Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: The_Lock    13/11/2015    2 recensioni
Sette amici decidono di passare un fine settimana lontano dalla civiltà. Sembra una storia horror qualsiasi, ma in realtà è un gioco interattivo: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'It's up to you!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

25

 

DRUMMER ISLAND, ore 5:59

Oliver lasciò perdere il flacone della lacca con molta indecisione: se la belva si fosse palesata da un momento all'altro allora i due ragazzi erano già morti e all'orizzonte si vedeva già arrivare il traghetto, la loro salvezza. Ma non avrebbe mai e poi mai potuto lasciare Lana in dietro, in fin dei conti aveva ancora una cotta per lei, allora lasciò perdere le ragioni del cervello ed ascoltò quelle del cuore, tornando vicino la ragazza.

La porta iniziava a scardinarsi ed Oliver sentiva che gli mancava poco tempo, allora lasciò perdere il meccanismo che aveva incastrato Lana e prese a tirarla fino a che la maglia non le si strappò, lasciando un brandello di tessuto vicino alla finestra. A causa dell'improvviso strappo, però, i due ragazzi persero l'equilibrio e si ritrovarono a rotolare tra le tegole del tetto, fino all'orlo quando, entrambi, con prontezza di riflessi felina, si aggrapparono alla grondaia.

I due si guardarono ed a Lana scappò una breve risata a causa di quella situazione assurda, ma poi si fermò e tese l'orecchio: non c'era più alcun rumore proveniente dalla stanza. Che la creatura fosse entrata o fosse andata via? E, a seconda della decisione del mostro, cosa sarebbe stato più opportuno fare? Scendere dal tetto o tornare su? Lana guardò verso il mare: il traghetto stava per attraccare al molo, con una corsa ci avrebbero impiegato solo cinque minuti, ma un rumore sinistro proveniente dalla grondaia congelò i due ragazzi. Che essi volessero salire sul tetto o scendere non era più una decisione che concerneva i due poiché la grondaia si stava staccando e, inclinandosi, si lanciava a peso morto sul terreno.

I due ragazzi atterrarono su un piccolo cespuglio abbastanza ispido, ed infatti si procurarono tanti piccoli taglietti, ma la caduta non era stata poi così dolorosa. Certo, avevano qualche parte del corpo indolenzita, ma potevano ancora correre e i due ragazzi decisero di fare esattamente questo.

“Non trovi strana che la creatura se ne sia andata?” domandò Lana, mentre correva dietro Oliver.

“Bah, magari il sole le da fastidio.” ipotizzò Oliver. I due ragazzi continuarono a correre nella foresta ora più luminosa, avendo acquistato la forza pura e benefica dei raggi del primo sole mattutino, ma prima che potessero raggiungere il molo, furono atterriti da qualcosa che non poterono ben vedere.

 

Shannen urlò, convinta di essere stata colpita da un mostro: magari qualcuno era sfuggito all'esplosione ed ora voleva ucciderla per vendicare i suoi fratelli; ma quando la bionda mise a fuoco chi si trovava davanti, riconobbe due corpi ben familiari.

“OLIVER!” urlò Shannen, saltando al collo dell'amico ed abbracciandolo. I due non avevano mai legato, anzi, si erano detti sì e no due parole in tutti quegli anni di conoscenza, ma la ragazza, nel vedere Oliver vivo e vegeto, nel vedere che qualcun altro era sopravvissuto, non riuscì a non felicitarsi.

“Shannen! Trevor!” disse Oliver, sorridendo ai suoi amici e ricambiando l'abbraccio di Shannen.

“Cosa ti hanno fatto?” domandò Lana, accarezzando il volto del moro, dove gocce di sangue secco e bende coprivano l'orbita vuota dell'occhio.

“Lascia perdere, voglio solo andare via.” spiegò Trevor, alzandosi ed aiutando l'amica. “Notizie dagli altri?” domandò Trevor, speranzoso.

“Troy non ce l'ha fatta. E Brooke... l'ultima volta che l'ho vista si stava trasformando in una di quelle creature... ma non la vedo da ore.” spiegò Oliver e la notizia colpì allo stomaco Trevor. Un conto è sapere che la tua ragazza era stata uccisa, o mangiata, un altro è non sapere che fine aveva fatto la suddetta. Era viva? Era sofferente? Era ormai perduta a causa della trasformazione? Si era tolta la vita? Era stata uccisa? Troppe domande, troppe ipotesi e nessuna risposta.

“Torneremo... torneremo e la cercheremo.” disse Lana più per paura che Trevor proponesse di rimanere lì un'altra ora e perdere il traghetto che per compassione nei riguardi di Brooke. Il senso di sopravvivenza dei ragazzi si era acuito, non era tempo di fare i misericordiosi e cercare tracce della ragazza scomparsa e Trevor aveva bisogno di aiuto per la ferita. Sorprendentemente, il moro annuì, triste ma convinto dalla proposta della mora.

“Laurel?” domandò Oliver e Shannen abbassò la testa, facendo di no con il capo e mordendosi le labbra.

“Quindi siamo solo noi quattro?” domandò Lana, e gli altri tre annuirono. Un velo di tristezza oscurò gli occhi di tutti i superstiti: perché loro erano sopravvissuti e gli altri no? Questione di scelte, questione di piccolissimi gesti che hanno portato alle più svariate conseguenze unite alle scelte altrui; sarà che ognuno è artefice del proprio destino quanto gli altri lo sono del nostro.

Il traghetto rombò con un suono ed i ragazzi si scossero dal loro stato di melancolia e tornarono a correre verso il molo.

Avrebbero voluto lasciarsi tutto alle spalle: Drummer Island, la paura, lo stress, la sofferenza, il dolore, eppure sentivano che, se lo avessero fatto, avrebbero fatto un torto a tutti i loro amici morti, era compito loro ricordare Drummer Island per ricordare Troy, Brooke e Laurel.

I quattro ragazzi erano arrivati al molo, ma prima di compiere gli ultimi metri verso il traghetto, istintivamente si voltarono a guardare Drummer Island forse un'ultima volta- sentivano il forte bisogno di tornarvi per il catartico gesto di rivivere quei traumi, ma la paura che la catarsi diventasse realtà gli bloccava e sapevano che, prima di ritornare, sarebbero passati anni, se non decenni.

Vi fu un tonfo alle loro spalle e Shannen si voltò per prima, sentendo un forte senso di nausea ancora prima che i suoi occhi identificassero quella sfera che era a pochi metri dietro di loro. La bionda spalancò la bocca ed urlò a pieni polmoni, mentre anche gli altri tre si giravano ed inorridivano, vedendo la testa del traghettatore mozzata, abbandonata sul molo e grondante sangue.

Sconvolti, incapaci di trovare alcuna spiegazione per quel fatto, i ragazzi spalancarono gli occhi prima di vedere la creatura, l'ultima sopravvissuta, saltare dalla cabina comando del traghetto fino al molo. Li vide, con i suoi occhi lattei, ghignò e spalancò la bocca sporca di sangue prima di lanciare un ululato che vibrò in ogni angolo dell'isola.

FINE

 

Quanto mi odiate? 
Tanto? Beh, non prendetevela con me se le cose son finite così, perché voi siete stati gli autori di questa storia, non io. Un ringraziamento enorme a chiunque abbia partecipato attivamente scegliendo tra le varie opzioni e anche a chi è solo passato per un commento o ha letto e basta: Questo esperimento mi è piaciuto molto e, piccolo spoiler, presto uscirà IT'S UP TO YOU 2!!! 
Ora, come promesso, un po' di WHAT IF, ma mi concentrerò solo sulle più importanti.
Se aveste scelto WoodOak (Cap 1) sarebbe stata una storia con fantasmi ed un assassino; quindi una storia cooooompletamente diversa!
Se (cap 4) Trevor e Brooke fossero andati a destra si sarebbero imbattuti direttamente nelle creature.
Se (cap 6) Brooke non avesse spiegato i suoi dubbi, allore i due avrebbero raggiunto gli amici
Se (cap 7) Oliver fosse tornato indietro, sarebbe morto.
Se (cap 9) Trevor avesse cambiato stanza, avrebbe salvato Brooke.
Se (cap 10) Lana avesse sparato alla creatura, essa sarebbe sopravvissuta e avrebbe morso la ragazza.
Se (cap 11) Troy avesse salvato Lana, non sarebbe morto.
Se (cap 11) Shannen avesse aperto la botola, sarebbe morta.
Se (cap 12) i ragazzi avessero corso verso le scale, Laurel sarebbe stato morso.
Se (cap 15) Trevor e Laurel avessero deciso di andare a sinistra, Shannen sarebbe stata trasformata.
Se (cap 16) Lana avesse esitato, Oliver sarebbe morto.
Se (cap 18) Trevor non avesse cavato l'occhio al Dottor R e se (cap 19) Shannen avesse schiacciato l'interruttore, Trevor non avrebbe perso l'occhio
Se (cap 19) Oliver avesse chiuso Lana fuori, sarebbe morta.
Se (cap 20) Brooke avesse deciso di vendicarsi, avrebbe ucciso lei il Dottor R
Se (cap 20) Lana avesse sparato ad Oliver, l'avrebbe mancato e la creatura l'avrebbe uccisa.
Se (cap 21) Laurel non avesse seguito la striscia di sangue, non sarebbe morto
Se (cap 21) Lana non avesse lasciato la pistola, sarebbe morta.
Se (cap 22) Lana ed Oliver avessero ripreso la pistola: sarebbero morti
Se (cap 23) Trevor fosse rimasto nell'ospedale a cercare il Dottor R, sarebbe morto nell'esplosione.
Se (cap 24) Oliver avesse recuperato il flacone di lacca, avrebbe ucciso la creatura dandole fuoco e il traghettatore non sarebbe morto.
 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: The_Lock