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Autore: Woody Lee    10/11/2015    0 recensioni
Mr. Giop voleva andare a trovare il suo lontano lontano lontanissimo nipotino, Mr. Kepp, nel lontano posto chiamato Florida. Allora prese una sola valigia e la riempì di foglie e partì.
La straordinaria avventura del piccolo Mr. Giop!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era mattino e pioveva, ma era anche un pomeriggio di sole con una luna splendente e le stelle brillavano nella notte.
Un treno che trasporta uomini e donne e bambini che scende dalle nuvole va diretto verso un'altra città impossibile.

Il mondo dell'impossibile esiste da sempre. Qui, ci sono le cose più straordinarie e affascinanti ma anche strane di tutto l'universo. Non si sa mai cosa si vedrà in ogni giornata diversa.

Mr. Giop era un vecchietto di 739 anni  ha vissuto gran parte della sua vita dentro una casetta sulla montagna di Noncéqui. 
Aveva dei grossi occhiali tondi che gli fanno apparire gli occhi grandi grandi.
Tutti conoscevano Mr. Giop, si dice che fosse la persona più piccola del mondo.
Infatti per ogni anno che passava, si rimpiccioliva di un centimetro.
Ciò non significa che quando è nato era alto millemila chilometri.

Mr. Giop voleva andare a trovare il suo lontano lontano lontanissimo nipotino, Mr. Kepp, nel lontano posto chiamato Florida. Allora prese una sola valigia e la riempì di foglie e partì.

Il problema era che lui non sapeva dove si trovava la Florida. Chiese alla signorina Humma. Una donnina coi capelli neri, gialli e verdi. Lisci a destra e ricci a sinistra e stava pelando un kiwi.
"Si, è facilissimo. Non Devi fare ottomila passi all'indietro senza andare in avanti per poi non cadere e non ritornare su dalla non altra parte"
Mr. Giop la ringraziò molto e le diede 12 foglie.

Allora Mr. Giop non fece altro che non fare gli ottomila passi all'indietro, poi non cadde e non si ritrovò dall'altra parte. Ma durante la caduta perse la valigetta visto il trambusto con il quale si è trovato.
C'era la fila. Una fila lunga più di mille Mr. Giop sdraiati per terra e messi in fila. 
Due persone.
Un uomo e una donna. L'uomo aveva degli occhiali rossi e delle mani troppo piccole per un uomo, la donna degli orecchini e scarpe di color diverso: un blu chiaro come il mare.
Aspettavano anche loro di salire dall'altra parte. 
"Mr. Giop. Dobbiamo aspettare di diventare invisibili." Disse l'uomo
"Si, quelli dall'altra parte si spaventerebbero da paura" disse la donna.
Ma Mr. Giop aveva fretta. Quindi passò davanti ai due e fece il passo avanti per poi ricadere e ritrovarsi dall'altra parte.

Dall'altra parte era un posto magnifico. Era pieno di alberi, di fiumi, di mari, di montagne, di colline e di pianure. C'erano grandissime case come quelle piccolissime che sono difficili da trovare. Mr. Giop era felicissimo. Voleva andare subito in Florida. Ma...una cosa lo fermò.
Si era trasformato in un cane.
Un piccolo cane dalle orecchie ancor più piccole. Di colore bianco.

Inizio a zampettare. Provò diversi inchini, diverse frasi con cui presentarsi a Mr. Kepp. 
A metà strada, a 4000 passi, incontrò un altro cane. Questo era grosso e puzzava.
"Ciao Mr. Giop"
Tutti conoscevano Mr. Giop.
"Dove stai andando? In florida? A fare cosa? Salutamelo poi. Però evita le strade trafficate ma soprattutto quelle deserte." 
Mr. Giop lo ringraziò di cuore, voleva dargli qualche foglia, quindi ne raccolse qualcuna, quelle tra le più belle, ai piedi del grande signor verde che non permetteva ai cani di entrare però.
Diede le foglie al cane e se ne andò. Continuando a zampettare per strada.

La cosa bella Dall'altra parte è che il giorno e la notte sono divisi esattamente a metà. I tempi sono precisi come un orologio impossibile che scocca a ritmo di blues. 
E questo è impossibile. 
Perciò la notte arrivó.

Mr. Giop arrivo ad un bivio. A sinistra una strada molto larga e molto trafficata, a destra una stradina deserta con poche case e poche macchine. In mezzo c'era una una casa lunga che divideva le due strade. 
Sulla porta grande grande c'era, poco più sopra del pavimento, una porticina piccola piccola. 
Mr. Giop si avvicino alla porticina, ignorando la strada trafficata e quella deserta come dettogli dal cane grosso incontrato vicino al gigante signor verde.

La porticina sembrava più piccola da lontano. Invece è tre volte più larga e alta di Mr. Giop.
Dopo averla attraversata, si ritrovo davanti ad una saletta senza colori. E molto scura. Eppure le luci sono accese.
Fece qualche zampettata in avanti e per ogni centimetro che fece l'atmosfera si fece più cupa. 
Non era un posto per Mr. Giop quello. 
Infatti era pieno di gabbie ma non si riusciva a vedere cosa o chi c'era dentro.

Qualcuno lo sollevò, Mr. Giop cercò di dimenarsi e farsi lasciare cadere.
Ma era molto più forte. Venne portato in un altra stanza. 
Acqua. 
Un getto d'acqua infinito. Che non finiva più, lo ricopriva, lo bagnava e lo spaventava. 
Durò più di 1 minuto. Era terribile.
L'acqua a Noncéqui serviva pochissimo, perché nessuno si sporcava o aveva sete e i campi non si irrigavano, i frutti e le verdure crescevano da sole.
Qui l'acqua non finiva più.
Ed era impossibile.

Venne avvolto in un candido mantello chiaro. Profumava di pulito. L'unica cosa bella di quel posto.
Poi Mr. Giop venne messo in una gabbia.
Sentiva voci, non vedeva niente. Tutto era senza colori e molto scuro. 
Era spaventato. 
Si mise sotto il mantello e chiuse gli occhi.

Fattosi giorno, riuscì a vedere qualcosa di più. Aveva dei nuovo vicini. A destra un cagnolino molto magro magro che respirava male con la bocca.
A sinistra un cagnone piu grasso ma se ne stava sulle sue. Mr Giop provò a parlargli. Ma non riusciva a farsi dare attenzione. L'altro cane non lo ascoltava.
Passarono i giorni, i mesi.
E del nipote Mr. Kepp si dimenticò.
Della florida si dimenticò.
Si dimenticò persino il posto da dove veniva. 
Si dimenticò la sua casa.


              


                               ***





3 mesi dopo.


È una giornata come tutte le altre. Soleggiata, bella, con tanta voglia di mare.
William scende dalla macchina colorata. 
Cammina verso l'edificio con passo elegante. In braccio ha una bambina. Lei si chiama Rose.

Quando entrano, tutti i cani esplodono in sonori abbai di disperazione e felicità.
È la bambina a scegliere.
Fa avanti e indietro. Li vede uno ad uno. 
Si ferma quando vede in una gabbia come tutte le altre un piccolo asciugamano che avvolge qualcosa di piccolo piccolo.
Rose si fa aprire la gabbietta e tira su l'asciugamano.
Sotto, un minuscolo batuffolo bianco, una nuvoletta, sembra zucchero filato. Ed è impossibile.
Rose lo prende in mano e sbuca un piccolo musetto. 

Mr. Giop apre gli occhi e ora vede tutto più chiaro, splendente, vede una piccola donna che la tiene in mano. 
Ed è impossibile, perché riconobbe quegli occhi. 
Inizio ad abbaiare. Sembrava più un piccolo starnuto. 
Gridava di gioia. L'aveva trovato! 
L'aveva trovato!
Tirò su lo sguardo e lo vide. 
Il suo sorriso, quello che d'ora in poi vedrà per il resto dei suoi giorni.
Mr. Kepp
Ed è impossibile.

  
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