lo scrutavano, pensieroso.
“Ehi
Kageyama” disse, aprendo le
labbra in un enorme sorriso non appena lo vide.
“Cosa
ci fai qua fuori?” chiese
l’altro, risollevandosi in piedi “Non dirmi che sei
arrivato in ritardo...”
mise su un mezzo sorriso, prendendolo in giro.
“A
volte
succede anche ai migliori” rispose Shōyō,
sollevando
il mento con fierezza, mentre il
moro ricominciava a camminare verso il fondo del lungo corridoio.
Il
sole non voleva saperne di
uscire… anche quella giornata sarebbe stata lunga e
nuvolosa. Hinata sospirò,
voleva solo giocare a pallavolo con la Karasuno, e soprattutto con Kageyama. Nulla
importava più
di questo.
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Chu ❤
È la prima volta che pubblico una fanfiction dopo diversi anni. Cosa
dire se
non che ho un po’ d’ansia addosso?
Questo prologo microscopico serve a dare un piccolo input sulla storia
che sto
sviluppando, che purtroppo sarà abbastanza angst…
mi scuso per questo, ma mi è
venuta in mente ascoltando una canzone davvero triste e che dire,
questo è
il risultato. KageHina
ovviamente, perché
questi due io li amo da morire ❤
Spero che possa piacervi, e se è
il caso vorrei avere un vostro
parere
Grazie mille se siete arrivati fino a qua ❤
v a n i l l e ~