Caro Favij,
​non so nemmeno perché ti sto scrivendo, dopotutto è probabile che non leggerai mai questa lettera.
​Allora perché sono qui, davanti a uno schermo, a scrivere delle parole per qualcuno che non sa nemmeno il mio nome?
Non lo so nemmeno io, forse ho solamente bisogno di sfogarmi un po'.
​Allora, inizio dicendoti che tu non sei l'unica persona che mi fa sorridere e che solo grazie a te riesco ad andare avanti.
Sarebbe una bugia e io voglio essere onesta con te.
​Ti ho "conosciuto" in un periodo in cui ero parecchio stressata, avevo molti compiti e non riuscivo a vedermi con gli amici.
​Una sera, dopo aver finito tutto ciò che avevo per il giorno seguente, decisi di vedere un tuo video.
​Un mio amico mi aveva da poco parlato di te e, non sapendo cosa fare, cliccai su un video di cat Mario. Iniziai a guardare il video, e vedere come ti arrabbiavi era davvero divertente.
In quel periodo non credo di aver mai riso così.
​Ho la mia vita fuori casa, gli amici, la scuola, lo sport... Ma capita spesso che qualcosa vada storto. Un brutto voto, un litigio...
​A volte a consolarmi ci sono i miei amici e genitori.
A volte no.
A volte non mi consola nessuno.
​Ed è a quel punto che prendo il telefono e cerco il tuo canale.
​È così che mi rallegro un po'.
​Mi basta vedere il tuo viso e mi risollevo.
C'è chi dice che ti amo e che sono ossessionata da te.
No.
​Il mio non è amore, non credo nemmeno di essere abbastanza grande per capire davvero cosa sia l'amore.
​Io mi limito a sapere che posso fidarmi di te.
​È questo il bello di un idolo, che, anche se non lo sa, ci sarà sempre per te.
Tu sei il mio, di idolo.
Però fa anche tanto male, sai?
​A volte si arriva quasi ad odiare il proprio idolo.
​Sai che cosa voglia dire fidarsi di una persona che non sa minimamente della tua esistenza?
Per me è lo stesso.
​Non posso fare a meno di immaginare di essere tua amica.
​Ma so che il mio non è che uno stupido e irrealizzabile desiderio.
​Viviamo lontani e io sono solo una delle tante che ti vorrebbero conoscere.
​Anche se ti incontrassi, se ti chiedessi un autografo, se ci facessimo una foto insieme, non cambierebbe assolutamente nulla.
Sarei sempre una delle tante.
Il mio nome si perderebbe tra quello di moltissime persone.
​Perché dovresti ricordarti di me?
​Per nessun motivo.
Forse è per questo che ti sto scrivendo.
​Sperando che un giorno tu legga questa lettera, ma so che è quasi impossibile.
​E credo che continuerò a sperare, questo perché probabilmente non posso fare altro.

Irene