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Autore: Benio Hanamura    12/11/2015    2 recensioni
[Mademoiselle Anne/Haikara-san ga toru]
Tutti coloro che hanno letto il manga Haikarasan ga tooru conoscono la storia d'amore fra la singolare protagonista Benio ed il sottotenente Ijuin, e sanno quale svolta prenderanno gli eventi...
Ovviamente la storia è narrata dal punto di vista di Benio, ma come l'avranno vissuta gli altri? Cosa ha provato Shinobu dopo il loro primo incontro? E Ranmaru che si rende conto che rischia di perdere il suo grande amore? O i conti Ijuin dopo il suo arrivo al castello? E gli altri in altri momenti?
Con questa fanfiction, proposta da mademoiselleBenio, un'utente del mio forum e lì iniziata come fan fiction di gruppo, tenta di dare queste ed altre risposte, attraverso degli estratti dei diari dei vari personaggi.
N.B. Qualcuno di loro resterà per un po' in disparte, perché i loro diari erano curati da mademoisellebenio, che poi ha mollato la storia. Se avrò la sua autorizzazione pubblicherò i diari scritti da lei, altrimenti dovrò riscriverli io daccapo.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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   Caro diario, 
tornare a scuola dopo quell’episodio è stato molto difficile. Nonostante mi sia sforzata molto di alzarmi dal letto proprio non me la sono sentita di rivedere Benio già il giorno dopo quella tremenda scoperta e così, accusando un forte mal di testa, ho ottenuto dai miei il permesso di restare a casa, potendo almeno recuperare il sonno perduto. Però mi sono anche resa conto che non avrei potuto continuare a sfuggire alla realtà: dopotutto non avrei certo potuto fingermi malata in eterno!!! E’ stata una delle poche volte in cui mi sono sentita realmente contenta che la nostra famiglia avesse un autista e riconoscente a mia madre che premurosamente gli ha dato l’incarico di accompagnarmi, dato che le sembravo ancora un po’ pallida, e che forse avrei potuto prendermi un’altra giornata di riposo. Mi bastò risponderle che non era necessario, stavo già molto meglio, perciò non mi pareva saggio perdere altre lezioni importanti; e non servì che insistessi oltre, perché subito lei approvò, confermando quanto lei e mio padre fossero orgogliosi di una ragazza seria, intelligente e ricca di potenzialità come me, che certamente avrebbe fatto grandi cose nella vita. Grandi cose, certo, se così si può definire sposare un buon partito ed uscire da questa gabbia dorata dove ho sempre vissuto per rinchiudermi in un’altra piena di persone estranee, dove dovrò impiegare tutto il mio tempo e le mie energie per diventare una moglie di un uomo praticamente sconosciuto ed una madre perfetta per tutti i figli che dovrò dargli, sacrificando totalmente ogni minima possibilità di auto-affermazione personale e di carriera, che nel quadro non è contemplata per una nobildonna che si rispetti: sento sempre più vicino il momento atroce in cui mio padre mi annuncerà ufficialmente il fidanzamento con colui che sospetto già lui voglia al mio fianco, magari in maniera brutale ed improvvisa come il maggiore Hanamura ha fatto con Benio! Ed ovviamente io dovrò obbedire senza discutere, come ogni brava figlia in età da marito, anzi, dimostrare addirittura riconoscenza verso colui che, come direbbe la mia insegnante, sa bene cosa è meglio per sua figlia e fa di tutto per programmarle il futuro migliore a cui potrebbe mai aspirare una ragazza della mia classe sociale… 
   Ad ogni lezione la mia insegnante ripete a noi ragazze tutte queste cose assurde ed antiquate quasi come un ritornello, ormai ce le ha dette tante di quelle volte che dopo decine e decine di volte so ripetere tutto a memoria alla perfezione. E lo faccio ogni volta che lei me lo chiede, mi evita inutili problemi anche a scuola e dopotutto non mi costa molto, anzi: dopotutto alcune attività come il cucito mi aiutano a rilassarmi ed ho imparato talmente bene la mia parte di allieva modello che ogni volta lei non lesina elogi, che seppure per i motivi sbagliati sono sempre piacevoli, anche perché mi attirano la stima e l’ammirazione delle mie compagne! Anche loro sono un tantino antiquate e non condividono nemmeno del tutto le mie idee progressiste sulla donna (ho il sospetto che talvolta quando non sono presente spettegolino anche su di me, ma in fondo come farebbe una donna della nostra epoca, se non con qualche pettegolezzo, a distrarsi ogni tanto dai suoi numerosi e continui doveri?), ma in fondo anche la loro compagnia non è spiacevole, e spesso mi diverto anch’io con loro. Sì, in fondo la scuola è quanto di meno penoso io debba affrontare, ed è stato bello vedere quanto si siano preoccupate tutte per me, soltanto per un giorno di assenza! Appena mi ha vista l’insegnante mi ha anche detto che non importava se essendo stata male non avevo terminato il compito per il giorno in cui ero stata assente, il fazzoletto ricamato, ed io riconoscente mi limitai a ringraziarla e non le dissi che in realtà era stato così facile per me da averlo realizzato entro la sera del giorno stesso in cui l’aveva assegnato: non volevo mostrarglierlo, dato che appena prima di entrare in classe non mi ero trovata altro a portata di mano per fermare tempestivamente le lacrime che all’improvviso mi erano rispuntate e non era ancora asciutto.    Lei ha sorvolato sull'argomento e mi ha invece detto che avrei fatto meglio a rimanere ancora a casa, le sembravo ancora un po' pallida e per quanto fossi coscienziosa nello studio non per questo dovevo trascurare la mia salute; dopo di che ha ritenuto di risollevarmi annunciandomi che erano stati compilati i nostri voti scolastici, e che come al solito ero risultata la migliore allieva della mia classe, anzi, dell'intero istituto. Un discorso come ne ho sentiti tanti da quando mi sono iscritta all'istituto, così pomposo e ridondante da far montare la testa a chiunque, che come sempre ha attirato su di me gli sguardi di tutte le altre ragazze, combattute fra ammirazione ed invidia... Non posso negare che parole di questo genere da parte della nostra insegnante mi lascino sempre indifferente, sarebbe falso ed ipocrita da parte mia, ma almeno stavolta non mi hanno toccata minimamente, anzi: ho pensato che se davvero sono così brillante per gli Ijuin sarebbe stato ottimo avermi in casa loro come futura sposa, se solo non fosse stato per quell'assurdo accordo fra famiglie, quell'egoistica promessa d'amore della contessa! Una promessa romantica, direbbero tante delle mie amiche, ma io non la penso affatto così, piuttosto la definirei egoistica, ha ragione Benio! Al posto della contessa Ijuin sarei fuggita con il mio samurai senza pensarci due volte, abbandonando tutto e tutti, ma mai e poi mai avrei sconvolto la vita ai miei discendenti, obbligando loro al matrimonio imposto che mi ha negato per sempre di essere felice con il mio vero amore!!! E pensare che la contessa è così dolce...
   Meno male che la professoressa e le mie compagne hanno attribuito le lacrime che mi sono nuovamente affiorate alla commozione, altrimenti come avrei potuto dire loro la verità? Ed ancora una volta sono riuscita a mantenere un contegno per tutto il resto delle lezioni, ovviamente evitando per tutto il tempo di guardare Benio. Lei però mi ha raggiunta appena siamo uscite dalla scuola, non è il tipo da sopportare una situazione del genere, soprattutto se causata da lei. Non c'è stato verso di sfuggirle, e sono felice di non averlo fatto: quella ragazza è davvero incredibile, non per niente resta e sarà per sempre la mia migliore amica! Ha preso molto a cuore il mio problema, e l'ho vista sinceramente felice per il fatto di essere addirittura la peggiore studentessa dell'istituto soltanto perché questo avrebbe contribuito a risolverlo! Grazie a lei mi si è riaccesa la speranza: è sempre così determinata che sono certa che il suo piano funzionerà, perché nessuna famiglia, per quanto rigidamente tradizionalista, è pronta a fronteggiare un uragano come Benio, che quando si mette in testa una cosa la ottiene sempre!!!  La contessa dovrà rinunciare ai suoi propositi, scioglierà Shinobu dalla sua promessa ed allora sarà meglio per tutti noi: Benio, che non è un'aristocratica, non dovrà sposare un uomo che non ama e sopportare di vivere in un ambiente che non è il suo, Shinobu sarà libero di innamorarsi di chi vorrà e potrà accorgersi di me, che sono più adatta a lui perché vengo dal suo stesso mondo e lo amo così tanto... Saremo felici insieme, e non sarà nemmeno troppo spiacevole per la contessa, che è sempre stata così gentile con me! Andrà tutto bene, adesso ne sono davvero convinta!!!
  
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