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Autore: VanillaWave    11/11/2015    1 recensioni
Proprio quel giorno i suoi genitori le avevano comunicato che il giorno dopo sarebbe andata a studiare medicina in un'altra città. [...]i ricordi di School Idol avevano iniziato a riaffiorare (come Maki si aspettava) velocemente e prepotentemente, da quando Honoka le aveva chiesto di partecipare, alle A-RISE, alle BiBi, all'ultimo Live. Ma il motivetto di Nico regnava sovrano fra quei ricordi.
Maki e Nico: due persone totalmente opposte. Ma si sa, (attenzione pericolo eccessiva originalità) gli opposti si attraggono.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Hanayo Koizumi, Maki Nishikino, Nico Yazawa, Rin Hoshizora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IT'S NOT FAIR IF YOU HIDE YOUR EMOTIONS
Capitolo 2: Ciò che provo davvero”

-Davvero non è un problema?- gli occhi di Nico si illuminarono dalla gioia, riflettendosi nella tazza di tè che aveva in mano e in tutta l'atmosfera lussuosa di casa Nishikino.

-Ma certo che non è un problema! Mia figlia sarà felice di ricevere qualche amica ogni tanto. È lì sola, in una villa molto grande...- La voce pacata e gentile della madre di Maki la distingueva dalla figlia, il cui tono era sempre nervoso o annoiato. La ragazza dai capelli corvini rimirò il biglietto su dove era scritto il nome della città e l'indirizzo: una città che lei non conosceva, ma secondo la madre della compagna, raggiungibile anche con un breve viaggio in treno. Ottenerlo era stato molto più facile di quel che aveva pensato: aveva bussato, la signora Nishikino l'aveva riconosciuta dai racconti della figlia e l'aveva accolta nel migliore dei modi. Aveva chiesto dove abitasse la figlia, e l'altra non aveva esitato a dirle tutto. E lei che si aspettava chissà che tiranni.

-Be', la ringrazio tanto, Nishikino-sama!- Nico si alzò dal divano su cui era seduta e si avviò verso l'uscita.

-Torna pure quando vuoi!-

Durante il ritorno a casa iniziò a riflettere sul da farsi. Aveva dei risparmi sufficienti a comprare un biglietto per l'treno. In quei giorni sua madre era fuori con i suoi fratellini, avrebbe avuto campo libero. Arrivata a casa si fiondò in camera sua, fra i tanti peluches e poster di Idol, e accese il cellulare.

Immagino che Tomato-chan abbia finito per oggi” e iniziò a digitare un messaggio a Maki :
“ Non ti manca la migliore Idol, eh Tomato-chan? (`ε´)”
Aspettò qualche minuto, senza perdere le speranze.

“Ancora con questo soprannome? (o ̄∇ ̄o) E comunque no.”

Nico sorrise. Sapeva che l'amica sentiva la sua mancanza.
“Non ti credo, nessuno può vivere senza Nico! -ω- ”

“Uff... se proprio devo essere pignola mi mancano tutte le μ's, no?”
“Ma come siamo carine quando facciamo le tsundere! (^ε^) ”

“Che vuoi dire ora?”
“Nulla, nulla... piuttosto, come va?”

“ A dire la verità, non è molto difficile studuare...mi annoio. Domani non ho scuola e dovrò rimanere a casa... ”
“Ah, mi dispiace. Senti, ora devo andare, ci si sente! ≧▽≦ ”
Nico buttò il cellulare sul letto e iniziò a volteggiare per la stanza. Aveva una fortuna sfacciata. Controllò l'orario dei treni del giorno dopo e decise che non sarebbe andata a mani vuote: si trascinò in cucina, afferrò dei dolcetti che sua madre teneva sempre pronti e li mise in una scatolina. “Così va bene” si disse, e tornata nella sua stanza indossò il pigiama per poi crollare in un sonno profondo.

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-Ah! Ma perché i treni devono partire sempre così presto!-

Nico era sicura di non aver mai corso così veloce in vita sua. Era letteralmente rotolata dal letto, aveva visto l'ora, aveva preso i primi vestiti che le erano capitati sotto mano e aveva iniziato una corsa pazzesca per arrivare in orario. Arrivò giusto in tempo per prendere un biglietto e salire sul treno.

-Ah, ce l'ho fatta!- Nico tirò un sospiro di sollievo e iniziò a cercare nella borsa i dolcetti. Poi si ricordò.

-No! Li ho lasciati a casa!- iniziò a piagnucolare e a lamentarsi in modo infantile, incurante delle persone che si erano girate verso di lei. Decise che l'unica cosa da fare era stringersi nel suo bel felpone bianco e ammazzare il tempo con qualche gioco nel suo cellulare.

Il treno arrivò a destinazione senza troppe complicazioni. Nico prese un bel respiro e cercò di chiedere indicazioni. In breve tempo si ritrovò davanti a una piccola villetta bianca con un cortile molto ben curato.

“Sua madre non scherzava quando intendeva una villa” la ragazza si fermò ad ammirarla, sentendo provenirne un suono familiare:

Aishiteru banzai!
Koko de yokatta, watashitachi no ima ga koko ni aru
Aishiteru banzai
Hajimatta bakari, ashita mo yoroshiku ne mada gooru janai...

Sorrise nel sentire la voce della sua compagna e si fermò a canticchiarla prima di bussare. Ad aprire fu (come si aspettava) Maki, che indossava una semplice maglietta lunga e un paio di shorts. Nico rimase immobile per un po'.

-Nico-chan! Cosa ci fai qui?-

-Non sei contenta?-

-Ma...-

Entrò e si accomodò su un lussuoso divano che si trovava vicino al pianoforte dove Maki stava suonando prima. Quest'ultima le si accomodò vicino.

-Hai rimesso i codini...-

-E allora? Non ti piacciono?-

Non le lasciò il tempo di rispondere, perché notò una cosa interessante sul pianoforte.

-Ah! Ma tu guarda un po'... qualcuno conserva ancora i vestiti dei Live!-

Le iridi violacee di Maki brillarono, cercando di nascondere in qualche modo l'imbarazzo.

- E anche s-se fosse? Non ti interessa! S-Sono davvero ben fatti... sarebbe un peccato buttarli...-

-Già, hai ragione.- Lo sguardo di Nico si fece improvvisamente serio, mentre l'altra si risiedeva sul diario.

-Insomma, sei venuta qui solo per rimproverarmi di conservare ancora i vestiti?-

 

-Perché devo parlarti.-
-Di cosa?- chiese Maki incuriosita.
La ragazza prese un bel respiro e iniziò a parlare.
-Fin da quando ti ho vista per la prima volta, ho avuto sentimenti contrastanti per te. Ti ammiravo... ma al tempo stesso, non riuscivo a sopportarti. Ma ricordi quando ti ho  trascinata con me all'Otonokizaka di notte, per vedere se c'era davvero un fantasma come diceva Nozomi... ho capito. Quando mi sono fatta male, tu ti sei presa cura di me e mi hai dato la mano... nessuno l'aveva mai fatto. Solo che non riuscivo a dirti cosa provavo. E non volevo che tu te ne andassi! Perciò se non l'hai capito Maki-chan, tu mi--
Non ebbe il tempo di finire la frase che Maki la baciò di colpo. Un bacio lungo a cui Nico, chiudendo gli occhi, corrispose subito. Entrambe si staccarono, rimanendo però con il volto a pochi centimetri di distanza.
- Ce ne hai messo di tempo, stupida. Ho sempre provato le stesse identiche cose, ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo. Non mi ero mai accorta che fossimo così uguali...anche tu mi piaci! Anche  se non sopporto quel "Nico~Nico~Nii"- ridacchiò.
- Be', se vorrai essere la mia ragazza dovrai imparare a farlo anche tu.-
- CHE?!- Maki arrossì alla sola idea.
- Dai, è facile! Metti le mani così e poi... Nico~Nico~Nii!-
La giovane dai capelli rossi deglutì e lasciò che la mora le spiegasse come fare.
Nico~Nico~Nii...-
-Secondo me andrebbe meglio con il tuo nome.-
-Maki~Maki~Maa...andiamo Nico-chan, non posso farlo!-
-Uffa, come sei antipatica!-
-Senti chi parla!-
Mantennero una smorfia reciproca per qualche secondo, per poi scoppiare a ridere. 
- Senti Nico-chan, ti andrebbe di venire con me a un festival in città? In fondo non dovremo preoccuparci più di essere solo noi due insieme...-
-Ci sto, nico!-
Maki non poteva essere più felice. Passarono tutta la serata insieme, a parlare dei vecchi tempi (era felice che Nico si tenesse in contatto con Rin e Hanayo), a tenersi per mano, e specialmente a litigare su dove andare per prima.
Mentre passeggiavano si ritrovarono a canticchiare una delle loro canzoni preferite.
Tabun ne ashita koso sunao ni waraikakeru yo
Kimete mo tamerai kibun… O-ka-shi!
Iyana seikaku shiteru ne douse konna seikakuda mon
Kocchi konai? Kocchi kinasai!
Nee… hontou wa…
- La ricordi ancora?- Chiese Maki sorpresa.
-Ovvio! Quando Umi scrisse il testo non potei fare a meno di rimanere colpita: eravamo esattamente io e te. Probabilmente è la mia canzone preferita.-
-Mi mancano le μ's...- sospirò Maki.
- Non sei l'unica...-  
Si guardarono a lungo in quegli occhi così magnetici. Videro tutti i momenti passati insieme, e a entrambe scappò una lacrima. La più giovane si strinse forte alla sua fidanzata: non voleva piangere, ora che era finalmente felice. Il gesto sembrò tranquillizzare entrambe, che ripresero a ridere e a divertirsi.
Tornarono a casa stremate. Maki si sdraiò pigramente sul divano, cosa che permise a Nico di legarle i capelli con i suoi nastri.
-Ecco, ora assomigli molto di più a Nico!-
-Ma cosa  fai?- Maki non potè mantenere il tono arrabbiato e scoppiò a ridere.
-Ah, a proposito Tomato-chan, credo di non aver il biglietto per tornare. Mi sa che mi tocca dormire con te.-
-Nico-chan! Lo hai fatto apposta, ammettilo!- la rimproverò Maki.
-E anche se fosse? Credo che potresti anche essere ospitale con la numero uno delle Idol, Nico! Nico~Nico~Nii!-
"Non cambierà mai" si disse Maki. Le si avvicinò per un altro bacio, che l'altra accettò con piacere, e poi si mise alla ricerca di due pigiami. In cuor suo però, sperava che questa non sarebbe stata l'ultima notte.

~~~~~

Piccolo bonus (?)

Maki continuava a guardare i fiocchi di neve fuori dalla finestra, sentendosi dannatamente sola. Non immaginava che il suo primo inverno da sola potesse essere così noioso. Non aveva neanche pensato ad addobbare la casa. Pensò di ritornare al pianoforte, ma poi sentì bussare e andò ad aprire incuriosita.

Quello che vide fu semplicemente fantastico: tutte le μ's la attendevano davanti all'uscio.

-MAKI-CHAAN!!- Honoka la abbracciò stretta a sè prima di ricevere un'occhiataccia da Umi e Kotori.

-Honoka...-Maki non sapeva esattamente cosa dire. Sapeva solo di essere estremamente felice.

-Abbiamo saputo che sei qui da sola e quindi siamo venute a trovarti.- disse Eli.

-Nicocchi ci ha detto che siete fidanzate, in fondo vi ho sempre visto bene insieme!- trillò Nozomi.

-C-Che?- Maki arrossì e si avvicinò a Nico, che le strinse la mano.

-Siamo veramente felici, nya!-

La ragazza dagli occhi viola sorrise emozionata. Si asciugò una lacrima, diede un bacio alla sua ragazza, e quella sera decise di rivivere i momenti passati insieme alle μ's un'altra volta ancora.

~~~~~
 

ANGOLO AUTRICE
Ossia, piccolo sfogo inutile. (?)
Mentre scrivevo, ho pensato di buttare tutto all'aria, lasciare la prima parte incompleta  e darmi al paracadutismo . In effetti, questa è solo l'ennesima NicoMaki dove 'ste due non si sopportano, scoprono di amarsi e si mettono insieme. Già. E tuttavia ho deciso di continuare ancor più decisa, per una mera questione di orgoglio.
"Questa non è una NicoMaki, questa è la NicoMaki" mi sono detta, e così ho continuato a scrivere. Peccato che subito dopo averla letta sono andata decisa a comprare il mio primo paracadute. Ma tuttavia era lì, quella piccola fic masochista che implorava di essere postata. Quindi, caro lettore che sei capitato qui probabilmente per sbaglio, questa sarà la mia ultima fanfic per molto tempo.
Ma ti assicuro che le mie schifezze torneranno. E saranno molto più potenti. 
(Se dopo tutto ciò vuoi ancora recensire sappi che ti costruirò una statua nella mia città)
~VanillaWave

   
 
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