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Autore: Risa Lily Angelie    12/11/2015    2 recensioni
Quella notte, come tante, tante altre, James e Dominique si amano in silenzio.
A questo sì, che sono abituati; il silenzio e il buio sono loro complici, in quel dolce delitto, in quell'inesorabile condanna che li obbliga a nascondersi, come se stessero compiendo un errore imperdonabile.
Solo a questo, però.
Solo a
questo, s'adattano.
***
[James/Dominique.]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter | Coppie: James Sirius/Dominique
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Attenzione: Qui c'è una scena di sesso (non esplicita, anzi, tutt'altro) tra cugini (che, come da legge italiana, non è considerato incesto, indi per cui non inserisco l'avvertimento).
Insomma, è semplice: don't like, don't read.
(nel caso ve lo steste chiedendo sì, ho sempre sognato di scriverlo).










 
L'amore è cieco, e il buio gli si addice;
{ Romeo & Giulietta. Benvolio: atto II, scena I. }





Ed è di buio che vi voglio parlare; non di quello totale, pesto, che impedisce l'altrui visione, no.
Quello di cui vorrei discorrere è la penombra, di quella che a primo impatto non fa vedere nulla ma che, nonappena l'occhio s'abitua ad essa, vi fa distinguere, seppur in modo confuso, i profili, gli oggetti, le persone.

Gli occhi di Dominique sono abituati a questo buio incompleto; ormai le è quasi familiare amare nell'ombra – della sua stanza o in quella di James o nella soffitta, nella cantina, nel ripostiglio degli attrezzi di nonno Arthur, sul tetto durante l'estate, in spiaggia a Villa Conchiglia durante le ore notturne o in altri luoghi ancora, ormai sono attrezzati ad ogni evenienza –, ad assaporare quei baci e quelle carezze proibite al chiaro di luna.



Dicono che ci s'abitua a tutto, ma James non è d'accordo.
Ormai è un anno e la pelle di Dominique gli sembra sempre nuova, sempre da scoprire, ogni bacio ha un sapore diverso e non delude mai.
Ogni volta che la spoglia, anche solo con gli occhi, pare al ragazzo diversa e uguale; è lei ma è rivoluzione ogni singola volta.

Dicono che con il tempo la passione si spegne, ma Dominique non la pensa così.
Di tempo ne è passato e lei, così bambina, così piccola, così fragile, così inesperta, timida e confusa, s'è scoperta donna, passionale e appassionata, dolce come sempre ma più consapevole.
Che sia soltanto maturata?





Quella notte, come tante, tante altre, James e Dominique si amano in silenzio.
A questo sì, che sono abituati; il silenzio e il buio sono loro complici, in quel dolce delitto, in quell'inesorabile condanna che li obbliga a nascondersi, come se stessero compiendo un errore imperdonabile.
Solo a questo, però.
Solo a questo, s'adattano.

Perché James, ogni volta che vede Dominique tra le sue braccia – priva di tutto; abiti, difese e quel vergineo pudore che era una sua caratteristica, prima che nella di lei vita accadesse lui e l'amore – non può fare a meno di trovarla bellissima.
Bellissima e sua.
Bellissima e sua e di nuovo, ogni singola volta come se fosse la prima.

E Dominique, quando incrocia gli occhi del ragazzo, ogni volta che si sente stretta in quell'abbraccio, i di lui ricci scuri che, succede, le solleticano la fronte e il viso, non può che pensare che sia bellissimo.
Bellissimo e suo.



Seppur non s'abituino mai a stare insieme, ormai sono ben collaudati l'uno all'altra; le prime volte v'era sì, desiderio, ma imbarazzo, inesperienza, la paura di sbagliare, di non dire tutto o il nulla, le carezze impacciate, le di lei gote arrossate.
Ormai, il rossore sulle gote di Dominique s'affievolisce ogni volta di più, lasciando spazio ad una certa sicurezza; i baci sono più certi, più vivi, più fermi.
Le carezze non sono più quelle di due cugini impacciati che non sono sicuri che sia la cosa giusta da fare, ma di un uomo e una donna che hanno la certezza d'amarsi.





«Mh—» mormora egli, stringendola forte tra le braccia, i polpastrelli che le accarezzano la pelle nuda del braccio. «—se ci pensi, non sarebbe tanto male.» bisbiglia, gli occhi socchiusi, mentre aspira il profumo dei capelli della giovane.
«Come?» E' il di lei sussurro, mentre posa la testa bionda sulla spalla dell'amante, in un lieve sospiro.
«Non 'come'. Cosa.» la corregge James, stringendola un po' di più e spalancando gli occhi scuri, per puntarli fissi sulla parete di fronte a sé. «Passare le notti così.» si decide poi a spiegare, una mano lascia la presa dalla stretta della giovane, iniziando così a fare movimenti confusi per l'aria. «Immagina la scena: una stanza tutta per noi— qui ci sarebbe il— come si chiama—» Indica un punto non meglio definito alla sua destra – e un occhio normale non li vedrebbe nemmeno, quei gesti, ma Dominique al buio s'è abituata, no? Lei, che sempre luminosa è parsa all'altrui sguardo, s'è adattata, ha scelto d'essere una creatura della notte. «—comodino, ecco. E qui un bel poster del Quidditch— no, Minì, su questo non si discute. In camera nostra ci sarà un poster sul Quidditch.»

Ella avrebbe ribattuto a quell'idea – dovrà passare sul suo cadavere, se vuole un poster del Quidditch, ecco cosa! –, difatti ha già schiuso le labbra; tuttavia la protesta le muore in gola, nonappena le ultime di lui parole giungono al suo orecchio.
"In camera nostra".
Nostra.
Come se ci fosse la certezza che, un giorno, loro potranno essere qualcosa anche alla luce del sole.

«Sei un Grifondoro fino al midollo, Jamie.» bisbiglia soltanto, le dita che scorrono distratte sul di lui torace.
«Il Cappello non ha avuto dubbi.»
Sorride appena, Dominique, inclinando il capo per guardarlo meglio.

L'alba è lontana e loro due sono insieme; possono ancor illudersi che tutto vada bene.

Ed è per questo che Dominique gli posa un bacio sulle labbra, mentre piano con le dita lo spinge verso di sé.
«Allora forza, Grifondoro» pronuncia scherzosa – curioso come James sia stato capace di introdurre cotanta sicurezza in una fanciulla fragile e delicata come Dominique – sulla di lui bocca. «Mostrami il tuo coraggio.»

 
Come on skinny love just last the year.(1)

E James lo fa, lo fa davvero e l'ama come l'ha sempre amata ma in modo diverso. Perché ogni volta no, non è come la prima, ma è speciale a suo modo.
Tra baci e carezze e gemiti trattenuti 
– perché il silenzio è loro amico finché non lo rompono – mentre si scambiano le labbra.
Tra «Ti amo» piccoli – ma enormi, perché v'è l'infinito in quelle due parole  sussurrati l'una sulla bocca dell'altro – come un promemoria – e dita intrecciate, perché anche se si uniscono e diventano una sola persona ed anima, si sentono ancora troppo lontani.

 
L'unica cosa che avevano era la certezza di amarsi, e già allora pensavano di avere tutto.
E ce l'avevano.
(2)




















(1) = tratto dalla canzone Skinny love di Birdy
(2) = dal libro Prometto di sbagliare, di Chagas Freitas Pedro.
   
 
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